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Interventi nel mondo della scuola

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Presentazione sul tema: "Interventi nel mondo della scuola"— Transcript della presentazione:

1 Interventi nel mondo della scuola
Pier Luigi Temporelli Fondazione Salvatore Maugeri IRCCS, Veruno Fondazione per il Tuo cuore ONLUS

2 Obesity trends among U.S. young adults (2006-2008)

3 La rilevanza del problema in Italia
L’espresso 25 marzo 2010

4 La situazione dei bambini italiani fotografata da “Okkio alla SALUTE” - 2008
È sempre più preoccupante la situazione dell’obesità in Italia: Il 23,6% dei bambini è sovrappeso, il 12,3% obeso 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per l’età

5 La rilevanza del problema
Ipertensione: 7% (7-12 a), 11% (12-15 a), 21% (15-18 a) Sindrome metabolica: 13% adolescenti DM II: 0,2% sotto i 15 a Alterata tolleranza al glucosio in bambini obesi: 4,5% Ipercolesterolemia: 13,3%

6 Fra 11 e 15 anni, >70% delle bambine italiane sono insufficientemente attive
Fonte: Currie C, et al (eds) Young people’s Health in Context: International report from the HBSC 2001/02 survey, OMS

7 Fra 11 e 15 anni, >60% dei bambini italiani sono insufficientemente attivi
Fonte: Currie C, et al (eds) Young people’s Health in Context: International report from the HBSC 2001/02 survey, OMS

8 La situazione dei bambini italiani fotografata da “Okkio alla SALUTE” - 2008
L’attività fisica

9 La rilevanza del problema
Scuola materna Scuola elementare Scuola media Scuola superiore Sedentarietà X Sovrappeso/obesità Integrazione tra culture nutrizionali Igiene alimentare Inappetenza Disturbi del comportamento alimentare Celiachia ed intolleranza al lattosio Carie dentaria Diabete Mellito II Carenza di iodio

10 Circulation 2004; 110: 2266 Ampie evidenze che: Lesioni aterosclerotiche di vari distretti arteriosi sono già presenti nella seconda decade di vita Associazione tra fattori di rischio modificabili (soprattutto determinati da stile di vita e abitudini alimentari) e presenza e progressione dell’ aterosclerosi Modificare i fattori di rischio è possibile ed efficace

11 Sviluppo dell’aterosclerosi
Adattato da Stary HC et al. Circulation 1995;92: Cellule Schiumose Strie Lipidiche Lesione Intermedia Placca Fibrosa Lesione/rottura complicata Ateroma Disfunzione endoteliale Prima decade Dalla terza decade Dalla quarta decade Crescita dovuta principalmente all’accumulo di lipidi Muscolo liscio e collagene Trombosi, ematoma

12 Circulation 2004; 110: 2266 Ampie evidenze che: Lesioni aterosclerotiche di vari distretti arteriosi sono già presenti nella seconda decade di vita Associazione tra fattori di rischio modificabili (soprattutto determinati da stile di vita e abitudini alimentari) e presenza e progressione dell’ aterosclerosi Modificare i fattori di rischio è possibile ed efficace Approcci basati soprattutto su Strategie di Popolazione Interventi con molteplici componenti : Educazionali (Conoscenza, Buone Abitudini, Azioni e Comportamenti) Operative (modifiche dei contenuti dei pasti, attività post-scuola) Strutturali (attrezzature per attività fisiche, programmi scolastici)

13 Il razionale di una Prevenzione CV nel mondo della scuola
La correzione di stili di vita alterati va iniziata nelle fasi più precoci della vita (infanzia, adolescenza) perché possa incidere positivamente sulla conservazione della integrità strutturale e funzionale della parete arteriosa La scuola è il contesto ideale nel quale avviare l’educazione alla salute CV

14 Quanto deve essere coinvolta la scuola?

15 Educare alla salute nella scuola NON vuol dire:
programmare interventi episodici a carattere informativo che tendano a riprodurre la lezione frontale con “delega ad esperti”

16 Parlare di prevenzione nelle scuole ?

17 Educare alla salute nella scuola NON vuol dire:
programmare interventi episodici a carattere informativo che tendano a riprodurre la lezione frontale con “delega ad esperti” impostare una progettazione che nasca da “emergenze educative” prevedere azioni che non coinvolgano lo studente come responsabile del proprio apprendimento

18 Nuovi Orientamenti I percorsi dovrebbero essere condotti in classe dagli insegnanti e incorporati nel curricolo scolastico I percorsi dovrebbero collocarsi in modo trasversale a più discipline e prevedere uno sviluppo “a spirale” I percorsi dovrebbero prevedere il coinvolgimento attivo degli studenti e dei genitori

19 Nuove strategie Creazione di dinamiche di gruppo
Aggancio al contesto famigliare e dei pari Modelli didattici attivi e partecipativi Coinvolgimento attivo dei genitori Azioni organizzative destinate a coinvolgere la scuola nel suo complesso

20 Qualche esempio di efficace educazione alla salute
prevenzione HIV nei paesi occidentali addormentamento dei bambini a pancia in su per la prevenzione della SIDS promozione dell’allattamento al seno promozione dell’uso dell’olio di oliva promozione della fluoroprofilassi in età precoce

21 “Giovani consumatori: una corretta educazione alimentare ed una buona attività fisica oggi, per un futuro più sano”

22 “Giovani consumatori: una corretta educazione alimentare ed una buona attività fisica oggi, per un futuro più sano”

23 Beneficiari del progetto
I beneficiari finali del progetto sono i bambini e giovani di una età compresa fra i 3 ed i 19 anni, mentre il gruppo di beneficiari intermedi è composto dal corpo docente coinvolto nell’azione di sensibilizzazione ed educazione, e dai genitori dei beneficiari finali

24 LA PERCEZIONE DEI GENITORI
La situazione dei bambini italiani fotografata da “Okkio alla SALUTE” LA PERCEZIONE DEI GENITORI circa 4 madri su 10 di bambini con sovrappeso/obesità non ritengono che il proprio figlio abbia un peso eccessivo rispetto alla propria altezza molti genitori, in particolare di bambini sovrappeso/obesi, sembrano non valutare correttamente la quantità di cibo assunta dai propri figli La situazione è simile anche per quanto riguarda la percezione che le madri hanno in merito al livello di attività fisica dei propri figli: solo 1 genitore su 2 ha una percezione che sembra coincidere con la situazione reale

25 Fasi operative (1) Individuazione delle scuole partecipanti al progetto, con il coinvolgimento del corpo docente Predisposizione del materiale necessario alla formazione del corpo docente (manuali “Mi muovo sto bene” e “Mangio bene sto meglio”) Predisposizione dei questionari da somministrare alle classi coinvolte per la rilevazione basale e finale delle abitudini alimentari e dell’attività fisica

26 La verifica dei risultati
Gli interventi preventivi e di promozione alla salute devono prevedere, fin dalla fase di progettazione, un sistema di verifica dei risultati (Piano Sanitario Nazionale ) La valutazione deve tenere conto di tutti i destinatari e gli attori coinvolti. In questo senso è importante includere nella valutazione anche i genitori (gatekeepers) È necessario fare riferimento a modelli teorici chiari e definiti (evidence-based prevention)

27 Fasi operative (2) Formazione dei docenti delle classi coinvolte da parte di cardiologi ed altri esperti nella prevenzione primaria - una giornata per ciascuna scuola coinvolta Realizzazione del materiale informativo da distribuire agli alunni ed ai genitori Realizzazione dei gadgets (es. magnete con piramide alimentare, giochi da tavolo) da offrire agli alunni ed ai genitori

28 Lucia Castelli Giuliana Rocca Marisa Vicini Betta Cavalli Lucio Lucchin
Mangio bene sto meglio

29 Metodologia attiva Giochi motori Attivazioni Giochi di ruolo
Percorsi motori Soluzione di problemi Apprendimento cooperativo Brainstorming Metodo della ricerca Giochi simbolici in palestra Drammatizzazioni di racconti Educazione fra pari

30 Gioco iniziale lettura della storia “IL PICCOLO BRUCO MAI SAZIO”

31 Il gioco “dell’oca alimentare”
PARTENZA

32 Cineforum alimentare LA GRANDE ABBUFFATA

33 Un “nuovo modo di educare”
Fulvia Pozzo da “Ricordi di Scuola “ G. Mosca E’ necessario mettersi sempre dalla parte dei bambini e vedere il mondo con i loro occhi Bisogna stare con i ragazzi come compagni appena un poco più grandi, dividere gli entusiasmi e i sogni e non insegnare nozioni più grandi di loro, né farli di colpo ragionare da adulti Lasciare che la distanza tra la fantasia infantile e la realtà razionale degli adulti diminuisca poco per volta, senza violenze Farsi piccoli con i ragazzi con cui si vive

34 Bisogno di Intersettorialità

35 Piste ciclabili : l’Europa a confronto
(mt/100 abitanti) 280 260 240 29 milioni di biciclette in Italia 220 200 35 milioni di auto in Italia 180 160 140 120 100 80 60 40 20 Oslo Bari Helsinki Stoccolma Vienna Monaco Lione Bologna Verona Berlino Venezia Torino Parigi Bruxelles Firenze Londra Roma Milano Madrid Palermo Barcellona Catania Copenaghen

36 Nel mondo occidentale per ogni euro speso per promuovere alimenti sani, se ne spendono 500 per propagare junk-food Alla ricerca del giusto peso. Lucchin L. 2008 40 spot all’ora sul cibo

37 Educare alla salute nella scuola
“Ci sono rischi e costi per un programma di azione. Ma, alla lunga, sono molti meno dei rischi e dei costi di una confortevole inerzia.” John Fitzgerald Kennedy

38 IPOTESI DI INTERSETTORIALITA’

39 Razionale (2) Al fine di ridurre l’incidenza di coronaropatia è quindi necessaria una azione mirata a: sensibilizzare i beneficiari sulla importanza della prevenzione delle patologie collegate ad una vita sedentaria ed a una dieta sbagliata; far modificare le cattive abitudini, siano queste legate all’alimentazione o a scorretti stili di vita; educare i genitori, in qualità di agenti decisionali, sulla corretta alimentazione e sugli stili di vita da promuovere per i loro figli.

40 Caratteristiche di un corretto monitoraggio
descrivere la situazione, il “punto di partenza”; VALUTAZIONE DI CONTESTO capire il ruolo dell’intervento nel “mutare” la situazione; VALUTAZIONE DI EFFICACIA: b) rivolta al passato fornire suggerimenti per migliorare l’intervento (su quali variabili intervenire di più o di meno). VALUTAZIONE DI EFFICACIA: b) rivolta al futuro Strumento per la ri-progettazione dell’intervento


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