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La struttura linguistica

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Presentazione sul tema: "La struttura linguistica"— Transcript della presentazione:

0 Il metamodello LA FORZA DEL LINGUAGGIO
La struttura profonda dell’esperienza acquisita è espressa verbalmente attraverso una struttura del linguaggio “superficiale” che nel tempo ha subito “cancellazioni”, “distorsioni” e “generalizzazioni”. Allo scopo di estrarre uno schema più completo del modello dell’esperienza delle persone occorre “potenziare la capacità di fare domande”, il metamodello consente di fare “domande specifiche” e ho 2 modi per metamodellare: 1) Ri-generalizzare (Es. davanti a chiunque?….tutte le volte?…..ogni volta che…..?), oppure 2) Specificare nel dettaglio (Es. che cosa ti fa….?)

1 La struttura linguistica
LA STRUTTURA DELL’ESPERIENZA LINGUISTICA STRUTTURA SUPERFICIALE CANCELLAZIONI DISTORSIONI GENERALIZZAZIONI STRUTTURA PROFONDA

2 Le cancellazioni linguistiche
SEMPLICI Sono frasi che omettono parti o intere informazioni Ho paura!……………….(di chi/cosa?) Sono confuso!……..(da chi/da cosa?) Non ho le idee chiare!…… .(di cosa?)

3 Le cancellazioni linguistiche
I VERBI NON SPECIFICATI FRASI CHE CONTENGONO VERBI CHE NON SPECIFICANO IL PROCESSO ESEMPIO: ...Penso, che domani pioverà! ...So, che Lucia è in ritardo! Per “Processo” si vuole indicare il procedimento linguistico attraverso il quale viene elaborato un pensiero.

4 Le cancellazioni linguistiche
LE COMPARAZIONI SONO FRASI CHE OMETTONO LO STANDARD DI VALUTAZIONE E NON SPECIFICANO COME LA COMPARAZIONE E’ STATA FATTA …E’ troppo caro!…. …Mario è il migliore!…. ESEMPIO: Rispetto a chi? Rispetto a cosa?

5 ASSENZA DI UN INDICE REFERENZIALE
Le cancellazioni linguistiche ASSENZA DI UN INDICE REFERENZIALE SONO FRASI CON SOGGETTI NON SPECIFICATI O VERBI CHE NON SI RIFERISCONO AL PROCESSO IN CORSO I romani sono simpatici!…. ESEMPIO: La presenza del verbo “essere” in frasi con soggetti “non trasformabili” in un processo in corso.

6 Distorsioni linguistiche
NOMINALIZZAZIONI SONO VERBI O PROCESSI TRASFORMATI IN UN QUALCOSA DI FINITO. QUESTO RIDUCE LA PERCEZIONE DELLA REALTA’ NELLA PERSONA NON OFFRENDO SCELTE DI COMPORTAMENTI ALTERNATIVI Queste parole sono “nominalizzazioni” cioè parole “trasformabili” in un processo in corso. AMORE AMICIZIA FIDUCIA RISORSE SERVIZIO QUALITA’ MOTIVAZIONE

7 La deformazione LETTURA DEL PENSIERO …..So cosa è meglio per lei….!
Quando si pensa di conoscere il pensiero altrui basandosi sulla nostra percezione …..So cosa è meglio per lei….! ….Andrea è arrabbiato con me!… ESEMPIO: Quando nella frase vi sono affermazioni che presuppongono la precisa conoscenza di stati emotivi o di pensieri dell’interlocutore, in sostanza la convinzione che una persona possa conoscere pensieri e sentimenti di un’altra persona senza una diretta comunicazione. Questa particolare forma di DEFORMAZIONE si chiama Lettura del pensiero. Per esempio: “Io non ti piaccio” domande Metamodello: “Come sai che non mi piaci?” “Tu ti aspetti che io ora ti dia una spiegazione” domande Metamodello: “Come fai a sapere quello che penso?”

8 La deformazione CAUSA - EFFETTO “Maria mi fa arrabbiare”
Quando è presente una convinzione che determina uno stimolo esterno e questo sia la causa della reazione “Maria mi fa arrabbiare” “La vista del sangue mi spaventa” ESEMPIO: Quando nella frase ci sono affermazioni che implicano la convinzione che la responsabilità di nostri gesti o stati emotivi non dipenda da noi ma da altre persone o situazioni. Si tratta di strutture superficiali chiamate CAUSA-EFFETTO per le quali chi comunica ha il convincimento che una persona o un insieme di circostanze possa compiere un’azione che causa ad un’altra persona l’esperienza di una certa emozione o stato interiore.

9 La deformazione SUPPOSIZIONI
Le supposizioni si riferiscono ad ogni situazione che viene considerata assolutamente vera. La supposizione è basata sul concetto di realtà in modo che la frase acquisti un senso compiuto

10 La deformazione EQUIVALENZA COMPLESSA
Causa - effetto tra due eventi distinti “Hai la scrivania in disordine, non sai lavorare” “E’ in ritardo, non le interesso più” “Se non mi prendo cura delle persone, esse non mi vorranno bene ESEMPI: A riferimento di questi esempi le domande Metamodello utilizzabili per contestare direttamente l’equivalenza sono: Come specificatamente il fatto di avere la scrivania in disordine, significa non sapere lavorare? Il fatto che sia in ritardo, vuol dire che non la interessi più? In quale modo non prendendoti cura delle persone, ritieni non debbano volerti più bene? Una equiparazione complessa e una malformazione semantica di una congiunzione sono entrambe generate da un processo di causa - effetto e, l’equivalenza complessa è utilizzata per installare e deformare una convinzione, nella quale l’oggetto del ricalco sul futuro, guida, verso un’aspettativa.

11 Equivalenza complessa “Cosa intendi per amore?”
Metamodello Distorsioni “continuo ad essere triste” “eri triste anche prima?” “ovviamente sei in ritardo” “Cosa intendi per ovviamente?” “ho bisogno di aiuto” ”Cosa posso fare per aiutarti?” Nominalizzazioni Lettura del pensiero Causa effetto Equivalenza complessa Presupposizioni “Non c’è più amore” “Cosa intendi per amore?” “so che sei arrabbiato” “Cosa ti fa pensare che io sia arrabbiato?” “per Mario è meglio così” ”Come lo sai?” “La vista del sangue mi fa svenire” “Cosa nel vedere il sangue ti fa svenire?” “Ilaria mi fa arrabbiare” ”Cosa fa Ilaria per farti arrabbiare?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “In che modo non portarti fiori significa che?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “Tutte le persone che ti amano ti portano fiori?” “Tutte le persone che non ti portano fiori non ti amano?”

12 Metamodello Cancellazioni Generalizzazioni Cancellazioni semplici
“ho paura” ”Hai paura di chi o cosa?” “gli italiani sono creativi” “quali italiani?” “loro arrivano tardi” “loro chi?” Cancellazioni semplici Comparazioni Mancanza di indice referenziale “sono curioso” “di cosa sei curioso?” “è troppo costoso” ”rispetto a cosa è troppo costoso?” “Mario è il migliore” “Migliore di chi, migliore in cosa?” “sei sempre in ritardo” “sempre?” “tutti i marziani sono fannulloni” “tutti?” Generalizzazioni Quantificatori universali Operatori modali Performativa persa “è giusto arrivare in orario” “secondo chi?” “si dice che sei in gamba” “chi lo dice?” “non posso rimanere” “cosa accadrebbe se lo facessi?” (Possibilità) “cosa te lo impedisce?” (Necessità) “devo andare via” “cosa accadrebbe se rimanessi?” (Possibilità) “cosa ti impedisce di restare?” (Necessità)


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