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ACLI: Impostazione metodologica1 IMPOSTAZIONE METODOLOGICA cosa e come proporre IMPOSTAZIONE METODOLOGICA cosa e come proporre  dalle precedenti esperienze.

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Presentazione sul tema: "ACLI: Impostazione metodologica1 IMPOSTAZIONE METODOLOGICA cosa e come proporre IMPOSTAZIONE METODOLOGICA cosa e come proporre  dalle precedenti esperienze."— Transcript della presentazione:

1 ACLI: Impostazione metodologica1 IMPOSTAZIONE METODOLOGICA cosa e come proporre IMPOSTAZIONE METODOLOGICA cosa e come proporre  dalle precedenti esperienze (Acli 1994), dalle ricerche effettuate su esperienze italiane ed europee, secondo la prospettiva di cambiamento in corso nel rapporto tra Ente e Cittadino ….  saranno effettuate iniziative divulgative di materiali e raccolta di idee per arricchire il dibattito che dovrebbe svilupparsi in Città tra i vari soggetti interessati e la cittadinanza stessa Dunque, non si tratta di inventare qualcosa ma di reimpostare una questione non ancora ben definita

2 ACLI: Impostazione metodologica2 RIPROGETTAZIONE DELLA DIFESA CIVICA RIPROGETTAZIONE DELLA DIFESA CIVICA  E’ opportuno riprogettare l’Istituto del Difensore Civico perché risultano emergere elementi obiettivi di insoddisfazione: modalità per la nomina, confusione di competenze, di ruolo, di organizzazione;  la ricerca per una reimpostazione prevede tre fasi: 1.impostazione metodologica della questione individuando uno schema teorico; 2.inserimento nello schema di elementi tratti da esperienze innovative (in fatto di difesa civica) 3.proposta di un modello (corredato da esperienze ACLI)

3 ACLI: Impostazione metodologica3 MODALITA’ PER LA NOMINA  L’Istituto del Difensore Civico è classificato come strumento di partecipazione civica  la prima fase del procedimento consiste nella sottoscrizione a sostegno dei candidati  la seconda fase consiste nella elezione da parte dell’Amministrazione (Gruppi Consiliari)  si tratta di un procedimento misto (e confuso), che ha bisogno di trasparenza, di dibattito e di confronto OSSERVAZIONE: la politica dovrebbe scoprire i vantaggi per cui l’Istituto del Difensore Civico possa conservare natura e caratteri di Istituto di partecipazione

4 ACLI: Impostazione metodologica4 DEFINIZIONE DI COMPETENZE  accanto a compiti attribuiti per legge vi sono spazi di intervento discrezionali  tali spazi dovrebbero essere “concordati” con la cittadinanza e con l’Amministrazione  all’inizio del mandato il Difensore Civico dovrebbe elaborare un programma di lavoro relativo ai contenuti, ai metodi, ai criteri di valutazione dei risultati

5 ACLI: Impostazione metodologica5 DEFINIZIONE DI RUOLO  il ruolo non può essere ricavato per analogia ad altri Istituti vigenti in altri ordinamenti: non si tratta di un “potere giudiziario” a fronte del “legislativo” ed “esecutivo” (come avviene nelle Istituzioni statali)  esula dagli schemi sia di controllo che di supporto alla maggioranza, né deve colludere con l’opposizione  lo spazio ove ricavare il proprio ruolo è preminentemente il livello di funzionamento e dell’apparato gestionale, (in funzione positiva prima che di censura)

6 ACLI: Impostazione metodologica6 QUESTIONE ORGANIZZATIVA  quanto deve essere rafforzata la struttura e l’organizzazione?. Quanto personale adibire all’ufficio, quale budget, come valutare l’attività (la relazione annuale e quelle speciali non sono strumenti significativi di valutazione)  si deve procedere secondo l’aspettativa che la Pubblica Amministrazione debba peggiorare oppure è lecito auspicare il miglioramento?  Rafforzare questa Istituzione nella funzione di contrasto alla cattiva amministrazione significherebbe confermare l’aspettativa che non sarebbero possibili miglioramenti

7 ACLI: Impostazione metodologica7 IMPOSTAZIONE METODOLOGICA parte I° impostazione metodologica della questione individuando uno schema teorico La verifica critica dell’attuale esperienza è il modo migliore per convalidare il modello che è andato a definirsi in questi 10 anni di esperienza, oppure (se del caso) per reimpostarlo Tale operazione (che sotto forma di controllo di gestione riguarda i servizi comunali) può basarsi su ricerca tecnico- amministrativa, comparazione con altre esperienze e con associazioni di consumatori e utenti, con dibattito civico …

8 ACLI: Impostazione metodologica8 IMPARARE DA ESPERIENZE INNOVATIVE (rinvio alla parte II°) inserimento nello schema di elementi tratti da esperienze innovative  lo schema astratto elaborato a livello di impostazione metodologica può essere riempito da esperienze innovative  esperienze italiane ed europee  linee di tendenza della legislazione italiana  individuazione degli orientamenti europei in particolare “codice etico amministrativo”, “governance”, nuove tecnologie e servizi on-line, …

9 ACLI: Impostazione metodologica9 PROPOSTA DI UN MODELLO (rinvio alla parte III°)  il modello che emerge da questo percorso sarà un modello non fissato su sensibilità, esperienze e convinzioni esclusivamente soggettive;  sarà una proposta costruita sull’esempio ed apprezzamento delle migliori esperienze, aperta ad ogni confronto e adattamento migliorativo

10 ACLI: Impostazione metodologica10 “CONCEZIONI” SUL RUOLO DEL DIFENSORE CIVICO OBIETTIVO: avvicinare cittadino all’Istituzione, si possono preferire due approcci:  linea “legalistica”: il difensore civico come “avvocato dei cittadini”  linea di “mediazione”: il difensore civico come ponte nei rapporti tra Cittadino e Istituzione Locale in ogni caso è necessario impostare la questione sulla base dei cambiamenti in corso nella P.A.

11 ACLI: Impostazione metodologica11 QUESTIONI PER DEFINIRE LE FUNZIONI DEL DIFENSORE CIVICO 1.legale 2.politico 3.natura ed essenza dell’Ente Locale 4.aspettative per un sistema integrato di servizi finalizzati alla giustizia civica

12 ACLI: Impostazione metodologica12 1. QUESTIONE “LEGALE” - l’avvocato nel sistema processuale patrocina la causa del cliente apprezzando tutte le ragioni ed escludendo tutte le colpe; -il difensore civico, invece, deve verificare se v’è stato un atto di cattiva amministrazione, sia su pretesa avanzata dal cittadino, che motu proprio Osservazione: il rapporto di funzione tra forma e sostanza nel modello di “difesa forense” rispetto il modello di “difesa civica” è profondamente diverso. Resta da vedere se il cambiamento in corso nella P.A. vada nel senso di avvicinarsi al sistema civilistico

13 ACLI: Impostazione metodologica13 2. QUESTIONE POLITICA  è opportuno che il difensore civico eviti implicazioni rispetto i ruoli politici: sia rispetto Sindaco e Giunta, sia rispetto l’opposizione;  Oggetto di attenzione dovrebbero essere gli atti amministrativi del livello esecutivo-gestionale, come risulta dalla distinzione delle competenze tra livello politico e livello di dirigenza QUESTIONE: il difensore civico è stato introdotto all’inizio di un processo di rinnovamento della PA che prevede nuovi e rafforzati poteri al Sindaco nella realizzazione del programma amministrativo (scegliendo Segretario Generale, Direttore Generale, Dirigenti, assegnazione di incarichi di fiducia, …). Come si pone il ruolo del Difensore Civico in tale linea di sviluppo?

14 ACLI: Impostazione metodologica14 3. NATURA ED ESSENZA DELLA BUROCRAZIA DELL’ENTE LOCALE  il rapporto della burocrazia locale col cittadino è molto personalizzato;  grandi cambiamenti in atto stanno modificando tale carattere: impostazione manageriale, perseguimento di criteri efficentistici, classificazione del cittadino come cliente, servizi on-line …  e le forme partecipative si stanno allentando …  OSSERVAZIONE: a seguito di questo processo diventa più facile classificare gli atti di mala-amministrazione, ma il salto di qualità dovrebbe consistere nel perseguimento della buona amministrazione

15 ACLI: Impostazione metodologica15 4. PROSPETTIVA DI UN SISTEMA DI AZIONI PER LA GIUSTIZIA CIVICA  il difensore civico è un elemento della difesa civica, che in senso complessivo comprende altre figure: tutori di categorie particolari (es. infanzia), Authority, associazioni consumatori, ecc.  la difesa civica è l’altra faccia della medaglia “giustizia civica”  “giustizia civica” si potrebbe considerare un sistema di capacità civiche che si esprimono a livello pre-giuridico per autotutelarsi e ridurre la necessità di azioni legali

16 ACLI: Impostazione metodologica16 UN SISTEMA DI GIUSTIZIA CIVICA  Presupposto di partenza è costituito dalla necessità di ridurre la dimensione del contenzioso “spicciolo e di piccolo conto” che tanto nuoce alla convivenza ed intasa le aule dei tribunali;  si tratta di strutturare a “sistema” l’esistente (Assoc. Consumatori, Authority, difensore civico, tutore per infanzia,….) e finalizzare strategicamente le risorse (promuovendo formazione all’uso dei servizi ed al consumo, alla legalità e buona fede

17 ACLI: Impostazione metodologica17 STRUTTURA DEL SISTEMA “GIUSTIZIA CIVICA” CITTADINO CONSUMATORE 1.codici etici e deontologici 2.soluzioni stragiudiziali delle controversie 3.Giudice di Pace UTENTE 1.carte dei servizi 2.procedure di autotutela e conciliative 3.Difensore Civico


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