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La governance interna della università tra regole istituzionali e obiettivi sostanziali Bruno Dente Politecnico di Milano.

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Presentazione sul tema: "La governance interna della università tra regole istituzionali e obiettivi sostanziali Bruno Dente Politecnico di Milano."— Transcript della presentazione:

1 La governance interna della università tra regole istituzionali e obiettivi sostanziali Bruno Dente Politecnico di Milano

2 Governance Governance è un sistema nel quale differenti livelli istituzionali condividono, invece di monopolizzare, decisioni su ampie aree di competenza. Più che ad una dominazione uniforme da parte dei governi, stiamo assistendo allemergenza di una leadership estremamente variabile, e non gerarchica, fatta dallinterazione tra attori differenti in diverse aree di policy (Llamazeres-Marks, 1999)

3 Il concetto include: Chi decide Che cosa viene deciso Come si decide Perché si decide Come vengono scelti i decisori

4 La riforma della governance dellUniversità Su che cosa siamo daccordo: Valutazione (come) Semplificazione (chi) (dipartimenti/facoltà) Accountability (presenza di esterni/ rafforzamento ruoli di direzione) (perchè)

5 Di che cosa non parliamo Governance di sistema (che cosa/chi) Regionalizzazione Rafforzamento del centro Governo del personale docente (che cosa) Professionalizzazione del governo (come vengono scelti): Caratteristiche degli eletti Strutture permanenti

6 Ma, più in generale: Governance solo come assetto degli organi Non come forma dei processi decisionali Solo legittimità sociale e accademica, non legittimità tecnica E soprattutto non come riflesso della natura degli obiettivi

7 Un esempio: POLIMI Al Politecnico da tempo il personale docente è inquadrato nei dipartimenti e le risorse sono distribuite sulla base di un algoritmo che tiene conto della didattica (quantità e qualità), della ricerca (pubblicazioni e peer review dei gruppi di ricerca) e della capacità di generare entrate

8 Perché? Lobiettivo alla base di questo sistema di governance (strutture e processi) è quello di recuperare produttività in tutto lAteneo attraverso la costruzione di un incentivo generalizzato Ha avuto successo (su ricerca e conto terzi)

9 Tuttavia: Se gli obiettivi fossero rafforzare aree deboli abbandonare aree in declino concentrarsi sulle aree forti creare nuove aree di intervento Allora: il sistema sarebbe inadeguato

10 Bisognerebbe infatti pensare: A riservare una quota importante delle risorse alla decisione centrale A rafforzare il ruolo del Rettore (monopolio della proposta) A immaginare nuove modalità di nomina/designazione dei responsabili dei gruppi di ricerca e dei dipartimenti

11 Il nodo della selettività Probabilmente il problema principale è quanta selettività è necessaria (massima nel caso di aree nuove, minima nel caso di un incentivo generalizzato, intermedia nel caso di interventi trasversali oppure di miglioramento di aree deboli)

12 Il nodo della selettività Forse è un problema di fasi (ad una prima fase poco selettiva deve seguirne una più selettiva) Certamente dipende dagli atenei (dimensioni, specialista/generalista, ecc.)

13 Una specie di conclusione: La struttura di governance (chi, scelto come, attraverso quali processi) decide che cosa dipende da quali sono gli obiettivi (perchè)


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