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Viareggio 16 settembre 1944: la Liberazione

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Presentazione sul tema: "Viareggio 16 settembre 1944: la Liberazione"— Transcript della presentazione:

1 Viareggio 16 settembre 1944: la Liberazione

2 8 settembre 1943 armistizio italiano con gli Anglo americani Occupazione della città da parte dei Tedeschi 14 novembre 1943 la Germania dichiara la città “zona d’operazioni militari “ come possibile area di sbarco degli Alleati Inizia lo sfollamento della popolazione verso l’interno

3 I ricordi di una viareggina sfollata
“ I primi due anni passarono abbastanza bene, all'infuori che avevamo poco da mangiare, perché era tutto tesserato, ma bombe e cannonate non sapevamo ancora che cosa fossero. Ma purtroppo, col passare del tempo tutto ciò precipitò e anche noi ci trovammo di fronte a ciò che significava realmente la guerra. Una sera eravamo a cena e all'improvviso suonò l'allarme. Come al solito pensavamo che non sarebbe accaduto niente, ma all'improvviso si sentì un rumore di aerei che cominciarono a lanciare dei bengala; mio padre che aveva fatto la prima guerra mondiale e sapeva di che cosa si trattasse, ci disse di uscire subito di casa e di andare in aperta campagna, e così si fece. Ma appena fatto un chilometro si cominciò a sentire il sibilo delle bombe che stavano cadendo. Sotto consiglio di mio padre mi gettai in terra, per il pericolo dello spostamento d'aria, ma mia madre spaventata, continuava a scappare; io non sapevo come impedirglielo e mi gettai su di lei e con il peso del mio corpo le impedii di fuggire. Credo che in quel momento io abbia provato una grande paura: gente che urlava da ogni parte, terrorizzata, bambini che piangevano attaccati al collo delle proprie madri. Quando fu tutto finito, si seppe che le bombe erano cadute a poca distanza da noi, e questo avvenne la sera di Tutti i Santi, ed era il primo bombardamento su Viareggio ( 1 novembre 1943 ). Fortunatamente non ci furono morti.

4 Il giorno dopo, i miei genitori decisero che non era più possibile restare a casa nostra, dato che in linea d'aria eravamo molto vicini alla stazione, obbiettivo molto ricercato dal nemico. Così verso sera, preso il minimo indispensabile, si andò ad abitare da mia sorella che abitava in aperta campagna, lontana da obbiettivi militari; lì si trascorsero alcuni mesi, non privi comunque di terrore, con continui bombardamenti sia di giorno che di notte, con diversi nostri conoscenti feriti sotto le macerie. Un giorno che il bombardamento fu ancora più tremendo con parecchie vittime, mia madre che fra tutti era quella che si spaventava di più, decise che anche in campagna non era più il caso di stare. Così, insieme ad altre famiglie che abitavano vicino a noi, si decise di sfollare e si partì per la montagna”

5 ordinanza di sfollamento obbligatorio aprile 44
Dal 1^ novembre 1943 al febbraio del 1945 Viareggio fu bombardata 62 volte dall’aviazione anglo- americana nell’ambito dell’OPERAZIONE “STRANGLE” (Strangolamento ) strategia aerea per colpire ogni possibile infrastruttura ( strade, ponti, ferrovie, porti ecc.) ed impedire così rifornimenti alle truppe tedesche. Gli obiettivi più importanti nella dorsale tirrenica , oltre il porto di Livorno e la stazione di Pisa , la stazione e il cavalcavia di Viareggio , il suo porto, la Darsena ed i cantieri Picchiotti (perché producevano mezzi navali d’assalto come i MAS). Viareggio fu quasi rasa al suolo dai bombardamenti e molti furono i civili morti ( circa 110) e feriti

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11 Nel ‘44 Viareggio è praticamente distrutta,
soprattutto la parte più antica: il fitto e un po’ disordinato reticolo urbano che s’era sviluppato a partire dal primo Cinquecento attorno alla Torre Matilde e poi lungo le attuali vie Regia e San Francesco sino all’altezza di via Battisti. Scomparvero polverizzati antichi edifici (il vecchio Municipio, il Regio Casino, il teatro Pacini, la chiesa di Sant’Antonio con l’annesso convento francescano ecc.)

12 I Tedeschi si ritirano rappresaglie strategia delle stragi
Al maggiore Walter Reder , comandante del XVI battaglione della XVI Divisione Granatieri SS.(il battaglione della morte)sono da ascrivere la strage di Sant’Anna di Stazzema (12/8/44),560 vittime,di Bergiola (16/8),70 vittime, le esecuzioni sommarie di Bardine San Terenzo di Lunigiana (17/8), 53 civili, di Valla di Lunigiana (19/8),107 civili, di Vinca di Massa Carrara ,(24/8) ,200 vittime, sul fiumeFrigido, a Marzabotto, in provincia di Bologna (settembre 44 ) , più di 1800 vittime. La tecnica usata dalle SS è la stessa , appresa nelle scuole militari naziste, e già usata per molti villaggi europei :prevede l’annientamento di uomini (anche bambini, vecchi, donne) e animali, incendi di case e stalle, il seminare terrore. Il “piano Reder” non è,quindi, frutto della malvagità o della pazzia omicida dei singoli individui e la marcia della morte del 16^ battaglione rispondeva ad un preciso disegno dell’Alto Comando Germanico inteso a creare terrore e terra bruciata lungo la loro ultima linea difensiva , la linea Gotica, all’avvicinarsi della V Armata americana.

13 S. Anna di Stazzema I corpi di alcuni massacrati così come apparvero agli occhi dei primi soccorritori

14 Dopo lo sbarco in Normandia, il 6/06/44, il baricentro europeo della guerra , da parte degli Alleati, si sposta sulla Francia e il fronte italiano perde di importanza ,perché serve soprattutto a cercare di trattenervi il maggior numero possibile di divisioni tedesche Per ovviare all’indebolimento del fronte viene creata la Task Force 45, che unisce formazioni di specialità e nazionalità diverse : artiglieri contraerea USA E UK truppe di colore “Buffalo” fanti brasiliani partigiani e soldati italiani cobelligeranti inquadrati, truppe da montagna nordamericane battaglione NISEI, soldati americani di origine hawaina e giapponese

15 L’avanzata alleata , partita a maggio dalla linea “Gustav” a Cassino e dalla testa di ponte di Anzio e Nettuno , perde incisività e forza ovvero i tempi dell’avanzata rallentano molto: a fine luglio gli anglo-americani sono attestati lungo l’Arno e alle porte di Firenze dal 27 agosto avanzano verso la periferia di Pisa il 30/31 agosto i Tedeschi, in ritirata , prendono a demolire i ponti sull’Arno. il 5 settembre gli Angloamericani , che avanzano, raggiungono il Serchio il 10 settembre passano il Serchio a Vecchiano e arrivano alla periferia di Torre del Lago l’11 settembre viene raggiunto il padule di Massaciuccoli e la periferia di Viareggio. Dopo 3 giorni di combattimenti, il 16 settembre 1944, Viareggio fu “liberata” e occupata dagli Alleati , preceduti dai partigiani della “Marcello Garosi”.

16 . Ultima vendetta e colpo di coda dei Tedeschi è il bombardamento di Viareggio con gli obici dai monti circostanti, che provocò la morte di soldati e civili. 16/17 settembre : liberazione di Massarosa e di Camaiore 19 settembre : liberazione di Pietrasanta 21 settembre :liberazione di Forte dei Marmi Il 28 settembre 1944 la Task Force 45 entrò in contatto con le prime postazioni sulla linea Gotica. L’attacco sulla Gotica durò tutto l’inverno La data della “Liberazione” dell’Italia dall’occupazione nazista è il 25 aprile 1945.


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