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Premio d’arte “Vincenzo Bellisario”

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Presentazione sul tema: "Premio d’arte “Vincenzo Bellisario”"— Transcript della presentazione:

1 Premio d’arte “Vincenzo Bellisario”
Liceo Artistico “Bellisario” Avezzano e Associazione Culturale Vincenzo Bellisario presentano: Premio d’arte “Vincenzo Bellisario” Quinta edizione In collaborazione con:

2 Nella testimonianza di Vincenzo Bellisario
CONOSCENZA E LIBERTA’ Nella testimonianza di Vincenzo Bellisario Presentazione del tema Avezzano – 28 marzo 2014

3 Le immagini più frequenti che appaiono su Google
quando si cerca “libertà” rappresentano corpi che si librano nell’aria aperta, in genere entro grandi scenari luminosi.

4 una sensazione di rapporto diretto con l’Universo … naturale

5 paesaggi ampi e vuoti

6 Braccia e gambe tese ad allargare lo spazio vitale

7 Libertà appare come un’aspirazione. Ed è rappresentata come
naturale, innata, universale.

8 Una sensazione di leggerezza
tendente all’alto

9 come a librarsi

10 verso il cielo…

11 nella testimonianza di
Conoscenza e Libertà nella testimonianza di Vincenzo Bellisario

12 Quando ero ragazzo, nei discorsi che faceva mio padre sentivo nominare così spesso la parola Libertà, al punto da sospettare che , dietro un termine così evidente, si nascondesse un qualche significato diverso dal mio.

13 Così un giorno mi decisi a
chiedere a mio padre: Papà cos’è la libertà? La risposta fu completamente diversa da quello che pensavo io!

14 Pensavo io: ”Libertà è fare quello che si vuole”. “Ma è evidente che questo, per me, è impossibile da raggiungere.” E allora perché invocare sempre il principio di Libertà, se non posso metterlo in pratica a mio piacere?

15 Dov’era la contraddizione?
Libertà è proprio un concetto così evidente? O piuttosto è un termine complesso. Che nasconde anche una dose di ambiguità.

16 Un esempio di contraddizione:
La “libertà” in politica può essere simbolo … di valori opposti Ma c’è anche di peggio!

17 Auschwitz: “il lavoro rende liberi”
Il suo contrario! Auschwitz: “il lavoro rende liberi”

18 Da dove viene l’idea di liberta?
L’idea di “libertà” non è sempre esistita, ma si è affermata e sviluppata nel corso dei secoli. E, infatti, non ha avuto sempre lo stesso significato. Ma è il frutto di una costruzione continua progressiva. Fino a raggiungere il senso che intendiamo dare oggi alla parola.

19 Il senso che intendiamo oggi ha avuto bisogno della storia.

20 “Tutti gli uomini nascono sudditi”
Prima del 1800 : “Tutti gli uomini nascono sudditi” Su questo principio, si fondava, per secoli, il potere delle monarchie assolute in Europa dai tempi dei Greci fino al 1700. Così la libertà era riservata soltanto ai più ricchi e potenti.

21 1754 1776 “L’uomo è nato libero” - Rivoluzione americana
(Jean-Jacques Rousseau, illuminista francese) 1754 1776 - Rivoluzione americana Il Diritto alla vita assieme al diritto alla libertà sono posti alla base della Costituzione degli Stati Uniti

22 1789 – Rivoluzione francese “Liberté, égalité, fraternité”
Sono i valori della Rivoluzione . (questo è ancora oggi il motto della Francia moderna) La Libertà entra a far parte dei diritti inalienabili dell’uomo.

23 - Libertà di parola, libertà di culto, libertà dal bisogno e libertà dalla paura.
1941 Sono i principi su cui si fonda la Carta Atlantica. L’alleanza contro il nazismo firmata da Churchill (Gran Bretagna) e da Roosevelt (Stati Uniti)

24 La libertà assume la veste di un diritto
1948: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.” Questo principio è posto al fondamento della “Dichiarazione universale dei diritti umani” La libertà assume la veste di un diritto che viene esteso a tutto il mondo.

25 “La libertà è comunque il diritto di fare tutto ciò che
non nuoce agli altri” (Carl Marx 1842) Ecco, ma allora la libertà non è del tutto libera

26 Che pasticcio! cioè nell’esistere in una forma sociale. E’ vero che:
“Io sono libero se nessuno mi impedisce di fare qualcosa o nessuno mi obbliga a fare qualcosa” , (Felix Oppenheim 1961) ma … nel mio fare o non fare qualcosa devo tener conto dell’altro, perché questa è la condizione generale dell’umanità, dell’essere uomo, cioè nell’esistere in una forma sociale.

27 L’uomo non può esistere in quanto individuo isolato,
ma soltanto in relazione con gli altri. Nello scambio continuo tra gli uni e gli altri si realizza la natura dell’uomo: cioè la sua cultura. (Ida Magli)

28 comunicare. In ultima analisi la natura dell’Uomo
coincide con la sua capacità di avere rapporti con gli altri, insomma: comunicare.

29 Il linguaggio, infatti, ha bisogno di regole.
Ma proprio nella comunicazione, nel linguaggio, non si è affatto liberi, anche se chi parla possiede libertà di parola. Il linguaggio, infatti, ha bisogno di regole.

30 “ io voglio mangiare una mela verde”,
Un esempio, se dico: “ io voglio mangiare una mela verde”, chiunque mi ascolti comprenderà quello che sto dicendo. Ma se uso le stesse parole in una sequenza diversa come : “una verde mangiare io mela voglio” cosa sto dicendo?

31 [ soggetto > verbo > predicato ]
Se salta la regola : [ soggetto > verbo > predicato ] il senso si perde, non dico nulla.

32 Sono proprio le regole, cioè i vincoli alla libertà di combinazione dei suoni e delle parole, che consentono di comunicare con l’altro, di condividere i significati. Senza regole perciò ci troveremmo immersi in una inutile Babele.

33 “L’uomo è davvero libero quando agisce per il bene.”
Ma torniamo al concetto di Libertà per come era inteso da Bellisario. Ecco la sua risposta: “L’uomo è davvero libero quando agisce per il bene.” “Se si limita a fare semplicemente ciò che vuole non si può parlare di libertà: casomai di libertinaggio.”

34 Siamo qui propriamente nel campo dell’Etica
Cioè della “ricerca generale di ciò che è bene”. “Quello etico è il discorso universale sul bene in genere, su ciò che ha valore, su ciò che merita di essere scelto” Ludwig Wittgenstein

35 Siamo qui propriamente nel campo dell’Etica
In una visione etica dell’uomo, ciò che conta non è far ciò che si vuole, ma fare ciò che è bene. La libertà assoluta dell’individuo deve fare i conti con i vincoli generali che l’Uomo si dà: “agire per il bene”.

36 La Libertà come liberazione da ciò che opprime l’uomo
è necessaria, ma non basta ...

37 Cioè non basta superare i vincoli ,
spezzare le catene, (libertà da qualcosa)

38 (libertà per qualcosa)
Bisogna avere la consapevolezza di cercare il bene. Perché il bene è l’unico fine dell’azione umana in quanto è ciò che dà senso alla sua esistenza al mondo. (libertà per qualcosa)

39 Libertà per qualcosa è un salto di qualità!
La capacità di scegliere, di formulare un giudizio, di indirizzarsi verso ciò che ha valore, ecco il senso della libertà! Questa capacità implica quindi una responsabilità etica. Ma necessita anche di strumenti adeguati.

40 “Fatti non foste per viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza” Così Dante fa parlare Ulisse (Inferno – canto XXVI) La missione dell’uomo sta nella Ricerca del Bene (virtù), attraverso la Conoscenza.

41 L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario
gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo. “Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia”. “Mi preme soltanto di sottolineare l’importanza della scuola quale principale strumento di educazione del popolo e di formazione democratica dei cittadini” E perciò in una vera democrazia la conoscenza non può essere appannaggio di pochi, deve essere alla portata di tutti!

42 L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario
gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo. Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia. “Bisogna affermare senza mezzi termini che ogni distinzione tra scuola dei ricchi e scuola dei poveri, tra scuola dei “signori” e scuola dei “cafoni” deve essere combattuta con decisione e fermezza”.

43 L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario
gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo. Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia. “Esiste una forma di paternalismo che da secoli pesa sul nostro popolo, per cui gli eruditi, gonfi di presunzione intellettualistica, ma veri analfabeti dello spirito, hanno per secoli mortificato la sapienza genuina del nostro popolo […], perché non lo ritenevano degno di quegli strumenti di informazione e di istruzione di cui aveva tanto bisogno”. “ C’è un’istanza culturale che sale dal popolo sempre più urgente ed imperiosa, e che chiede giustizia e soddisfazione per il sacrosanto diritto che la persona umana ha di svolgersi nella pienezza delle sue conquiste spirituali.”

44 L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario
gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo. Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia. “La nostra decisa volontà è di fare una scuola che ponga tutti i cittadini, tutti i nostri giovani, senza discriminazione alcuna, in condizione di corrispondere alle istanze ed alle richieste della società di oggi. Una scuola non esclusiva, non predeterminante, che sia effettivamente di tutti e per tutti, secondo il dettato della nostra Costituzione.” V. Bellisario - discorsi parlamentari

45 lo strumento più potente nelle mani degli uomini
La conoscenza è quindi lo strumento più potente nelle mani degli uomini che aspirano alle libertà democratiche. E non solo per Bellisario:

46 della scuola che della giustizia.”
Come diceva, infatti, Caponnetto: (capo di Falcone e Borsellino ) “La mafia ha più paura della scuola che della giustizia.” Perché: “L’ignoranza è il campo fertile per tutte le mafie, e solo la cultura può essere l’antidoto.”

47 Ma perché Bellisario si è tanto impegnato nell’istruzione artistica oltre che in quella di base?
Perché tanta attenzione alle scuole d’arte, ai conservatori musicali, all’insegnamento delle materie artistiche?

48 Bellisario percepiva con chiarezza che
- se si esclude la fede nel trascendente - l’arte resta la frontiera ultima dell’ascesi umana.

49 “Buono e bello” Kalos kai agathos
(così dicevano i Greci antichi per indicare il massimo delle qualità di un uomo) E già allora evidenziavano il parallelismo tra: - la ricerca di ciò che è buono (Etica) - e quella di ciò che è bello (Estetica). “Etica ed estetica sono un tutt’uno” (ribadisce Ludwig Wittgenstein duemila anni dopo)

50 La Libertà di espressione, la ricerca artistica, la creatività
conoscono i vincoli dei linguaggi, ma non si accontentano, pretendono di più.

51 Arte significa, infatti,
scegliere di mettere in discussione le regole, sfidarne i limiti, (libertà) ma per indicare limiti sempre nuovi. (Etica).

52 Inventare piani di libertà sempre nuovi.
Arte significa Spostare il livello della comunicazione, sempre più in avanti, più in alto. Inventare piani di libertà sempre nuovi. Insomma non ripetere ciò che già esiste, ma davvero … “creare” !

53 Concludo con una appassionata invocazione di Don Ciotti,
Presidente di Libera: “Siate eretici!”

54 “Siate eretici!” “Siate eretici perché eresia deriva dal greco e significa 'scelta'. L'eretico è una persona che sa scegliere, sa esprimere in modo civile un giudizio autonomo. É colui, l'eretico, che più della verità, ama la ricerca della verità, e concepisce la verità sempre come ricerca, mai come possesso. Diffidate! Diffidate di chi ha capito tutto, di chi sa tutto. Per l'eretico la ricerca della verità, la responsabilità, la libertà sono inseparabili. (Don Luigi Ciotti, Roma 12 ottobre 2013)

55 Conoscenza e Libertà Arrivederci al 31 Maggio. Buon lavoro a tutti!
Avezzano – 28 marzo 2014 Liceo Artistico V. Bellisario Associazione Culturale Vincenzo Bellisario in collaborazione con Libera Arrivederci al 31 Maggio. Buon lavoro a tutti!

56 Fine della presentazione


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