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Capriate San Gervasio (Bg) Via Roma 36

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Presentazione sul tema: "Capriate San Gervasio (Bg) Via Roma 36"— Transcript della presentazione:

1 Capriate San Gervasio (Bg) Via Roma 36
CONTATTI: STUDIO PROGEI SRL Architetto Daniele Boldorini Via 3 Venezie, Dalmine (Bg) Tel PROPRIETÀ: COSTRUENDO CASA SRL Via Betelli, 18 Dalmine (Bg) Villa Delizia Capriate San Gervasio (Bg) Via Roma 36

2 Capriate San Gervasio Capriate San Gervasio è situato nell'isola bergamasca, delimitato dai fiumi Brembo e Adda, dista circa 17 chilometri dal capoluogo orobico. Il paese è facilmente raggiungibile dall’autostrada A4, attraverso l'uscita proprio a Capriate.

3 La storia Cenni storici:
I primi insediamenti lungo questo tratto dell’Adda risalgono a circa duemila anni fa, quando si verificò una prima antropizzazione della zona da parte dei Romani. Tuttavia il primo documento che attesta l’esistenza del borgo risale a qualche secolo più tardi, precisamente al 948, nel quale viene ribadito l’utilizzo e lo sfruttamento di questi terreni da parte del vescovo di Cremona, che aveva ricevuto l’investitura feudale direttamente dall’imperatore del Sacro Romano Impero. I secoli successivi videro notevoli scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini, che resero obbligatoria la costruzione di edifici atti alla difesa del territorio, tra i quali un castello. Inoltre, verso la fine del XII secolo, le truppe comunali di Bergamo vi costruirono un imponente fortificazione di legno utilizzata come deposito per le armi e l’artiglieria. Il borgo fu interessato anche dalle spedizioni punitive, tra le quali ebbero tragiche conseguenze quelle perpetrate da Facino Cane e da Francesco Bussone, detto il Carmagnola, culminate con la distruzione del ponte sull’Adda. Le numerose lotte segnarono gli abitanti, sottoposti successivamente ad ulteriori scontri tra le truppe del Ducato di Milano e quelle della Repubblica di Venezia, con i primi che, guidati dalla famiglia Sforza-Visconti, ebbero inizialmente la meglio. Successivamente furono invece i veneti che riacquisirono definitivamente il controllo della zona nel XV secolo, garantendo stabilità a livello politico per alcuni secoli. Nel 1797 vi fu l’arrivo della dominazione francese tramite la Repubblica Cisalpina, a cui subentrarono poi gli austriaci con il Regno Lombardo-Veneto. Dopo l’unità d’Italia il paese ha vissuto un’intensa fase di industrializzazione, culminata con la costruzione del borgo di Crespi d'Adda. Soltanto nel 1928 il comune assunse le attuali dimensioni, quando vennero accorpati i comuni di Capriate d'Adda e San Gervasio d'Adda nel nuovo comune di Capriate San Gervasio. Simboli: I simboli del comune sono lo stemma e il gonfalone conferiti con R.D. 26 luglio 1929. L'11 luglio 2006 il Comune di Capriate San Gervasio ha inoltre ottenuto, con Decreto del Presidente della Repubblica, il titolo di "Città".

4 Alcune informazioni CAP: Prefisso Telefonico: 02 Codice Catastale: B703 Frazioni: Capriate – San Gervasio – Crespi d’Adda Altitudine: 190 m s.l.m. Superficie: 5,83 Chilometri quadrati Popolazione Residente al : (Maschi 3.823, Femmine 3.874) Denominazione Abitanti: capriatesi Densità popolazione: 1.320,24 abitanti/chilometro quadrato Numero Famiglie Residenti al : 3.207 Numero Abitazioni al : 3.884 Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa) Classificazione climatica: zona E, 2428 GG (gradi giorno) Santo Patrono: Sant'Alessandro Festa Patronale: 26 agosto

5 Eventi A Giugno si svolge la tradizionale Festa del Patrono mentre a Settembre si svolge la Festa di Crespi in onore di Maria a Crespi d'Adda. Sempre a Settembre si svolge anche la Festa domenicale della Madonna Addolorata a San Gervasio. Queste Festività coinvolgono per alcuni giorni tutta la cittadinanza; le festività religiose infatti in questi luoghi sono particolarmente sentite.

6 Luoghi di interesse Nel paese sono presenti numerosi edifici civili degni di nota, tra i quali spiccano la Villa Valsecchi, sede di un ordine religioso, il Palazzo comunale ed il ponte sull’Adda. In ambito religioso va menzionata la chiesa parrocchiale, dedicata a Sant’Alessandro. Edificata all’inizio del XX secolo in luogo di un più piccolo edificio di culto, ha conservato di esso l’altare maggiore, la via crucis e numerosi affreschi. Si possono inoltre trovare chiese di particolare bellezza come quella di San Siro, che un tempo sorgeva in una zona periferica. La costruzione si fa risalire al XII secolo e sono ben visibili le influenze romaniche: è ad aula unica con abside decorata con tre monofore. La Parrocchia di San Gervasio venne edificata su una chiesa preesistente della quale rimane solo la Cappella della Madonna Addolorata con due tele dei fratelli Montalto. La Chiesa della Beata Vergine Assunta contiene un dipinto dedicato a un Santo e cinque dipinti dedicati alla vita della Madonna: Natività di Maria, l'Annunciazione, la Natività di Cristo, l'Assunzione della Vergine fra i SS. Rocco e Sebastiano, l'Assunzione della Vergine attorniata dagli Apostoli con i Santi Rocco e Sebastiano. Importanti anche le altre costruzioni come Palazzo Colleoni risalente al 1500; Villa Sessa del XVI secolo e il Palazzo Comunale del settecento che, inizialmente, era la sede del collegio - convitto Mariani. Nel 1903 divenne proprietà dei Crespi che lo trasformarono nel dormitorio femminile per le operaie dello stabilimento. Ma il punto di maggior interesse è dato dal villaggio operaio di Crespi d'Adda, eletto dall'Unesco come patrimonio mondiale, il quinto sito al mondo legato al tema della storia dell'industria. A Capriate San Gervasio è infine situato il parco divertimenti Minitalia Leolandia Park.

7 Patrimonio dell’Unesco
Insediamento industriale di Crespi d'Adda Il Comitato del Patrimonio Mondiale nel 1995, ha deliberato l’iscrizione di Crespi d’Adda (località del Comune di Capriate San Gervasio) nella Lista del Patrimonio Mondiale. Crespi d’Adda è stato riconosciuto quale esempio eccezionale di borgata operaia dell’Europa e del Nord America sorti fra l’Ottocento e il Novecento. Esso riflette nella propria struttura la mentalità di industriali illuminati nei confronti delle loro maestranze. Nonostante le minacce cui l’evoluzione economica e sociale ha esposto l’abitato di Crespi d’Adda, esso ha conservato una notevole integrità e in parte ha mantenuto l’attività industriale. L’insediamento di Crespi d’Adda fu fondato nel 1878 da Cristoforo Benigno Crespi, imprenditore tessile di Busto Arsizio, accanto all’omonimo cotonificio e si trova sulla sponda sinistra del fiume Adda, nel comune di Capriate San Gervasio. Si tratta di un villaggio operaio che ospitava i lavoratori di una medesima fabbrica dotato di tutti i servizi d’avanguardia, come l'ospedale, il centro sportivo, il teatro e che ha meritato espressioni di compiacimento per il coerente programma di conservazione delle caratteristiche architettoniche e sociali del sito.

8 Itinerario Naturalistico
Il Comune di Capriate San Gervasio si estende sul lato sinistro del fiume Adda che fa parte del Parco Adda Nord, Parco Regionale istituito nel 1981. I caratteri morfologici del territorio dell’Adda nord dipendono dalle glaciazioni che, a più riprese, hanno interessato la zona, creando un sistema di terrazzi fluvio – glaciali ai piedi degli anfiteatri morenici. Il territorio di Capriate San Gervasio, in particolare, è costituito da banchi conglomeratici erosi dal corso del fiume che prendono il nome di “ceppo dell’Adda”. Nell’Ottocento venivano cavati massi in forma rettangolare di dimensioni variabili tra i 30 e i 150 cm. Per quanto riguarda gli aspetti nautralistici, calandosi in un contesto in parte antropizzato e in parte agricolo, conserva solamente la parte di quelli che dovevano essere i vasti boschi rivieraschi esistenti fino al secolo scorso. La flora prevalente lungo il corso dell’Adda presenta le caratteristiche tipiche di questo tratto del Parco Adda Nord: una fitta vegetazione in cui prevalgono ontano, robinia, salice bianco e pioppo nero. Accanto a questi, ma meno diffusi, è possibile trovare farnia, sambuco, nocciolo e lantana. Il percorso “Da Leonardo all’UNESCO” collega tra loro i sentieri che costeggiano le rive del fiume tra Imbersago e il villaggio operaio di Crespi. Oltre alle considerazioni sulla geologia e sulla flora locale, è necessario sottolineare quanto il tratto che lambisce il nostro Comune sia particolarmente ricco di scorci suggestivi: dalla camminata  che dal “funtanì” porta alla Cava degli Spagnoli, al tratto di spiaggia ghiaiosa della Cavalla, fino ad arrivare a Crespi d’Adda. Qui è possibile vedere il paesaggio davvero unico dei “tre fiumi” che scorrono l’uno di fianco all’altro: il canale di derivazione che alimentava la centrale idroelettrica dello stabilimento, l’Adda e il Naviglio della Martesana che qui nasce per giungere fino a Milano. L’ultima particolarità naturalistica si trova proprio alla fine del Comune dove il Brembo confluisce nell’Adda chiudendo così l’ultima parte dell’Isola Bergamasca.

9 Ubicazione La villa sorge nella prima parte dell’importante via Roma, in una zona di passaggio carrabile. Si tratta di un’area protetta a pochi passi dal centro abitato e collocata in prossimità della sponda sinistra dell'Adda, proprio dove il fiume forma una caratteristica doppia ansa che dà vita ad un ambiente naturale ricco di vegetazione.

10 I caratteri costruttivi
Il complesso si sviluppa su un giardino rettangolare di proprietà, che ospita al centro una struttura su due livelli composta da due bracci posizionati ad angolo retto di ugual misura uniti da un’elegante costruzione centrale a base circolare. Questa realizzazione abbraccia un ampio cortile estremamente funzionale. Ad arricchire la struttura un fabbricato accessorio posto su un lato del giardino. Da Via Roma vi è un duplice accesso alla villa: uno pedonale ed uno carrabile, quest’ultimo porta al centro del fabbricato permettendo di ottimizzare al massimo gli spazi. La superficie totale si sviluppa su mq di terreno, con 890 metri quadrati solo di villa e 35 di dependance. L’anno di costruzione non è stato accertato. Si stima che i primi interventi risalgano agli inizi del ‘900.

11 Attuale destinazione “Villa Delizia” è stata abitata per un secolo,
fino all’Aprile 2008, dalle “Suore figlie dell’oratorio” con la funzione di casa-ricovero per consorelle anziane. La villa è attualmente inserita, nel piano regolatore vigente, in zona territoriale B2, definita residenziale di completamento, con diverse possibili destinazioni.

12 Distribuzione degli spazi
I piani sono collegati da due scale interne e da un ascensore. Piano interrato: locale caldaia, lavanderia e due cantine. La superficie è di circa 120 mq comprensivo delle murature perimetrali ed occupa ¼ circa della superficie coperta di tutto l’edificio. L’altezza interna è 2,60 metri. Piano terra: ingresso, cucina, dispensa, ampio refettorio, infermeria, 7 camere da letto, 4 bagni, 2 sale studio, 3 corridoi, la Chiesa e la Sacrestia. L’altezza interna è 3,30 metri (la Chiesa m. 4,85).

13 Distribuzione degli spazi
Piano primo: 17 camere da letto,alcune con bagno interno, 4 bagni, sala open-space, guardaroba, ripostiglio, 2 corridoi e balconata. L’altezza interna è in parte 3,05 metri ed in parte 3,30 metri. Piano sottotetto: composto da tre vani senza muri divisori. L’altezza è per il corpo ovest 1,20 metri in gronda e 1,60 metri al colmo; per il lato nord 1,40 metri in gronda e 2,45 metri al colmo; per il lato semicircolare l’altezza media è di 1,35 metri.

14 Piante dei piani

15 Piante dei piani

16 Le possibili trasformazioni
HOTEL – CENTRO BENESSERE – RISTORANTE – MEETING – CERIMONIE L’immobile, considerate le sue origini di studio e meditazione nonché la sua struttura modulabile, si presta ad un luogo multifunzionale in grado di unire diversi aspetti, quali ad esempio: un centro benessere, un ristorante, un hotel, una location per cerimonie, meeting ed eventi. La preziosità del giardino con dependance dona alla proprietà un tutt’uno armonico, suggestivo, evocativo ed accogliente nel contempo.

17 Le possibili trasformazioni
HOTEL – CENTRO BENESSERE – RISTORANTE – MEETING – CERIMONIE Questo luogo offre un respiro lontano da ferro e cemento, smog, traffico e rumori in grado di rigenerare corpo e spirito, donando tradizione e creatività, innovazione e rispetto per l’ambiente. La distribuzione degli spazi permette una gestione discreta delle aree anche nel caso di utilizzi diversi, rispettando esigenze distinte. La possibilità, per esempio, di adibire gli spazi ad un albergo non preclude la facoltà di organizzare un ristorante e aree adibite a meeting, eventi o cerimonie. La possibilità di organizzare gli spazi in modo pratico e funzionale, è facilitata dall’esposizione che rende gli ambienti estremamente luminosi e solari pur rimanendo protetti dagli splendidi larici che cingono la residenza lateralmente e la isolano dall’ambiente esterno, contraddistinguendola per discrezione e riservatezza.

18 Le possibili trasformazioni
RESIDENZA PRIVATA La Villa si presta anche alla trasformazione per residenza privata seguendo la vocazione degli edifici circostanti (villette e piccoli condomini residenziali). In questa direzione si possono operare due scelte: la ristrutturazione del fabbricato esistente e la demolizione con nuova costruzione. La ristrutturazione dell’esistente permette di sfruttare la superficie già edificata pari a circa mq 890 (oltre all’interrato) e di aggiungere una nuova superficie di circa mq. 415 in base alla legge regionale sul recupero dei sottotetti, raggiungendo così una superficie complessiva di circa mq La seconda ipotesi permette invece la demolizione dell’edificio e la realizzazione di un nuovo progetto per una superficie ammessa di circa mq. 943 pari a mc oltre alle superfici del nuovo piano interrato ed eventuali spazi pertinenziali. Il suo potenziale permette di realizzare un numero variabile di nuove unità abitative (da 12 a 20), distribuite su tre piani. Il cortile interno, che si protende dagli accessi (pedonale e carrabile), è estremamente funzionale per l’uso abitativo, considerando che tutta l’area retrostante alla villa è destinata a verde e potrebbe rimanere ad uso dell’intero condominio nonché adibita ad uso privato per gli appartamenti al piano terra.

19 Riepilogo dati tecnici
Superficie dell’area: mq Superficie coperta: mq. 475 più mq. 35 di pertinenza esterna Superficie edificata: mq. 890 (escluso interrato, sottotetto, edificio esterno e porticato) Piano interrato mq. 120 (cantine e lavanderia) Piano terra mq. 475 più mq. 35 (edificio esterno) e mq. 43 (porticato) Primo piano mq. 415 Secondo piano mq. 415 (sottotetto) DATI URBANISTICI Zona territoriale omogenea: B2 residenziale di completamento Strumento di intervento: Permesso di costruire o D.I.A. Densità fondiaria: 1,40 mc/mq Altezza massima: metri 9 (tre piani abitabili) Totale superficie ammessa per ristrutturazione: mq Totale superficie ammessa per nuova costruzione: mq. 943 pari a mc


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