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I simboli dell’Unione Europea

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Presentazione sul tema: "I simboli dell’Unione Europea"— Transcript della presentazione:

1 I simboli dell’Unione Europea
Laboratorio l’Europa è qui Gruppo 5E

2 La Bandiera Europea La bandiera dell'Europa raffigura dodici stelle dorate disposte in cerchio su campo blu. Anche se la bandiera viene comunemente associata all'Unione europea venne inizialmente adottata dal Consiglio d'Europa ed è pensata per rappresentare l'intera Europa geografica e non una particolare organizzazione come la stessa Unione europea o il Consiglio d'Europa. La bandiera venne formalmente adottata dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, approvando la formale proposta dell'araldo capo irlandese Gerard Slevin , il 25 ottobre 1955 e dal Comitato dei Ministri a Parigi l'8 dicembre dello stesso anno. I capi di Stato e di governo della Comunità europea nel giugno 1985 a Milano decisero, col beneplacito del Consiglio d'Europa, che la bandiera europea fosse emblema ufficiale anche della CE. Infine l'Unione europea, istituita con il Trattato di Maastricht nel 1992 dai medesimi membri della Comunità europea, adottò contestualmente anch'essa la bandiera europea con le dodici stelle dorate su campo blu. Da allora la bandiera rappresenta congiuntamente sia il Consiglio d'Europa, che l'Unione Europea.

3 L’inno L'inno ufficiale dell'Unione europea è il movimento finale della Nona sinfonia composta nel 1823 da Ludwig van Beethoven, anche chiamato "Inno alla Gioia". Si tratta in realtà dell'inno non solo dell'Unione europea ma anche dell'Europa in generale. L'inno fu adottato nel 1972 dal Consiglio d'Europa (lo stesso organismo che concepì la bandiera europea), in quanto "senza parole, con il linguaggio universale della musica, questo inno esprime gli ideali di libertà, pace e solidarietà perseguiti dall'Europa". Questa motivazione sottintendeva che in origine l'inno sarebbe stato privo di testo, in quanto parecchie nazioni europee dopo la seconda guerra mondiale non gradivano un inno con il testo scritto in tedesco.Ancora oggi questo pregiudizio - e quindi il fatto di cantare l'inno - non è del tutto superato. Si sta tuttavia diffondendo l'uso di una versione cantata in lingua latina, neutra rispetto ai Paesi membri, che tuttavia mantiene un carattere ufficioso.

4 Robert Schumann Robert Schumann, un ministro francese per gli affari esteri degli anni '50, era convinto che le origini del conflitto in Europa stessero nel sistema degli stati nazionali in competizione tra loro. Come sosteneva Schumann "poiché l' Europa non era unita abbiamo sempre avuto guerre". Questi padri fondatori erano determinati a costruire una nuova unione in Europa che avrebbe fermato il conflitto per sempre. Le fondamenta dell' Europa dovevano essere economiche, ma con obbiettivi politici.

5 La giornata europea Il giorno europeo o festa dell'Europa si celebra il 9 maggio di ogni anno. Questa data ricorda il giorno del 1950 in cui vi fu la presentazione da parte di Robert Schuman del piano di cooperazione economica, ideato da Jean Monnet(cosiddetta Dichiarazione Schuman), che segna l'inizio del processo d'integrazione europea con l'obiettivo di una futura unione federale

6 Il premio Nobel 2012 Il premio Nobel per la pace 2012 è stato conferito all'Unione europea. Questa onorificenza vuole premiare il contributo dato per oltre 60 anni dall'UE alla promozione della pace e riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani

7 Il manifesto di ventotene

8 Il manifesto di Ventotene:
Il manifesto di Ventotene fu redatto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, nel quale si parla per la prima volta di un’Europa libera e unita nella lotta contro i totalitarismi e le guerre mondiali. LA CRISI DELLA CIVILTA’ MODERNA La civiltà moderna ha posto come proprio fondamento il principio della libertà. Si è affermato l’eguale diritto a tutte le nazioni di organizzarsi in stati indipendenti: nasce il concetto di STATO NAZIONE. Volontà di uno stato a dominare gli altri Germi dell’imperialismo I ceti più abbienti non volevano riconoscere spazi di libertà e uguaglianza ai ceti inferiori, per cui i primi affidarono il potere al DITTATORE Si formano stati totalitari

9 COMPITI DEL DOPOGUERRA:
C’era il timore che venissero riconosciuti i vecchi organismi statali portatori delle gelosie nazionali. Risultava necessario per tanto abolire definitivamente la divisione dell’Europa in stati nazionali sovrani , per passare ad una organizzazione Federale dell’Europa. La vecchia società della nazioni si è dimostrata inutile in quanto incapace di imporre le sue decisioni. E’ quindi necessaria la costituzione di una Federazione Europea dotata di un esercito comune, cioè di una forza armata europea al posto degli eserciti nazionali, per dare un senso di sicurezza a tutti gli altri stati. Questo stato Federale Europeo dovrà avere degli organi e dei mezzi per fare eseguire nei singoli stati le sue decisioni, pur lasciando agli stessi uno spazio di autonomia rispettoso delle particolari caratteristiche di ciascun popolo.

10 INTEGRAZIONE EUROPEA STORIA
Il concetto di integrazione europea può essere riassunto come il progressivo costruirsi di un legame più stretto tra gli stati ed i popoli d’Europa. L’integrazione in corso è il risultato di successivi trattati e rappresenta il più grande successo tra le politiche di cooperazione intraprese dagli stati europei dopo la fine del II conflitto mondiale. STORIA

11 Roma ebbe il ruolo storico decisivo di fondere, grazie al suo impero, la cultura greca e la propria in un’unica cultura classica ponendo così le basi per una comune identità continentale. I romani erano riusciti ad unificare, sotto un unico impero, persone di lingua, religione, razza e cultura diversissime tra loro. Nella sua massima espansione Roma aveva conquistato tutte le terre che si affacciavano sul Mediterraneo. Non era tutta l’Europa geografia ma comprendeva la parte che, per quei tempi, possiamo considerare maggiormente civilizzate. Per la prima volta nella storia si creò un’omogeneità culturale, linguistica ed economica che interessò un territorio vastissimo. L’altro fondamentale apporto alla costituzione di un’identità comune europea fu il Cristianesimo, che, unito alla cultura classica, costituisce una delle due anime che la sostanziano. Anche Hitler voleva unificare l’Europa, ma in una visione di conquista personale e con il dominio di un popolo che doveva dominare gli altri in virtù della purezza della razza. Ma proprio dagli orrori di queste guerre emerse una coscienza nuova : tra coloro che vivevano in esilio e al confino nasceva la consapevolezza che solo dall’unione dei popoli liberi di tutta Europa poteva nascere la libertà. MENU’

12 I trattati … Nel 1951, a Parigi a soli sei anni dalla fine della guerra, Francia, Germania, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo costituirono la CECA ( Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ) che doveva permettere la ricostruzione delle industrie distrutte dalla guerra. L’avventura europea inizia da questo momento. Nel 1956 a Venezia i ministri degli esteri dei 6 paesi aderenti alla CECA decidono l’avvio di negoziati per l’istituzione della CEE. Il 25 Marzo 1957 vengono firmati i trattati istituiti dalla CEE, da Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Nel 1991 a Maastricht viene elaborato un accordo per il trattato sull’Unione Europea. Con questo nuovo trattato, firmato il 7 Febbraio 1992, viene superata la vecchia CEE e si elaborano le condizioni per giungere all’unione monetaria.

13 Nel 1993 entra in vigore e nasce il mercato unico: uno spazio senza frontiere interne nel quale è assicurata la libera circolazione delle persone, delle merci, dei capitali e dei servizi. Questo trattato è una delle tappe più significative nell’attuazione del progetto di un’Europa unita. i punti fondamentali del trattato, che sancisce la nascita dell’UE, prevedono : l’adozione di una moneta unica dal 1999 e l’istituzione di una Banca Centrale Europea; una comune politica estera e di difesa ; consistenti aiuti finanziari ai paesi membri economicamente più deboli; la gestione comunitaria di diverse materie, quali le politiche sociali, i visti e i permessi di soggiorno, la sanità e l’istruzione. Il Trattato di Nizza è uno dei trattati fondamentali dell'Unione europea, e riguarda le riforme istituzionali da attuare in vista dell'adesione di altri Stati. Il trattato di Nizza ha modificato il Trattato di Maastricht e i Trattati di Roma. È stato approvato al Consiglio europeo di Nizza, l'11 dicembre 2000 e firmato il 26 febbraio 2001. Dopo essere stato ratificato dagli allora 15 stati membri dell'Unione europea, è entrato in vigore il 1º febbraio 2003. L'obiettivo del Trattato di Nizza è relativo alle dimensioni e composizione della commissione, alla ponderazione dei voti in consiglio e all'estensione del voto a maggioranza qualificata, e infine alle cooperazioni rafforzate tra i paesi dell'Unione Europea Il 13 dicembre 2007 venne firmato il Trattato di Lisbona, noto anche come Trattato di riforma - ufficialmente Trattato di Lisbona che modifica il trattato sull'Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea. E’ il trattato internazionale  che ha apportato ampie modifiche al Trattato sull'Unione europea e al Trattato che istituisce la Comunità europea. Rispetto al precedente Trattato, quello di Amsterdam, esso abolisce i "pilastri", provvede al riparto di competenze tra Unione e Stati membri, e rafforza il principio democratico e la tutela dei diritti fondamentali, anche attraverso l'attribuzione alla Carta di Nizza del medesimo valore giuridico dei trattati.

14 Problemi e prospettive dell’UE:
Con l’adozione dell’euro si è proposto di costruire un’Europa a due velocità: quella formata in regola con le clausole del Trattato di Maastricht e quella dei paesi le cui economie non rispettano ancora gli standard fissati dal trattato. La costruzione dell’Europa appare ancora difficile, e i problemi per il futuro dell’Unione Europea non sono solo di carattere economico. L’allargamento dell’UE in direzione dell’ex mondo comunista è sicuramente uno degli obiettivi più importanti, ma anche più complessi da realizzare. La probabile adesione, nei prossimi anni, di paesi che hanno fatto parte dell’URSS solleva anche il difficile problema dei rapporti con la Federazione Russa, che non vede con favore uno spostamento verso Occidente di questi stati. Il futuro allargamento dell’Unione Europea dovrà garantire uno sviluppo equilibrato in tutte le regioni. L’UE deve fronteggiare sfide in direzioni diverse : Rafforzare il suo ruolo internazionale; Rendere più efficiente la collaborazione e la cooperazione allo sviluppo soprattutto dei paesi vicini; Realizzare una vera collaborazione tra le politiche dei paesi membri, costruendo un’Europa che non sia solo l’unione delle banche, ma l’unione dei cittadini; Risolvere soprattutto il difficile problema dell’integrazione di culture diverse.

15 MAZZINI-CATTANEO Prima della nascita dell’Europa vi sono stati molte idee su come costruire una nazione unita . Nell’800 queste idee vi erano già presenti che furono forniti dagli intellettuali Mazzini e Cattaneo . Le idee di Mazzini per far nascere una nazione unita e di conseguenza anche un Europa unita furono le seguenti : Mazzini non puntava sull’uguaglianza tra i popoli , bensì puntava a una grande associazione che doveva superare le “ nazionalità” che erano presenti in quel periodo. Secondo lui per arrivare all’unità bisognerebbe lasciarsi indietro questa idea di superiorità che i paesi hanno nei confronti di altri . Secondo Mazzini bisognerebbe iniziare una rivoluzione che in seguito ci dovrà portare all’unità d’Italia e alla successiva unità Europea . Aveva le stesse ide anche Cattaneo a sua volta non credeva nell’unità dei popoli. La sua concezione di unità dei popoli doveva essere fatta con un patto federale che è la via migliore per raggiungere l’unità . Secondo lui era la via migliore per raggiungere l’unità.

16 TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA

17 Articolo 2 L'unione si fonda sulla libertà, democrazia, uguaglianza e rispetto dei diritti umani. Essa si accomuna con gli altri stati membri per la non discriminazione, tolleranza, giustizia e parità tra uomini e donne. Articolo 3 L'obiettivo dell'unione è quello di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli. L'unione garantisce ai propri cittadini uno spazio di libertà, giustizia e sicurezza, rappresentata dalla libera circolazione delle persone e delle merci all'interno del territorio dell'unione, promuove il miglioramento dell'ambiente e il progresso scientifico tecnologico, mira all'equilibrio economico degli stati membri e mira alla piena occupazione e progresso sociale. L'unione salvaguardia il patrimonio culturale europea, composto dalle diversità culturali e linguistiche degli stati membri. Questo comporta anche al rispetto reciproco dei popoli, tutelando i diritti umani ed eliminando la povertà, in pieno rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite.

18 Articolo 6 L'unione si basa sui principi stabiliti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea del 7 dicembre 2000, successivamente modificata il 12 dicembre I diritti fondamentali delle costituzioni degli stati membri fanno parte dei diritti dell'Unione poiché sono ritenuti principi generali.

19 ARTICOLO 9 Tutti i cittadini godono della stessa attenzione da parte delle sue istituzioni. Vengono considerati cittadini dell'Unione Europea chiunque abbia la cittadinanza in uno stato membro. La cittadinanza dell'Unione è aggiuntiva alla cittadinanza nazionale.

20 ARTICOLO 10 Tutti i cittadini sono rappresentati nel Parlamento europeo. Gli stati membri sono rappresentati nel Consiglio europeo dai capi di stato e di governo. Le decisioni prese nell'Unione Europea sono prese in modo aperto e vicino possibile ai cittadini. I partiti europei esprimono la coscienza politica europea ed esprime la volontà dei cittadini dell'Unione.

21 ARTICOLO 11 I cittadini e le associazioni hanno il diritto di parola e di stampa su qualsiasi settore di azione dell'Unione. I cittadini dell'unione possono avere l'iniziativa di presentare un a proposta appropriata su determinate materie alla Commissione europea in cui è necessaria un atto giuridico da parte dell'Unione.

22 LIBERTÁ & UGUAGLIANZA

23 RIVOLUZIONE FRANCESE Libertà e uguaglianza sono dei tempi della rivoluzione francese  i due principi fondamentali su cui si basano i rapporti tra Stato e società civile, : “ Les hommes naissent et demeurent libres et égaux en droits” "Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti".

24 Tutti i diritti degli uomini sono uguali, senza alcuna di sesso razza lingua religioni e opinioni. Questo principio sta alla base della di tutte le costituzioni moderne.

25 UGUAGLIANZA SOSTANZIALE:
UGUAGLIANZA FORMALE: LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI. LA LEGGE NON DEVE OPERARE DISCRIMINAZIONI DI RAZZA, SESSO, DI RELIGIONE, DI OPINIONI POLITICHE, CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI UGUAGLIANZA SOSTANZIALE: LA LEGGE OLTRE AD ESSERE UGUALE PER TUTTI, GLI STATI MODERNI E DEMOCRATICI DEVO PREVEDERE LEGGI SPECIALI PER LE CATEGORIE Più DEBOLI DI PERSONE, METTENDO A DISPOSIZIONE GLI STRUMENTI NECESSARI.

26 LIBERTÁ… È la condizione per cui un INDIVIDUO può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, usando la VOLONTÁ di ideare e mettere in atto un'azione, ricorrendo ad una libera SCELTA dei fini e degli strumenti che ritiene utili a metterla in atto.

27 Libertà formale Libertà sostanziale
dove si hanno un'assenza di impedimenti da parte dello Stato (ogni cittadino è libero di avere un certo atteggiamento senza che lo Stato lo vieti) Libertà sostanziale dove si ha l'intervento dello Stato per rendere accessibili a tutti certi comportamenti.

28 TIPI DI LIBERTÁ libertà di pensiero, coscienza e religione • libertà di opinione ed espressione • libertà di riunione pacifica e di associazione • libertà di movimento • libertà di scelta del proprio lavoro • libertà di impresa • libertà di prendere parte alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico • libertà nel campo delle arti e della ricerca scientifica

29 PROGETTO DIRETTO DA: PROFESSORE MIRCO BORTOLI
PROFESSORESSA CINZIA MAIETTI PROFESSORESSA MARZIA MAGRI E da… 5^E: Roberta Grella, Laura Barbanti, Erika Malavasi, Elisabetta Veratti 5^D: Valentina Comini, Ilaria Puviani, Silvia Voli, Lorenzo Di Martino 5^A: Luca Angelino, Irene Luppi, Sara Magri, Felicia Bogdanas, Bellodi Riccardo, Verri Oliviero


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