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CREAZIONE DI UNO STRUMENTO DI ANALISI A SUPPORTO DELLA DEFINIZIONE DI UNA RETE NAZIONALE DI QUALITÀ DELL’ARIA STATO DI AVANZAMENTO LAVORI 24 novembre 2006.

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Presentazione sul tema: "CREAZIONE DI UNO STRUMENTO DI ANALISI A SUPPORTO DELLA DEFINIZIONE DI UNA RETE NAZIONALE DI QUALITÀ DELL’ARIA STATO DI AVANZAMENTO LAVORI 24 novembre 2006."— Transcript della presentazione:

1 CREAZIONE DI UNO STRUMENTO DI ANALISI A SUPPORTO DELLA DEFINIZIONE DI UNA RETE NAZIONALE DI QUALITÀ DELL’ARIA STATO DI AVANZAMENTO LAVORI 24 novembre 2006 PROGETTO SP02 - Convenzione APAT-ARPA Lombardia, ARPA Emilia-Romagna, ARPA Veneto

2 Task 1 – Zonizzazione del territorio: 1.Recupero delle zonizzazioni regionali (anno 2004). 2.Analisi della documentazione 3.Valutazione delle criticità riscontrate e recupero delle informazioni mancanti. 4.Recupero delle informazioni mancanti e georeferenziazione della zonizzazione 5.Avvio delle attività di georeferenziazione delle zonizzazioni sul territorio regionale. 6.Set di di indici e indicatori per l’analisi comparata di tutte le zonizzazioni 7.Produzione degli output cartografici e statistici sulla zonizzazione Task 2 – Definizione della rete di misura: 1.recupero di tutte le informazioni dai questionari allegato XII DM 60/02 2.recupero di tutti i metadati presenti in Brace 3.intersezione delle due basi di dati ottenute e analisi delle criticità 4.recupero delle informazioni aggiuntive necessarie 5.definizione di un elenco di stazioni dell’insieme unione dei due database. 6.condivisione con il tavolo tecnico MATT-Regioni 7.definizione dei metadati di ciascun punto di misura 8.rappresentazione cartografica dei risultati ottenuti 9.proposta al tavolo Matt-Regioni di una rete nazionale e valutazione della sua validità. Task 3 – Valutazione della qualità dell’aria

3 OBIETTIVI La finalità del presente progetto è di definire, attraverso l’ARMONIZZAZIONE delle informazioni provenienti dalle reti di monitoraggio presenti in Italia, un set di stazioni che consenta una lettura omogenea dei dati di qualità dell’aria sull’intero territorio nazionale e nel contempo creare uno strumento GIS di visualizzazione sia delle stazioni di monitoraggio prescelte che della zonizzazione del territorio italiano. TASK 1 ZONIZZAZIONE DEL TERRITORIO Creazione di un GIS con le zonizzazioni effettuate TASK 2 DEFINIZIONE DELLA RETE DI MISURA Definizione dello strumento di armonizzazione migliore TASK 3 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA Valutazione delle risultanze dell’utilizzo dello strumento di cui al punto 2, mediante comparazione degli indicatori statistici normativi PERIODI DI RIFERIMENTO PER L’ANALISI E LE DEDUZIONI ANNO 2004

4 Task 1 Zonizzazione del territorio

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6 (N° zone/area totale zone) * 10 4 1° INDICE COMPARATIVO: (N° zone/area totale zone) * 10 4 l’indicatore risulta essere maggiore per le regioni che non hanno zonizzato completamente il territorio

7 (N° zone/pop. totale zone) * 10 6 2° INDICE COMPARATIVO: (N° zone/popolazione totale zone) * 10 6 Maggiore è il valore di dell’indice minore sono gli abitanti residenti in ciascuna zona. Zone con un elevato numero di abitanti, presumibilmente, ma non necessariamente, più ampie, hanno il valore dell’indice inferiore. Zone individuate con un numero di abitanti inferiore, hanno valore dell’indicatore più elevato.

8 SONO STATI UTILIZZATI: Layer georeferenziati specifici prodotti da: Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trento, Liguria Mappe in formato immagine da cui sono state desunte le zone per: Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia e Val d’Aosta, Veneto n.b. nel caso del Lazio la nostra cartografia non è aggiornata a tutti i comuni attualmente presenti e quindi non siamo riusciti al momento a correlare le immagini. Elechi dei comuni per zona per: Friuli Venezia Giulia Nessuna informazione per: Abruzzo, Basilicata, Bolzano, Calabria, Marche, Molise, Umbria

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12 NECESSITA’ OPERATIVE: Layer georeferenziati specifici di tutte le regioni consentirebbero di avere una cartografia molto piu’ aderente alla realta’ e con meno approssimazioni. Ulteriore materiale necessario per il miglioramento del prodotto: Abruzzo: area e popolazione della zona Chieti (IT13CH); Basilicata: area della zona “Area industriale melfese” (IT1702); Bolzano: zonizzazione relativa all’anno 2004; Calabria: zonizzazione corretta relativa all’anno 2004; Lazio: localizzazione in termini di zona delle stazioni inserite in Brace ma non in All. XII delle regioni, layer dei comuni presenti con assegnazione alle relative zone. Umbria: zonizzazione relativa all’anno 2004.

13 Task 2 Definizione della rete di misura

14 BRACE vs ALL. XII DM 60/02 Si nota un accentramento di stazioni sui maggiori centri abitati o sulle grandi infrastrutture con un distribuzione sul territorio differente da regione a regione.

15 confronto tra i dati trasmessi tramite gli all. XII del DM 60/02 (2004), quelli contenuti nel database BRACE dello stesso anno e quanto richiesto dalla normativa vigente, con creazione di una tabella riassuntiva

16 creazione di una tabella riassuntiva delle stazioni/sensori “mancanti” rispetto a quanto richiesto dal DM 60/02, costruita considerando le sole stazioni comunicate con all. XII;

17 per l’ozono, è stato condotto lo stesso tipo di verifica tenendo conto di quanto richiesto dal D.Lgs. 183/04;

18 PM10

19 C’e’ compensazione nel numero totale di stazioni

20 NO 2

21 Non c’e’ compensazione nel numero totale di stazioni

22 NECESSITA’ OPERATIVE: Basilicata: livello di ciascun inquinante rispetto alle soglie di valutazione delle zone IT1701 e IT1702; Calabria: tipologia di stazione e codice EoI delle stazioni di Firmo e Saracena; livello di ciascun inquinante rispetto alle soglie di valutazione di tutte le zone; dati brace; Campania: dati brace;

23 ELEMENTI DI CONFRONTO: LA SCELTA DELLE STAZIONI Come prima scelta vengono prese in considerazione le stazioni che le Regioni comunicano con l’Allegato XII, in quanto “scelte” dalle Regioni stesse. Se da un confronto con gli obblighi normativi circa il numero minimo di stazioni/sensori da collocare in una determinata zona tale numero dovesse risultare insufficiente come operiamo? Comunicazione Regioni, Brace, altro? per le stazioni di una stessa tipologia (traffico o fondo) si considera come indicatore la media delle medie annuali e si considerano facenti parte del set, le stazioni la cui media annuale più si avvicina all’indicatore stesso o attendiamo indicazioni dalle regioni?

24 IL TEST EFFETTUATO Per scegliere le stazioni si è utilizzata la media delle medie annue delle stazioni con caratteristiche idonee, e poi si sono scelte quelle con media annua più vicine alla media delle medie. Il numero di stazioni scelte dipende da quante ne servono, che è scritto nel DM 60, quindi, a partire dalla più vicina alla media se ne prendono quante ne servono. Si propone che come parametro di scelta si utilizzi sempre la media annuale per tutti gli inquinanti tranne che per l'ozono. Per quest’ultimo si eliminano le stazioni da traffico e quelle industriali e, nel caso ci siano più stazioni candidate, si calcola il rapporto NO/NO2 e si sceglie quella (o quelle) con il valore piu’ basso.

25 Elaborazione esemplificativa per la scelta delle stazioni (es. Trento)

26 ELEMENTI DI CONFRONTO: ALLINEAMENTO TRA I METODI DI TRASMISSIONE DEI DATI E DEI METADATI Alla luce delle elaborazioni svolte si ritiene indispensabile che le regioni provvedano ad una verifica dello stato di aggiornamento delle informazioni contenute in BRACE. E’ necessario che vi sia un allineamento tra le informazioni comunicati mediante BRACE (relativamente ai metadati) e Winair (relativamente ai dati) da una parte e l’Allegato XII dall’altra, per evitare discrepanze tra i due flussi informativi.


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