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Corso 4 – Le funzioni della mente: La memoria

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Presentazione sul tema: "Corso 4 – Le funzioni della mente: La memoria"— Transcript della presentazione:

1 Corso 4 – Le funzioni della mente: La memoria
Excursus: La Memoria di Lavoro Sociale di dott. Marco Bracalenti La ML nei testi di un manuale. La mia ricerca sperimentale: il paradigma La Memoria di Lavoro Sociale: i risultati Slide tratte da: Anolli, L., Legrenzi, P. (2006). Psicologia generale. Bologna: Il Mulino.

2 LA ML NEI TESTI DI UN MANUALE

3 Figura del modello di Atkinson e Shiffrin
REGISTRO SENSORIALE Visivo Acustico Aptico MAGAZZINO A BREVE TERMINE (MBT) Memoria temporanea di lavoro (ML) Processi di controllo Reiterazione Codifica Decisione Strategie di recupero RISPOSTA MAGAZZINO A LUNGO TERMINE (MLT) Magazzino permanente di memoria STIMOLO AMBIENTALE

4 Critiche al modello modale 1/2
Reiterazione e apprendimento a lungo termine  la reiterazione di item nella MBT non sempre facilita il passaggio nella MLT (Tulving, 1966). Evidenze neuropsicologiche  deficit MBT non causano deterioramento delle capacità intellettive/apprendimento a lungo termine/MLT (Basso et al, 1982).

5 Critiche al modello modale 2/2
Effetto recenza  tale fenomeno esiste anche a lungo termine: non è manifestazione di capacità limitate MBT! (Baddeley e Hitch, 1977) Codifica e modello modale  MBT=codifica fonologica/MLT=codifica semantica  distinzione ipersemplificata (Baddeley e Levy, 1971).

6 Diagramma della memoria di lavoro (Baddeley, 2000)

7 Evidenze anatomo-funzionali del modello di Baddeley
Braver, 1997: Durante un compito di memoria di lavoro, aumenta l’attività neurale in due zone del cervello: Corteccia Prefrontale Dorsolaterale (BA 46)  Esecutivo centrale. Varie Aree Parietali  Sistemi Schiavi.

8 DA DOVE È PARTITA LA MIA RICERCA DI TESI…

9 Memoria di Lavoro e Abilità Sociali
Fino a pochi anni fa, nessuno studio aveva indagato il rapporto tra ML e abilità sociali  dicotomia/correlazione inversa tra capacità “fredde” e capacità “calde” (Fox et al, 2005). Rosso/Giallo  Aree fronto-parietali laterali (=ML) Verde/Blu  Aree fronto-parietali mediali (=AB.SOCIALI)

10 Esempio di Abilità Sociali: la Teoria della Mente (ToM) 1/2
ToM  “Capacità di rappresentarsi gli stati mentali, propri ed altrui, e di comprendere che le persone intorno a noi possono avere stati mentali diversi dai nostri.” (Perner e Wimmer, 1983). Nonostante la semplicità di questo test, la ToM è costituita da più livelli…

11 Esempio di Abilità Sociali: la Teoria della Mente (ToM) 2/2
“Alessandra e Barbara sono ad un ricevimento. Alessandra, pensando che nessuno la stia vedendo, mette del veleno nel bicchiere di Barbara. In re- altà Barbara, che era dietro ad una tenda, l’ha vista, ma Barbara non vuole far sapere ad Alessandra che l’ha vista perchè Alessandra cercherebbe di ucciderla in altro modo. Barbara, senza farsi vedere da Alessandra, scioglie quindi nel suo bicchiere un antidoto che annulla l’effetto del veleno messo da Alessandra. Arriva in quel momento Cinzia e vede Barbara mettere una polverina (l’antidoto) in un bicchiere e pensa che sia del veleno. Barbara ha visto che Cinzia la stava guardando mentre metteva la polverina e Cinzia è consapevole di ciò. Passando vicino a Barbara, Cinzia le dice all’orecchio: «Ah, hai messo il veleno!». Barbara esce. Cinzia pensa che Barbara voglia avvelenare Alessandra e, per aiutare Barbara, mette, pensando di non essere vista da Alessandra, quel bicchiere sulla tavola al posto dove sederà Alessandra. Alessandra in realtà ha visto Cinzia spostare il bicchiere.” Barbara che cosa pensa che Alessandra creda ci sia nel bicchiere in cui Alessandra ha messo il veleno? (Confalonieri, 2009)

12 Evidenze di una Memoria di Lavoro “Sociale”
Meyer, 2012 (studio di fMRI): i soggetti dell’esperimento dovevano svolgere un compito di memoria di lavoro (“metti in ordine i nomi dei tuoi amici che compaiono sullo schermo”), che però era sociale (“in base all’aggettivo che compare”)  si attivano tutte le aree fronto-parietali, sia laterali che mediali.

13 …Perché è nata la mia ricerca?
Primo studio SWM! NO controllo! Studio di fMRI! Esigenza di verificare/indagare risultati di Meyer (2012) su argomento nuovo Inserimento compito di controllo (ML cognitiva) Utilizzo altra tecnica (EEG) per verificare hp Meyer (2012)

14 La memoria di lavoro sociale: uno studio elettrofisiologico
Presentata da: Marco Bracalenti Relatore: Prof. Giuseppe di Pellegrino In collaborazione con: Dott. Antonio Cataldo & Stefania Prostrati ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÁ DI BOLOGNA CAMPUS DI CESENA SCUOLA DI PSICOLOGIA E SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN NEUROSCIENZE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

15 La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 1/5
SCOPO  Misurare il correlato EEG di un compito di ML sociale, e confrontarlo con quello di un compito di ML “cognitiva” (=compito di alfabetizzazione). Memoria di Lavoro  Aumento ritmo THETA (θ) Abilità sociali  Aumento ritmo ALFA (α) EEG (Elettroencefalogramma)  strumento che permette la registrazione dell’attività elettrica del cervello, misurando la differenza di potenziale elettrico registrato da elettrodi posti sul viso rispetto a quello registrato da elettrodi posti sullo scalpo.

16 La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 2/5
MATERIALI E METODI  20 soggetti; questionario di valutazione dei propri amici; EEG; 2 compiti di ML (sociale-cognitivo). PROCEDURA/1  I soggetti dovevano compilare un rating di valutazione dei propri amici: dovevano cioè prima scegliere 10 persone da loro conosciute molto bene, e poi assegnare una valutazione (0-100) su quanto ognuna di queste persone fosse rappresentata da un totale di 96 aggettivi (x es: “SIMPATICO”, assegna un valore da 0 a 100 su quanto è simpatico Andrea, poi su quanto lo è Sara, eccetera…) PROCEDURA/2  Una volta montato l’EEG, il soggetto svolgeva, in maniera casuale, due compiti di ML.

17 La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 3/5
+ 1 sec FISSAZIONE 1sec REGOLA 6 sec INTERVALLO SARA? S N ~2 sec PROBE 5 sec INTERTRIAL 3 sec CODIFICA C alfabet - simpatico MARCO SARA LUCA FABIO Aumento ritmo Theta  Aumento attività neurale fronto-parietale laterale (ML) (Gevins et al, 1997) Aumento ritmo Alfa  Aumento attività neurale fronto-parietale mediale (Ab. Sociali) (Scheeringa et al, 2008) Aumento ritmo Theta Aumento attività neurale fronto-parietale laterale (ML) (Gevins et al, 1997) RISULTATI. L’EEG mette in evidenzia come il ritmo cerebrale “Theta” aumenti, in maniera del tutto simile, durante l’esecuzione di entrambi i compiti. Al contrario, il ritmo cerebrale “Alfa” aumenta solo nel compito di ML sociale, non nel cognitivo.

18 La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 4/5
DISCUSSIONE. L’aumento del ritmo Theta è associato alla ML classica = aumento di attività neurale fronto-parietale laterale (Gevins et al, 1997)  il fatto che le Theta aumentino allo stesso modo in entrambi i compiti, significa che tutti e due erano compiti in grado di reclutare i processi di ML. L’aumento del ritmo Alfa è associato alle abilità sociali = aumento di attività neurale fronto-parietale mediale (Scheeringa et al, 2008)  il fatto che le Alfa aumentino soltanto nel compito sociale, significa che soltanto questo compito, e non l’altro, va a reclutare processi legati alle capacità di cognizione sociale, come ad esempio di teoria della mente. Confermati i risultati di Meyer (2012)  avviene un aumento di entrambi i ritmi cerebrali indagati soltanto durante lo svolgimento del compito di ML sociale, il che significa che solo durante tale compito il soggetto recluta entrambi i network di aree: mediali e laterali.

19 La Memoria di Lavoro Sociale: uno studio EEG 5/5
PROSPETTIVE FUTURE  La ML è molto plastica: l’allenamento della ML classica è in grado non soltanto di incrementare gli stesso processi di memoria di lavoro, ma di generare miglioramenti anche in altre funzioni ad essa legate, come ad esempio l’intelligenza fluida = aumento del Q.I. (Jaeggi et al, 2008). Un allenamento simile della ML sociale, potrebbe portare miglioramenti anche alle abilità sociali più in generale?  E questo potrebbe funzionare anche in quei soggetti che soffrono di un disturbo che colpisce le capacità di interazione sociale (=autismo)?

20 Grazie per l’attenzione!


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