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GENOCIDI DEL 900.

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Presentazione sul tema: "GENOCIDI DEL 900."— Transcript della presentazione:

1 GENOCIDI DEL 900

2 Genocidio letteralmente significa nel '900 “sterminio di un gruppo etnico”. Il termine, coniato nel 1946 durante il processo di Norimberga, , sta ad indicare un particolare crimine perpetrato a danno di una razza, oppure di gruppi etnici e religiosi, mediante uccisione, dissociazione e dispersione di persone, istituzioni, beni, monumenti ed opere appartenenti a quel gruppo o a quella razza.

3 molti casi di genocidio, consumati o tentati.
Un’apposita convenzione, approvata dall’Assemblea Generale dell’O.N.U. nel dicembre 1948, stabilisce che coloro che si macchiano di questo delitto, chiunque siano, individui o gruppi, debbano essere considerati “personalmente” e “singolarmente” responsabili del crimine stesso e pertanto sottoposti al giudizio del tribunale del luogo in cui è avvenuto il fatto oppure di un tribunale internazionale. Nel corso della storia umana si sono avuti La tabella seguente riassume quelli del Novecento.

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5 GENOCIDIO ARMENIA :

6 GENOCIDIO DELL’ARMENIA DEL 1915 :
L'espressione Genocidio armeno, talvolta Olocausto degli Armeni o Massacro degli Armeni si riferisce a due eventi distinti ma legati fra loro: il primo è relativo alla campagna contro gli Armeni condotta dal sultano ottomano Abdul Hamid negli anni ; il secondo è collegato alla deportazione ed eliminazione di armeni negli anni Il termine genocidio è associato soprattutto al secondo episodio, che viene commemorato dagli Armeni il 24 aprile. Il 24 aprile 2010 è stato commemorato il 95º Anniversario del Genocidio Armeno. Nello stesso periodo storico l'Impero Ottomano aveva condotto (o almeno tollerato) attacchi simili contro altre etnie (come i greci), e per questo alcuni studiosi credono che ci fosse un progetto di sterminio.

7 Primo genocidio Armeno :
Nel 1890 nell'Impero ottomano si contavano circa 2 milioni di armeni, in maggioranza cristiani-ortodossi monofisiti (non credevano che Gesù avesse anche natura umana). Gli armeni erano sostenuti dalla Russia nella loro lotta per l'indipendenza, poiché la Russia aspirava ad indebolire l'Impero ottomano. Per reprimere il movimento autonomista armeno, il Governo ottomano incoraggiò fra i curdi, con i quali condivideva il territorio nell'Armenia storica, sentimenti di odio anti-armeno. L'oppressione che dovettero subire dai curdi e l'aumento delle tasse imposto dal governo turco esasperò gli armeni fino alla rivolta, alla quale l'esercito ottomano, affiancato da milizie irregolari curde, rispose assassinando migliaia di armeni e bruciandone i villaggi (1894). Due anni dopo, probabilmente per ottenere visibilità internazionale, alcuni rivoluzionari armeni occuparono la banca ottomana a Istanbul. La reazione fu un pogrom anti-armeno da parte di turchi ottomani in cui persero la vita armeni.

8 Questo accadimento fu il primo genocidio moderno.
Secondo genocidio armeno: Nel periodo precedente la prima guerra mondiale all'impero ottomano era succeduto il governo dei «Giovani Turchi». Costoro temevano che gli armeni potessero allearsi coi russi, di cui erano nemici. Il 1909 registrò un eccidio di almeno persone nella regione della Cilicia. Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l'élite armena di Costantinopoli. In un solo mese, più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al Parlamento furono deportati verso l'interno dell'Anatolia e massacrati lungo la strada. Arresti e deportazioni furono compiute in massima parte dai «Giovani Turchi». Nelle marce della morte, che coinvolsero persone, centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. Queste marce della morte a cui partecipò l'esercito tedesco si possono considerare come "prova generale" delle più note marce ai danni dei deportati ebrei durante la seconda guerra mondiale. Altre centinaia di migliaia furono massacrate dalla milizia curda e dall'esercito turco. Questo accadimento fu il primo genocidio moderno.

9 GENOCIDIO HOLODOMOR :

10 Genocidio holodomor: Holodomor, noto informalmente anche come Genocidio ucraino o Olocausto ucraino, è il nome attribuito alla carestia, di origine sia dolosa sia naturale, che si abbatté sul territorio dell'Ucraina negli anni dal 1929 al 1933 e che causò milioni di morti. Il termine Holodomor deriva dall'espressione ucraina moryty holodom ,che significa "infliggere la morte attraverso la fame". In Ucraina, il giorno ufficiale di commemorazione dell'Holodomor è il quarto sabato di novembre. Prendendo come riferimento la definizione giuridica di genocidio e le diverse testimonianze storiche raccolte dagli anni Trenta a questa parte, si può definire il fenomeno come un genocidio provocato dal regime sovietico.

11 GENOCIDIO SHOAH :

12 GENOCIDIO SHOAH : Dalla metà del XX secolo con il termine Olocausto si indica, per antonomasia, il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa. Esso consistette nello sterminio di un numero compreso tra i 5 e i 6 milioni di ebrei, di ogni sesso ed età. L'Olocausto in quanto genocidio degli ebrei è chiamato anche con il nome di Shoah .La distruzione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa. venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte. Questo evento non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista.

13 La parola "Olocausto" deriva dal "bruciato interamente", ed era inizialmente utilizzata ad indicare la più retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo. L'uso del termine Olocausto viene anche esteso a tutte le persone, gruppi etnici e religiosi ritenuti "indesiderabili" dalla dottrina nazista, e di cui il Terzo Reich aveva previsto e perseguito il totale annientamento nel medesimo evento storico: essi potevano comprendere, secondo i progetti del Generalplan Ost: popolazioni delle regioni orientali europee occupate ritenute "inferiori", e includere quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, nazioni e gruppi etnici quali Rom, Sinti, Jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap.

14 GENOCIDIO CAMBOGIA :

15 Genocidio in Cambogia :
Con Genocidio cambogiano o Autogenocidio cambogiano ci si riferisce al processo di epurazione del popolo cambogiano avvenuto tra il 17 aprile 1975 e il 7 gennaio 1979, ovvero nell'arco dell'esistenza della Kampuchea Democratica. Il conteggio delle vittime dei Khmer Rossi ha prodotto risultati che variano da un minimo di a un massimo di morti. Questo conteggio riguarda le vittime delle esecuzioni, delle carestie e dell'assenza di cure mediche.

16 GENOCIDIO RUANDA :

17 Genocidio in Ruanda: Il genocidio del Ruanda fu uno dei più sanguinosi episodi della storia del XX secolo. Dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, per circa 100 giorni, vennero massacrate sistematicamente (a colpi di armi da fuoco, machete pangas e bastoni chiodati) tra e di persone. Il genocidio, ufficialmente, viene considerato concluso alla fine dell'Opération Turquoise, una missione umanitaria voluta e intrapresa dai francesi, sotto autorizzazione ONU. Il genocidio fu perpetrato dall'etnia Hutu. Le vittime furono prevalentemente Tutsi.

18 L'idea di una differenza di tipo razziale fra gli Hutu e i Tutsi è legata al primo colonialismo belga in Africa. I coloni belgi si basarono sulla semplice osservazione dell'aspetto fisico degli appartenenti ai diversi gruppi. Essi osservarono che i Twa (un terzo gruppo etnico dell'area) erano di bassa statura (come i pigmei), gli Hutu erano di media altezza, e i Tutsi erano molto alti e snelli. Inoltre, i Tutsi tendono ad avere il naso, e l'intero volto, più sottile. La divisione tuttavia esisteva già nonostante la monarchia belga abbia aumentato le discordie interne,creando apposite carte d'identità per gli hutu e per i tutsi. Anticamente si poteva passare da un gruppo ad un altro, ci si poteva sposare tra gruppi diversi. La differenza era prevalentemente di tipo sociale: i Tutsi erano più ricchi degli Hutu e nell'ultimo gradino della scala sociale vi erano i Twa. Ma non era definitivo, chiunque poteva migliorare la propria condizione. I colonizzatori belgi fecero l'errore di considerare questi gruppi come delle divisioni razziali. Così facendo i gruppi si irrigidirono e non fu più possibile cambiare gruppo. I Tutsi divennero i ricchi al potere, gli Hutu i poveri che dovevano subire tutto. Dopo sanguinose rivolte e massacri, gli Hutu, con l'accordo dei belgi, presero il potere e iniziò la lunga persecuzione dei Tutsi. Molti di loro fuggirono nei Paesi limitrofi, soprattutto in Uganda. Nel periodo del genocidio gli Hutu erano il gruppo di popolazione maggiore.

19 GENOCIDIO BOSNIA :

20 realizzata anche attraverso il massacro delle popolazioni civili.
Genocidio in Bosnia: La Bosnia ed Erzegovina fu colpita dalla pulizia etnica, dalle crudeli sofferenze imposte alla popolazione civile, dal disprezzo manifestato per l’arte e la cultura in tutte le sue forme. L’aggressione serba, e poi quella croata, sul territorio bosniaco si caratterizzava per le offensive che avevano la stessa natura: fin dall’inizio si trattò di una guerra contro i civili, sistematicamente colpiti come bersaglio bellico essenziale. Il bersaglio prescelto dai miliziani serbi, durante l’intera offensiva, sono state le popolazioni civili indifese. Sono stati i cittadini e le strutture urbanistiche delle principali città. Bogdan Bogdanović, ex sindaco di Belgrado, parla non solo di genocidio, ma di urbicidio, e descrive il rito del massacro delle città che caratterizzò le guerre balcaniche. Come egli osserva, “il gesto dell’aggressore ricorda quello di un folle che gettasse del vetriolo sul volto di una bella donna, promettendogliene uno nuovo, ancora più bello”. Si ricorda brevemente che sin dagli inizi della guerra i serbi si erano assicurati il controllo del 70% del territorio della Bosnia ed Erzegovina, accompagnata a sua volta da un’usurpazione progressiva del potere politico a cui seguì una massiccia campagna di pulizia etnica, realizzata anche attraverso il massacro delle popolazioni civili. Presto nascono dei campi di sterminio per le etnie indesiderate, organizzati nelle zone a controllo serbo, permettendo ai serbi di controllare alla fine del 1992 il 70% del territorio bosniaco, di cui il 50% era costituito dalla popolazione musulmana. Lo stesso processo di pulizia etnica si è avuto in misura e forme diverse su tutto il territorio bosniaco, ed il genocidio non ha riguardato soltanto la popolazione musulmana, ma tutti gli altri popoli costretti all’allontanamento, i quali pagarono il prezzo più alto nella realizzazione del progetto della Grande Serbia.

21 Durante la guerra le strategie erano diventate sempre più brutali, l’attacco programmato alla dignità personale costituiva una caratteristica costante, uno degli strumenti bellici regolarmente utilizzati soprattutto dalle autorità politiche e militari serbe. In questo senso l’assedio di Sarajevo, durato più di mille giorni, costituisce un caso particolare, in quanto le milizie serbo-bosniache e l’ex armata jugoslava miravano non soltanto a distruggere e uccidere, per costringere il governo bosniaco alla resa, ma soprattutto a maltrattare e umiliare, dilaniando in tal modo l’integrità fisica e psichica delle persone. La guerra in Bosnia ed Erzegovina ha lasciato tracce terribili non tanto per la distruzione delle città e dei villaggi, quanto per la perenne battaglia combattuta dalle donne, dai bambini e dai sopravvissuti ai campi di sterminio.

22 Realizzato da : Ambiveri Alessandro, Scazzari Denise e Papa Cristian


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