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4° TRIMESTRE 2014 LEZIONE 2 DELLA SCUOLA DEL SABATO SABATO 11 OTTOBRE 2014 SABATO 11 OTTOBRE 2014 IL PERFEZIONAMENTO DELLA NOSTRA FEDE.

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1 4° TRIMESTRE 2014 LEZIONE 2 DELLA SCUOLA DEL SABATO SABATO 11 OTTOBRE 2014 SABATO 11 OTTOBRE 2014 IL PERFEZIONAMENTO DELLA NOSTRA FEDE

2 Giacomo 1:2-3 La prova della vostra fede Giacomo 1:4 La fede che rende perfetti Giacomo 1:5-6 Chiedere con fede Giacomo 1:7-8 La fede e il dubbio Giacomo 1:9-11 Il povero e il ricco Giacomo 1:2-11

3 “Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza” (Giacomo 1:2-3) Pietro ci dice che dobbiamo essere “afflitti da diverse prove” (1P. 1:6). Come possiamo essere “gioiosi” quando siamo afflitti dalle prove? L’espressione “prova della vostra fede” fa riferimento al processo in cui si prova una cosa. La fede del credente è provata in diversi modi (talvolta dolorosi) in moda tale da risplendere come l’oro e produrre il suo frutto: pazienza (perseveranza - costanza). Come esercitare la fede: 1.Credere in un Padre amorevole. 2.Confidare nella sua saggezza. 3.Agire sulla base della sua Parola. Colui che è capace di vedere per fede il frutto finale, al di là dell’afflizione presente, è beato. (Mt. 5:12). Avremo “grande gioia” se guarderemo all’oro già raffinato, anzichè guardare al fuoco.

4 “E la costanza compia in voi un'opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti” (Giacomo 1:4) FedeProvaPazienza La meta che Dio ci propone è diventare perfetti (maturità spirituale) e integri (totalmente completi). Quando raggiungeremo questa perfezione, secondo Efesini 4:13? Solo quando saremo come Cristo saremo perfetti. Paolo era cosciente di non averla ancora raggiunta (Fil. 3:12-15). Noi, come lui, dobbiamo proseguire sempre verso la meta. Perfezione

5 “Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede senza dubitare, perché chi dubita è simile all'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là.” (Giacomo 1:5-6)

6 “Non pensi infatti un tal uomo di ricevere qualcosa dal Signore, perché è un uomo dal cuore doppio, instabile in tutte le sue vie” (Giacomo 1:7-8) Come Elia, Giacomo ci domanda: “Fino a quando zoppicherete dai due lati?” (1Re 18:21). “L’uomo di animo doppio” vacilla tra la fede e il dubbio. Una fede che proviene da Dio ed è stata purificata nel crogiuolo delle prove è una fede che smuove le montagne. Una fede esente da dubbi. La nostra fede deve essere viva e crescere. Questo succede solo quando esercitiamo quella fede cercando Dio e confidando in lui in ogni circostanza.

7 “Le vicissitudini della vita cristiana dovrebbero essere quelle che elargiscono maggiori benedizioni. Le provvidenze speciali ricevute nelle ore dolorose dovrebbero incoraggiare l’anima ai futuri attacchi di Satana, e prepararla affinchè resti ferma nelle prove crudeli. La prova della nostra fede è più preziosa dell’oro. Ma per sopportare le prove dobbiamo avere questa fede, questa fiducia in Dio che non sarà mai smossa dagli argomenti e dalle tentazioni dell’ingannatore. Prendiamo la chiara Parola del Signore, studiamo le sue promesse e appropriamoci di esse. “La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio” (Romani 10:17). Felice è l’anima che, quando è tentata, è ricca nella conoscenza delle Scritture e si rifugia nelle promesse di Dio. Abbiamo bisogno di quella fede durevole e calma, quel coraggio morale che solo Cristo può dare, in modo da affrontare le prove ed essere fortificati per compiere il nostro dovere” E.G.W. (Review and Herald - 17 Aprile 1894)

8 “Or il fratello di umili condizioni si glori della sua elevazione, e il ricco del suo abbassamento, perché passerà come un fiore di erba. Infatti, come si leva il sole col suo calore ardente e fa seccare l'erba, e il suo fiore cade e la bellezza del suo aspetto perisce, così anche il ricco appassirà nelle sue imprese” (Giacomo 1:9-11) I ricchi appassiranno (Giacomo 1:11) Devono preoccuparsi per l’orfano e la vedova (Giacomo 1:27) Si preoccupano solo di sè stessi (Giacomo 5:1-4) Trattengono il premio dei loro operai (Giacomo 5:4) Le ricchezze seccano il seme dell’Evangelo (Luca 8:14) Devono preoccuparsi dei bisognosi (Matteo 25:37-40) Si preoccupano solo di sè stessi (Luca 12:16-21) L’operaio è degno del suo salario (Luca. 10:7)

9 “La Bibbia non condanna un uomo ricco per il semplice motivo che è ricco; non dice che acquisire ricchezze sia un peccato, né che il denaro sia la radice di tutti i mali. Al contrario la Scrittura dichiara che è Dio che permette di acquisire dei beni. Questa capacità rappresenta un talento prezioso quando viene consacrato a Dio e utilizzato per lo sviluppo della sua opera. La Bibbia non condanna il genio o l’arte: sono delle manifestazioni della saggezza accordata da Dio. Non possiamo accrescere la purezza o la santità rivestendo il nostro corpo di tela di sacco o privando la nostra casa di ciò che procura benessere, comodità o esprime buon gusto. La Scrittura ci insegna che la ricchezza diventa pericolosa soltanto quando entra in competizione con i beni eterni. Il possesso di cose terrene e temporali rappresenta un’insidia quando assorbe i nostri pensieri, i nostri affetti o limita l’adorazione che Dio richiede.” E.G.W. (Consigli sull’economto cristiano - pag. 98-99)


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