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Le fondazioni e le associazioni, strumenti di intervento nell’economia e nel sociale Regione Toscana Nel file ci sono due pagine mastro: quella della copertina.

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Presentazione sul tema: "Le fondazioni e le associazioni, strumenti di intervento nell’economia e nel sociale Regione Toscana Nel file ci sono due pagine mastro: quella della copertina."— Transcript della presentazione:

1 Le fondazioni e le associazioni, strumenti di intervento nell’economia e nel sociale
Regione Toscana Nel file ci sono due pagine mastro: quella della copertina (schema titolo) e quella di tutte le pagine successive (schema diapositiva) Il file modello è predisposto con la prima diapositiva pronta per essere corretta, poi facendo “nuova diapositiva” apparirà la nuova slide (schema diapositiva), anch’essa già formattata. Le modifiche vanno sempre fatte sulla singola slide, mai sulle pagine mastro, se non per l’inserimento del marchio del cliente. Se non serve una diapositiva standard, ma ad esempio una dove inserire un grafico allora prima bisogna creare una nuova diapositiva e poi da “formato”/”layout diapositiva” cambiare la struttura della diapositiva con quella che occorre: rimarranno della diapositiva standard solo gli elementi necessari.

2 Il codice civile distingue tra:
Enti non commerciali Il codice civile distingue tra: persone giuridiche pubbliche, quali lo Stato, gli enti locali e tutti gli altrienti a cui la legge riconosce tale qualifica; persone giuridiche private, tra le quali vanno ricomprese le associazioniriconosciute, le fondazioni, i comitati e le società di capitali. Si devono considerare soggetti giuridici anche leassociazioni non riconosciute e le società di persone, benché la legge non attribuisca loro il beneficio della personalità giuridica

3 Attività esercitabili
I soggetti giuridici privati, diversi dalle persone fisiche, possono essere distinti in relazione alle attività potenzialmente esercitabili: gli enti commerciali, caratterizzati dallo svolgimento di attività economica; gli enti non commerciali, che perseguono scopi di natura ideale e comunque non economici. In particolare le associazioni e i comitati possono perseguire qualsiasi scopo, purché non economico, mentre le fondazioni possono essere costituite solo per fini nei quali sia riconoscibile una pubblica utilità.

4 Le Fondazioni Una fondazione è un ente privato senza finalità di lucro con una propria fonte di reddito che deriva normalmente da un patrimonio Questo ente, dotato di propri Organi di Governo e di una propria organizzazione. Si pone uno scopo educativo, culturale, religioso, sociale o altri scopi di pubblica utilità Il raggiungimento del proprio scopo lo può fare sostenendo finanziariamente altri soggetti ovvero direttamente

5 Come nasce Una fondazione è costituita da un fondatore - anche più persone congiutamente ovvero una persona giuridica - tramite un atto pubblico o una disposizione testamentaria. La costituzione dell'ente avviene tramite un notaio che stipula l'atto di fondazione. Successivamente necessita di un riconoscimento che sottopone tutti gli atti della fondazione al controllo di legittimità di un'apposita autorità vigilante (art. 12 e seguenti del Codice Civile) Le principali norme organizzative per il corretto funzionamento dell'ente sono raccolte nello statuto, che costituisce parte integrante dell'atto di fondazione

6 Lo Statuto Il codice civile non prevede espressamente il contenuto dettagliato contenuto nello statuto Si limita ad indicare un contenuto minimo: "l’atto costitutivo e lo statuto devono contenere la denominazione dell’ente, l’indicazione dello scopo, del patrimonio e della sede, nonchè le norme sull’ordinamento e sulla amministrazione. ... i criteri e le modalità di erogazione delle rendite" (CC art. 16).

7 Il patrimonio è un elemento necessario allla nascita della fondazione
Per questa ragione l'autorità preposta al riconoscimento giuridico della fondazione é legittimata a richiedere un patrimonio minimo, congruo a garantire l'effettiva possibilità di raggiungere lo scopo. Le soglie di patrimonio richiesto possono variare in misura diversa tra la richiesta di riconoscimento nazionale o regionale.

8 Gli organi Sono organi della fondazione: - il Consiglio di Amministrazione (o Consiglio Direttivo, o affini), composto da uno o più amministratori; - il Presidente del Consiglio di Amministrazione che è il legale rappresentante della fondazione; - il Direttore o Segretario Generale, organo non obbligatorio, ha il compito di attuare i programmi deliberati dal Consiglio di Amministrazione; - il Collegio dei Revisori dei Conti, non obbligatorio; - il Comitato scientifico, anch’esso non obbligatorio, è generalmente composto da studiosi ed esperti nel campo di attività della fondazione

9 (organo deliberativo)
Modello tradizionale Assemblea dei soci (organo deliberativo) Amministratore unico o Consiglio di Amministrazione (organo amministrativo) Collegio Sindacale (organo di controllo) ...nel secondo caso é possibile la nomina di un... Comitato esecutivo o Amministratore delegato Direttore generale

10 (organo deliberativo)
Il modello monistico Assemblea dei soci (organo deliberativo) Consiglio di amministrazione (organo amministrativo) Comitato per il controllo sulla gestione (organo di controllo) ...Oppure... Comitato esecutivo o Amministratore delegato Direttore generale

11 (organo deliberativo)
Il modello dualistico Assemblea dei soci (organo deliberativo) Consiglio di sorveglianza (organo di controllo) Consiglio di gestione (organo amministrativo) ...Oppure... Uno o più consiglieri delegati Direttore generale

12 Il riconoscimento giuridico (1)
Una volta costituita la fondazione deve chiedere il riconoscimento giuridico La normativa di riferimento è il DPR 10 febbraio 2000 n. 361, “Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti per il riconoscimento di persone giuridiche private e di approvazione delle modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto”, in vigore dal 22 dicembre 2000 Le fondazioni possono essere riconosciute dallo Stato, dalle Regioni o dalla Prefettura

13 Il riconoscimento giuridico (2)
La procedura di riconoscimento inizia con la domanda del soggetto fondatore o del rappresentate dei soggetti fondatori alla quale devono essere allegati l’atto costitutivo, lo Statuto in copia autenticata e la documentazione attestante che l’idonea consistenza patrimoniale L’ente di controllo può richiedere l’integrazione documentale ovvero provvedere o negare l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche gestito dallo stesso organo.

14 Lo scopo sociale Lo statuto prevede lo scopo sociale che è un fine istituzionale più ampio dell’oggetto sociale Lo scopo introduce una serie di “limitazioni” all’operato degli amministratori ovvero una serie di “autorizzazioni” Sono esempi di limitazioni espresse previsioni di “non” fare mentre le autorizzazioni sono ad es. attività ammesse od erogazioni ammissibili

15 L’associazione si costituisce con un contratto plurilaterale
Associazioni Un’associazione è un’organizzazione stabile di più soggetti riuniti per il conseguimento di uno scopo comune di natura ideale o, comunque, di natura non economica L’associazione si costituisce con un contratto plurilaterale Il contratto è composto dall’atto costitutivo e dallo statuto L’associazione si può costituire per atto pubblico, scrittura privata autotenticata o registrata

16 Lo Statuto delle Associazioni
L’art. 16 c.c. dispone che l’atto costitutivo e lo statuto devono contenere le seguenti informazioni: • la denominazione dell’ente; • Lo scopo; • l’indicazione del patrimonio; • la sede; • le norme sull’ordinamento; • le regole sull’amministrazione; • i diritti e gli obblighi degli associati e le condizioni per la loro ammissione.

17 Organi dell’associazione
Assemblea degli associati Consiglio direttivo o di amministrazione o magistrato Collegio sindacale Prodiviri Commissioni o Comitati

18 Cenni all’interruzione del rapporto limitatamente ad un associato
Le tipiche modalità di interruzione di un rapporto limitatamente ad un associato sono: Recesso Esclusione Morte Cessione della quota

19 Organizzazioni non lucrative di utilità sociale
Sono ONLUS gli enti costituiti, per atto pubblico o scrittura privata a firme autenticate, sotto forma di associazioni, comitati, fondazioni, società cooperative Essi devono svolgere attività in uno o più dei seguenti settori:− assistenza sociale e socio-sanitaria;− assistenza sanitaria;− beneficenza;− istruzione;− formazione;− sport dilettantistico;− tutela dei beni d’interesse artistico e storico;− tutela e valorizzazione dell’ambiente;− promozione della cultura e dell’arte;− tutela dei diritti civili;− ricerca scientifica

20 Devono perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale;
Onlus (Dlgs 460/97) Devono perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale; possono svolgere, oltre alle attività elencate, solo attività ad esse direttamente connesse; non possono distribuire, anche in modo indiretto, utili ed avanzi di gestione devono devolvere il proprio patrimonio, in caso di scioglimento, ad altre ONLUS devono redigere il bilancio o il rendiconto annuale lo statuto deve prevedere una gestione democratica della struttura, devono sempre utilizzare l’acronimo “ONLUS” in tutte le comunicazionicon l’esterno

21 La comunicazione economica-finanziaria e sociale
I tipici strumenti di comunicazione auspicabili ma non obbligatori per gli enti non commerciali possono essere rappresentati: Il bilancio di previsione o budget Gli strumenti di controllo Il bilancio economico o di esercizio La relazione sulla Gestione Il bilancio sociale o di sostenibilità o di mandato Le relazioni accessorie (es. collegio sindacale) Questi strumenti sono riscontrabili negli enti di medie dimensioni mentre gli unici che solitamente sono redatti da tutti sono i primi due

22 combinazione dei mezzi
Il sistema dei piani I piani sono l’espressione di linee di azione, mediante l’enunciazione, per quantità fisiche o valori, di obiettivi e vie per raggiungerli. Pertanto contiene: obiettivi mezzi da impiegare combinazione dei mezzi Documento amministrativo finale: atto della rilevazione antecedente

23 L’articolazione dei piani
Distinzione tra piani e strategici ed operativi: relazione temporale relazione di derivazione logica verifica di fattibilità Durata della pianificazione breve periodo lungo periodo Criteri di articolazione temporale: settore aziendale dimensione tempo di ricupero degli investimenti

24 Bilancio di previsione
Il bilancio di previsione è un documento predisposto dall’organo amministrativo che dovrebbe implementere i seguenti momenti: Processo per la definizione degli obiettivi di breve andare che presuppone e deriva dalla pianificazione strategica Focus: obiettivi specifici Orizzonte temporale: breve andare (esercizio Competenza: direzione amministrativa Documentazione: sistema di piani e di budgetamministrativo) Risultato: vie di realizzazione e di allocazione delle risorse

25 Il sistema dei controllo
Vertice aziendale Controllo strategico Controllo organizzativo Controllo direzionale controllo di gestione Controllo operativo Livello operativo

26 Il bilancio economico Il bilancio di esercizio è un documento di derivazione contabile redatto dall’organo amministrativo composto da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa destinato ad esprimere la misura e la composizione del reddito economico e del capitale. L’obiettivo è quello di fornire con chiarezza, correttezza e verità (qualità) la situazione patrimoniale finanziaria economica ai soggetti interessati.

27 Il Bilancio di esercizio
STATO PATRIMONIALE: esprime la composizione e la consistenza quantitativa delle attività, delle passività e del patrimonio netto aziendale alla data di riferimento del bilancio; CONTO ECONOMICO: esprime la composizione e la consistenza quantitativa del reddito di esercizio conseguito dall’azienda nell’orizzonte temporale delimitato dal periodo amministrativo; NOTA INTEGRATIVA: svolge una funzione esplicativo-integrativa delle classi di valore di bilancio e dei criteri di valutazione utilizzati per la sua formazione.

28 Attivo Passivo Lo Stato Patrimoniale
A- CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B- IMMOBILIZZAZIONI I. Immateriali II. Materiali III. Finanziarie C - ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze II. Crediti III. Attività finanziarie IV. Disponibilità liquide D - RATEI E RISCONTI ATTIVI Passivo A- PATRIMONIO NETTO B - FONDI PER RISCHI ED ONERI C - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO D - DEBITI E - RATEI E RISCONTI

29 Schema sintetico di conto economico
A. VALORE DELLA PRODUZIONE B. COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA TRA A. E B. C. PROVENTI E ONERI FINANZIARI D. RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE E. PROVENTI E ONERI STRAORDINARI RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 22. IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO 23.UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO

30 Gli elementi riportati nella nota integrativa sono i seguenti:
Indicazione e motivazione deroghe Illustrazione dei criteri di valutazione Analisi delle singole voci di bilancio composizione movimentazione altre informazioni specifiche Informazioni descrittive su altri aspetti numero medio di dipendenti e loro distinzione partecipazioni

31 Schema a valore aggiunto
indicatore della capacità aziendale di aggiungere valore, tramite la propria struttura produttiva, a quanto acquistato correntemente dall’esterno VALORE AGGIUNTO LORDO indicatore della produzione complessiva di ricchezza da destinare a dipendenti, finanziatori esterni, Stato, proprietari VALORE AGGIUNTO NETTO

32 Schema a Margine di contribuzione
Ricavi netti - costi variabili totali Margine di contribuzione totale - costi fissi Reddito operativo - remunerazione del capitale di terzi - imposte Reddito di esercizio

33 Il rendiconto finanziario
E’ il principale prospetto contabile sulla situazione finanziaria dell’azienda Rappresenta: il flusso finanziario complessivo del periodo (variazione nel periodo di una o più grandezze stock) la composizione di tale flusso (impieghi e le fonti di risorse finanziarie) le variazioni nelle componenti interne della risorsa di riferimento Ha un contenuto variabile in relazione a: Risorsa di riferimento Classificazione dei flussi finanziari Può avere una forma contabile: a sezioni sovrapposte a sezioni contrapposte in forma scalare Necessita di note descrittive, esplicative ed informative.

34 La struttura Reddito operativo caratteristico .........
+ Costi caratteristici non monetari - Ricavi caratteristici non monetari a. Flusso di circolante della gestione caratteristica corrente - Incremento (+decremento) rimanenze - Incremento (+decremento) crediti caratteristici + Incremento (-decremento) debiti caratteristici b. Totale variazioni del capitale circolante netto caratteristico c. Flusso di liquidità della gestione caratteristica corrente (a+b) -Investimenti tecnici +Disinvestimenti tecnici -Utilizzo fondi d. Flusso di liquidità della gestione caratteristica non corrente A. Flusso di liquidità della gestione caratteristica (c+d) + Incassi da proventi extracaratteristici - Uscite per costi di esercizio relativi a investimenti extracaratteristici - Investimenti netti extracaratteristici B. Flusso di liquidità della gestione extracaratteristica + Accensione di nuovi finanziamenti di terzi - Rimborso di finanziamenti - Pagamento di interessi passivi a. Flusso da rapporti con i terzi finanziatori + Aumento reale del capitale sociale e versamenti dei soci - Rimborso del capitale sociale e riduzione di riserve - Pagamento di dividendi b. Flusso da rapporti con i soci C. Flusso di liquidità della gestione finanziaria (a+b) D. Flusso di liquidità della gestione straordinaria E. Pagamento imposte sul reddito F. FLUSSO MONETARIO NETTO (A+B+C+D+E)

35 Concetto di autofinanziamento
Risparmio di utili netti attuato in modo palese od occulto (autofinanziamento in senso proprio o stretto) o meglio “flusso di utili conseguiti e mantenuti all’interno del sistema d’azienda”. Fenomeno finanziario capace di produrre un miglioramento del preesistente rapporto tra investimenti e mezzi finanziari attinti ai terzi o conferiti dalla proprietà (autofinanziamento in senso lato) Capitale autogenerato (utili+acc.ti) Capitale rigenerato (amm.ti)

36 Bilancio sociale/sostenibilità
Il bilancio sociale è uno strumento di gestione, espressione di una filosofia gestionale che aumenta la responsabilizzazione dell’ente sul raggiungimento degli scopi istituzionali e sociali, nei confronti di tutti i suoi portatori d’interesse, interni ed esterni Il bilancio sociale è al tempo stesso uno strumento di comunicazione, ovvero il “rendere conto” dei risultati conseguiti dall’ente in un dato esercizio oppure nell’arco di un intero mandato amministrativo: un resoconto puntuale e sistematico, completa e fruibile a tutti, in cui l’ente dimostra la coerenza delle proprie scelte con i valori condivisi e con i piani programmatici.

37 Codice Etico Rafforzare l’impegno nel rispetto dell’ambiente e l’attenzione allo sviluppo sociale delle realtà in cui l’ente opera Avviare una riflessione sul sistema di valori che caratterizza e regola le attività con l’obiettivo di bilanciare le aspettative degli stakeholder Uniformare i comportamenti aziendali su standard etici improntati alla massima correttezza e trasparenza Crea le condizioni che permettano di giudicare l’osservanza di quanto dichiarato


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