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Io, la mia chiesa e la mia contribuzione Dati elaborati sulla base delle risposte al questionario distribuito nella Chiesa Valdese di Milano  Numero totale.

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Presentazione sul tema: "Io, la mia chiesa e la mia contribuzione Dati elaborati sulla base delle risposte al questionario distribuito nella Chiesa Valdese di Milano  Numero totale."— Transcript della presentazione:

1 Io, la mia chiesa e la mia contribuzione Dati elaborati sulla base delle risposte al questionario distribuito nella Chiesa Valdese di Milano  Numero totale membri + simpatizzanti: 650  Totale contribuenti: 293(45 %)  Numero delle risposte: 86

2 Sommario  Chi ha risposto al questionario  Perché si è membri di chiesa  Perché si contribuisce  Le motivazioni  differenze  In che misura si contribuisce  differenze  A chi è destinata la contribuzione  differenze  Cause del deficit: fattori oggettivi o soggettivi?  differenze  I mezzi di informazione  La chiarezza dell’informazione  Le attività su cui investire  Conclusioni

3 Chi ha risposto al questionario Maschi50,00% Femmine50,00% Età: Meno di 30 anni 2,35% Da 30 a 40 anni 9,40% Da 41 a 50 anni28,25% Da 51 a 60 anni21,20% Da 61 a 70 anni22,35% Più di 70 anni16,45%

4 Chi ha risposto al questionario lav. Dipendente 46,50% lav. autonomo 11,60% Pensionato 34,90% Studente 2,35% Senza lavoro fisso 4,65% Fasce di reddito (personale annuo netto) : Meno di 10 mila €13,00% tra 10 e 20 mila € 32,00% tra 20 e 50 mila € 47,00% tra 50 e 100 mila € 7,00% Più di 100 mila € 1,00%

5 Chi ha risposto al questionario Estrazione religiosa della famiglia di provenienza Nel contesto di Milano-valdese chi proviene da famiglia cattolica rappresenta la netta maggioranza

6 Perché si è membri di chiesa Quali sono le motivazioni più profonde che stanno alla base della tua decisione di essere membro di una chiesa valdese o metodista? Risposte possibili: 1. La chiesa è appartenenza a Cristo ma anche deposito di tradizioni e cultura familiare →tradizioni 2. Nella chiesa trovo lo spazio per coltivare la fede e per dare senso al mio rapporto con Dio → spiritualità 3. Credo nel principio della responsabilità individuale e nella libertà del cristiano →responsabilità 4. Nella chiesa incontro fratelli e sorelle e vivo la dimensione comunitaria → comunità (68% ) queste 2 risposte distanziano le altre in modo netto (32%)

7 Perché si contribuisce Quali sono le motivazioni più forti che ti spingono a versare la tua contribuzione? Risposte possibili: Perché è un atto di culto e condivisione per sostenere la predicazione del Vangelo →culto Perché è parte integrante della nostra identità; è una mia responsabilità personale → identità Perché le discipline richiedono il mantenimento del ministero e lo sviluppo delle opere → discipline Perché la Bibbia mi invita a donare con generosità e con gioia → bibbia Forte è la motivazione identitaria insieme a quella di carattere cultuale (78,4 %) molto più distanziate le altre (21,6 %)

8 Le motivazioni: differenze di genere Per quanto riguarda le motivazioni alla contribuzione il dato più evidente è la netta prevalenza, fra le donne, della motivazione identitaria che risulta invece molto più bassa per gli uomini i quali indicano soprattutto le ragioni legate al culto. Motiv.azioni alla contribuzione → Anche le motivazioni alla appartenenza confermano il dato (ma con percentuali più basse) Motiv.azioni all’appartenenza →

9 Le motivazioni: differenze per livello di istruzione Con riferimento alle motivazioni alla contribuzione, l’opzione identitaria risulta prevalente tra i laureati mentre per gli altri essa è superata dall’opzione cultuale → Con riferimento alle motivazioni alla appartenenza si evidenzia tra i laureati un maggiore orientamento alle motivazioni spirituali in apparente contrasto con il dato precedente →

10 Le motivazioni: differenze per contesto familiare Come ci si poteva aspettare, per chi proviene da famiglia evangelica, tra le motivazioni alla contribuzione risulta forte quella di tipo identitario Un dato meno scontato è il fatto che essa è molto forte (alla pari con quella cultuale) anche per chi proviene da famiglia cattolica Sorprende ancora di più che l’opzione biblica sia più importante per questi ultimi piuttosto che per coloro che provengono da famiglia evangelica o mista

11 In che misura si contribuisce? Rispetto al mio reddito annuo netto io verso alla chiesa: più del 3%25,0% il 3 %38,1% tra 1 e 2 %29,8% meno di 1 % 7,1% Più del 63 % delle risposte dichiarano una contribuzione pari o superiore al 3% del reddito.

12 Misura della contribuzione: differenze di genere MaschiFemmine più del 3% 20,9 27,9 il 3 % 41,9 32,6 tra 1 e 2 % 32,6 25,6 meno di 1 % 4,6 13,9 fra le donne sono più rilevanti le situazioni estreme (contr. >3% o <1% del reddito) ma non c'è sostanziale differenza in termini complessivi

13 Misura della contribuzione: differenze per categoria professionale Nell’ordine sono più generosi: Pensionati Lavoratori autonomi Lavoratori dipendenti dipendenteautonomoPensionato più del 3% 15,0 30,036,7 il 3 % 35,0 40,043,3 tra 1 e 2 % 42,5 0,020,0 meno di 1 % 7,5 30,0 0,0

14 Misura della contribuzione: differenze per età Contribuzione >3%il 3%>1<2% <1% Meno di 30 anni 0,0 0,0 0,0100,0 Da 30 a 40 “12,525,037,5 25,0 Da 41 a 50 “25,029,241,7 4,1 Da 51 a 60 “16,755,516,7 11,1 Da 61 a 70 “26,342,131,6 0,0 Più di 70 “42,935,721,4 0,0 Con l'aumentare dell'età aumenta la contribuzione ma pare esserci un punto di svolta intorno ai 50 anni

15 Misura della contribuzione: differenze per livello di istruzione Con l’aumentare del livello di istruzione diminuisce drasticamente la propensione a contribuire. Contribuzione >3%il 3%>1<2% <1% Scuola dell’obbligo50,033,316,7 0,0 Scuola media sup.25,848,416,1 9,7 Università20,430,638,810,2

16 Misura della contribuzione: differenze per reddito La fascia più propensa a contribuire è quella a reddito medio (tra 20 e 50 mila Euro); quella a reddito medio/basso (fino a 20.000 Euro) la segue a ruota; chi guadagna di più contribuisce in proporzione molto meno Percentuale di contribuzione rispetto al reddito >3%il 3%>1<2% <1% Reddito annuo netto Meno di 10.000 €36,418,227,318,2 tra 10.000 e 20.000 € 22,240,729,6 7,4 tra 20.000 e 50.000 € 25,045,022,5 7,5 Più di 50.000 €14,314,371,4 0,0

17 Misura della contribuzione: differenze per relazione con la chiesa L'anzianità di chiesa è direttamente proporzionale alla propensione a contribuire Ancora più evidente il rapporto con la frequenza al culto (o alla presenza di incarichi)

18 Misura e destinazione della contribuzione: differenze per contesto familiare Chi proviene da famiglia cattolica o mista ha una minore propensione a contribuire ed è più legato alla chiesa locale

19 A chi è destinata la contribuzione? Il mio contributo è destinato principalmente  Oltre il 35% dei membri di chiesa manifesta l’intenzione di destinare la propria contribuzione solo alla comunità locale Misura e destinazione della contribuzione si muovono spesso in parallelo

20 destinazione della contribuzione: differenze di genere Fra le donne è un po’ più alta la tendenza a destinare la contribuzione alla chiesa locale. Destinazione della contribuzione F M Alla chiesa locale e agli altri organismi60,568,3 Alla chiesa locale (per ogni sua attività)34,219,5 Alla chiesa locale (per progetti particolari) 5,312,2

21 destinazione della contribuzione: differenze per età Gli anziani sono più attenti alle esigenze del complesso della chiesa Destinazione della contribuzione Alla chiesa locale Alla chiesa localeAlla chiesa locale per e altri organismiper ogni attivitàprogetti particolari Fino a 40 anni 55,6 44,4 0,0 Da 41 a 60 “ 54,1 35,1 10,8 Più di 60 “ 78,8 12,1 9,1

22 destinazione della contribuzione: differenze per livello di istruzione Un livello di istruzione medio non aiuta a destinare il proprio contributo al complesso della chiesa; si ha però un’inversione di tendenza a livello superiore. Destinazione della contribuzione Alla chiesa locale Alla chiesa locale Alla chiesa locale e altri organismi (per ogni attività) (progetti particolari) Scuola dell'obbligo66,7 0,033,3 Scuola media superiore55,237,9 6,9 Università70,522,7 6,8

23 destinazione della contribuzione: differenze per reddito Coloro che dispongono di redditi più alti (> 50.000 €) sono più propensi a destinare il proprio contributo al complesso della chiesa Destinazione della contribuzione Alla chiesa locale Alla chiesa locale Alla chiesa locale e altri organismi (per ogni attività) (progetti particolari) Reddito annuo netto Fino a 20.000 €62,528,1 9,4 Tra 20.000 e 50.000 €64,125,610,3 Più di 50.000 €85,714,3 0,0

24 Le cause del deficit contributivo: fattori oggettivi o soggettivi? Solo il 50% dei membri contribuisce; quali sono le causa prevalenti? Fattori oggettivi (crisi economica, diminuzione del numero dei membri di chiesa, invecchiamento della popolazione ecc.) Fattori soggettivi (scarsa informazione, scarsa affezione alla chiesa, scarsa qualità della predicazione, ecc.) La maggioranza indica i fattori oggettivi ma la quota (40,7%) di chi giudica prevalenti I fattori soggettivi è molto rilevante.

25 Fattori oggettivi / soggettivi: differenze di genere Mentre gli uomini si dividono a metà, per le donne sono nettamente prevalenti i fattori oggettivi.

26 Fattori oggettivi / soggettivi: differenze per età Solo le persone più anziane indicano in prevalenza fattori soggettivi come causa della scarsa contribuzione

27 Fattori oggettivi / soggettivi: differenze per livello di istruzione Un'elevato livello di istruzione influisce sulla percezione dei fattori che sono alla base della scarsa contribuzione. I laureati infatti si dividono esattamente a metà nell'indicare fattori oggettivi o soggettivi mentre per tutti gli altri la prevalenza dei fattori oggettivi è molto netta. N.B. Questo dato non sembra essere legato al reddito perché sono proprio i percettori di redditi elevati coloro che indicano maggiormente i fattori oggettivi come causa della scarsa contribuzione (67% contro 33%).

28 Fattori oggettivi / soggettivi: differenze per relazione con la chiesa Chi ha minore anzianità di chiesa tende a indicare i fattori oggettivi come causa della scarsa contribuzione. La maggioranza di chi frequenta settimanalmente il culto individua invece i fattori soggettivi

29 Fattori oggettivi / soggettivi: differenze per relazione con la chiesa In questo senso la frequenza al culto è più importante dell'anzianità di chiesa ed è paragonabile al dato relativo alla presenza di incarichi C'è un evidente fattore legato alla formazione dei nuovi membri che si riflette anche sulla frequenza al culto: quasi il 20% di chi ha meno di 10 anni frequenta raramente Frequenza Una/due volte Solo nelle settimanale al mesefestività speciali Membri da sempre 59,4 37,5 3,1 Membri da più di 10 anni 50,0 50,0 0,0 Membri da meno di 10 anni 46,2 34,6 19,2

30 Fattori oggettivi / soggettivi: differenze per contesto familiare Chi proviene da famiglia cattolica indica molto più degli altri i fattori oggettivi come causa della scarsa contribuzione Anche questo dato conferma l’importanza del contesto culturale e religioso di origine nell’orientare la percezione dell’impegno contributivo dei singoli

31 I mezzi di informazione Quali sono i principali strumenti con cui ti informi sulla vita della chiesa? Oltre al settimanale Riforma, prevalgono i bollettini locali (via carta o e-mail); l’uso del web è ancora limitato (in totale circa il 14% delle risposte) ma superiore a quello delle trasmissioni radio-televisive

32 La chiarezza dell’informazione A tuo avviso è abbastanza chiara a tutti la destinazione dei fondi raccolti … A ciascuna domanda la risposta è affermativa in circa l’80% dei casi

33 La chiarezza dell’informazione A tuo avviso è abbastanza chiaro a tutti che ogni membro di chiesa è tenuto a contribuire? Questa domanda ha avuto esiti più incerti (la quota dei «NO» sfiora il 40% E’ interessante notare che chi proviene da famiglia cattolica ha maggiori sicurezze su questo punto mentre le situazioni miste sembrano creare più dubbi

34 La chiarezza dell’informazione A tuo avviso sono note e condivise da tutti le attività che si svolgono localmente e nel complesso delle nostre chiese? A tuo avviso esiste una generale consapevolezza circa i costi ai quali ogni comunità è tenuta a far fronte? Questo sembra essere il punto di maggiore debolezza Al tema delle finanze è dato sufficiente risalto nella predicazione e nella cura pastorale?

35 Le attività su cui investire A tuo avviso quali tra le seguenti attività richiederebbero un maggior investimento in termini di risorse umane e finanziarie? Non c’è una grande disparità di valori; il dato relativo a "liturgia e spiritualità" sembrerebbe contrastare con quanto dichiarato circa le motivazioni all’appartenenza

36 Conclusioni Non si tratta di un'indagine di tipo scientifico tuttavia alcuni dati che emergono meritano riflessione e approfondimento. o Perché si è membri di chiesa? la tradizione famigliare conta ormai poco, sono invece forti le motivazioni spirituali e e “di impegno civile del cristiano”. E' un dato da tenere presente insieme al seguente. o Perché si contribuisce? Non perché "sta scritto" (nella Bibbia o nelle nostre discipline) ma perché è una libera scelta di responsabilità verso la comunità cui si decide di appartenere. E' un dato contradditorio che va analizzato a seconda della situazione della chiesa locale. (7) o Sia la cultura sia il reddito elevato non sembrano influenzare positivamente la propensione a contribuire: la "P" di proporzionale viene in sostanza disattesa. E' un dato su cui occorre fare leva. (15-16)

37 Conclusioni o Ciò che pesa troppo è invece l'anzianità (anagrafica o di chiesa): c'è evidentemente un problema generazionale. Il suggerimento che ne deriva, per aumentare la base contributiva, sarebbe quello di rivolgersi in particolar modo alla fascia d’età sotto i quarant’anni. (14) o La "maggioranza" di provenienza cattolica rivela una visione meno ampia della chiesa e dei suoi bisogni finanziari ma al tempo stesso sembra non percepire questa carenza: è chiaro a tutti che ogni singolo membro è tenuto a contribuire, ma rimane in dubbio quanto questa affermazione di principio si concretizzi. (18- 33) o Pur nella chiarezza della destinazione dei fondi raccolti, c’è una diffusa sensazione di insufficiente consapevolezza riguardo ai costi che la chiesa nel suo insieme e nella comunità locale deve affrontare. Il problema potrebbe essere affrontato sia con interventi locali che con interventi nazionali. (32-34)

38 Marc Chagall: Io e il mio villaggio (particolare)


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