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L’A NALISI DEL C ICLO DI V ITA : UN METODO PER VALUTARE SCENARI INFRASTRUTTURALI ALTERNATIVI S IMONETTA T UNESI ”ZERO WASTE: dal mito alla realtà” 10 Aprile.

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Presentazione sul tema: "L’A NALISI DEL C ICLO DI V ITA : UN METODO PER VALUTARE SCENARI INFRASTRUTTURALI ALTERNATIVI S IMONETTA T UNESI ”ZERO WASTE: dal mito alla realtà” 10 Aprile."— Transcript della presentazione:

1 L’A NALISI DEL C ICLO DI V ITA : UN METODO PER VALUTARE SCENARI INFRASTRUTTURALI ALTERNATIVI S IMONETTA T UNESI ”ZERO WASTE: dal mito alla realtà” 10 Aprile 2013

2 Le caratteristiche e i vantaggi dell’Analisi del Ciclo di Vita utili per ottimizzare la gestione rifiuti E’ un approccio scientifico e codificato che organizza e utilizza al meglio la grande quantità di dati disponibili sui prodotti e i sistemi (norme ISO 14040 e 14044) e evidenzia l’importanza di adattare la soluzione alle caratteristiche del territorio. INPUT OUTPUT I risultati sono ‘numeri’ verificabili che permettono di valutare il rendimento ambientale della produzione di un bene (o fornitura di un servizio) e facilitare il confronto pubblico sulle soluzioni alternative

3 … “rafforzare le misure da adottare per la prevenzione dei rifiuti, introdurre un approccio che tenga conto dell’intero ciclo di vita dei prodotti e dei materiali…” L’uso dell’ LCA è previsto dalla Direttiva Quadro Come strumento di pianificazione: “nell’applicare la gerarchia dei rifiuti, gli Stati membri adottano misure volte a incoraggiare le opzioni che danno il miglior risultato ambientale complessivo. A tal fine può essere necessario che flussi di rifiuti specifici si discostino dalla gerarchia laddove ciò sia giustificato dall’impostazione in termini di ciclo di vita in relazione agli impatti complessivi….” (Art.4 c2) Nella revisione della Strategia Tematica Prev&Ric, 2011, la Commissione ha richiesto ‘migliori informazioni e previsioni basate sul ciclo di vita degli impatti ambientali e sanitari delle strategie di gestione ….”

4 L’ LCA come strumento per valutare le strategie con cui ottimizzare un sistema di gestione integrato LCA permette di definire come la modifica impressa ad un pezzo del sistema di ripercuote sul resto del sistema integrato. CARATTERISTICHE RIFIUTI ORGANIZZAZIONE RACCOLTA TRASPORTI IMPIANTI INTERMEDI RECUPERO DA SCARTI ORGANICI TRASPORTI INTERNAZIONALI RECUPERO DI MATERIA DISCARICA RECUPERO ENERGIA CON TT La scelta corretta di scala territoriale e quantità è importante per non esportare gli impatti al di fuori del ‘caso studio’. PRE - TRATTAMENTO

5 Un sistema rifiuti integrato scambia costantemente materia ed energia con il resto della società e del sistema produttivo i confini del sistema rifiuti PREVENZIONE ADOTTANDO I CRITERI DELL’ECOLOGIA INDUSTRIALE LA DOMANDA A CUI DARE RISPOSTA DIVIENE: COME OTTIMIZZARE QUESTI SCAMBI ?

6 LCA permette di comparare il rendimento ambientale di SCENARI di gestione alternativi dopo aver accuratamente definito i CONFINI del sistema Recupero di materia: il contributo dei livelli di RD Ruolo degli scarti organici: recupero di materia ed energia Recupero di energia dai rifiuti residui - 3 strategie : TT diretto dei rifiuti residui pre-trattamento* dei RIR e avvio frazione secca a TT in impianto dedicato pre-trattamento RIR in assenza di impianto dedicato affidandosi al mercato: altri impianti TT; cementifici; centrali termiche I diversi tipi di TMB riconosciuti come tali e i relativi flussi di materiali sono descritti nel rapporto Juniper 2005

7 LCA strumento di sintesi - valutazione complessiva di scenari alternativi: principali categorie di impatto Tutti gli scenari: RD 55% Quando l’impatto ha valore negativo la gestione rifiuti risulta in un beneficio ambientale per il sistema esterno.

8 Confronto di scenari alternativi per il consumo di risorse abiotiche (caso studio 2)

9

10 I consumi del TMB dipendono da come i singoli processi sono assemblati e aumentano col grado di separazione: importanza del poter disporre di dati reali

11 Confronto di scenari alternativi per il consumo di risorse abiotiche (caso studio 2 – valori indicativi ) -500 kg carbone/ t CSS -900 kg carbone/ t CSS Importanza del disporre di dati reali ATTENZIONE ai CONTROLLI alle emissioni: protocolli ISPRA; scambio esperienze,…….

12 Confronto di scenari alternativi per il consumo di risorse abiotiche (caso studio 2 - valori indicativi )

13 Effetto dell’aumento della RD da 55% (SC1) a 65 % (SC2) sull’emissione di gas climalteranti ( valori indicativi )

14 Effetto dell’aumento della RD da 54% (SC1) a 65 % (SC2) sull’emissione di gas climalteranti Ottimizzare l’integrazione tra recupero di materia e recupero di energia

15 PRINCIPALI CONCLUSIONI a supporto della gestione di un sistema integrato  La discarica è la modalità di gestione peggiore: come in Italia dimostra l’elenco dei siti da bonificare  Il rendimento ambientale della gestione rifiuti migliora significativamente quando il recupero di energia è integrato con il recupero di materia.  Il TT termico dei rifiuti indifferenziati residui ha consistentemente un rendimento ambientale migliore del TT preceduto da pre- trattamento.  La combustione della frazione secca (CSS) in cementificio risulta in un migliore utilizzo del TMB.

16  Gli scarti organici – alimentari e vegetali – possono dare un significativo contributo anche al recupero di energia.  Superare l’obiettivo europeo del 50% di avvio a recupero di materia non si traduce necessariamente in un miglioramento del rendimento ambientale.  L’indicatore rifiuti biodegradabili a discarica predice il rendimento ambientale degli scenari. PRINCIPALI CONCLUSIONI a supporto della gestione di un sistema integrato

17 RACCOMANDAZIONI per rendere più efficace l’uso dell’LCA a supporto del miglioramento della gestione Ridurre l’incertezza raccogliendo dati specifici e realistici: sviluppare una banca dati italiana di impianti e attrezzature ed ottenere misure specifiche sulla composizione dei rifiuti. Includere negli impatti positivi la protezione delle funzioni del suolo e il recupero di P e N del compost. I risultati LCA mostrano l’importanza di adottare flessibilità nella scelta delle tecnologie di recupero energetico: le più adatte alla specifica realtà territoriale e produttiva, presente e futura.

18 RACCOMANDAZIONI per rendere più efficace l’uso dell’LCA a supporto del miglioramento della gestione Usare i risultati LCA per valutare il ruolo del recupero energetico dai rifiuti nel sistema energetico nazionale con scenari realistici: sia come fonti rinnovabili sia per i rifiuti indifferenziati; ruolo dell’energia marginale sostituita. Estendere i casi studio e applicare alla scala regionale e di bacino ottimale: verificare i vincoli posti dalla specificità territoriale. Includere in LCA i rifiuti speciali e i problemi futuri: RAEE; fluff delle auto, carcasse navi,…

19 BIBLIOGRAFIA (parziale) S. Tunesi, 2010. “The development of waste management infrastructure in England: public governance not personal guilt”. Environment Policy Report 2010, UCL Environment Institute. S. Tunesi, 2012 “Ottimizzare la gestione rifiuti con l’LCA del sistema integrato. Parte II: Analisi di sensitività.” Rifiuti Solidi, vol. XXVI, 5, 317 S. Tunesi, 2012 “Ottimizzare la gestione rifiuti con l’LCA del sistema integrato: risultati di un caso italiano. I Parte”. Rifiuti Solidi, vol. XXVI,4, 210. S. Tunesi, 2011. 'LCA of local strategies for the recovery of energy from waste in England, applied to a large municipal flow'. Waste Management, 31, 3. S. Tunesi, 2011. "Analisi della strategia di gestione rifiuti in Inghilterra", Rifiuti Solidi, 25. 77. Gentil E.C. et al. 2010 “Models for waste LCA: Review of technical assumptions.” Waste Management, 30, 2636. Arena U. et al. ‘The environmental performance of alternative solid WM options: LCA study’. 2003, Chem. Eng. Journal 96, 207. ISSI, ENEA. 2010. “Analisi ambientale ed economica della tecnologia VM Press per il trattamento del Rifiuto Urbano indifferenziato” Consonni S. et al. 2011 ‘Material and Energy recovery in integrated WM systems: Project overview and main results.’ Waste Management, 31, 2057. (E altri articoli della serie.) Rigamonti L. et al. 2011 “Bilancio ambientale su generazione e destinazione di flussi di materia da raccolta differenziata RSU in provincia di Reggio Emilia.” Seminario. Politecnico di Milano.

20 simonetta.tunesi@gmail.com


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