La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

A cura di: Antonella Bena Claudio Calabresi Gli indicatori per la descrizione del rischio infortunistico in Italia: una guida per la discussione.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "A cura di: Antonella Bena Claudio Calabresi Gli indicatori per la descrizione del rischio infortunistico in Italia: una guida per la discussione."— Transcript della presentazione:

1 a cura di: Antonella Bena Claudio Calabresi Gli indicatori per la descrizione del rischio infortunistico in Italia: una guida per la discussione

2 Gli indicatori sugli infortuni che abbiamo distribuito denotano il fenomeno Quelli assoluti lo fanno bene Quelli relativi evidenziano una serie di criticità

3 Quelli assoluti lo fanno bene.... n. Infortuni denunciati n. Infortuni indennizzati n. Infortuni mortali n. Infortuni permanenti n. Infortuni in itinere....soprattutto per la gestione industria ed artigianato

4 Quelli relativi evidenziano una serie di criticità.... Tasso grezzo di infortuni indennizzati Tasso standardizzato di infortuni indennizzati Infortuni permanenti e mortali/ infortuni indennizzati

5 Classificazioni (per attività economica) Denominatori ( addetti calcolati non stratificabili) Congruenza tra numeratore e denominatore (mobilità dei lavoratori, accentramento delle posizioni assicurative) Misura della gravità delle conseguenze Affidabilità e controllo del confondimento....dovute alle caratteristiche del sistema informativo

6 ....dovute all’evoluzione dei fenomeni osservati Precarizzazione Aumento dei lavoratori stranieri Aumento dell’età lavorativa Terziarizzazione Outsourcing Polverizzazione delle imprese Just in time

7 A noi il compito di connotare il fenomeno, riempiendolo di significati Facendo riferimento alle esperienze di altri (indicatori proporzionali, DALY, …) Utilizzando tutte le fonti a nostra disposizione (Inps, SDO, mortalità, …) Sperimentando nuovi modelli di sorveglianza (linkage Inail-Inps, …)

8 Definiamo i “confini” e facciamo delle scelte Sfruttare al massimo la ricchezza dei dati correnti Sensibili e specifici in modo da rilevare cambiamenti nello spazio e nel tempo Affidabili nel descrivere la popolazione generale ed i più importanti sottogruppi Utili nel prendere le decisioni a livello nazionale, regionale e di ASL Semplici per poter essere utilizzati anche da soggetti non direttamente coinvolti nel sistema (decisori, parti sociali) Accessibili a tutti gli operatori interessati Poco numerosi

9 Scopo della giornata Individuare un elenco di indicatori per la descrizione del rischio infortunistico che sfrutti al massimo le informazioni disponibili minimizzando gli errori Tracciare un percorso di completamento del set di indicatori forniti a partire dai bisogni espressi dal sistema della prevenzione

10 Risultato atteso Una soluzione ad alcuni dei problemi “tecnici” individuati (congruenza numeratore/denominatore, misure di gravità, controllo del confondimento, stabilità delle stime, …) Una lista di domande (alla luce dei bisogni e delle priorità) I percorsi da avviare prioritariamente per dare risposte dopo il 2007 Una lista di indicatori che rispondono alle domande (alla luce delle criticità e delle ipotesi di soluzione)

11 Congruenza tra numeratore e denominatore I problemi “tecnici” Calcolo di indici di frequenza per le posizioni accentrate (unico a livello nazionale) Calcolo di indici di frequenza per azienda (indipendentemente dal luogo di accadimento dell’evento) Calcolo di indici di frequenza per sede dell’evento

12 Indicatori di gravità I problemi “tecnici” Denominatori Media o mediana di prognosi? Indicatori composti Altri indicatori (Ridit) Indicatori globali di salute (DALY) Indicatori proporzionali? Utilizzo DNA? Altri modelli di sorveglianza (linkage Inail-Inps)?

13 Affidabilità delle stime I problemi “tecnici” Controllo del confondimento Calcolo di limiti di confidenza Restituzione dell’informazione in forma grafica Attività economica (quale classificazione?) Metodo di calcolo (algebrico, frequentista, bayesiano?)

14 Quante sono le persone infortunate a causa del lavoro? Quante persone muoiono a causa di un infortunio sul lavoro? Quante persone restano invalide a causa di un infortunio sul lavoro? Quanti sono gli infortuni in itinere (mortali/con invalidità)? Quali sono i comparti a più elevato rischio infortunistico (per frequenza e gravità)? Quali sono le ASL (Province/Regioni) a più elevato rischio infortunistico (per frequenza e gravità)? Qual è il trend del rischio infortunistico in Italia (Regione/Provincia/ASL) (per frequenza e gravità)? La lista delle domande (cui abbiamo cercato di dare risposta)

15

16 Le piccole imprese hanno un rischio infortunistico più elevato? Qual è il rischio infortunistico in agricoltura? Quali sono le età a più elevato rischio infortunistico? Gli stranieri hanno un rischio infortunistico più elevato rispetto agli italiani? Qual è il gruppo etnico con il rischio infortunistico più elevato? Qual è la professione a più elevato rischio infortunistico? Quante sono le donne infortunate a causa del lavoro (anche per mortali e permanenti)? …………… Le altre domande

17 Quanti sono gli infortuni che coinvolgono più di una persona? Quanti anni di vita si perdono a causa di un infortunio? Quanto costano gli infortuni? Qual è il tempo vissuto con disabilità ed il tempo di vita perso a causa di mortalità prematura a causa di un infortunio (DALY)? Quanti infortuni richiedono il ricovero ospedaliero? Quanti infortuni richiedono trattamenti a lungo termine? Quanti infortunati perdono il lavoro a causa di un infortunio? Quant’è importante lo stato socio-economico nel determinismo di un infortunio? …………… Le altre domande (continua)

18 A molte domande possiamo dare risposte in termini assoluti e proporzionali Le risposte A poche domande possiamo dare risposte in termini di frequenza (tassi grezzi e standardizzati) Dobbiamo chiederci quale, tra le possibili risposte che possiamo dare ad ogni domanda, sia quella che risponde meglio ai nostri obiettivi (connotare il fenomeno) Dobbiamo scegliere gli indicatori più accurati

19 Quante sono le persone infortunate a causa del lavoro? Nr di infortuni denunciati Nr infortuni indennizzati Tasso grezzo di infortuni indennizzati Inclusi gli infortuni non indennizzati da Inail (RS) Esclusi infortuni in itinere dagli indennizzati Esclusi gli infortuni accaduti ad apprendisti, interinali, soci di cooperative, studenti, sportivi professionisti Nr di persone infortunate? Nr di infortuni stradali a causa del lavoro?

20 Il sottogruppo Indicatori Antonella Bena Alberto Baldasseroni Alfonso Borghi Claudio Calabresi Giuseppe Campo Daniela Gallieri Armando Guglielmi Antonio Leva Francesca Marracino Giuseppe Morinelli Ernesto Nobili Gianfranco Ortolani


Scaricare ppt "A cura di: Antonella Bena Claudio Calabresi Gli indicatori per la descrizione del rischio infortunistico in Italia: una guida per la discussione."

Presentazioni simili


Annunci Google