La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Calcio anno 2003/2004 Campionato CSI Programmazione 2013/2015 1° Allenatore Vincenzo Flauto 2° Allenatore Marco Freschi Dirigente/Allenatore Nerio Di Stefano.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Calcio anno 2003/2004 Campionato CSI Programmazione 2013/2015 1° Allenatore Vincenzo Flauto 2° Allenatore Marco Freschi Dirigente/Allenatore Nerio Di Stefano."— Transcript della presentazione:

1 Calcio anno 2003/2004 Campionato CSI Programmazione 2013/2015 1° Allenatore Vincenzo Flauto 2° Allenatore Marco Freschi Dirigente/Allenatore Nerio Di Stefano

2 Caratteristiche della fascia di età 11-13 anni Il gruppo è composto da ragazzi che frequentano l’ultimo anno di scuola elementare e il primo anno di scuola media inferiore. Occorre, quindi, tenere in debito conto nella fase di programmazione, di quelle che sono le caratteristiche morfologiche, funzionali, psicologiche dell’età dei ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Nella tabella seguente, ho riassunto le principali caratteristiche: Caratteristiche PsicomotorieCaratteristiche FisiologicheCaratteristiche Psicologiche Definitivo consolidamento dei prerequisiti funzionali dello schema corporeo. Diminuisce l’esuberanza motoria e il ragazzo è capace di maggiore autocontrollo. Coordinazione motoria abbastanza sviluppata. Adeguato consolidamento dell’equilibrio in volo. In alcuni casi l’allungamento osseo ed il conseguente stiramento muscolare provoca un regresso dello schema corporeo. Movimenti quindi scoordinati e goffagine diffusa. Aumento morfologico e ponderale di tutti gli organi interni e apparati non correlati da eguale sviluppo funzionale. Allungamento muscolare in sintonia con quello osseo. Vero periodo d’oro per l’apprendimento motorio. Inizio della ricerca del gruppo come strumento sociale ma anche insicurezza crescente che porta alla ricerca di un leader.

3 Bisogni a cui il calcio può dare una risposta Movimento Contatto Appartenenza Svago Sicurezza Autostima Autonomia Autorealizzazione Competenza (conoscenza, consapevolezza) Esplorazione conoscenza

4 Obiettivi educativi definiti e perseguiti «Il calcio inizia nella testa, passa per il cuore e termina nei piedi» Cognitivi (sapere) Emotiva-affettiva (saper essere) Relazionale sociale (saper essere in rapporto agli altri) Acquisire la capacità di costruire nuove risposte coordinate Conoscere ed accettare le proprie qualità, capacità, aspirazioni, limiti Rispettare consapevolmente le regole stabilite Mantenere l’attenzioneMaturare l’autostimaAccettare e rispettare gli altri Sviluppare l’attenzione perifericaSviluppare le capacità volitive e di perseveranza Essere disponibili al confronto Acquisire la capacità di risolvere problemi Partecipare attivamente ai lavori proposti Saper ascoltare Fare scelte strategiche in situazioni di gioco Essere disponibili allo sforzo (tollerare il senso della fatica) Saper lavorare in gruppo

5 Obiettivi sportivi definiti e perseguiti «Giocare senza pensare e come tirare in porta senza mirare» CATEGORIAESORDIENTI Finalità da privilegiareAvviamento al gioco sport calcio Obiettivo generale (riferito alle abilità tecnico e tattiche) Sviluppo delle abilità tecniche Sviluppo della tattica individuale Obiettivo generale (riferito alle capacità motorie) Sviluppo delle capacità coordinative Educazione delle capacità condizionali

6 La seduta di allenamento Nel corso dell’anno i ragazzi sosterranno circa 50/55 sessioni di allenamento della durata di 1h e ½ per complessive 75/82,5 ore di formazione sul campo. Gli allenamenti si svolgono in orari serali dalle 18:15 alle 19:45 all’aperto e su un campo di gioco misto terra erba. In generale la modalità di lavoro di base prevederà un lavoro a stazioni quale mezzo di apprendimento più idoneo perché consente di lavorare su più aspetti contemporaneamente ottimizzando i tempi di lavoro oltre a garantire un impegno costante, attenzione e motivazioni da parte dei ragazzi riducendo al minimo i tempi morti e le attese all’esecuzione di un esercizio. In linea di massima la seduta tipo prevede: Giochi iniziali/Esercitazioni analitiche nelle quali si lavorerà sugli aspetti coordinativi, condizionali, tecnici di base e di tattica individuale; Situazioni di gioco/Giochi semplificati per lo sviluppo dei principi di base della tattica di squadra Gioco finale libero finalizzato alla verifica delle proposte Attenzione: In tutte le sedute qualsiasi sarà la proposta di lavoro grande attenzione sarà posta dallo staff sugli aspetti di risoluzione di problemi di gioco

7 Esempio di seduta di allenamento Obiettivi formativi della sessione: -Non entrare con la palla nel raggio di azione del difensore -Saper passare il pallone al momento giusto -Smarcarsi immediatamente dopo aver effettuato un passaggio -Come difensore: ridurre lo spazio e il tempo a disposizione degli attaccanti Seduta 10’ di esercizi di tecnica di base dedicati alla conduzione, passaggio e controllo 20’ 4 stazioni di lavoro propedeutiche all’obiettivo della sessione: Gioco dei 4 cantoni con o senza palla; percorso motorio con tiro in porta dopo 1>1; calcio tennis; 2>2; 20’ Gioco semplificato: 3>1 in campi separati 6 giocatori finalizzato all’obiettivo della sessione 20’ Gioco libero finale 2 tempi di gioco

8 La Valutazione La scopo della valutazione è quello di migliorare il processo di apprendimento-insegnamento e riguarda la verifica del grado di apprendimento dei ragazzi e l’efficacia delle scelte didattiche effettuate. In tal senso, abbiamo più volte nel corso dell’anno organizzato sessioni di confronto con i genitori per valutare tutti gli aspetti qui menzionati. Si ribadisce che il modello di apprendimento-insegnamento a cui ci ispiriamo è un modello che pone al centro la persona e ciò significa che la valutazione va fatta sull’intero processo di istruzione e non esclusivamente sul singolo allievo/singolo risultato sportivo. Proprio in questa prospettiva il ruolo dell’errore viene interpretato non come elemento di esclusione ma come rilevatore delle competenze, dei modi di apprendere del ragazzo che segnala a quale livello di elaborazione mentale o esecuzione motoria potrebbe essere avvenuta l’interferenza che non permette la realizzazione del compito. In questa ottica si dà la possibilità al ragazzo di progredire senza essere escluso o mortificato per non essere stato in grado di aver compiuto il suo compito. Per esempio, un mancato goal potrebbe essere dovuto all’incapacità di controllare l’ansia in situazioni di stress emotivo da parte di un calciatore insicuro piuttosto che dall’incapacità di realizzare il gesto coordinato del calciare in porta. Il nostro compito sarà quello di abituare il ragazzo ad osservarsi per essere in grado di autovalutarsi diventando così consapevole dei propri apprendimenti.

9 Sviluppo del benessere psicofisico: suggerimenti per atleti e genitori Igiene sportiva Lo spogliatoio è fondamentale. Nel momento in cui si dispone di uno spogliatoio adatto e funzionante la doccia va fatta, tutti insieme, al termine dell’allenamento. Bisogna insegnare ai bambini ad usare lo spogliatoio. Insegnare loro a indossare le ciabatte per evitare il rischio verruche, a sostituire tutti gli indumenti usati durante l’allenamento. Al contrario è utile indossare un cappellino quando si esce dallo spogliatoio dopo la doccia perché il carico di lavoro a cui sono stati sottoposti abbassa il sistema immunitario rendendoli vulnerabili ad attacchi batterici e virali. Non va infine sottovalutata la valenza aggregativa dello spogliatoio luogo ideale per creare lo spirito di squadra più del campo di gioco dove c’è l’allenatore, perché i bambini sono più liberi di essere se stessi. Stile di vita L’organismo di un bambino o di un giovane in fase di crescita è sottoposto a tre stimoli: l’allenamento, il movimento costante e lo stimolo legato alla crescita. Per questi motivi necessita di un corretto recupero, almeno 9/10 ore di sonno ogni giorno. La fisiologia sportiva, l’auxologia, l’endocrinologia ci confermano, infatti, che solamente durante il sonno l’ormone tiroideo, l’ormone della crescita e l’ormone testoteronico vengono prodotti in maggiore quantità. Per i nostri ragazzi il riposo è fondamentale per una crescita normale.

10 Sviluppo del benessere psicofisico: suggerimenti per atleti e genitori Alimentazione Ogni giorno è buona abitudine consumare 5 pasti principali: una prima colazione abbondante, merenda a metà mattina e a metà pomeriggio per bilanciare il picco ipoglicemico, pranzo e cena. In questi 5 pasti vanno inseriti tutti gli alimenti previsti da una dieta corretta che non si intende controllo delle calorie al fine di perdere peso. La dieta deve contenere tutti i principi calorici quali gli zuccheri, i grassi, le proteine, insieme a quelli privi di calorie come le vitamine, i sali minerali e l’acqua. Per chi fa sport come il calcio è molto importante assumere zuccheri polisaccaridi che si trovano nella pasta, nel pane o nel riso ma anche disaccaridi (fruttosio) che si trova nella frutta di tutti i tipi e nelle verdure. Prima di una partita è meglio mangiare un piatto di pasta che fornisce polisaccaridi più che un piatto ricco di proteine meno digeribili, molta verdura possibilmente non cotta per evitare che fermenti e tantissima frutta. Con un’alimentazione di questo tipo non mancherà nulla dal punto di vista energetico. Le proteine, vanno assunte dopo l’attività fisica. Per quanto riguarda l’acqua ogni atleta ha un diverso livello di idratazione. In generale ognuno dovrebbe bere da un litro al litro e mezzo di acqua anche due al giorno per permettere il corretto funzionamento epatico e renale. Un’altra questione è l’uso delle borracce. Ogni atleta dovrebbe usare la propria per una questione igienica per evitare trasmissioni di virus.

11 Sviluppo del benessere psicofisico: suggerimenti per atleti e genitori Abbigliamento L’abbigliamento deve essere consono ed è buona cosa seguire alcuni importanti accorgimenti: 1.Non ci si allena indossando orecchini, catenine, orologi perchè sono fonte di infortuni 2.Non ci si allena masticando la cicca. Quest’ultima non migliora le prestazioni al contrario altera l’equilibrio boccale, la statica della colonna e il tono muscolare. Inoltre, se ingoiata, potrebbe causare soffocamento. 3.Non ci si allena con le scarpe slacciate. Alla stessa maniera non si devono indossare scarpe troppo strette e nemmeno troppo larghe. 4.Non ci si allena senza calzettoni o senza maglietta. In inverno con temperature particolarmente rigide è consigliabile indossare scalda collo e magliette termiche

12 LO STAFF 1° Allenatore: Vincenzo Flauto Via Miglioli 10, Mezzate, Peschiera Borromeo Recapiti telefonici: 328 2141278 Email: vincenzoflauto@libero.it 2° Allenatore: Marco Freschi Via..., Mezzate, Peschiera Borromeo Recapiti telefonici: Email: Dirigente/Allenatore: Nerio Di Stefano Via Miglioli 12, Mezzate, Peschiera Borromeo Recapiti telefonici: Email:

13 Grazie per l’attenzione Buon allenamento a tutti Forza Apo Mezzate «Gli allenatori non dovrebbero analizzare il gioco in funzione del risultato. Abbiamo bisogno di allenatori che guardino oltre il risultato» Ric Charlesworth


Scaricare ppt "Calcio anno 2003/2004 Campionato CSI Programmazione 2013/2015 1° Allenatore Vincenzo Flauto 2° Allenatore Marco Freschi Dirigente/Allenatore Nerio Di Stefano."

Presentazioni simili


Annunci Google