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Sociologia delle comunicazioni Postoperaismo e general intellect 21.4.2010.

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Presentazione sul tema: "Sociologia delle comunicazioni Postoperaismo e general intellect 21.4.2010."— Transcript della presentazione:

1 Sociologia delle comunicazioni Postoperaismo e general intellect 21.4.2010

2 La rivoluzione digitale 1.La rivoluzione digitale sancisce la fine del monopolio capitalistico sui mezzi di produzione. (Yochai Benkler) 2.Il lavoro gratuito…svolge un ruolo determinante nel nuovo modo di produrre (Benkler) 3.Le cosiddette tecnologie del web 2.0 favoriscono lo sviluppo di modalità di cooperazione produttiva ‘orizzontali’ (Don Tapscott; Clay Shirky) 4.L’accesso ai commons immateriali deve essere preservato (Lawrence Lessig) 5.Il punto di approdo della New Economy potrebbe essere una nuova forma di capitalismo senza proprietà, o, addirittura, una sorta di ‘socialismo digitale’ (Lessig; Kelly) (Formenti 2009: 134)

3 Matteo Pasquinelli ‘L’algoritmo PageRank di Google: diagramma del capitalismo cognitivo e rentier dell’intelletto comune” (in Chicchi e Roggero 2009)

4 “PageRank introduce una rottura rivoluzionaria nelle tecnologie…dei motori di ricerca dei tardi anni Novanta: l’apparentemente piatto oceano di dati rappresentato da Internet viene per la prima volta plasmato da Google in gerarchie dinamiche secondo la visibilità e l’importanza di ciascun sito web. Il ranking di una pagina web è abbastanza intuitivo da comprendere: questo valore è determinato dal numero e qualità dei link entranti. In particolare, un link proveniente da un nodo con un rank superiore ha più valore di un nodo con un rank inferiore.” (Pasquinelli 2009: 154)

5 “Google fornì per primo una formula per tracciare il valore di rete di un singolo testo all’interno di un ipertesto dinamico e caotico in costante crescita.” (Pasquinelli 2009: 155)

6 “…al contrario dei media tradizionali, Google in sé non produce alcun contenuto… cattura lo spazio d’attenzione di milioni di pagine web ed utenti attraverso il suo programma di syndication pubblicitaria Adsense, che fornisce una leggera infrastruttura di banner testuali che infiltrano ogni interstizio del web come un parassita sottile e monodimensionale, estraendo profitti senza produrre alcun contenuto. Il denaro entra in questo ciclo attraverso il programma Adwords e viene quindi in parte redistribuito a singoli blogger o imprese attraverso il programma AdSense.” (Pasquinelli 2009: 157)

7 Quinta e ultima tesi: Kevin Kelly (editore Wired magazine). La rete produce una nuova forma di ‘socialismo digitale’ che si differenzia notevolmente dal socialismo tradizionale “Si tratta di un socialismo che non inneggia alla lotta di classe e al controllo statale sul mercato, ma appare, al contrario, perfettamente in linea con la tradizione del libertarismo americano, con il suo mix di individualismo e comunitarismo, antimonopolista più che antimercato.” (Formenti 2009: 137)

8 “questa inedita forma di socialismo avrebbe poco da spartire con la tradizione egualitaria del socialismo europeo; le dinamiche di rete non appiattiscono le differenze, ma al contrario le esaltano: rispettano le leggi di potenza (il principio 80/20 di paretiana memoria) in quanto i network sono tenuti assieme… dalle élite che gestiscono tantissime connessioni; selezionano una nuova aristocrazia meritocratica…” (Formenti 2009: 137)

9 Operaismo/postoperaismo italiano Corrente di pensiero e di ricerca marxista italiana che si sviluppa in Italia all’inizio degli anni 60 I Quaderni Rossi (1961-1966) fondati da Mario Tronti, Toni Negri e Renato Panzieri Nel 1969 si scioglie in due movimenti politici rivali Potere Operaio e Lotta Continua Anni ‘70 pensiero che guida la galassia dei movimenti della cosiddetta Autonomia Operaia

10 Dall’oggettività delle leggi del capitale alla centralità della soggettività della classe operaia: la classe operaia come motore dello sviluppo economico attraverso le sue pratiche di resistenza e di auto-costituzione (anti- sindacalismo) Dalla classe alla composizione di classe come forza in mutazione Dalla contraddizione all’esodo e al potere costituente. Autori principali: Mario Tronti, Maria Rosa Dalla Costa, Sergio Bologna, Paolo Virno, Toni Negri; Maurizio Lazzarato, Christian Marazzi, Carlo Vercellone, Andrea Fumagalli, Gigi Roggero Influenza su Marxismo e sociologia delle comunicazioni inglese e nordamericana a seguito della pubblicazione di Negri e Hardt Empire (2000), e traduzioni Postoperaismo come alternativa al discorso della rivoluzione digitale (Formenti 2009)

11 “Christian Marazzi richiama l’attenzione sul fatto che l’intera storia del modo di produzione capitalistico può essere letta come alternanza di fasi di de- socializzazione e ri-socializzazione nel senso che il meccanismo delle enclosure si ripropone periodicamente come colonizzazione capitalistica (de- socializzazione) di attività sociali esterne al mercato (come l’espropriazione settecentesca dei terreni demaniali da parte dei proto capitalisti agrari in Inghilterra) cui seguono momenti di emancipazione (ri-socializzazione) di determinate attività sociali dalla logica del mercato ( dai servizi sociali… ai commons immateriali che la Rete ha generato dando vita a nuovi ambiti di relazioni sociali esterni al mercato)” (Vercellone 2009: 137)

12 “Dalle leggi della dinastia Tudor, ai provvedimenti di deregulation dei governi Thatcher e Reagan, al Digital Millennium Copyright Act si susseguono da secoli atti politici finalizzati all’invenzione di merci fittizie e alla creazione di scarsità artificiale: divengono merce la terra, la forza-lavoro, la salute, il sapere, tutte le forme di creatività umana, le emozioni, i sentimenti ecc.” (Formenti 2009: 138)

13 General Intellect Derivato da un testo di Marx ‘il frammento sulle macchine’ scritto nel 1858, una sezione dei Grundrisse (i lineamenti fondamentali di critica all’economia politica), lavoro preparatorio alla stesura della Per la critica dell’economia politica (1859), editi e pubblicati per la prima volta in versione integrale a mosca nel 1939-1941 e poi cominciano a circolare in occidente tra anni 60 e 70 (giovane Marx). Anello di congiunzione tra giovane Marx e il Marx del Capitale.

14 “Here Marx defends what can hardly be called a ‘Marxian’thesis. He claism that….abstract knowledge – primarily, yet not only of a scientific nature – is in the process of becoming no less than the main force of production and will soon relegate the repetitious labour of the assembly line to its fringes. This is the knowledge objectified in fixed capital and embedded in the automated system of machinery”. (Paolo Virno General Intellect)

15 “General intellect: this English expression of unknown origini is perhaps a rejoinder of Rousseau’s volonté générale, or a materialist echo of the Nous Poetikos, the impersonal and separate ‘active mind’ discussed by Aristotle in De Anima.” (Paolo Virno General Intellect)

16 “According to Marx, the general intellect – i.e. knowledge as the main productive force – fully coincides with fixed capital – i.e. the ‘scientific power’ objectified in the system of machinery. Marx thus neglects the way in which the general intellect manifests itself as living labour… the relation between knowledge and production is articulated in the linguistic cooperation of men and women and their concrete acting in concert, rather than being exhausted in the system of machinery.” (Paolo Virno General Intellect)

17 “The ‘general intellect’ includes formal and informal knowledge, imagination, ethical tendencies, mentalities and ‘language games’. Thoughts and discourses function in themselves as productive ‘machines’ in contemporary labour …” (Virno GI) (Paolo Virno General Intellect)

18 “”Mass intellectuality is the composite group of Postfordist living labour, not merely of some particularly qualified third sector: it is the depository of cognitive competences that cannot be objectified in machinery. Mass intellectuality is the prominent form in which the general intellect is manifest today. The scientific erudition of the individual labourer is not under question here. Rather, all the more generic attitude of the mind gain primary as productive resources.” (Paolo Virno General Intellect)

19 Forze produttive incarnate nell’intellettualità di massa secondo vari teorici postoperatisti: la facoltà del linguaggio la disposizione a imparare la memoria il potere di astrazione e relazione la tendenza all’auto-riflessività il potere di affezione il potere di sentire e di emozionarsi la performatività del corpo

20 L’intellettualità di massa come memoria sociale, deposito di modi di fare, sentire, pensare etc Fondo comune di processi di risingolarizzazione Interfaccia con la macchina e general intellect napoletano: esempio Massimo Troisi, la sua famiglia, Napoli, il cinema, la televisione http://www.youtube.com /watch?v=nACLF2GQN1 M&feature=related


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