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Corso XHTML.

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Presentazione sul tema: "Corso XHTML."— Transcript della presentazione:

1 Corso XHTML

2 Cos’è l’HTML HTML: HyperText Markup Language
HTML è il linguaggio per la pubblicazione di contenuti sul World Wide Web E’ basato su SGML (Standard Generalized Markup Language). Il linguaggio HTML consente di: Pubblicare documenti strutturati, contenenti titoli, sottotitoli, tabelle, liste numerate, immagini, ecc. Accedere a documenti pubblicati da altri con un click grazie ai collegamenti ipertestuali Includere oggetti multimediali (spread-sheets, video clips, sound clips, ...) direttamente nel documento Creare form per l’invio di dati nelle transazioni con servizi remoti (es: banking, acquisti e prenotazioni on-line, ricerche...) I documenti scritti in HTML sono quindi: Strutturati Ipertestuali Multimediali

3 Cosa significa “markup”
HTML è un linguaggio a marcatori: <tag> I <tag> sono individuati da <> Marcatori di apertura: <nome_tag> Marcatori di chiusura: </nome_tag> Un <tag> agisce su ciò che contiene: <nome_tag>Contenuto del tag</nome_tag> Un <tag> può avere degli attributi: <nome_tag attributo=“valore”>

4 Visualizzare i sorgenti HTML
L’HTML di tutte le pagine Web è visibile a tutti Le pagine on-line sono un’ottima raccolta di esempi da cui imparare sempre cose nuove I documenti HTML sono semplici file di testo con estensione .htm o .html Per editare file .html si possono utilizare editor generici (es. Notepad) oppure editor WYSIWYG

5 Quanti HTML ?!? HTML = Hyper Text Markup Language
HTM = Hyper Text Markup Language (per file con nomi <= 8 caratteri ed estensioni = 3 caratteri) DHTML = Dynamic HTML (HTML + JavaScript) SHTML = Server-Parsed HTML (Apache) XHTML = Extensible HyperText Markup Language (XML + HTML)

6 Cos’è XHTML XHTML: è l’ultima versione di HTML (4.01) in formato XML.
XML è un linguaggio di markup flessibile ma al tempo stesso rigoroso nelle regole. Con XHTML il W3C ha voluto creare un ponte tra vecchi standard (compatibilità con HTML 4 ed i vecchi browser) e nuove tecnologie (XML).

7 Perché usare XHTML Creazione di documenti strutturati:
La rigorosità di XHTML consente la definizione dei soli dati nella pagina web, niente codice di presentazione e di conseguenza documenti più leggibili e più leggeri. Linguaggio estensibile: Essendo basato su XML (Extensible Markup Language) permette l’integrazione con altri linguaggi, di conseguenza può essere ampliato aumentandone le funzionalità. Accessibilità: Un documento XHTML valido è più compatibile con i browser alternativi. Portabilità: Un documento XHTML è più leggero di una pagina HTML tradizionale, quindi sarà più facilmente gestibile da palmari o telefonini.

8 Regole di base XHTML eredita le regole essenziali di XML:
Documento well-formed: Ogni documento deve avere un’unica radice al cui interno saranno inseriti tutti gli altri elementi. Ogni elemento deve avere un tag di chiusura. Se vuoti devono prevedere la forma abbreviata />. Gli elementi devono essere nidificati in modo appropriato, cioè i tag di chiusura devono seguire esattamente l’ordine inverso dei tag di apertura. I valori degli attributi (obbligatori) devono essere racchiusi tra singoli o doppi apici. Documento valido: deve rispettare la DTD (Document Type Definition) di riferimento. Una DTD contiene le regole di utilizzo dei tag.

9 La struttura gerarchica
Gli elementi di un documento HTML devono essere organizzati secondo una struttura gerarchica. <HTML> <BODY> <HEAD> <DIV> <P>

10 La struttura base di un documento
Informazioni sulla versione HTML utilizzata Intestazione: informazioni sul contenuto Corpo: il contenuto vero e proprio <?xml version="1.0"?> <!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Strict//EN" " <html xmlns=" xml:lang="it" lang="it"> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <title>Primo esempio</title> </head> <body> </body> </html>

11 Informazioni sulla versione
Attualmente ci sono tre versioni di XHTML: XHTML 1.0: è l’HTML 4.01 in versione XML ed è basato su una delle DTD seguenti: transitional, frameset e strict XHTML basic: è una versione ridotta di XHTML, specifica per i palmari e gli smartphone. Contiene solo i tag supportati da tali dispositivi. XHTML 1.1: rappresenta il futuro del linguaggio di markup. Basato sul concetto di modularità, cioè ogni tag è raggruppato in moduli che possono essere inclusi o esclusi.

12 La sezione <head>
Esempio di sezione <head>: <head> <title>Titolo della pagina</title> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=iso " /> <meta name="author" content="Mario Rossi" /> <meta name="copyright" content="© 2007 DPSoft SPA" /> <meta name="keywords" xml:lang="en" lang="en" content="one,two,three" /> <meta name="keywords" xml:lang="it" lang="it" content="uno,due,tre" /> <meta name="date" content=" T17:01:37+00:00" /> <meta http-equiv="Expires" content="Tue, 20 Sep :25:27 GMT" /> </head>

13 La sezione <body>
<body> racchiude il contenuto del documento. Può avere i seguenti attributi: id, class, style, title, lang, xml:lang, dir e tutti gli attributi che gestiscono gli eventi. Scrivere il testo nel <body> non è sufficiente <body> Titolo Sottotitolo Testo indentato, di un paragrafo. Altro testo a capo, sulla seconda riga. </body>

14 Documenti strutturati
I contenuti devono essere strutturati <body> <h1>Titolo</h1> <h2>Sottotitolo</h2> <p>     Testo indentato, di un paragrafo.<br /> Altro testo a capo, sulla seconda riga. </p> </body> Alcuni tag per strutturare i documenti: <div>, <h1>, <h2>,…, <h6>, <p>, <br />, <hr />,  

15 Strutturare un paragrafo
Tag per strutturare elementi di una frase: <em>: indica enfasi, anche <i> (sconsigliato). <strong>: indica molta enfasi, anche <b> (sconsigliato). <cite>: contiene una citazione <code>: contiene un frammento di codice sorgente <acronym>: indica un acronimo Altri tag per strutturare elementi di una frase: <dfn>, <samp>, <kbd> , <var>, <abbr> Vedi esempio

16 Esercizio Struttura Dato il testo del file Struttura.doc realizzare una pagina XHTML, inserendo i tag appropriati relativi a titoli, termini in inglese, porzioni di codice, ecc.

17 Elenchi non ordinati e ordinati
Esempio di lista non ordinata: <ul> </ul> <ul> <li>uno</li> <li>due</li> <li>tre</li> </ul> Esempio di lista ordinata: <ol> </ol> <ol> </ol> Vedi esempio

18 Lista di termini Una lista di termini prevede più tag: <dl>
tag di lista. tag di termine. tag di definizione. <dl> <dt>HTML</dt> <dd> HyperText Markup Language:linguaggio a marcatori per la definizione di ipertesti. </dd> </dl> Vedi Esempio

19 Collegamenti ipertestuali
Collegamento tra una risorsa Web ed un’altra Due estremità dette ancore Sorgente Destinazione Una direzione La destinazione può essere una risorsa Web qualsiasi Elemento interno ad un documento HTML Un altro documento HTML Immagini Suoni File di differenti formati

20 Collegamenti interni al documento
Sorgente: <a href="#sezione1"> Sezione 1</a> Destinazione: <a id="sezione1"> Questa è la sezione 1… </a> Vedi esempio

21 Collegamenti interni al sito
Sono quei collegamenti che puntano ad altre risorse del sito. Il valore dell’attributo href deve contenere il nome del file da caricare. I percorsi non vanno mai indicati in maniera assoluta, ma relativa. Esempi di URL relativi al documento attuale news/pagina.html (sottocartella) ../news/pagina.html (cartella superiore) ../../news/pagina.html (2 cartelle superiori)

22 URI, URL e URN Ogni risorsa nel Web è identificata da un URI
URI = URL + URN URI: Uniform Resource Identifier URL: Uniform Resource Locator URN: Uniform Resource Name Formato di un URL protocollo + host + path + risorsa ftp://ftp.ietf.org/rfc/rfc1808.txt news://it.comp.java telnet://melvyl.ucop.edu

23 Link con indirizzi e-mail
href="mailto:Nome Cognome ?subject=[html]&bcc=..." > Possono essere specificati anche i campi cc (carbon copy), bcc (blind carbon copy) e body , oltre a subject Vedi esempio

24 Le immagini Il tag img consente l'inserimento delle immagini.
È un tag che non contiene nulla al suo interno. Attributi obbligatori: src: nome del file immagine da visualizzare. alt: breve descrizione dell'immagine. height e width: contengono le dimensioni (preferibilmente in pixel). Queste informazioni è meglio inserirle per velocizzare il caricamento della pagina (il browser continua a caricare i dati senza attendere il completo download delle immagini). Vedi esempio

25 Le tabelle La tabella consente la disposizione per righe colonne di dati omogenei. Il tag <table> contiene tutta la struttura. Ogni struttura di base contiene delle righe (<tr>) e ogni riga contiene delle celle (<td>). Ogni cella può contenere qualsiasi altro tag. Vedi esempio

26 I raggruppamenti La struttura per righe e per celle consente un layout limitato. Tramite l’utilizzo di tag aggiuntivi è possibile creare raggruppamenti di righe o di colonne. Vedi esempio

27 Celle su più righe o più colonne
Ogni cella può essere espansa su più righe (rowspan) o più colonne (colspan). L’attributo colspan e rowspan accettano come valore il numero di celle di espansione. Vedi esempio

28 Cosa è possibile ottenere
L’uso accurato dei vari tag, permette di ottenere tabelle con un layout molto accurato, paragonabile ai risultati conseguiti con software per l’editoria. Vedi esempio

29 Tabelle e layout di pagina
<table style="width: 100%; height: 100%"> <tr style="height:10%"> <td colspan="2">Intestazione</td> </tr> <tr style="height:80%"> <td style="width: 20%">Menù</td> <td style="width: 80%">Contenuto</td> <td colspan="2">Piè pagina</td> </table> Vedi esempio

30 I form I form servono per ottenere dati immessi dagli utenti.
Ha vari attributi: action: indica a chi devono essere inviati i dati raccolti un URI ‘http’ (per inviare i dati ad un programma) un URI ‘mailto’ (per spedire i dati con la posta elettronica) method: indica quale metodo HTTP usare per inviare i dati get: i dati raccolti vengono aggiunti all'URI indicato dall'attributo action utilizzando un punto interrogativo “?” come separatore post: i dati raccolti vengono inclusi nel corpo della richiesta HTTP enctype : indica il tipo di contenuto usato per inviare i dati raccolti al server quando il valore di method è "post") application/x-www-form-urlencoded: default multipart/form-data: da usare con <input type="file">

31 I controlli disponibili
Gli utenti interagiscono con i <form> mediante i controlli Per fare riferimento ad essi si utilizza l’attributo id e name per retrocompatibilità. Un controllo può avere un “valore iniziale” specificato in genere dall’attributo value che poi può essere modificato dall’utente. Quando un modulo viene inviato i nomi dei controlli vengono accoppiati ai loro valori attuali

32 Tipi di controlli L’HTML dispone ormai di tutti i tipi di controlli presenti nei normali applicativi grafici: Pulsanti. Caselle di spunta. Caselle di testo. Caselle di password. Liste a selezione multipla. Liste a selezione univoca. Selettori di file. Vedi esempio

33 Esercizio Creare una pagina XHTML contenente un form che invia i dati a se stessa e che abbia un aspetto simile al seguente:

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35 La validazione del documento
I principali browser possono verificare la sintassi di un documento. Nel caso di un documento con estensione .xml viene verificato solo che il documento sia well-formed. La convalida con la dtd invece non viene effettuata (anche se ogni browser ha integrato un parser xml validante, di default disabilitato). Nel caso di documenti con estensione .html invece non viene effettuato alcun controllo. In futuro si spera che questo controllo venga effettuato, obbligando i webmaster ad una maggiore serietà nel redigere documenti html.

36 Esempio di verifica Esempio di verifica effettuata da Firefox su di un documento html rinominato con estensione .xml:

37 Elementi di blocco e inline
Inseriti nel documento, generano una nuova riga. Possono contenere altri elementi di blocco, elementi inline e testo. Ci sono alcuni elementi di blocco che hanno una priorità rispetto agli altri (cioè non possono essere contenuti in altri elementi di blocco). Elementi inline: Sono elementi che non creano una nuova riga. Possono contenere solo testo o altri elementi inline.

38 Differenze con HTML Tag e attributi esclusi
Oltre alle regole di base descritte prima, la DTD XHTML Strict non ammette più i seguenti tag: <applet>, <basefont>, <center>, <dir>, <font>, <frame>, <frameset>, <iframe>, <isindex>, <menu>, <noframes>, <s>, <strike>, <u> Il tag body accetta solo gli attributi essenziali (style, id, class, lang, ecc.). L’attributo align non è più utilizzabile nei tag a parte quelli per le righe (tr) e per le celle (th e td). L’attributo target dei link non è più supportato. Le tabelle (table, tr e td) non supportano più i tag dei colori e degli sfondi, nè quelli per definirne l’altezza e la larghezza. L’attributo name è sconsigliato (con XHTML 1.1 è vietato), si deve usare id. Per retrocompatibilità si usano tutti e due.

39 Differenze con HTML La gestione degli script
Il tag <script> è supportato da XHTML (solo nella sezione head). Ma alcuni caratteri particolari (le cosiddette entità generali di XML) come <, >, &, “ e ‘ che coincidono con alcuni simboli usati in Javascript, creano problemi con la validazione del codice. La soluzione è usare le sezioni CDATA. Le sezioni CDATA in XML consentono l’inserimento di testo non analizzato dal parser. Il problema è che le sezioni CDATA non sono interpretate correttamente dai browser (Pagina con CDATA, pagina senza CDATA). La soluzione è includere script esterni.

40 Differenze con HTML Regole di annidamento
Con XHTML alcuni annidamenti di tag non sono permessi: gli elementi <a>, <label>, <form> non possono contenere altri elementi uguali a se stessi. l'elemento <pre> non può contenere gli elementi <img>, <object>, <big>, <small>, <sub>, <sup> l'elemento <button> non può contenere <input>, <select>, <textarea>, <label>, <button>, <form>, <fieldset>, <iframe>, <isindex>


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