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Counselor Filosofico e Docente di Filosofia

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Presentazione sul tema: "Counselor Filosofico e Docente di Filosofia"— Transcript della presentazione:

1 Counselor Filosofico e Docente di Filosofia
PERCORSO FILOSOFICO SCUOLA CAPPELLETTI TURCO GENITORI SI DIVENTA A cura di ELISABETTA ZAMARCHI Counselor Filosofico e Docente di Filosofia Colognola ai Colli, 23 novembre 2011 II incontro

2 E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE
L’attività e l’inattività, le parole o il silenzio hanno sempre il valore di un messaggio, influenzano gli altri che, a loro volta, non possono non rispondere a queste comunicazioni Colognola ai Colli, 23 novembre 2011 II incontro

3 Il Teatro del dialogo/conflitto tra genitori e figli,
attori di un sistema interpersonale La relazione: simmetrica o complementare I contenuti: in che cosa consiste la loro violenza? Colognola ai Colli, 23 novembre 2011 II incontro

4 Che cos’è un sistema interpersonale?
le coppie, la famiglia, gli ambienti di lavoro, la scuola… sono circuiti in cui ogni persona influenza ed è influenzata dal comportamento di un’altra persona. “Per capire se stesso l’uomo ha bisogno di essere capito dall’altro. Per essere capito dall’altro ha bisogno di capire l’altro” Thomas Hora Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

5 Un aspetto di contenuto
Una comunicazione: Trasmette informazioni Impone un comportamento HA: Un aspetto di contenuto Un aspetto relazionale IL SECONDO INFLUENZA IL PRIMO Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

6 II) secondaria, one down
Le relazioni tra individui sono basate o sulla somiglianza “relazioni simmetriche” o sulla differenza “relazioni complementari I)primaria, one up II) secondaria, one down Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

7 La violenza verbale … è un linguaggio della società
I Figli Uso parole volgari con i genitori : Quando non mi ascoltano Quando litigano tra loro e non lo sopporto Quando mi dicono cose non vere Quando voglio comperarmi qualcosa e non acconsentono… Gli adulti: “La violenza verbale ci circonda grazie ai media. Per i ragazzi è un apprendistato alla volgarità, come ricetta per rispondere ai conflitti verbali” È anche un linguaggio comune tra genitori e figli? Colognola ai Colli 23 novembre 2011 III incontro

8 Il termine violenza significa:
“azione volontaria, coercitiva, esercitata da un soggetto su un altro, in modo da determinarlo ad agire contro la sua volontà” Percepiamo questo significato quando ci rivolgiamo violentemente ai figli? O siamo talmente abituati alla violenza verbale del nostro mondo che la usiamo in modo inconsapevole? CHE COSA MASCHERA LA VIOLENZA VERBALE? Colognola ai Colli, 23 novembre 2011 II incontro

9 IMPOTENZA? INEFFICACIA?
adulti figli RIBELLIONE RICERCA DI CONSENSO, SENSO DI INCOMPRENSIONE, VOGLIA DI NON COMUNICARE STANCHEZZA INSOFFERENZA INCAPACITA’ DI FARSI ASCOLTARE SCARSO CONTROLLO EMOZIONALE Colognola ai Colli, 23 novembre 2011 II incontro

10 Che cosa cerchiamo di ottenere?
Assenza di conflitti, riconoscimento, scambio di opinioni, dialogo, Empatia? Ma che cos’è l’empatia’ il processo che permette di raggiungere una comprensione profonda dell'altro, attraverso la percezione delle sue emozioni e dei suoi vissuti personali, è un fenomeno essenziale delle relazioni umane significative Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

11 L’empatia ha una base fisica
Neuroni-Specchio, l’individuo prova determinate sensazioni ed emozioni sia quando le vive in prima persona sia quando esse sono attribuibili a qualcun’altro, consentendoci di vivere a distanza e tuttavia con estrema immediatezza e vivacità le emozioni altrui, sia quando ne percepiamo solo i rumori o la semplice descrizione a voce che ci viene data Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

12 Quindi: L’EMPATIA prevede un tipo di distanza che protegge la diversità propria ed altrui, una separazione che consente di aggiungere la propria visione della realtà a quella dell’altro, che arricchisce con nuove risorse e non impoverisce, invece, attraverso la fusione tra sé e l’altro non è un totale identificarsi, proiettarsi, dimenticarsi di sé: condizione che impedisce un effettivo ascolto dell’altro, inteso come comprensione dell’alterità Colognola ai Colli, 23 novembre 2011 II incontro

13 accusa il ragazzo o la ragazza, parlando all’insegnante o agli amici
ESEMPIO 1 “Con i miei genitori non serve a niente ragionare, tanto non capiscono, si fissano sulle loro idee …”, accusa il ragazzo o la ragazza, parlando all’insegnante o agli amici ESEMPIO 2 “Mio figlio ha sei anni e già contesta il mio modo pensare, dicendo che non capisco niente” afferma sconfortato il genitore, rivolgendosi  allo psicologo o a un altro genitore Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

14 ” Il mestiere di genitori è il più difficile al mondo … Si è sempre preoccupati per i propri figli …” (insegnante) “I genitori non capiscono nulla, pensano di saper qualcosa, ma riferito ai propri tempi” (coetanei) “Cerca di dialogare con tuo figlio” “ Non sono mai contenti di nulla! Non si accorgono dei sacrifici e dell’impegno dei genitori” Queste ipotetiche reazioni evidenziano un elemento comune: la lettura dell’esperienza narrata risulta fondata essenzialmente sulle convinzioni di chi ascolta, a prescindere da qualsiasi verifica della loro attinenza alla storia dell’altro. Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

15 ” Che dovrebbero fare i tuoi genitori, secondo te, per dimostrarti che ti capiscono?”
. “Che cosa è successo prima che la violenza verbale o disconoscimento apparissero?Nell’infanzia o nella relazione tra padre e madre? “ Queste domande mostrano un diverso tipo di ascolto fondato sull’empatia ovvero sul riconoscimento dell’alterità di cui è portatore l’interlocutore Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

16 che si devono creare le condizioni
EMPATIA non significa che i genitori si debbano mettere nei panni dell’altro e venir meno al loro ruolo ma piuttosto che si devono mettere nella condizione di realizzare una comprensione di ciò che viene detto loro che si devono creare le condizioni perché i genitori, da una parte, possano trasmettere le proprie conoscenze e esperienze e perché i figli, dall’altra, possano accoglierle, anche se confliggendo “APRE IL CANALE” AL FLUSSO DELLE INFORMAZIONI CHE VENGONO DATE Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

17 L’empatia però é un concetto che per essere compreso
non può essere solamente descritto… …ma deve essere soprattutto vissuto Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

18 LABORATORIO EMOZIONALE
Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

19 REGOLE DEL GIOCO Disporsi all’osservazione connettendosi con la propria interiorità Ascoltare se stessi , facendo silenzio dentro e fuori Trascrivere le emozioni su carta sospendendo il giudizio Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro

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21 Villafranca, 12 novembre 2010 III incontro

22 Villafranca, 12 novembre 2010 III incontro

23 Villafranca, 12 novembre 2010 III incontro

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25 Villafranca, 12 novembre 2010 III incontro

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27 Villafranca, 12 novembre 2010 III incontro

28 LA VIOLENZA VERBALE SI SCONFIGGE CON
Che differenze osservate nelle reazioni emotive dei figli alle stesse immagini ? LA VIOLENZA VERBALE SI SCONFIGGE CON L’ ASCOLTO ATTIVO Colognola ai Colli 23 novembre 2011 II incontro


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