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“La redazione del bilancio di esercizio

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Presentazione sul tema: "“La redazione del bilancio di esercizio"— Transcript della presentazione:

1 “La redazione del bilancio di esercizio
aspetti operativi” dr. Marco Snichelotto – dr. Alessandro Pegoraro

2 Il bilancio di esercizio 1/4
Obiettivi: L’obiettivo del presente intervento è quello di illustrare il processo operativo che dalle rilevazioni di contabilità generale porta alla redazione del bilancio di esercizio. Il processo di bilancio Rilevazioni di contabilità generale Procedura di assestamento Situazione contabile alla data di bilancio Bilancio di esercizio

3 Disposizioni civilistiche Politica e practice di gruppo
Il bilancio di esercizio 2/4 Disposizioni civilistiche Disposizioni fiscali Politiche di bilancio Politica e practice di gruppo Principi contabili Interpretazioni

4 POSTULATI: PC OIC 11 – finalità e postulati
Utilità del bilancio d'esercizio per i destinatari e completezza dell'informazione. Prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali. Comprensibilità (chiarezza). Neutralità (imparzialità ): Incompatibilità delle finalità del bilancio di esercizio con l'inclusione delle valutazioni prospettiche dell'investitore; Incompatibilità delle finalità del bilancio di esercizio con la determinazione del reddito fiscale. Prudenza. Periodicità della misurazione del risultato economico e del patrimonio aziendale. Comparabilità. Omogeneità. Continuità (costanza) di applicazione dei principi contabili ed in particolare dei criteri di valutazione. Competenza. Significatività e rilevanza dei fatti economici ai fini della loro presentazione in bilancio. Il costo come criterio base delle valutazioni di bilancio dell'impresa in funzionamento Conformità del complessivo procedimento di formazione del bilancio ai principi contabili. Funzione informativa e completezza della nota integrativa e delle altre informazioni necessarie. Verificabilità dell'informazione.

5 La logica del processo di bilancio
DATO S.p. o C.e. Aggregazione di conti di Contabiltà Generale Redazione del bilancio Controllo del bilancio Somma di rilevazioni contabili assestate Documenti di contabilità

6 Art. 2423 c.c. Redazione del bilancio
Il bilancio di esercizio 3/4 Cosa intendiamo per bilancio di esercizio? Art c.c. Redazione del bilancio “Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale dal conto economico e dalla nota integrativa. […]” Stato patrimoniale Conto economico Nota integrativa Relazione sulla gestione ?? Rendiconto finanziario ??

7 Art. 2428 c.c. Relazione sulla gestione
Il bilancio di esercizio 4/4 Art c.c. Relazione sulla gestione “Il bilancio deve essere corredato da una relazione degli amministratori sulla situazione della società e sull’andamento gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso imprese controllate, con particolare riguardo ai costi ai ricavi e agli investimenti. […]” OIC Composizione e schemi del bilancio di esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi “La presentazione nella nota integrativa, nella forma di prospetto, del rendiconto finanziario che espone le variazioni nei componenti attivi e passivi del patrimonio aziendale avvenute nell'esercizio, in modo da riassumere le fonti di finanziamento ed i relativi impieghi, è di particolare importanza in considerazione della rilevanza delle informazioni fornite. Tale prospetto consente di riassumere le informazioni già richieste dalla vigente legislazione in modo sintetico ma organico ed atto a fornire informazioni di natura finanziaria altrimenti non ottenibili dallo stato patrimoniale e dal conto economico. Sebbene la sua mancata presentazione non venga considerata, in via generale, allo stato attuale, come violazione del principio della rappresentazione veritiera e corretta del bilancio, tale mancanza, tuttavia, in considerazione della rilevanza delle informazioni di carattere finanziario fornite e della sua diffusione sia su base nazionale che internazionale si assume limitata soltanto alle aziende amministrativamente meno dotate, a causa delle minori dimensioni. […]

8 sintesi trattamento contabile delle principali aree di bilancio
*** sintesi trattamento contabile delle principali aree di bilancio

9 AREE DI BILANCIO) sintesi trattamento contabile delle principali aree di bilancio
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI B II) Immobilizzazioni materiali: 1) terreni e fabbricati; 2) impianti e macchinario; 3) attrezzature industriali e commerciali; 4) altri beni; 5) immobilizzazioni in corso e acconti IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI B I) Immobilizzazioni immateriali: 1) costi di impianto e di ampliamento; 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità; 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno; 4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili; 5) avviamento; 6) immobilizzazioni in corso e acconti; 7) altre. Riferimenti di prassi PC OIC n. 16 “Immobilizzazioni materiali”; PC OIC n. 24 “Immobilizzazioni immateriali”

10 AREE DI BILANCIO – IMMOB. MATERIALI/IMMATERIALI
- Sono beni di uso durevole; - Rappresentano costi sostenuti e comuni a più esercizi; Entrano a far parte del patrimonio aziendale nel momento del passaggio del titolo di proprietà. Inquadramento contabile - Gli acquisti vanno registrati al costo d’acquisto (comprensivo degli oneri accessori) o al costo di produzione (comprensivo dei costi diretti e dei costi indiretti e di finanziamento). - In caso di cessione nel corso dell’esercizio, effettuare la rilevazione della plusvalenza o minusvalenza. Acquisti/Cessioni nell'esercizio La capitalizzazione presuppone un’utilità pluriennale del bene. Attenzione a: - requisiti per la capitalizzazione degli oneri pluriennali (capacità di produrre benefici economici futuri, …). - trattamento spese di manutenzione: se ordinarie a costo, se straordinarie capitalizzate. Ordinarie = mantenere normale efficienza bene. Straordinarie = incremento della produttività del cespite o della sua vita utile. Capitalizzazione VS imputazione a costo

11 Rivalutazioni e Svalutazioni
AREE DI BILANCIO – IMMOB. MATERIALI/IMMATERIALI Svalutazione: Confrontare il valore residuo delle immobilizzazioni e il valore recuperabile. Verificare la necessità di effettuare un ripristino di valore in caso di venir meno dei motivi delle svalutazioni effettuate in precedenti esercizi. Rivalutazioni: Ammesse solamente per effetto di leggi apposite di rivalutazione (e in caso IAS – fair value). Rivalutazioni e Svalutazioni Ammortamento = ripartizione del costo del bene nei vari esercizi in relazione alla residua possibilità di utilizzo (vita utile). Da definire = valore ammortizzare / durata / criteri ammortamento. Sotto il profilo civilistico gli ammortamenti vanno calcolati secondo la possibilità di utilizzo del bene ammortizzato. Sotto il profilo fiscale gli ammortamenti sono basati sulle aliquote determinate dal decreto ministeriale che non sono necessariamente indicative della vita utile dei beni. Procedura di ammortamento diretto per beni immateriali. Ammortamenti Riconciliare la variazione tra valore contabile dell’esercizio in corso e valore contabile dell’esercizio precedente (acquisizioni, cessioni, ripristini, ammortamenti, svalutazioni, …). Riconciliare il valore delle immobilizzazioni risultante dalla contabilità con quello risultante dal Registro dei beni ammortizzabili. Riconciliazioni finali

12 AREE DI BILANCIO – IMMOB. MATERIALI/IMMATERIALI
Casi particolari COSTI DI IMPIANTO E AMPLIAMENTO In linea di principio, a carico dell'esercizio in cui vengono sostenuti. Ma si sostengono anche in caso di costituzione o di sviluppo dell'impresa e spesso non possono essere correlati ai ricavi specifici di beni e servizi, pertanto possono essere capitalizzati come immobilizzazioni immateriali se si dimostra che hanno utilità pluriennale, previo consenso del collegio sindacale. COSTI DI RICERCA E SVILUPPO - I costi sostenuti per la ricerca di base non possono essere mai capitalizzati in quanto sono costi di periodo; - I costi di ricerca applicata e di sviluppo possono essere capitalizzati se rispondono a specifici requisiti (prodotto oggetto della ricerca è individuato, realizzabile e commercializzabile, i costi sono individuati); occorre consenso collegio sindacale. AVVIAMENTO Capacità dell’azienda di produrre un sovrareddito. 3 condizioni per iscrizione a bilancio: 1. Vi è il consenso del collegio sindacale; 2. È stato acquisito a titolo oneroso; 3. E’ iscritto nel limite del solo costo sostenuto. COSTRUZIONI IN ECONOMIA Valutazione al costo di produzione (costi di acquisto delle materie prime, materiali, mano d'opera diretta, spese di progettazione, forniture esterne e costi indiretti); Non vanno ammortizzate fino a quando i beni sono stati completati e sono entrati in funzione. IMMOBILIZZAZIONI OTTENUTE A TITOLO GRATUITO - Iscritte in contabilità nel momento in cui se ne acquisisce il titolo di proprietà (verifica atto di donazione); Valutate al presumibile valore di mercato alla data dell'acquisizione.

13 Metodi di contabilizzazione
AREE DI BILANCIO – IMMOB. MATERIALI/IMMATERIALI i beni in leasing METODO PATRIMONIALE (pc italiani): Il bene rimane iscritto nello stato patrimoniale del concedente L’utilizzatore contabilizzerà il costo dei canoni di leasing. METODO FINANZIARIO (IAS): - Il bene è iscritto nello stato patrimoniale dell’utilizzatore il quale provvederà ad ammortizzarlo sistematicamente - Occorrerà evidenziare il debito relativo ai futuri canoni di leasing - Il pagamento dei canoni rappresenta il rimborso di detto debito. Metodi di contabilizzazione Riforma diritto societario  Schema OIC per Nota Integrativa. - Art 2427 n° 22: le operazioni di locazione finanziaria che comportano il trasferimento al locatario della parte prevalente dei rischi e dei benefici inerenti ai beni che ne costituiscono oggetto, sulla base di un apposito prospetto dal quale risulti il valore attuale delle rate di canone non scadute quale determinato utilizzando tassi di interesse pari all'onere finanziario effettivo inerenti i singoli contratti, l'onere finanziario effettivo attribuibile ad essi e riferibile all'esercizio, l'ammontare complessivo al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell'esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, con separata indicazione di ammortamenti, rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati inerenti all'esercizio. Informativa in NI

14 AREE DI BILANCIO IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
B III) Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo: 1) partecipazioni in: a) imprese controllate; b) imprese collegate; c) imprese controllanti; d) altre imprese; 2) crediti: a) verso imprese controllate; b) verso imprese collegate; c) verso controllanti; d) verso altri; 3) altri titoli; 4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo. Riferimenti di prassi PC OIC n. 20 “Titoli e partecipazioni”

15 AREE DI BILANCIO – IMMOB. FINANZIARIE
Sono investimenti in imprese di carattere duraturo. Controllo o influenza dominante = società controllate; Influenza notevole = società collegate. Le partecipazioni devono essere classificati in bilancio in funzione della loro destinazione (immobilizzazioni o attivo circolante)…..effetti ai fini pex. Art bis c.c.: “..le partecipazioni in altre imprese in misura non inferiore a quelle stabilite dal terzo comma dell' art c.c. si presumono immobilizzazioni...” Le partecipazioni destinate alla negoziazione devono essere iscritte nella sezione del circolante. Valutazione al costo (con oneri acessori) o al P.N. Svalutazione se perdite durevoli di valore. Partecipazioni societarie Dividendi Costituiscono, per la partecipante dei componenti positivi del reddito. I dividendi distribuiti dalle società di capitali devono essere contabilizzati dalla controllante con il principio della competenza. Crediti immobilizzati Trattasi di crediti finanziari a medio-lungo termine (no crediti commerciali). Valutazione = presumibile valore di realizzazione

16 AREE DI BILANCIO – IMMOB. FINANZIARIE
Titoli detenuti in portafoglio quale investimento duraturo (non oggetto di negoziazione) per scelta degli amministratori (si guarda la destinazione e non la natura del titolo). Es. obbligazioni o titoli emessi da istituti pubblici o privati; possono generare redditi diversi, relativi ad interessi a tasso fisso o variabile, e danno diritto ad ottenere la restituzione del capitale alla scadenza prefissata. Valutazione al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori. Altri titoli Sono azioni acquistate dalla società emittente. Devono essere acquistate con utili netti distribuibili o con riserve distribuibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato entro il limite massimo di un decimo del capitale sociale e purché si tratti di azioni interamente liberate. Una riserva indisponibile pari all'importo delle azioni proprie iscritte all'attivo del bilancio deve essere costituita e mantenuta finché le azioni non siano trasferite o annullate. Valutazione = costo d’acquisto (no metodo P.N.). Azioni proprie

17 AREE DI BILANCIO RIMANENZE C I) Rimanenze
Materie prime, sussidiarie e di consumo; Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; Lavori in corso su ordinazione; Prodotti finiti e merci; Acconti Riferimenti di prassi PC OIC n. 13 “Le rimanenze di magazzino”

18 AREE DI BILANCIO – RIMANENZE
Comprendono: i beni materiali destinati alla vendita nella gestione caratteristica dell'impresa o che entreranno nel processo produttivo per la trasformazione, ma che saranno comunque destinati alla vendita; le materie destinate ad entrare nella composizione dei prodotti; le merci che si acquistano per la rivendita. Composizione 2 sono le modalità per conoscere le quantità reali in giacenza nel magazzino: Tenuta della contabilità di magazzino che registri tutte le movimentazioni dei materiali e dei prodotti; Mediante l’effettuazione periodica di un inventario fisico completo delle giacenze. Giacenze fisiche Molteplici obiettivi: valutazione delle rimanenze, valorizzazione dei consumi di materie e materiali, valorizzazione del prodotto finito, calcolo corretto dei margini di prodotto, determinazione e calcolo dei prezzi di vendita, ecc. Costi attribuibili alla rimanenze

19 AREE DI BILANCIO – RIMANENZE
Principi di valutazione Minore tra costo di acquisto e produzione e valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato (per ottenere valore “recuperabile”). Per determinazione costo esistono vari metodi (LIFO, FIFO, cmp ecc) Lavori in corso per “conto proprio”  beni in corso di esecuzione destinati al magazzino o per realizzazione immobilizzazioni; Lavori in corso per “conto terzi”  opere su commessa Lavori in corso su ordinazione = Trattasi di beni specifici prodotti per conto terzi sulla base di un contratto (Rif. PC OIC n. 23). Attribuzione costi e ricavi nel corso della produzione. Metodo della percentuale di completamento VS metodo della comessa completata. Effetti diversi a CE. % completamento = C e R imputati a CE in relazione stato avanzamento; Commessa completata = risultato commessa rileva interamente nell’esercizio in cui la commessa è completata. Lavori in corso su ordinazione Acconti Anticipi a fornitori per forniture d’esercizio; Acconti per forniture di beni iscrivibili tra le rimanenze.

20 AREE DI BILANCIO CREDITI
II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo: 1) verso clienti; 2) verso imprese controllate; 3) verso imprese collegate; 4) verso controllanti; 4-bis) crediti tributari; 4-ter) imposte anticipate; 5) verso altri. Totale. Riferimenti di prassi PC OIC n. 15 “I Crediti”

21 AREE DI BILANCIO – CREDITI
Natura Diritti alla riscossione. Differimenti nella riscossione di somme legate a beni/servizi ceduti dall’azienda; Derivanti da cessione e prestazioni relativi alla gestione non tipica; Crediti verso soci per versamenti dovuti. I crediti sorgono… Per beni mobili  momento consegna o spedizione; Per prestazioni di servizi  momento dell’ultimazione; Per immobili  stipula dell’atto Vanno contabilizzati al momento di emissione della fattura o documento analogo. Iscrizione Valutazione crediti Presumibile valore di realizzo.

22 AREE DI BILANCIO – CREDITI
Rettifiche necessarie in caso di perdite per inesigibilità, resi, sconti, interessi non maturati, variazioni dei cambi ecc. Crediti “dubbi” non occorre registrazione contabile (opportuni test di aging crediti e circolarizzazioni). Crediti con perdita probabile  necessario accantonamento al f.do svalutazione crediti (stime anche forfettarie purchè ragionevoli). Crediti non recuperabili  perdite su crediti. Rettifica crediti  no fondo rischi e oneri, ma rettifica dell’attivo con f.do svalutazione crediti. Da considerare: Crediti assistiti da garanzie; Assicurazione crediti Rettifiche valore crediti v/clienti Crediti in valuta Iscritti al cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio e i relativi utili e perdite su cambi devono essere imputati al conto economico e l'eventuale utile netto deve essere accantonato in apposita riserva non distribuibile fino al realizzo. A fine esercizio possono manifestarsi alcuni “sfasamenti”: Merci già consegnate ma fattura non ancora emessa (fatture da emettere) Fattura emessa, merce non ancora consegnata: (i) se titolo di proprietà già trasferito: credito e ricavo sono di competenza e scarico magazzino; (ii) se titolo di proprietà non è ancora stato trasferito: niente ricavo e contabilizzo anticipo da clienti senza scarico di magazzino Cut-off

23 AREE DI BILANCIO DISPONIBILITA’ LIQUIDE IV - Disponibilità liquide:
1) depositi bancari e postali; 2) assegni; 3) danaro e valori in cassa. Totale. Riferimenti di prassi PC OIC n. 14

24 AREE DI BILANCIO – DISPONIBILITA’ LIQUIDE
Classificazione Depositi bancari e postali Cassa Assegni Denaro e valori in cassa Giacenze Per conti correnti  quadratura estratti conto bancari (riconciliazione) Per cassa  conteggio disponibilità Valutazione Presumibile valore di realizzo (= valore nominale) Per disponibilità in valuta  cambio di fine esercizio

25 AREE DI BILANCIO RATEI E RISCONTI
D) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti. Riferimenti di prassi PC OIC n. 18

26 AREE DI BILANCIO – RATEI E RISCONTI
RATEI = sono quote di costi o di proventi di competenza di più esercizi, in parte già maturati nell'esercizio in corso (e nei precedenti) che avranno manifestazione numeraria negli esercizi successivi. (operazione di integrazione). RISCONTI = sono quote di costi o di proventi già sostenuti o conseguiti nell'esercizio in chiusura (o in esercizi precedenti), ma di competenza dell'esercizio o degli esercizi successivi. (operazione di storno). Definizione Natura Riguardano operazioni che presentano le seguenti caratteristiche - nella loro manifestazione economico-finanziaria si estendono in un arco temporale che ha inizio in un esercizio e termine in quelli successivi; generano costi e ricavi che maturano in proporzione al decorrere del tempo. Valutazione Ripartizione del provento o dell’onere al fine di attribuire la quota parte di competenza all’esercizio in corso, e di rinviarne l’altra ai successivi. Periodo di competenza solitamente determinato computando i giorni. Risconti per canoni leasing Risconto del maxicanone iniziale

27 AREE DI BILANCIO PATRIMONIO NETTO A) Patrimonio netto: I - Capitale
II - Riserva da sopraprezzo delle azioni III - Riserve di rivalutazione IV - Riserva legale V - Riserve statutarie VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio VII - Altre riserve, distintamente indicate VIII - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell'esercizio. Totale. Riferimenti di prassi PC OIC n. 28

28 AREE DI BILANCIO – PATRIMONIO NETTO
Definizione Il patrimonio netto è la differenza tra le attività e le passività patrimoniali ed indica l'ammontare dei mezzi propri dell'azienda, cioè, dei mezzi finanziari che l'imprenditore oppure i soci destinano al conseguimento dell'oggetto sociale e al fine di fronteggiare i rischi di impresa. Conti di patrimonio netto Capitale sociale (sottoscritto e versato); Riserve (di utile e di capitale). Il C.S. rappresenta la dotazione stabile di ricchezza che i soci hanno volontariamente destinato alla società. Esso viene considerato a tutela dell‘affidamento che i terzi fanno nella società. Variazioni: AUMENTI  assemblea straordinaria; DIMINUZIONI  possono essere deliberate quando lo stesso risulta A. esuberante, oppure per B. recesso di un socio; C. morosità del socio nell‘eseguire i conferimenti; D. Perdite. Capitale sociale

29 AREE DI BILANCIO – PATRIMONIO NETTO
Le riserve sono dotazioni di ricchezza che i soci o il legislatore richiedono vengano detenute dalla società in aggiunta alla dotazione di capitale sociale. In alcuni caso esse sono distribuibili ai soci in altri casi possono essere utilizzate solo per determinati scopi. COMPOSIZIONE: Distinguiamo tra riserve di capitale e riserve di utili: le seconde sono formate mediante accantonamenti volontari o meno di utili di esercizio, negli altri casi si tratta di riserve di capitale. LE RISERVE PIU’ COMUNI: Riserva legale: è una riserva prevista dalla legge e indisponibile. Essa può essere utilizzata solo per la copertura di perdite. (1/20 utile fino a 1/5 capitale sociale). Riserve statutarie: sono riserve di utili che la società costituisce in base ad una specifica previsione dello statuto. Riserva sovrapprezzo azioni: riserva di capitale che, in generale, accoglie le somme percepite dalla società per l'emissione di azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale. Riserve di rivalutazione, Riserva per azioni proprie in portafoglio ecc…... Riserve

30 AREE DI BILANCIO – PATRIMONIO NETTO
Separatamente tra loro verranno iscritte tutte le riserve formate con danaro che i soci versano alla società: a fondo perduto, per futuro aumento di capitale, a copertura di perdite ecc. Riserve per versamenti soci Può essere : a) accantonato in una o più delle riserve, di cui alle voci IV, V, VI e VII del Patrimonio netto; b) attribuito ai soci fondatori, ai promotori, agli amministratori ed ai dipendenti e ai possessori (soci o terzi) degli strumenti finanziari emessi a seguito del loro apporto di opere o servizi ; c) utilizzato a copertura di perdite pregresse ; d) portato ad aumento del capitale sociale ; e) rinviato ai futuri esercizi ; f) distribuito ai soci. Risultato d’esercizio

31 AREE DI BILANCIO FONDI PER RISCHI E ONERI B) Fondi per rischi e oneri:
1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili; 2) per imposte, anche differite; 3) altri. Totale. Riferimenti di prassi PC OIC n. 19

32 AREE DI BILANCIO – FONDI PER RISCHI E ONERI
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti destinati a coprire costi futuri o esborsi finanziari futuri che abbiano le seguenti caratteristiche. - esistenza certa o probabile; - natura determinata; - ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla chiusura dell'esercizio. Definizione - fondi di pensione; - fondi di indennità per cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; - fondi di indennità per cessazione di rapporti di agenzia, rappresentanza, ecc.; - fondi di indennità suppletiva di clientela. Fondi di quiescenza e obblighi simili Comprende passività per imposte probabili, aventi ammontare o data di sopravvenienza indeterminati; comprende quindi i debiti tributari per accertamenti probabili o contenziosi in corso, che devono essere valutati in base al presumibile esito degli stessi. Fondi imposte

33 AREE DI BILANCIO – FONDI PER RISCHI E ONERI
Le imposte differite da stanziare sono qelle emergenti da differenze temporanee tra il risultato civilistico e l'imponibile fiscale. Fondo imposte differite Esempi: Fondo garanzia prodotti; Fondo manutenzione ciclica; Fondo per buoni sconto e concorsi a premio. Fondo per oneri

34 AREE DI BILANCIO Riferimenti di prassi DEBITI
D) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo: 1) obbligazioni; 2) obbligazioni convertibili 3) debiti verso soci per finanziamenti; 4) debiti verso banche 5) debiti verso altri finanziatori; 6) acconti; 7) debiti verso fornitori; 8) debiti rappresentati da titoli di credito 9) debiti verso imprese controllate; 10) debiti verso imprese collegate; 11) debiti verso controllanti; 12) debiti tributari; 13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale; 14) altri debiti. Totale. Riferimenti di prassi PC OIC n. 19

35 AREE DI BILANCIO – DEBITI
Valutazione Generalmente valutati al valore nominale. Debiti verso fornitori  vanno registrati al netto degli sconti commerciali dei resi e degli abbuoni. Debiti verso dipendenti  riportare l’ammontare corrispondente al costo per ferie maturate in favore dei dipendenti e non ancora liquidate o fruite. Debiti tributari  La voce deve accogliere solo le passività per imposte certe e determinate, quali i debiti per imposte dirette ed indirette dovute in base a dichiarazioni, per accertamenti o contenziosi definiti, per ritenute operate come sostituto d'imposta (scomputare acconti versati). Debiti bancari a lungo  I finanziamenti a medio-lungo periodo vanno contabilizzati e valutati normalmente a valore nominale eventualmente convertito se espressi in valuta (separare quote a breve e a lungo). Alcune particolarità Prestiti obbligazionari Iscrizione al valore nominale. Risconto disaggio di emissione (per emissioni sotto la pari).

36 AREE DI BILANCIO Riferimenti di prassi CONTI D’ORDINE
Rischi assunti dall’impresa i. garanzie prestate direttamente e indirettamente, reali e personali II Impegni assunti dalla società III Beni di terzi presso l’impresa Riferimenti di prassi PC OIC n. 22

37 AREE DI BILANCIO – CONTI D’ORDINE
In calce allo SP «In calce allo stato patrimoniale devono risultare le garanzie prestate direttamente o indirettamente, distinguendosi tra fidejussioni, avalli, altre garanzie personali e garanzie reali, ed indicando separatamente, per ciascun tipo, le garanzie prestate a favore (rectius: nell'interesse) di imprese controllate e collegate nonché di controllanti e di imprese sottoposte al controllo di queste ultime; devono inoltre risultare gli altri conti d'ordine” (art comma 3 c.c.). Accadimenti gestionali che, pur non influendo quantitativamente sul patrimonio e sul risultato economico al momento della loro iscrizione, possono tuttavia produrre effetti in un tempo successivo. Natura Obiettivo Completezza informazione di bilancio; Comprensibilità e chiarezza; Eventi significativi. Beni in leasing In quanto beni di terzi vanno inseriti nei conti d’ordine. La nuova informativa richiesta dalla NI (più completa) rende superflua l’indicazione nei conti d’ordine.

38 Schede operative

39 La redazione del bilancio

40 Fase 1) operazioni preliminari 1/7
1) Stampa bilancio di verifica contabile 2) Verifica chiusura contabile costi/ricavi sospesi e presunti esercizio precedente 3) Verifica coincidenza/riconciliazione saldi verso terzi (conti correnti–crediti v/clienti–debiti v/fornitori ecc.) 4) Verifica requisiti per la redazione del bilancio in forma abbreviata; 5) Eventuale verifica requisiti per bilancio consolidato; 6) Verifica disciplina “direzione e coordinamento” 7) Altri controlli

41 Fase 1) operazioni preliminari 2/7
1) Stampa bilancio di verifica contabile – Il bilancio di verifica riporta il “saldo conti”: di quanto rilevato in CO.GE. durante l’esercizio dei costi/ricavi sospesi/presunti iniziali rilevati in sede di chiusura del bilancio dell’esercizio precedente e non ancora chiusi. 2) Verifica chiusura contabile costi/ricavi sospesi e presunti esercizio precedente Ratei attivi/passivi; Risconti attivi/passivi; Rimanenze finali/iniziali; Fatture da ricevere/emettere; Note di accredito da ricevere/emettere; Risultato del precedente esercizio.

42 Fase 1) operazioni preliminari 3/7
3) Verifica coincidenza/riconciliazione saldi verso terzi (conti correnti–crediti v/clienti–debiti v/fornitori ecc.) La verifica e conseguente riconciliazione dei saldi verso terzi andrà effettuata e supportata dal punto di vista documentale recependo all’esterno la necessaria documentazione comprovante la spettanza della posta attiva e la debenza e completezza della posta passiva. - Verifica estratto conto bancario / saldo contabile crediti v/clienti e debiti v/fornitori evidenziando ed analizzando accuratamente eventuali poste dubbie - Eventuale circolarizzazione clienti / fornitori - Riconciliazione

43 Fase 1) operazioni preliminari 4/7
Esempio riconciliazione saldi e/c bancari:

44 Fase 1) operazioni preliminari 5/7
4) Verifica requisiti per la redazione del bilancio in forma abbreviata: Art bis del c.c. : Il bilancio in forma abbreviata attualmente può essere redatto quando l'impresa si trova al di sotto dei seguenti parametri per due anni consecutivi (il primo esercizio in caso di costituzione): - Totale attivo di stato patrimoniale: € ; - Ricavi delle vendite e delle prestazioni: € ; - Dipendenti occupati in media durante l'esercizio: 50 unità. La redazione del bilancio in forma abbreviata permette una consistente semplificazione nella redazione dei documenti di bilancio (Stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa). Inoltre l’art bis comma 4 prevede che qualora gli amministratori forniscano in nota integrativa le informazione richieste dall’art n.3 e n.4 sono esonerati dall’obbligo di redazione della relazione sulla gestione.

45 Fase 1) operazioni preliminari 6/7
5) Verifica requisiti per bilancio consolidato; D.Lgs 127/91: Esonero per piccoli gruppi che per due anni consecutivi non superano i seguenti limiti: - totale attivo: € ; - totale ricavi delle vendite e delle prestazioni: € ; - dipendenti occupati: 250 in media per l'esercizio 6) Verifica disciplina “direzione e coordinamento” Art bis, commi 4 e 5, C.C., ”La società deve esporre, in apposita sezione della nota integrativa, un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio della società o dell'ente che esercita su di essa l'attività di direzione e coordinamento» “Parimenti, gli amministratori devono indicare nella relazione sulla gestione i rapporti intercorsi con chi esercita l'attività di direzione e coordinamento e con le altre società che vi sono soggette, nonché l'effetto che tale attività ha avuto sull'esercizio dell'impresa sociale e sui suoi risultati”, Art ter C.C. “Le decisioni delle società soggette ad attività di direzione e coordinamento, quando da questa influenzate, debbono essere analiticamente motivate e recare puntuale indicazione delle ragioni e degli interessi la cui valutazione ha inciso sulla decisione. Di esse viene dato adeguato conto nella relazione di cui all' art. 2428”.

46 Fase 1) operazioni preliminari 7/7
7) Altri controlli Quadratura crediti/debiti/acconti tributari.

47 Aree trattate nella presentazione odierna
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE CREDITI DISPONIBILITA’ LIQUIDE RATEI E RISCONTI FONDI PER RISCHI E ONERI Aree trattate nella presentazione odierna

48 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI B II) Immobilizzazioni materiali: 1) terreni e fabbricati; 2) impianti e macchinario; 3) attrezzature industriali e commerciali; 4) altri beni; 5) immobilizzazioni in corso e acconti Le immobilizzazioni materiali sono esposte a bilancio al netto dei rispettivi fondi ammortamento

49 Abolito da finanziaria 2008
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli AREA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Verifica esistenze iniziali Incrementi/decrementi nell’esercizio Capitalizzazioni vs imputazioni a costo Controllo eventuali rivalutazioni/svalutazioni e raccolta informazioni nota integrativa Check ammortamenti Eventuali disallineamenti – Quadro EC Abolito da finanziaria 2008

50 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Verifica esistenze iniziali La verifica delle esistenze iniziali sarà di carattere documentale – è opportuno procedere al controllo del libro cespiti al 31/12/(anno n-1) con le risultanze contabili al 01/01/(anno n); Tale controllo dovrà essere effettuato sia con riguardo agli importi delle attività immobilizzate che dei rispettivi fondi di ammortamento. Incrementi/decrementi nell’esercizio Capitalizzazioni vs imputazioni a costo Gli incrementi dell’esercizio andranno analizzati in dettaglio – in particolare andrà giudicato se il costo capitalizzato abbia i requisiti richiesti dai corretti principi contabili per la capitalizzazione. In caso contrario il costo andrà spesato a conto economico. Classico esempio “spese di manutenzione” Manutenzione ordinaria -> Conto economico Manutenzione straordinaria -> Costo capitalizzabile “La manutenzione straordinaria è costituita da costi che comportano un significativo e tangibile aumento di produttività o della vita utile del cespite”.

51 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Controllo eventuali rivalutazioni/svalutazioni e raccolta informazioni nota integrativa Le rivalutazioni più frequenti sono contenute nelle seguenti leggi che hanno ormai esplicato i loro effetti: - RDL 1745/36; - RDL 436/46; - DL 49/48; - L. 94/49; - L. 74/52; - L. 576/75 (legge Visentini); - L. 72/83 (legge Visentini bis); - L. 408/90; - L. 413/91; - L. 342/2000; - L. 448/2001; - L. 350/2003. Check ammortamenti Attenzione a: - eventuali variazioni dei processi di ammortamento in corso (giustificazione in NI); - limiti civilistici imposti per l’ammortamento di alcune immobilizzazioni (costi impianto e ampliamento, costi ricerca e sviluppo, avviamento, …); - scorporo quota terreno nell’ammortamento degli immobili; - in caso di divergenze tra ammortamento civilistico e fiscale, stanziare se del caso la relativa fiscalità differita; - qualora l'impresa utilizzi esclusivamente le aliquote di ammortamento «fiscali», le quali non coincidano con gli ammortamenti economico-tecnici, è necessario indicare nella nota integrativa gli effetti sulla situazione patrimoniale-finanziaria e sul risultato economico dell'esercizio di tale procedimento indicandone anche i motivi. - verifica aliquota applicata per ogni categoria; - ove necessario ricalcolo fondo ammortamento per stima carenza fondo.

52 Prezzo di cessione – (Costo d’acquisto – Fondo ammortamento)
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli AREA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Eventuali disallineamenti – Quadro EC Fino al la normativa fiscale (art.109 comma 4) permette l’accantonamento di quote di ammortamento eccedenti quelle imputate a conto economico a condizione che i disallineamenti siano imputati in un apposito prospetto della dichiarazione dei redditi. (Quadro EC) Cessioni di cespite La cessione di un cespite determina l’emersione di plus o minusvalenze. La plus/minusvalenza sarà data dalla differenza tra: Prezzo di cessione – (Costo d’acquisto – Fondo ammortamento) > 0 Plusvalenza < 0 Minusvalenza La plus/minusvalenza sarà imputata a conto economico. Ai fini della classificazione nel conto economico delle minusvalenze o delle plusvalenze, bisogna considerare che secondo il legislatore italiano, ne esistono due tipi: - 1 quelle derivanti da fatti di gestione ordinaria (da iscrivere rispettivamente, tra gli «oneri diversi della gestione» al rigo B.14. di conto economico, e tra i «ricavi diversi» al rigo A.5. di conto economico); - 2 quelle derivanti da fatti di gestione straordinaria, in quanto estranei all'attività ordinaria, da iscrivere tra gli oneri e proventi straordinari (rigo E.20., E.21.).

53 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI B I) Immobilizzazioni immateriali: 1) costi di impianto e di ampliamento; 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità; 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno; 4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili; 5) avviamento; 6) immobilizzazioni in corso e acconti; 7) altre.

54 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Verifica saldi iniziali Incrementi/decrementi nell’esercizio Capitalizzazioni vs imputazioni a costo

55 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Verifica saldi iniziali In particolare andrà appurato se sussistano le condizioni di iscrivibilità nell’attivo dello stato patrimoniale delle immobilizzazioni immateriali. Particolare attenzione andrà posta alle voci relative ai costi pluriennali e all’eventuale avviamento. Incrementi/decrementi nell’esercizio Analisi dettagliata singoli incrementi dell’esercizio Capitalizzazioni vs imputazioni a costo Verifica consenso collegio sindacale ove richiesto

56 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE B III) Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo: 1) partecipazioni in: a) imprese controllate; b) imprese collegate; c) imprese controllanti; d) altre imprese; 2) crediti: a) verso imprese controllate; b) verso imprese collegate; c) verso controllanti; d) verso altri; 3) altri titoli; 4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo.

57 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Verifica esistenza iniziale; Verifica valorizzazione; Raccolta informazioni per nota integrativa;

58 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Verifica esistenza La verifica dell’esistenza dovrà essere effettuata recependo adeguata documentazione comprovante la proprietà del titolo/della partecipazione/del credito ecc. immobilizzato Esempi: - documentazione bancaria comprovante la titolarità e la giacenza alla data di bilancio del deposito titoli; - atto notarile di acquisto quote; - titoli azionari opportunamente girati.

59 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Verifica valorizzazione Partecipazioni e titoli valutati al costo -Svalutazioni per perdite durevoli di valore Partecipazioni in controllate e collegate valutazione metodo del patrimonio netto Recepire bilanci società partecipate. Per le partecipazioni valutate al metodo del patrimonio netto si consideri che l'applicazione dello stesso metodo è facoltativa - può essere oggetto solo di alcune partecipazioni e non di tutte (a discrezione della società) - è alternativo al costo;  La valutazione col metodo del PN ha per oggetto la frazione del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio dell'impresa partecipata dopo aver detratto i dividendi ed aver effettuato le rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio consolidato (art. 31 D. Lgs n. 127) crediti e debiti - utili e perdite- costi e ricavi - proventi delle partecipazioni.

60 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Crediti verso società partecipate Il caso dei finanziamenti soci Non è infrequente nella pratica incontrare situazioni in cui la società socia versi delle somme a titolo di finanziamento alle società partecipate. Tali finanziamenti vanno tenuti distinti dal caso dei versamenti cosiddetti in conto capitale in quanto i primi hanno natura di crediti finanziari e come tali dovranno essere rimborsati – i secondi invece saranno vincolati Finanziamento soci  Credito finanziario  B III 2) dell’attivo patrimoniale Versamento in conto capitale  ad incremento del costo della partecipazione.

61 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Raccolta informazioni per nota integrativa Art.2427 C.C. punto 5) l'elenco delle partecipazioni, possedute direttamente o per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, in imprese controllate e collegate, indicando per ciascuna la denominazione, la sede, il capitale, l'importo del patrimonio netto, l'utile o la perdita dell'ultimo esercizio, la quota posseduta e il valore attribuito in bilancio o il corrispondente credito.

62 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
CREDITI C II) Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo: 1) verso clienti; 2) verso imprese controllate; 3) verso imprese collegate; 4) verso controllanti; 4–bis) crediti tributari; 4–ter) imposte anticipate; 5) verso altri.

63 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI Verifiche esistenza crediti; Aging crediti v/clienti; Analisi posizioni in sofferenza; Stima fondo svalutazione crediti; Verifiche su crediti tributari; Verifiche su crediti per imposte anticipate; Verifiche su altri crediti.

64 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI Verifiche su crediti v/clienti Al fine dell’accertamento dell'esistenza dovrà essere considerato anzitutto il sistema di controllo interno aziendale per individuare eventuali procedure che possano determinare errori nella contabilizzazione dei crediti. In particolare andranno considerati: la separazione dei compiti e delle responsabilità per ciascuna fase di formazione dei crediti, l’uso e controllo dei documenti comprovanti l'origine, la modificazione e l'estinzione dei crediti; l’esame periodico delle risultanze contabili da parte di personale indipendente; Sotto il profilo documentale andrà effettuato un esame (per i crediti di maggior rilevanza e significatività) di idonea documentazione ed eventuale richiesta di conferma scritta dei saldi (circolarizzazioni). Procedure alternative di controllo potranno essere: verifica degli incassi successivi; controllo contabilità con fatturazione di vendita; controllo fatture con bolle di accompagnamento; controllo bolla di accompagnamento con ordine e scarico di magazzino; Verifica dei resi e delle rettifiche di fatturazione; Verificare le note di accredito dell’anno successivo per rettifiche di inesattezza nella fatturazione.

65 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI Aging crediti v/clienti; Verifica anzianità del credito per singolo cliente – andranno in particolare esaminate posizioni creditorie di vecchia data per capire se si tratta errori - dimenticanze o posizioni in sofferenza. Analisi posizioni in sofferenza; Per tutte le posizioni in sofferenza andrà effettuata una analisi della probabilità di recupero del credito anche attraverso azioni giudiziali – tale analisi sarà utilizzata per la stima del fondo svalutazione crediti. Stima fondo svalutazione crediti;

66 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI Verifiche su crediti tributari IRES – IRAP Quadratura quadro RX Unico anno precedente; Eventuali utilizzi anno in corso (compensazioni in modello F24) Versamento acconti d’imposta  controllo F24 versati (cassetto fiscale)

67 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI Verifiche su crediti per imposte anticipate - (Rinvio) Verifiche su crediti verso imprese controllate/collegate/controllanti Ricostruzione rapporti di credito (debito) InterCompany Verifica rispettiva posizione di debito impresa controllata/collegata/controllante Raccolta dati per evidenziazione rapporti in nota integrativa / relazione sulla gestione Verifiche su altri crediti Ottenere documentazione comprovante titolarità e importo del credito

68 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
DISPONIBILITA’ LIQUIDE C IV) Disponibilità liquide: 1) depositi bancari e postali; 2) assegni; 3) danaro e valori in cassa.

69 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA DISPONIBILITA’ LIQUIDE Controllo quadratura saldi (rimando alla fase preliminare); Controlli su poste in valuta; Altri controlli.

70 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA DISPONIBILITA’ LIQUIDE Controlli su poste in valuta; Conti correnti in valuta; Valuta in cassa; Andranno convertiti al cambio alla data di chiusura dell’esercizio. Il cambio ufficiale alla data di chiusura dell’esercizio potrà essere reperito presso Utili e perdite su cambi andranno accreditati/addebitati a conto economico come componenti finanziarie. Altri controlli Verificare e/c corretta rilevazione competenze maturate alla data di chiusura di bilancio. Verificare corretta rilevazione e contabilizzazione ritenute fiscali subite su interessi attivi. Verificare che non siano state effettuate compensazioni tra poste attive e passive.

71 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
RATEI E RISCONTI Attivi : D) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti. Passivi: E) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti.

72 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA RATEI E RISCONTI Verifica corretta contabilizzazione; Verifica correttezza conteggio; Verifica completezza; Casi particolari; Raccolta informazioni per nota integrativa.

73 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA RATEI E RISCONTI Verifica corretta contabilizzazione; Accertamento rappresentatività dei ratei e i risconti passivi di quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi; Differenza ratei/risconti passivi vs fatture da ricevere; Il caso S Consulting S.r.l. Verifica correttezza conteggio; Verifica completezza; La verifica della completezza dovrà essere effettuata a seguito dell’accurata analisi delle poste di conto economico; Controllo ratei/risconti al anno precedente.

74 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA RATEI E RISCONTI Casi particolari Leasing / leasback

75 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA RATEI E RISCONTI Raccolta informazioni per nota integrativa Composizione della voce, (se l'ammontare risulta apprezzabile), evidenziando le classi che la compongono ed il singolo contenuto (art c.c. n.7); Variazioni intervenute nella consistenza della voce ed eventualmente delle singole componenti se di valore significativo (art c.c. n. 4)

76 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
FONDI PER RISCHI E ONERI B) Fondi per rischi e oneri: 1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili; 2) per imposte, anche differite; 3) altri.

77 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI Verifica movimentazione voci; Aggiornamento fondi – test di congruità Fiscalità differita Altri fondi (FIRR agenti … TFM amministratori …)

78 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI Aggiornamento fondi – test di congruità Verifica presupposti per mantenere eventuali fondi stanziati in esercizi precedenti. (tali fondi sono costituiti ed alimentati soltanto per coprire perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa (fondi per oneri) o probabile (fondi per rischi) dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio sono indeterminati l'ammontare o la data di sopravvenienza) Verifica dell'esposizione in bilancio di tali fondi, sulla base delle disposizioni legislative regolamentari e contrattuali che ne hanno resa necessaria la costituzione Verifica dei criteri di calcolo o dei conteggi, sia per quanto riguarda la consistenza di fine esercizio sia per quanto riguarda gli accantonamenti di periodo Verifica, in base alla documentazione pertinente, degli utilizzi dell'esercizio

79 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI Esempio: Nel corso dell’esercizio la società procede al licenziamento di un dipendente; quest’ultimo promuove un’azione legale per ottenere il riconoscimento dei propri diritti ed ottenere un risarcimento del danno conseguente all’illegittimo allontanamento – il danno viene stimato in Euro ,00 e l’udienza viene fissata per il mese di Settembre dell’anno successivo. In sede di chiusura del bilancio la società rileverà

80 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI Fiscalità differita (anticipata) L’esigenza di rilevare fiscalità differita nasce dalle discordanze tra criteri di valutazione civilistici e criteri di valutazione “fiscali” Ulteriori scostamenti sono determinati da norme speciali che limitano o rinviano la deducibilità di alcuno costi o l’imponibilità di alcuni ricavi. L’ESIGENZA DI ESPRIMERE IN BILANCIO LE IMPOSTE SECONDO IL PRINCIPIO DI PRUDENZA E COMPETENZA IMPONE LA NECESSITA’ DI STANZIARE A BILANCIO FONDI IMPOSTE DIFFERITE (E OVE SUSSISTANO I PRESUPPOSTI) CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE.

81 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI Fiscalità differita (anticipata) DIFFERENZE PERMANENTI DIFFERENZE TEMPORANEE Hanno natura definitiva e non saranno riassorbite nel corso degli esercizi futuri  NON DETERMINANO FISCALITA’ DIFFERITA Comportano l’anticipo o il differimento del momento impositivo rispetto al periodo di competenza.  DETERMINANO L’ESIGENZA DI RILEVARE FISCALITA’ DIFFERITA

82 Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI Fiscalità differita (anticipata) DIFFERENZE TEMPORANEE ATTIVE: (Danno luogo ad ammontari imponibili negli esercizi successivi)  Generano passività per imposte differite Plusvalenze patrimoniali rateizzate Costi deducibili in esercizi precedenti rispetto a quando verranno imputati a conto economico Ecc.. PASSIVE: (Danno luogo ad una futura riduzione dell’imponibile fiscale)  Generano attività per imposte anticipate Svalutazioni crediti eccedenti art. 71 TUIR Maggiori ammortamenti rispetto a quanto imputato a conto economico 1/3 spese di rappresentanza Caso particolare perdite fiscali


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