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VENDITE ALL’ESTERO DI VINI: COME DIFENDERE IL PROPRIO MARCHIO

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Presentazione sul tema: "VENDITE ALL’ESTERO DI VINI: COME DIFENDERE IL PROPRIO MARCHIO"— Transcript della presentazione:

1 VENDITE ALL’ESTERO DI VINI: COME DIFENDERE IL PROPRIO MARCHIO

2 L’ITALIA. LE VENDITE DI VINO ALL’ESTERO 2013
2013: crescita degli scambi mondiali di vino arrivati a 34,3 miliardi di dollari (contro i 32,6 del 2012) L’Italia ha raggiunto una quota mercato del 19% In dieci anni il valore dell’export italiano è cresciuto del 90% (Fonte Rivista Tre bicchieri febbraio 2014 e Wine Monitor) DATI: EXPORT vino italiano soglia record dei € 5 mld è l’effetto di crescita del 9% di acquisti oltre confine TENDENZA: CRESCITA +9%, ma QUANTITA’ -3,%. = Meno quantità più valore (Sole24ore ott 2013)

3 ESPORTAZIONI DI VINO ITALIANO 2005-2013
Fonte Istat

4 LE VENDITE IN EUROPA Export vini italiani in Europa 2013 Francia ,9 % UK ,4 % Polonia ,5 % Germania % Romania % Tutti evidenziano una maggiore spesa in vini di qualità Nuovi mercati dell’Est Europa: l’Italia è leader in Ungheria, Bulgaria e Repubblica Ceca (Fonte Winenews)

5 LE VENDITE EXTRA UE USA 72% del vino consumato dagli Americani è italiano 2013: Super performance italiana- import è cresciuto del 5,5% (spumanti oltre 9%) RUSSIA 2013: Fatturato vini italiani +12% valore e +2% volumi Spumanti: + 49% in termini economici e + 43% in volumi, leadership italiana con quota di mercato del 63% (Fonte WineMonitor Nomisma su import vino 2013)

6 LE VENDITE EXTRA UE CINA
2013: Export italiano + 11% (le «bollicine» crescono dell’80% rispetto al 2012, il doppio rispetto a champagne) in termini di valore è quasi raddoppiato : +86% AFRICA Valore di import relativamente basso ($ 535 mil = Danimarca), ma in crescita Vini italiani: l’export vale quasi 13 milioni di $ (valore cresciuto del 70% in 5 anni) (Fonte Wine Monitor)

7 IL 2013 INCORONA L’ITALIA TRA I TOP ESPORTATORI
L’ITALIA AL TOP IL 2013 INCORONA L’ITALIA TRA I TOP ESPORTATORI Valori e variazioni nell’export di vino dei principali player internazionali Paesi 2003 2013 Var. 2013/03 Var. 2013/12 (Milioni €) (%) FRANCIA 5.874 7.857 33,7% 0,2% ITALIA 2.680 5.030 87,7% 7,7% SPAGNA 1.445 2.467 70,7% 1,8% CILE 592 1.409 137,9% 1,6% AUSTRALIA 1.361 1.337 -1,7% -12,1% STATI UNITI 529 1.174 122,0% 9,0% * dato stimato, Fonte: Wine Monitor

8 CONTRAFFAZIONE: Un Fenomeno impressionante
Alcuni dati: Falsa 1 bottiglia a scaffale di vino su 2 Solo 1 prodotto su 4 spacciato per italiano lo è davvero Casi eclatanti: Wine kit Rudy Kurniawan (USA) e i falsi da collezione (Fonte Federdoc e TMNews.it))

9 IL MERCATO DEL FALSO. MODALITA’
Varie forme: CONTENUTI Adulterazione-Sofisticazione-Falsificazione MARCHI E DENOMINAZIONI Contraffazione DANNI per € 2 mld Italian sounding: fenomeno diffuso in tutto il mondo che utilizza in maniera impropria parole, immagini e marchi uguali, simili a oppure evocativi di marchi/prodotti italiani

10 TUTELARSI DALLA CONTRAFFAZIONE. IL MARCHIO
E’ il segno distintivo con il quale l’azienda contraddistingue i prodotti che produce e immette sul mercato Determina la riconducibilità del prodotto e dei pregi all’azienda La registrazione è l’unica via: per attribuire al titolare un diritto certo (pubblicità nei registri) e opponibile a terzi per difendere i propri prodotti da imitazioni, concorrenza sleale e falsi

11 IL MARCHIO COME ESCLUSIVA
Il DIRITTO DI ESCLUSIVA consente al titolare del marchio di: Impedire a terzi non autorizzati l’uso del segno uguale o simile per prodotti o servizi simili Impedire a terzi di registrare marchi simili al proprio che possano confondere l’acquirente Chiedere agli organi competenti la possibilità di annullare i marchi registrati posteriormente qualora idonei a creare confusione Vendere o licenziare il marchio a terzi

12 IL MARCHIO. COSA PROTEGGE
Denominazione Etichetta Forma della Bottiglia

13 I REQUISITI DI VALIDITA’. LA RICERCA DI ANTERIORITA’
NOVITA’ + CAPACITA’ DISTINTIVA + NOVITA’ RICERCA DI ANTERIORITA’ Nelle banche dati on-line (UIBM – UAMI - OMPI) ATTENZIONE evidenziano solo la presenza di marchi identici anteriori >>> NO marchi simili o aspetti grafici! Rivolgersi a un PROFESSIONISTA, anche per la ricerca di anteriorità nei singoli Paesi di interesse

14 I PRODOTTI E I SERVIZI. CLASSIFICAZIONE DI NIZZA
Nella domanda: indicare i prodotti e servizi secondo la lista contenuta nella CLASSIFICAZIONE DI NIZZA SCELTA IMPORTANTE: ambito di operatività del marchio è da considerare ex ante in prospettiva VINI Classe 33 (bevande alcoliche tranne le birre) ma anche Classe 43 (servizi di ristorazione) ??? VALUTARE: i prodotti e servizi delle classi merceologiche escluse non sono oggetto di protezione

15 IL MARCHIO ITALIANO. ITER
1) DEPOSITO del richiedente o del mandatario della domanda di registrazione presso Ufficio Italiani Marchi e Brevetti (UIBM) 2) ESAME FORMALE (non sostanziale) 3) CONCESSIONE Conferisce un diritto di esclusiva valido solo nel territorio italiano, rimanendo dunque esclusa la tutela in altri Paesi, salvo successive estensioni

16 IL MARCHIO COMUNITARIO. ITER
1) DEPOSITO del richiedente o del mandatario della domanda di registrazione presso l’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI) Possibilità di estensione della domanda di origine a Paesi esteri di interesse 2) ESAME FORMALE 3) CONCESSIONE Conferisce un diritto di esclusiva a carattere unitario con effetti in tutti i Paesi dell’Unione Europea

17 MARCHIO INTERNAZIONALE. ITER
1) DEPOSITO del richiedente o del mandatario di un’unica domanda presso l’OMPI tramite gli Uffici competenti del Paese d’origine 2) ESAME FORMALE e registrazione effettuati dagli UBM dei singoli Stati secondo le normative nazionali 3) CONCESSIONE Conferisce un fascio di diritti di esclusiva equivalente al deposito una serie di istanze in ciascuno degli Stati di interesse, ovvero tante singole registrazioni di marchio quanti sono i Paesi indicati nella domanda

18 IL MARCHIO. SINTESI Tipo di Marchio Ufficio Territorio ITALIANO UIBM territorio italiano COMUNITARIO OAMI Paesi Europei INTERNAZIONALE WIPO anche Paesi extra UE TUTELA di 10 ANNI rinnovabile all’infinito

19 I MARCHI DI ORIGINE – I vini di qualità
DOC certifica zone di origine e delimitata della raccolta uve (es.: solo in Piemonte sono più di 40) DOCG nome geografico della zona viticola (es. Barolo) o nella combinazione del nome storico del prodotto e della relativa zona di produzione (es.: Vino Nobile di Montepulciano) * Dal 2010 la classificazione DOC e DOCG è ricompresa nella categoria comunitaria DOP IGT vini prodotti in aree generalmente ampie ma con requisiti specifici * Dal 2010 la classificazione DOC e DOCG è ricompresa nella categoria comunitaria IGP

20 LA TUTELA GIUDIZIALE. AZIONI ESPERIBILI
DOVE In Italia e in tutti i territori dei Paesi in cui è registrato AZIONI *Merito: azioni di nullità marchio avversario *Cautelare: ordine di sequestro di prodotti e inibitoria per contraffazione di marchio EFFICACIA ANCHE IN VIA PREVENTIVA!!! Per prodotti non ancora in commercio nel territorio italiano: MA in mera detenzione, anche a soli fini di import/export o per attività preparatorie (ad es., etichettatura)

21 LA TUTELA GIUDIZIALE. ACQUISIZIONE DI INFORMAZIONI
ART. 121 bis C.P.I. (D.lgs. 140/2006) Applicabile sia nei giudizi di merito e cautelari Acquisizione di informazioni sull’origine e sulle reti di distribuzione di merci che violano il marchio: Nome e indirizzo dei produttori, distributori, fornitori Quantità prodotte, fabbricate, ricevute e ordinate Possibile ricostruire l’insieme dei soggetti coinvolti nella produzione, commercializzazione e acquisto dei prodotti contraffatti

22 include marchi e indicazioni geografiche (Art. 2 Reg.) VANTAGGI
LA TUTELA DOGANALE REG. UE n. 608/2013* <<Intervento delle Autorità Doganali nei confronti di merci sospettate di violare diritti di PI>> include marchi e indicazioni geografiche (Art. 2 Reg.) VANTAGGI Procedura semplice sequestro di oltre 100 MILIONI di articoli ogni anno Costi ridotti Efficacia *abroga Reg. CE n. 1383/2003

23 TUTELA DOGANALE. ITER Domanda scritta, nazionale o comunitaria, per ottenere l’intervento delle Autorità Doganali Le Dogane, nell’ambito della loro attività di sorveglianza, dispongono il fermo di merci sospette sulla base delle indicazioni fornite dal titolare dei diritti di PI Sequestro delle merci entro pochi giorni dal fermo, senza che sia necessario determinare previamente se vi sia stata una violazione Distruzione delle merci Procedimento penale d’ufficio a carico dell’importatore

24 CONCLUSIONI Registrare il marchio: diversamente non c’è tutela!! E……. Monitorare mercato e unfair competitors (anche attraverso le Dogane) Mettere in atto strategie difensive e iniziative legali più appropriate Attribuisce un monopolio nello sfruttamento dell’idea Diventa un meccanismo per la creazione di valore economico (intangible asset a bilancio, licensing, etc.)

25 GRAZIE A TUTTI STUDIO GIURI VIA XXIV Maggio 3, Firenze Avv. Marco Giuri IP SKILL Via Magenta 25, Torino Avv. Federico Zanardi Landi


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