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… anche i tacchini possono volare

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Presentazione sul tema: "… anche i tacchini possono volare"— Transcript della presentazione:

0 Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo “Moriggia – Combi e Lanza”
Corso AR1 – 2003 Preparazione di una salita Il presente materiale didattico viene distribuito con il solo scopo di favorire l’apprendimento dei principali concetti esposti durante la lezione.

1 … anche i tacchini possono volare
Premessa Con il vento buono… … anche i tacchini possono volare

2 Preparare una gita significa:
Di cosa parliamo Preparare una gita significa: 1. Scegliere la meta 2. Scegliere il periodo 3. Scegliere i compagni 4. Predisporre l’equipaggiamento 5. Predisporre l’attrezzatura

3 Dove andare e Dove non andare !
1. Scegliere la meta: Strumenti a disposizione Guide Libri Riviste Specializzate Cartine Quaderno dei sogni (propri o altrui) Internet Amici e conoscenti Dove andare e Dove non andare !

4 Ma Con Gran Pena Le ReCa Giù
1. Scegliere la meta: La Catena Alpina Ma Con Gran Pena Le ReCa Giù ALPI OCCIDENTALI A. Liguri: dal Passo di Cadibona al Colle di Tenda A. Marittime: dal Colle di Tenda al Colle della Maddalena (Argentera) A. Cozie: dal Colle della Maddalena al Passo del Moncenisio (Monviso) A. Graie: dal Passo del Moncenisio al Colle di Ferret (Gran Paradiso, M. Bianco) ALPI CENTRALI A. Pennine: dal Colle di Ferret al Passo del Sempione (Cervino, Monte Rosa) A. Lepontine: dal Passo del Sempione al Passo dello Spluga (Monte Leone, Arbola) A. Retiche: dal Passo dello Spluga al Passo di Resia (Ortles, Cevedale, Adamello) ALPI ORIENTALI A. Atesine: dal Passo di Resia al Passo di Monte Croce Comelico (Civetta, Lavaredo) A. Carniche: dal Passo di Monte Croce Comelico alla Sella di Camporosso A. Giulie: dalla Sella di Camporosso al Passo di Vrata Ai corsi possono arrivare allievi con ogni tipo di carta topografica, è corretto consigliare le carte migliori ma non si può pretendere di non usare quelle a disposizione dell’allievo quindi l’istruttore deve sapersi districare anche con esse (mancanza reticolo, colori, …)

5 1. Scegliere la meta: Quale montagna?
Ai corsi possono arrivare allievi con ogni tipo di carta topografica, è corretto consigliare le carte migliori ma non si può pretendere di non usare quelle a disposizione dell’allievo quindi l’istruttore deve sapersi districare anche con esse (mancanza reticolo, colori, …)

6 Caratteristiche delle vie
1. Scegliere la meta: Quale roccia? Tipo di roccia e tipo di arrampicata Litotipo Caratteristiche delle vie Tipo di arrampicata Affioramenti tipici Logiche Diedri Fessure e lame Creste tipiche Molto varia Aderenza Opposizione Monte Bianco Alpi Centrali El Capitan Granito Grossi blocchi Fessure, tacchette Massi incastrati Discontinua Aderenza Opposizione Argentera Gran Paradiso Monte Rosa Gneiss Marmolada Gran Sasso Grigne Finale Ligure Verticali Buchi Clessidre Molto varia Continua Faticosa Calcare Ai corsi possono arrivare allievi con ogni tipo di carta topografica, è corretto consigliare le carte migliori ma non si può pretendere di non usare quelle a disposizione dell’allievo quindi l’istruttore deve sapersi districare anche con esse (mancanza reticolo, colori, …) Delicata Impegnativa Fisicamente Mentalmente Tecnica/Resistenza Verticali Articolate Grandi pareti Grandi depositi Cime di Lavaredo Campanile Basso Torri del Vajolet Dolomia Torrioni, Funghi Pareti brevi Sassi inglobati Vegetate Obbligata Poco proteggibile Particolare P. di Bismantova Fontainbleu (F) Sassonia (D) Meteore (G) Arenaria

7 Come andarci 1. Scegliere la meta: cosa fare a casa
Individuare le vie di accesso Individuare i mezzi di trasporto Raccogliere orari critici Verificare eventuali divieti Verificare la percorribilità Come andarci

8 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
In genere tutte le salite vengono presentate mediante: Sintesi delle principali caratteristiche Descrizione dell’avvicinamento Schema e/o foto della salita Una lettura attenta consente di avere sufficienti informazioni sulla salita scelta

9 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
Alto Lago-Valchiavenna CIMA DELLE DUNE (BALZUN) 1417 m parete E-SE MARMOTTA IN PLACCA Jimmy Palermo - Veronica”Marmotta”Rubini, con la collaborazione di Andrea Pavan, Marco Ripamonti, Marco Binda, Andrea Stevanato e Lorella Saccardin, giugno m (12 L) 5c (obbl.) Materiale: via attrezzata con fix inox 10 mm, soste attrezzate. Portare 2 corde da 50 m, 10 rinvii, una serie di friend e nut. Le caratteristiche di arrampicata ricordano quelle della Corma di Machaby, in Valle d’Aosta. Salita purtroppo a volte discontinua a causa di cenge erbose e/o boscose. Sul versante su cui corre la via sono presenti altre vie disattrezzate aperte da Ivan Guerini che comunque non dovrebbero essere state incrociate. Ambiente stupendo. Durante l’avvicinamento a piedi si attraversa un bellissimo bosco di castagni molti dei quali secolari. Dalla parete si ha una meravigliosa vista sul sottostante Lago di Mezzola, sulla bassa Valtellina e sulla cerchia di montagne che va dal Pizzo Stella al Monte Legnone passando dal Pizzo Badile. ACCESSO Da Como seguire la statale Regina fino al termine di Sorico. Poco prima del Ponte del Passo prendere la carrozzabile che si stacca a sinistra che in 5 km porta ad Albonico (420 m). Poco prima di entrare in paese prendere a sin. la via Peschiera. Proseguire su questa a volte su sterrato ancora per 1,5 km fino alla località il Forno (592 m). Si parcheggia in un pratone, al cui inizio c’è un cartello di legno che indica la direzione “Albonico vecchia”.

10 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
AVVICINAMENTO: dal parcheggio si imbocca l’evidente sentiero indicato dal cartello di legno. Si incontrano pure le prime “M” in vernice gialla che aiutano a non perdersi. Dopo i primi ripidi tornanti si raggiunge un bivio. Si svolta a sin. e si raggiunge una baita diroccata con una cappella votiva. Si attraversa un rigagnolo e si prosegue in direzione di una chiesetta (fontanella nei suoi pressi). La si evita, abbandonando il sentiero principale, puntando verso dx ad una radura erbosa delimitata a monte da un muretto a secco nei pressi del quale si attraversa un altro rigagnolo spesso secco. Qui si imbocca una ripida traccia che passa sotto a dei tralicci elettrici e sbuca, dopo aver attraversato una zona di felci, in un’altra radura erbosa con un nucleo di baite diroccate. Si va a dx e si attraversa una zona fangosa. Poco dopo le “M” in vernice diventano verdi. Si giunge praticamente in piano ad una radura e il sentiero viene soffocato durante la bella stagione da gigantesche felci. Al centro della radura c’è un traliccio (molte “M” in vernice verde su di esso). Si svolta a sin. (verso monte) e lo si punta alla meglio. Raggiuntolo si prosegue decisi verso monte e giunti ancora nel bosco si notano due baite. Vi si passa in mezzo e si segue un tracciolino (“M” sempre in vernice verde) che porta ad una baita diroccata sotto un grosso masso. Si passa in salita alla sua dx e successivamente il sentiero compie una serie di tornanti che portano a una baita con alle spalle un ciclopico masso sotto cui c’è un’antica stalla. Si prosegue oltre la baita e si inizia a salire molto ripidamente (“M” sempre in vernice verde). Giunti faticosamente in vista dello sbocco di un canalone si svolta a sinistra evitandolo (qui le “M”diventano di colore rosso!). Si segue la traccia molto evidente aiutandosi con le numerose “M” in vernice rossa fino ad un ghiaione nascosto nel bosco. Ormai si è arrivati. Si seguono le poche “M” ora bianche che portano nel cuore del ghiaione. Qui finiscono i segnali in vernice. Si risale al meglio l’ultima parte del ghiaione fino a sotto le pareti. Qui un grosso ometto indica la placca dove attacca la via segnalata da una freccia in vernice bianca. Il tutto richiede 1/1.30 ore per circa 350 mt di dislivello. Attacco a circa 870 msl. DISCESA: in doppia lungo la via

11 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
MONTE NERONE - SASSO DEL RE Spigolo SO "Via del Sole" Aperta da Castellani e Tenti nel Luglio 2002. Relazione: l'attacco parte in una placchetta con un'ometto alla base. 1° tiro (30 metri, 1 chiodo, 6 fix, V+ / IV- / III): si sale diritto fino ad un alberello sul quale, con un fix, si fa la sosta. 2° tiro (20 metri, 4 fix, V+ / V): salire sempre diritto sino alla catena per placche e roccette. 3° tiro (2 fix, I / II): si esce su di un pianoro erboso e seguendo la cresta sulla sinistra si arriva alla sosta base per la seconda parte 4° tiro (50 metri, 7 fix, V+): inizia sempre diritto fino alla sommità dove vi è una catena, si esce sul pianoro della sommità del Sasso del Re. Discesa: si può effettuare anche per l'abbozzo di sentiero, altrimenti in doppia per le stesse soste. Dalla catena del pianoro erboso si può effettuare la calata parallela alla grande fessura che taglia il monolito e si arriva alla base della parete (50 metri). Attrezzatura: la via è tutta attrezzata con fix da 10 mm più 2 chiodi. Possono essere utili cordini di diversa misura per le soste. All'altezza della prima sosta, a sinistra, si sono trovati due vecchi chiodi di un'altra sosta. La roccia è calcare massiccio. Tutta la parete rimane in ombra fino alle ore 14 circa. Consigliabili due corde da 55 metri.

12 Pizzo Badile - Spigolo nord
1. Scegliere la meta: Consultare una relazione Pizzo Badile - Spigolo nord Dal rifugio si prosegue lungo il dosso (prolungamento verso il basso dello spigolo nord del Badile) e su terreno misto di erba e grandi placche di granito si sale fino a raggiungere due nevai che conducono ad una sella sul filo dello spigolo (2 ore). Il primo nevaio è poco inclinato; il secondo è più ripido e può richiedere l’uso dei ramponi in caso di neve dura. Dalla sella (m 2550 circa) si segue il filo della cresta che all’inizio è largo e facile (II); giunti sotto un primo risalto noi ci siamo spostati a sinistra dello spigolo per poi raggiungerlo, lungo placche (III) non eccezionali per qualità della roccia, alla selletta dopo il risalto. E’ invece meglio seguire lo spigolo (stesse difficoltà). Ora si segue il filo di roccia ottima (III) fino alla base di una grande placca liscia attraversata in alto da un risalto (placca Risch): la si supera con un tiro di corda molto bello e ben chiodato (IV e IV+). Oltre la placca lo spigolo si fa più sottile e più ripido, la roccia è sempre molto bella, solida e fessurata. Le difficoltà sono ancora sul III e ci si diverte tantissimo. Lungo questo tratto si incontra una lama staccata da sormontare con un bel passaggio (III+) esposto e assai bello. Più avanti un grosso testone strapiombante costringe a passare sul versante nord-ovest (destra), in un corridoio evidente e caratteristico. Sul secondo tiro dopo il corridoio (ancora sul versante nord-ovest) bisogna superare due brevi strapiombi a lame (IV+), poi si ritorna sul filo con un nuovo tiro molto bello (IV). Si giunge così alla zona della frana, caratterizzata da rocce rotte e chiare. Si supera una parete vicina allo spigolo e se ne raggiunge di nuovo il filo, qui foggiato a lama sottile ed esposta. Segue una placca con caratteristiche fessure longitudinali e poi un diedro inclinato (roccia non molto sicura) che riporta in cresta al di sopra della frana. Ora si segue il filo di roccia nuovamente molto bella; le difficoltà ritornano sul III e con arrampicata sempre divertente si raggiunge la cima (3308 m; 4-6 ore). Discesa: Dalla cima ci si abbassa verso destra per sfasciumi (attenzione alle altre cordate), placchette e un canalino fino sul filo della cresta sud del Badile. Per uno o l'altro di due camini paralleli si scende alle rocce alla sinistra della cresta, abbassandosi lungo di esse per circa 70 metri (fin qui, all'inizio di stagione è possibile trovare neve). Per una cengia si torna a destra fin sulla cresta sud; ci si abbassa lungo di essa per una quarantina di metri, poi si scende a sinistra raggiungendo, per una rampa e poi delle lame, un canale. Lo si scende per circa 15 metri, se ne esce a sinistra, si scendono altri 20 metri e poi si rientra a destra nel canale che si percorre per altri 25 metri fino ad una cengia. Qui non bisogna farsi tentare da tracce che portano verso il basso (difficile!!): bisogna seguire la cengia verso sud (destra) dapprima in salita per 25 metri, poi in leggera discesa per circa 80 metri fino alla croce Castelli-Piatti (di nuovo nei pressi della cresta sud). Ci si cala in uno stretto camino (corda doppia), si percorre (all'inizio a carponi) una cengia che porta sul filo della cresta sud. Lo si percorre brevemente, poi ci si abbassa a destra (ovest) per cenge fino a metter piede sui pendii che per detriti, gande e liste erbose, conducono al rifugio Gianetti.

13 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
Via lunga (12 tiri)

14 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione

15 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione

16 Periodo consigliato Esposizione
1. Scegliere la meta: Consultare una relazione Periodo consigliato riferito a condizioni meteo relative a stagioni normali, nulla vieta di andarci in altri periodi, se sussistono le condizioni di sicurezza e praticabilità Esposizione importante per valutare le condizioni di svolgimento della salita (clima, umidità in parete, presenza di neve sui terrazzi e sulle cenge)

17 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
Difficoltà le scale per salite in roccia: UIAA (Welzenbach): I, II, III, IV, IV+, V-, V, V+, VI-, VI, VI+, VII-, VII, … X FRA: 4a, 4b, 4c, 5a, 5b, 5c, 6a, 6b, 6c, 7a, 7b, 7c, 8a (+/-) Scale USA, Australiana, UK, Boemia, Boulder, … ARTIFICIALE: A0, A1, A2, A3, A4 Prudenza nel confrontare le proprie capacità in falesia con quelle in ambiente di montagna e di alta montagna

18 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
Scala delle difficoltà escursionistiche: T- turistico E- escursionistico EE- escursionisti esperti EEA - escursionisti esperti con attrezzature (nel caso di percorsi attrezzati come ad esempio le vie ferrate) Scala delle difficoltà per salite in neve, ghiaccio e misto F = Facile PD = Poco Difficile AD = Abbastanza difficile (ghiaccio/neve con pendenza fino a 45°) D = Difficile (ghiaccio/neve con pendenza tra 45° e 55°) TD = Molto difficile (ghiaccio/neve con pendenza tra 55° e 65°) ED = Estremamente difficile (ghiaccio/neve con pendenza oltre 65°) EX = Eccezionalmente difficile (ghiaccio/neve con pendenza oltre 65°)

19 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
Tempo di avvicinamento riferito ad una andatura media tenendo conto di eventuali perdite di quota e successive rimonte relative all’itinerario indicato Equipaggiamento dotazioni necessarie per affrontare la salita in condizioni di sicurezza e comfort, nel dubbio meglio abbondare, che non vuol dire esagerare Via di discesa Se si prevede di scendere in corda doppia, durante la salita si devono raccogliere e memorizzare le informazioni utili per la discesa. Se si prevede di scendere a piedi valutare, se è possibile e non già espressamente indicato, la necessità di attrezzatura come ramponi e piccozza.

20 1. Scegliere la meta: Consultare una relazione
Rifugio Il comportamento in rifugio (o bivacco attrezzato) è dettato dalla correttezza e dalla educazione. In particolare ricordarsi di: Prenotare (elenco dei numeri di telefono) Informare il gestore al proprio arrivo Compilare il libro di rifugio (ed il libro di vetta) Collaborare nella conduzione del rifugio Rispettare gli altri ospiti ed il gestore …… pagare!

21 1. Scegliere la meta: Preparare una salita a tavolino

22 1. Scegliere la meta: Consultare Internet

23 1. Scegliere la meta: Consultare Internet
Brentino      Piemonte Aguille Oublieè du Vallonnet Corno Stella Monte Bracco Hotel Miramonti Montorfano Punta Ostanetta Rocca Larga del Peiron Sasso Corbè Schiappa delle Grise Neire Val Vannino                                                                               

24 1. Scegliere la meta: Consultare Internet
Quando scendi da una via e, mentre lotti nel tentativo di strapparti le scarpette dai piedi, guardi il paesaggio che ti circonda, subito ci si dimentica dei propri dolori per soffermarsi ad ammirare il bel posto nel quali sei immerso. Un elfico boschetto da una parte, una superba veduta sul lago dall'altra, fanno da cornice alle pareti della falsia di Montorfano. Si individuano tre settori suddivisi dalla geometria rettangolare della struttura, ognuno caratterizzato da un ben preciso stile di arrampicata. Ce nè quindi per tutti, sia per chi vuole massacrarsi sulle vie in strapiombo, sia per chi vuole godersi una bella giornata di relax con la moglie e i bambini su facili placche appoggiate. La base delle pareti sono molto comode e tra una prestazione e l'altra si possono imbandire succulenti banchetti. Clima I tre diversi settori sono esposti così: settore Bambine carine: esposizione SUD. Si arrampica tutto l'anno, evitando le giornate più calde in estate. settore Strapiombi: esposizione EST. Valgono le stesse considerazioni del settore precedente. settore Paretone: esposizione NORD-EST. Piacevolissimo in estate, freddo e umido in inverno. Placca delle Bambine Carine Vi sono vie medio facili, ben chiodate, prevalentemente in placca. Accesso Sulla statale del Lago Maggiore arriva presso la stazione ferroviaria di Verbania Fondotoce. Qui si seguono le indicazioni per il paesino di Montorfano dove si lascia l'auto. Si prende una stradina sterrata chiusa al traffico che si immerge in un bel boschetto, ricco di una moltitudine di animaletti simpatici. Al terzo tornate si lascia la sterrata e si prende un sentiero sullo destra, seguendo l'indicazione "CLIMB". Dopo poco si arriva alla struttura. 1 IVa Misura 3b 20m Roccia e Chiodatura La roccia è un bel granito molto abrasivo, causa di dolorosissime sbucciature. In molte vie capita di incontrare prese scavate artificialmente, soprattutto nel settore degli strapiombi. La chiodatura è ottima a spit da 10mm anche nei tiri più facili. 2 Prima via 4b 20m 3 Bricchetta 5b 20m 4 Insubria 5a 20m 5 Spigolo Forni 4a 20m 6 Depilzero 5a 22m 7 Sgnaps 5b 22m

25 2. Scegliere il periodo: Meteo
Domani ad est parzialmente soleggiato N S E O

26 2. Scegliere il periodo: Meteo
Seguire l’evoluzione del tempo lungo tutta la settimana per avere la situazione meteo (condizioni, venti, temperature, isoterma) e la sua evoluzione (rotazione dei venti, andamento della pressione) attraverso: Radio e televisione Servizi telefonici locali Internet Custodi dei rifugi e gente del posto

27 2. Scegliere il periodo: Meteo
Locarno-Monti, venerdì 13 giugno 2003, ore 11:00 Situazione generale: L'Europa centrale si trova in un campo di pressione piuttosto livellata, mentre sul sud della Germania staziona il limite fra la massa d'aria molto calda di origine subtropicale e aria più fresca al nord. Previsione fino a sabato sera: Sud delle Alpi ed Engadina: In prevalenza soleggiato. In giornata sui rilievi sviluppo di cumuli e nel corso del pomeriggio o la sera alcuni temporali, probabilmente limitati all'arco alpino. Temperatura massima 33 gradi, minima 22. Isoterma di zero gradi vicina a 4200 metri. Venti generalmente deboli, salvo raffiche in prossimità dei temporali. Nord delle Alpi, Vallese, nord e centro dei Grigioni: Abbastanza soleggiato, nonostante alcuni annuvolamenti. Soprattutto nelle Alpi e Prealpi alcuni rovesci o temporali pomeridiani. Temperatura fra 18 e 30 gradi. Evoluzione da domenica a mercoledì: Al sud in gran parte soleggiato e sempre molto caldo, con lieve tendenza a temporali serali. Martedì o mercoledì passaggio di una perturbazione temporalesca più attiva e in seguito un po' meno caldo. Al nord domenica in parte nuvoloso, afoso e temporalesco. Lunedì abbastanza soleggiato. Da martedì di nuovo instabile.

28 Previsione a breve termine
2. Scegliere il periodo: Meteo Previsione a breve termine Regione Piemonte Centro Geofisico Prealpino, Varese Meteo Svizzera Ticino Online (Locarno Monti) Meteo France

29 Evoluzione a medio termine
2. Scegliere il periodo: Meteo Evoluzione a medio termine Sabato Domenica Lunedì Martedì Sud delle Alpi                       17°/27°                       19°/26°                       18°/23°                       18°/24° Svizzera tedesca                       14°/26°                       14°/25°                       15°/23°                       15°/24° Svizzera romanda                       15°/27°                       15°/26°                       17°/24°                       15°/24°

30 Evoluzione a medio termine
2. Scegliere il periodo: Meteo Evoluzione a medio termine Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Sud delle Alpi                       22°/32°                       22°/33°                       22°/28°                       21°/29° Svizzera tedesca                        18°/26°                       17°/27°                       16°/28°                       16°/24° Svizzera romanda                       20°/27°                       18°/28°                       18°/26°                       17°/25°

31 Non si parte per mete qualsiasi, non si parte con compagni qualsiasi!
3. Scegliere i compagni Regola aurea: Non si parte per mete qualsiasi, non si parte con compagni qualsiasi! I compagni devono essere: Puntuali Affidabili (attrezzatura, equipaggiamento) Preparati per la meta (resistenza, abilità, carattere) ………… simpatici!

32 4. Predisporre l’equipaggiamento
L’equipaggiamento personale deve essere predisposto tenendo conto delle proprie esigenze e predisposizioni, cercando di disporre le varie cose nello zaino in modo razionale ovvero in maniera tale da poterle prelevare man mano che servono, senza dover rifare lo zaino ad ogni sosta. Telefonino, radio ricetrasmittenti ed eventualmente GPS possono essere portati ma non si deve pensare che con essi sia possibile ridurre la difficoltà della salita! Per le radio ricetrasmittenti si tengano presenti le norme di legge vigenti nei vari paesi.

33 Il buonsenso non è denaro …
4. Predisporre l’equipaggiamento: lo zaino Nel sacco Giacca a vento Pantavento Maglione o pile Pile leggero o gilet Guanti Berretto di lana Cappello con visiera Casco, Imbraco, Corda, Scarpette Piccozza, Ramponi Moschettoni, Rinvii Nuts, Friends, Chiodi, Martello Cordini e Fettucce Biancheria di ricambio Alimenti e bevande Candela, Accendino, Lampada frontale Nella patella Occhiali da sole Crema solare – Cerotti – Medicinali Fazzoletti di stoffa e/o di carta Guide – Relazioni – Carte Topografiche Bussola – Altimetro – Matita – Righello Documenti (Tessera CAI – Carta d’identità), Soldi Nella borsa Scarponi Cambio di vestiario (per il rientro a casa) Note Gli indumenti devono essere confortevoli, caldi e poco ingombranti.   I ramponi devono essere rinchiusi nell’apposita sacca o almeno in un sacchetto di materiale resistente, per non danneggiare gli altri oggetti. Gli alimenti devono essere ad alto contenuto energetico, digeribili e di facile conservazione, se possibile riposti in un contenitore rigido. Per le bevande è buona norma calcolare il consumo giornaliero di almeno un litro.   I medicinali necessari sono alcune dosi di antidolorifici e antipiretici tipo Aspirina o Efferalgan, farmaci ad uso personale ed, eventualmente, una pomata per traumi e distorsioni, non scaduti. Il buonsenso non è denaro …

34 Attrezzatura: 5. Predisporre l’attrezzatura
Il materiale comune come corde, chiodi, rinvii, deve essere ripartito tra i compagni tenendo conto delle preparazione atletica di ciascuno e del ruolo che assumeranno durante la salita. L’efficienza dei vari materiali deve essere controllata accuratamente ad inizio stagione e durante la stagione: usura delle corde, cigolio moschettoni, controllo parti mobili, verifica integrità del casco, larghezza imbraco, etc. etc.!

35 Nel caso qualcosa non andasse per il verso giusto…

36 Nel caso qualcosa non andasse per il verso giusto…
Tutti i rifugi alpini sono posti di chiamata del soccorso alpino (CNSAS). In Italia per attivare i soccorsi dal fondovalle è sufficiente chiamare il servizio di Emergenza Sanitaria (118) che chiamerà a sua volta i capistazione del soccorso alpino della zona in cui è avvenuto l’incidente. Conoscenza dei segnali di soccorso (posizioni delle braccia e segnali acustici) Numeri telefonici utili per il soccorso: Emergenza Sanitaria Svizzera presso la polizia cantonale 117 REGA, Guardia aerea svizzera di soccorso (*) Air Zermatt (*) (*) molto costose se non si è associati [quota associativa annua 35/30 Franchi] Grazie e … buone arrampicate!


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