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28 maggio 2014 1 Diacci Donatella.

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Presentazione sul tema: "28 maggio 2014 1 Diacci Donatella."— Transcript della presentazione:

1 28 maggio 2014 1 Diacci Donatella

2 CULTURA SCUOLA PERSONA La scuola nel nuovo scenario
Indicazioni per il curricolo pag. 4 CULTURA SCUOLA PERSONA La scuola nel nuovo scenario Il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita. A centocinquanta anni dall’Unità, l’Italiano è diventato la lingua comune di chi nasce e cresce in Italia al di là della cittadinanza italiana o straniera. In questa situazione di grande ricchezza formativa sono presenti, al contempo, vecchie e nuove forme di emarginazione culturale e di analfabetismo. Queste si intrecciano con analfabetismi di ritorno, che rischiano di impedire a molti l’esercizio di una piena cittadinanza... 28 maggio 2014 2 Diacci Donatella

3 CENTRALITÀ DELLA PERSONA pag. 5
La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola... La scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere. Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme attraverso risorse in continua evoluzione. Sono chiamati in causa l’organizzazione della memoria, la presenza simultanea di molti e diversi codici, la compresenza di procedure logiche e analogiche, la relazione immediata tra - progettazione, - operatività, - controllo, - tra fruizione e produzione. CENTRALITÀ DELLA PERSONA pag. 5 Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende... 28 maggio 2014 3 Diacci Donatella

4 PROGETTARE PER COMPETENZE
Scenario attuale: globalizzazione delle informazioni complessità e reticolarità della realtà comunicativa Occorre EDUCARE a gestire la complessità attraverso la specificità alla flessibilità di pensiero a compiere scelte consapevoli e informate. PROGETTARE PER COMPETENZE Nelle Indicazioni Nazionali le competenze vengono individuate a tre diversi livelli 4 28 maggio 2014 Diacci Donatella

5 1° livello FINALITÀ GENERALI Scuola, Costituzione, Europa pag. 9
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: comunicazione nella madrelingua; comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale . 1° livello 28 maggio 2014 5 Diacci Donatella

6 Le Indicazioni Nazionali nella nota a pag. 11 riportano
la definizione ufficiale delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006). La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 28 maggio 2014 6 Diacci Donatella

7 2° livello 28 maggio 2014 7

8 L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO pag. 12
«Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. (DPR 275/1999 dell’autonomia) Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.» 28 maggio 2014 8 Diacci Donatella

9 A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le
esperienze di apprendimento più efficaci, scelte didattiche più significative, strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, DPR 275/1999, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche. 28 maggio 2014 9 Diacci Donatella

10 AREE DISCIPLINARI E DISCIPLINE pag. 12
Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare. Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale. 10 28 maggio 2014 Diacci Donatella

11 CONTINUITÀ ED UNITARIETÀ DEL CURRICOLO pag 12
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. NEGLI ANNI DELL’INFANZIA LA SCUOLA accoglie, promuove e arricchisce LE ATTIVITÀ EDUCATIVE offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, 28 maggio 2014 11 Diacci Donatella

12 Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria pag. 23
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di IDENTITÀ (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di AUTONOMIA (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di COMPETENZA (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di CITTADINANZA (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. (PROFILO) 28 maggio 2014 12 Diacci Donatella

13 LA PROGETTAZIONE DIDATTICA,
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO LA PROGETTAZIONE DIDATTICA, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, È FINALIZZATA a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi. 28 maggio 2014 13 Diacci Donatella

14 Traguardi per le competenze pag. 13 3° livello
Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli alunni il miglior conseguimento dei risultati. (DPR 275 /1999 dell ‘autonomia) 3° livello 28 maggio 2014 14 Diacci Donatella

15 Gli obiettivi di apprendimento pag. 13
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. ... sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Per garantire una più efficace progressione degli apprendimenti nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe. 15 28 maggio 2014 Diacci Donatella

16 Obiettivi di apprendimento
La conoscenza del mondo matematica Il sé e l’altro Scienze Storia Cittadinanza e Costituzione Tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenza matematica e Competenze di base in scienze e tecnologia Spirito di iniziativa e imprenditorialità PERSONA Competenze sociali e civiche Consapevolezza ed espressione culturale ITALIANO Educazione fisica Obiettivi di apprendimento Inglese e 2°L. comunitaria Musica Il corpo e il movimento I discorsi e le parole geografia Arte e immagine Immagini suoni colori 16 28 maggio 2014 Diacci Donatella

17 rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e
Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola. 28 maggio 2014 17 Diacci Donatella

18 Quali sviluppi per il curricolo?......
Continuare o incominciare a progettare per competenze Non solo definire le competenze, e individuare quelle ritenute essenziali per i nostri alunni, ma anche cercare di vedere COME attivarle veramente 28 maggio 2014 18 Diacci Donatella

19 Qualche definizione da condividere
QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE (EQF) Nell’Allegato alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 23 aprile 2008 concernente appunto l’EQF troviamo queste definizioni: f) «RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO»: descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo d'apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze; 28 maggio 2014 19 Diacci Donatella

20 Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche
g) «CONOSCENZE»: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto dell’EQF le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche; 28 maggio 2014 20 Diacci Donatella

21 Nel contesto dell’EQF le abilità sono descritte come
h) «ABILITÀ»: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto dell’EQF le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti); 28 maggio 2014 21 Diacci Donatella

22 «COMTETENZE»: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto dell’ EQF le competenze sono descritte in termini di RESPONSABILITÀ e AUTONOMIA. 28 maggio 2014 22 Diacci Donatella

23 Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano la condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. LE COMPETENZE PER L’ESERCIZIO DELLA CITTADINANZA ATTIVA sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire… 28 maggio 2014 23 Diacci Donatella

24 COMPETENZE Le competenze TRASVERSALI
socio – affettivo motivazionali, corporee, motorie, percettive sono la base di ogni apprendimento specifico e disciplinare Le competenze DISCIPLINARI acquisite potenziano lo sviluppo delle competenze trasversali cognitive (comunicative e conoscitive), personali e sociali, procedurali Metodologiche 28 maggio 2014 24 Diacci Donatella

25 PRODURRE E TRASFORMARE
quindi COMPETENZE COMUNICATIVE E TRASVERSALI ANALIZZARE E PROBLEMATIZZARE STRUTTURARE parlare ascoltare COMUNICARE Leggere scrivere Parlare ascoltare Utilizzare codici comunicativi diversi Interagire cooperare PRODURRE E TRASFORMARE 28 maggio 2014 25 Diacci Donatella

26 28 maggio 2014 26 Diacci Donatella

27 28 maggio 2014 27 Diacci Donatella

28 28 28 maggio 2014 Diacci Donatella

29 Domande di senso… bisogni…… scelte
È sempre più faticoso venire in classe, motivare i ragazzi, ottenere risultati… I nostri alunni sono posti al centro? Sono protagonisti? Comprendono che quello che studiano c’entra con la realtà e non solo con la scuola? Nelle nostre aule, educhiamo istruendo? Fanno esperienze dotate di senso insieme a noi? 28 maggio 2014 29 Diacci Donatella

30 Come suscitare competenze?
Conoscenze e abilità non corrispondono alle competenze ad esse riferite... Le competenze possono essere sviluppate e/o accertate solo in una situazione reale Compiti di realtà 28 maggio 2014 30 Diacci Donatella

31 I COMPITI DI REALTA’ SONO…
RIFERIMENTO A SITUAZIONI PROBLEMATICHE SIGNIFICATIVE DIMENSIONE DI SFIDA E PLURALITA’ DI SOLUZIONI “Problemi complessi e aperti, posti agli studenti come mezzo per promuovere o dimostrare la padronanza di qualcosa.” (Glatthorn, 1999) ATTENZIONE ALLE DIVERSE DIMENSIONI DELL’APPRENDIMENTO CONTENUTI DI CONOSCENZA PROCESSI E ABILITA’ DISPOSIZIONI AD AGIRE 28 maggio 2014 31 Diacci Donatella

32 Non dobbiamo sforzarci a immaginare
Quali compiti? Non dobbiamo sforzarci a immaginare compiti impossibili! Un compito è far provare ai ragazzi un’esperienza di cui siano protagonisti Allora più l’esperienza è bella, significativa, appassionante, tanto più saranno motivati e interessati. 28 maggio 2014 32 Diacci Donatella

33 PERCORSI DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVI
Alla professionalità dei docenti è richiesto il compito di PROGETTARE percorsi di apprendimento significativi per i loro alunni reali (qui e ora), valutando se e come privilegiare un approccio di tipo: Pluridisciplinare Interdisciplinare Disciplinare 33 28 maggio 2014 Diacci Donatella

34 Ed è indispensabile Considerare le discipline come chiavi interpretative della realtà, strumenti per organizzare i saperi; Creare le condizioni per realizzare un sapere unitario; Favorire la costruzione di competenze interdisciplinari; Attivare competenze trasversali per una formazione unitaria e integrale della persona nelle sue pluri-dimensioni (culturale, operativa, emotiva, sociale … ) Sostenere l’interesse, la curiosità e la motivazione dell’allievo così che riesca a dare senso e significato a quello che va imparando. 28 maggio 2014 34 Diacci Donatella

35 Elementi di progettazione
Mete/Scopi COMPETENZE TRAGUARDI DI COMPETENZA obiettivi di apprendimento Strumenti/mezzi aree disciplinari e discipline contenuti METODI Condizioni di fattibilità ORGANIZZAZIONE risorse umane interne ed/esterne risorse materiali TEMPI E SPAZI Valutazione degli apprendimenti delle COMPETENZE del gradimento di efficacia del percorso 28 maggio 2014 35 Diacci Donatella

36 Oltre “la fisicità e la strutturazione”
DIDATTICA LABORATORIALE... Mastery learning... Cooperative learning... Peer education... Oltre “la fisicità e la strutturazione” Il LABORATORIO è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare – realizzare – valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con gli altri,… che può essere attivata sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento 28 maggio 2014 36 Diacci Donatella

37 37 28 maggio 2014 Diacci Donatella

38 Rielaborazione creativa delle conoscenza e della realtà
Nel laboratorio il processo di apprendimento non avviene più solo attraverso un itinerario di ascolto e ricezione passiva, ma avviene mediante un processo di Ricerca Collaborazione Rielaborazione creativa delle conoscenza e della realtà L’apprendimento avviene partendo dalla complessità e unità del reale, non da una porzione di disciplina da memorizzare ha quindi una veste interdisciplinare propone situazioni formative significative per l’alunno. consente lo sviluppo di dinamiche relazionali e cooperative non separa teoria e pratica, esperienza e riflessione Le attività proposte si caratterizzano per la loro natura progettuale e operativa non indice di una modalità applicativa, ma di una diversa forma del conoscere, organica e complementare rispetto a quella teorica. 28 maggio 2014 38 Diacci Donatella

39 28 maggio 2014 39 Diacci Donatella

40 Dal punto di vista del modello didattico sono raccomandati
il mastery learning il cooperative learning forme di mutuo insegnamento come la peer education. Solitamente il laboratorio si lega ad una pratica attiva dell’apprendimento non finalizzata alla valutazione scolastica, ma mossa da intenti concreti, pratici, condivisi, percepiti come utili o interessanti. 28 maggio 2014 40 Diacci Donatella

41 CONDIZIONI ORGANIZZATIVE
Non solo l’organizzazione di gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse, eterogenei o di livello, ma anche l’allestimento degli spazi, la disponibilità di materiali, strumenti e tecnologie. Anche il tempo è una variabile importante, preziosa, scadenzata da una successione di processi, operazioni, attività nelle quali agli alunni viene richiesto di assumere ruoli diversi, funzionali allo scopo: è un tempo non vuoto, né uniforme, ma vivo, dinamico, strutturato, nel quale è riconoscibile una intenzionalità educativa. 28 maggio 2014 41 Diacci Donatella

42 La pratica del laboratorio favorisce importanti PROCESSI COGNITIVI.
SINERGIA DI PROCESSI La pratica del laboratorio favorisce importanti PROCESSI COGNITIVI. In modo particolare sono attivati e sviluppati i processi di: Ricerca, analisi e sintesi, rielaborazione dei saperi; comprensione attraverso la ricostruzione dei saperi e il loro impiego produttivo in compiti o progetti concreti; progettazione e organizzazione per realizzare ... un prodotto, una documentazione, una produzione conclusiva, una comunicazione di un percorso didattico significativo ... 28 maggio 2014 42 Diacci Donatella

43 Creatività ed espressione quando si procede alla rielaborazione e comunicazione o si generano forme espressive che si giovano della contaminazione di medi, di linguaggi diversi, o di trasfigurazione fantastiche della realtà dei saperi o dell’esperienza. Partecipazione affettiva quando si concorre con un’idea, un lavoro, un compito, alla realizzazione di un prodotto conclusivo che è avvertito come comune e proprio allo stesso tempo. In definitiva il laboratorio didattico, nel coniugare riflessione e azione, cognitività e affettività, si offre come spazio privilegiato di integrazione e cooperazione e consente di sviluppare le condizioni per un apprendimento significativo. 28 maggio 2014 43 Diacci Donatella

44 E’ un’anomalia pretendere la tensione della volontà per ciò che manca di interesse
Dewey Ciò che i ragazzi sanno fare insieme oggi, domani sapranno farlo da soli Vygotsky Life long learning 28 maggio 2014 44 Diacci Donatella


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