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IL MAROCCO Di: Elisabetta Picano Beatrice Merafina Roberta Nardecchia.

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Presentazione sul tema: "IL MAROCCO Di: Elisabetta Picano Beatrice Merafina Roberta Nardecchia."— Transcript della presentazione:

1 IL MAROCCO Di: Elisabetta Picano Beatrice Merafina Roberta Nardecchia

2 Dati principali Nome completo: Regno del Marocco
Nome ufficiale: المملكة المغربية Lingua ufficiale: arabo Capitale: Rabat ( ab. / 2007) Governo: monarchia costituzionale Capo di stato: Mohammed VI Capo di governo: Abbas El Fassi Indipendenza: dalla Francia il 7 aprile 1956 Ingresso nell' ONU: 12 novembre 1956 Superficie: 446,550 km² Popolazione Totale (2007): ab. Densità: 70 ab./km² Continente: Africa Fuso orario: 0 Valuta: Dirham PIL procapite (PPA) (2007): $ ISU (2005): 0,646 (medio) Prefisso tel.: 212 Sigla autom.: MA Inno nazionale: Hymne Cherifien

3 La cartina geografica

4 Morfologia del territorio
La geografia fisica del Marocco è caratterizzata dalla presenza di due grandi catene montuose: quella del Rif, a ridosso della costa mediterranea, e quella dell'Atlante che attraversa tutto il Paese da sud-ovest a nord-est ed ha vette che superano i m s.l.m.. Nella parte più meridionale del Marocco si incontra il grande deserto del Sahara in corrispondenza del quale la presenza di insediamenti umani diventa estremamente rarefatta. MONTAGNE Il Marocco è segnato dalla presenza della catena montuosa dell'Atlante che lo attraversa diagonalmente da nord-est, in corrispondenza del confine settentrionale con l'Algeria, a sud-ovest, dove incontra l'oceano Atlantico all'altezza delle città di Agadir e Sidi Ifni. La catena montuosa dell'Atlante si sviluppa attraverso le cime dell'Anti Atlante, che toccano un massimo di metri, nel sud ovest del paese, quelle dell'Alto Atlante, a cui appartiene il Jbel Toubkal che con i suoi metri è il più alto del paese, sempre nel sud-ovest, quelle del Medio Atlante nel nord del Marocco che arrivano a metri di altitudine, e quelle dell' Atlante Sahariano che arrivano ai metri del monte Chelia. LAGHI E LAGUNE Pochi chilometri a sud della città di Melilla, nel nord est del Marocco, si trova la laguna di Sabkha bou Areq dove si affaccia il porto della città di Nador. Lungo il corso del Moulouya si trovano due laghi, il lago di Mohamed V e poco più a settentrione il lago di Meschra Ammadi.

5 FIUMI I fiumi del Marocco hanno generalmente un andamento da sud verso nord o nord ovest, seguendo il tragitto che dai monti dell'Atlante li porta a sfociare nel mar Mediterraneo o nell' oceano Atlantico. Quando invece scorrono verso sud, verso i confini con l'Algeria assumono la caratteristica di fiumi stagionali. Questi corsi d'acqua, per la scarsità delle precipitazioni e per la morfologia dalla catena montuosa dell'Atlante, non sono adatti per la navigazione, ma sono intensamente sfruttati per l'irrigazione e la produzione di energia idroelettrica. Tra i maggiori fiumi del Marocco troviamo il Moulouya, che nasce dai monti dell'Atlante, nei pressi della città di Midelte dopo circa 520 chilometri si tuffa del mar Mediterraneo, vicino ai confini con l'Algeria; il fiume Oum Er-Rbia, lungo circa 550 chilometri, il più lungo del paese, che nasce non distante dal Moulouya, e che si dirige verso l'oceano Atlantico, dove alla sua foce sorge la città di Azemmour. Un Altro fiume importante del paese è l'Oued Srou, che nasce anch'esso dai monti dell'Atlante e si tuffa nell'Atlantico non lontano dalla città di Kenitra. CLIMA Il clima del Marocco può essere suddiviso in sette sotto-zone: Oceanico Mediterraneo Montano Continentale Desertico

6 Dati della popolazione
DEMOGRAFIA Crescita demografica del Marocco dal 1961 al 2003. Il Marocco è il quarto paese africano di etnia araba per numero di abitanti, dopo l'Egitto, il Sudan e l'Algeria. La maggior parte della popolazione vive a ovest della catena montuosa dell'Atlante, che divide il paese del deserto del Sahara. Casablanca è il più importante porto e centro commerciale e industriale. ETNIE La popolazione marocchina ha principalmente origine da due etnie distinte: i Berberi e gli Arabi. Nel corso del tempo queste due razze si sono tra loro intrecciate e in alcuni luoghi risulta difficile riconoscere l'una dall'altra. A grandi linee tuttavia è possibile indicare nelle regioni pianeggianti e nelle grandi città i luoghi principali in cui è possibile incontrare etnia araba, mentre nel Rif, sull'oceano, nell'Atlante e nel sud quella berbera. Scendendo nel profondo sud è possibile trovare l'etnia Sahrawi. LINGUE La lingua ufficiale del Marocco è l'arabo classico. Circa il 40% della popolazione parla berbero come lingua madre oppure come prima o seconda lingua insieme al locale dialetto arabo. Il francese è di fatto la seconda lingua (non ufficiale) del paese. Una minoranza di marocchini nel nord del paese parla spagnolo come seconda lingua, mentre l'inglese sta rapidamente diffondendosi, grazie anche all'introduzione nei programmi scolastici.

7 Le religioni La maggior parte dei marocchini professa l'Islam. Oltre ai musulmani in Marocco sono presenti circa 60 mila cattolici, perlopiù francesi, e 15 mila ebrei. Qui si può parlare di assenza di fanatismo religioso islamico: sono infatti assenti fenomeni di intolleranza verso le altre religioni. Al contrario, in qualche manifestazione la religione musulmana si è "contaminata" con altre pratiche. Ad esempio, se pur la religione islamica non preveda intermediari tra il credente e Allah, in Marocco è presente il culto di quelli che potrebbero essere chiamati "santi" (Sidi)le cui tombe, i marabout, sono oggetto di pellegrinaggi. Un'altra contaminazione è quella del calendario occindentale per cui, nelle città più importanti e/o più turistiche, molto spesso è la domenica, e non il venerdì, il giorno di riposo. Infine, c'è tolleranza anche negli alcolici il cui uso, sebbene vietato dalla legge coranica, non è punito dalla legge marocchina.Questo non vuol dire che il musulmano marocchino non segua la tradizione coranica con la sua preghiera cinque volte al giorno, la professione di fede,il ramadan, l'elemosina e il pellegrinaggio alla Mecca. Per i marocchini è possibile recarsi, per chi non può permettersi di andare alla Mecca, alla città santa di Moulay Idriss nei pressi di Meknes; tuttavia questa tradizione non è suffragata da nessuna dispensa ufficiale.

8 La storia – Le dinastie Il primo regno conosciuto: La Mauretania Antica regione dell'Africa Settentrionale, oggi divisa tra il Marocco e l'Algeria, abitata dai Mauri. Regno indipendente dal IV secolo a.C., subì l'influenza di Cartagine. Fu assoggettata dai romani in seguito all'uccisione dell'ultimo re Tolomeo (40 d.C.) e divenne, nel 42 a.C., la provincia della Mauretania Tingitana. Nel 429 d.C., dalla penisola iberica, giunsero in questa regione i Vandali, che quasi un secolo dopo, nel 533 furono sconfitti dai bizantini, guidati da Belisario. A partire dal 683 (50 anni dopo la morte di Maometto) ci furono le seguenti dinastie: La Umma (683) Gli Idrissidi ( ) La dinastia dei Fatimidi ( circa) La dinastia degli Almoravidi (1056 – 1147) La dinastia degli Almohadi(1147 – 1269) La dinastia dei Merinidi(1269 – 1415) La dinastia degli Wattasidi ( ) La dinastia degli Shaditi (1498 – 1660 circa) La dinastia degli Alawiti (1661 – 1730 circa)

9 Il colonialismo I primi insediamenti delle potenze europee risalgono alla fine del XVIII secolo (Francia e Gran Bretagna). Nel XIX secolo, il Marocco diventa oggetto dell'interesse delle potenze coloniali, il sultano del Marocco tentò di riprendere il controllo delle città di Ceuta e Melilla. Il tentativo fallì per la pronta reazione della Spagna, che portò all'occupazione di Tetuán nel 1860 e al pagamento di ingenti somme. All'inizio del XX secolo risalgono le prime occupazioni francesi, che intendevano frapporsi alla influenza spagnola sulla regione. Nel 1904, con l'avallo della Gran Bretagna (che in cambio ottenne l'Egitto), Francia e Spagna decisero di dividersi la sfera d'influenza sul paese, la Germania si oppose e offrì il suo aiuto al sultanato. Nel 1906 si risolve la situazione con la conferenza di Algeciras. Nel 1908 Abd-el-Aziz fu deposto per la sua debolezza, e al suo posto fecero salire al trono il fratello maggiore Abd-el-Hafid. Nell'estate del 1911 scoppiò una nuova crisi tra Francia e Germania, che si risolse in seguito per via diplomatica, con il riconoscimento tedesco del protettorato francese sul Marocco e concessioni territoriali alla Germania in Congo. Nel frattempo la Spagna conservava il controllo diretto su alcune parti del paese, come il Rif, Tarfaya e Ifni il 30 marzo 1912 con il trattato di Fez il sultano alawita Abd-el-Hafid accettò di riconoscere il protettorato francese sul Marocco; Nello stesso anno a causa delle rivolte dovette abdicare: gli succedette il fratello Yusef (che nel 1927 morì lasciando il trono al figlio Mohammed ben Yusef). Nonostante l'abdicazione, il 27 novembre 1912 con il trattato di Madrid il paese (pur sempre politicamente unito) venne diviso in protettorato francese (con il governatore Rabat e il sultano), in protettorato spagnolo (governato da Tetuan e con un califfo) e Tangeri (città internazionale). La Francia reagì alle rivolte occupando Marrakech e Agadir. Iniziò un periodo di rivolte e repressioni delle autorità francesi, che ottennero il controllo delle città ma non delle campagne. Nel 1920 la rivolta di alcune tribù del Rif, che costò la vita ad oltre soldati spagnoli, diede origine sotto la guida di Abd el-Krim, tra il 1921 e il 1926, alla Repubblica del Rif indipendente, la cui resa ai francesi si ebbe solo a metà degli anni '30. I francesi reagirono pesantemente con un contingente di circa soldati. La repressione da parte dei francese durò almeno fino al 1934, e la Francia perse almeno uomini. In seguito la Francia impose sul Marocco la propria amministrazione diretta. Contemporaneamente iniziò una politica che prevedeva il riconoscimento delle specifiche diversità culturali delle tribù berbere, attirandosi per questo l'accusa da parte della componente araba del paese di voler dividere il Marocco in due. L'occupazione tedesca della Francia nel 1940, con le conseguente creazione dell'armata di resistenza francese in Africa sotto il comando del generale Charles De Gaulle e lo sbarco delle truppe alleate (specie americane) in Marocco nell'autunno 1942, portarono all'entrata in guerra di truppe marocchine che, al fianco degli alleati, parteciparono alle campagne in Italia, Francia e Germania. Nel 1944 fu fondato il partito Istiqlal, un partito nazionalista marocchino, il cui programma puntava all'indipendenza del paese dalla Francia; il partito ottenne il sostegno della componente araba della società marocchina e del sultano Mohammed, che nel 1953 fu obbligato a lasciare il paese.

10 L'indipendenza La Francia, impegnata nelle crisi d'Algeria e d'Indocina, cercò di arrivare ad una soluzione negoziale in Marocco, che arrivò nel 1956 con il riconoscimento franco-spagnolo dell'indipendenza del Marocco, ad eccezione di alcune città. Tangeri fu restituita alla sovranità marocchina alla fine del 1956, mentre per Tarfay si dovette aspettare il 1958. Nel 1957 Mohamed ibn Yusuf divenne re con il nome di Mohammed V. Quando morì nel 1961 gli succedette il figlio con il nome di Hassan II. Nel 1962 fu approvata una nuova costituzione e, nel 1963, si tennero le prime elezioni nazionali e ci furono dispute territoriali con l'Algeria. Nel 1965 il re Hassan II sospese la costituzione a seguito di sollevazioni popolari causate dalla situazione politica e dalla grave crisi economica. Hassan II iniziò una dura repressione di ogni forma di opposizione ma ci furono due tentativi di colpo di stato e un attentato tra il 1971 e il 1972. Nel 1975 ci fu la "marcia verde", cioè l'invasione da parte del Marocco del Sahara Occidentale, dopo che la Spagna vi si era ritirata. È del 1976 l'annessione del Sahara occidentale (con le ricche miniere di fosfati presenti), per due terzi al Marocco e per un terzo alla Mauritania. L'annessione non è stata accettata dal Fronte Polisario, né da diversi stati africani. In conseguenza della sua alleanza con gli Stati Uniti, il Marocco fu uno dei primi paesi islamici a riaprire i rapporti con Israele, con il conseguente isolamento del paese all'interno del mondo arabo. Il Marocco affrontò le minacce dei fondamentalisti islamici a partire dalla seconda metà degli anni ottanta, nonostante il re godesse di un vasto prestigio nella comunità religiosa, in quanto discendente diretto del profeta Maometto. È del 1988 la costruzione dell'enorme moschea di Casablanca, una delle più grandi del mondo. Successivamente, anche per le pressioni internazionali, il re liberò oltre oppositori politici, e nel 1994, permise il ritorno nel paese ad uno dei suoi principali oppositori politici, il socialista Mohamed Basri. Questo valse al paese una serie di accordi commerciali con l'UE firmati nel 1995. Nel 1996 Hassan II nominò suo figlio Sidi Mohamed come successore e nel 1997 ottenne il consenso dell'opposizione ad una nuova costituzione. Le elezioni del 1997 furono vinte dal principale partito di opposizione, l'unione socialista delle forze popolari, a cui fu affidata la formazione e guida del nuovo governo. Sempre nel 1997 il governo marocchino riavviò le relazioni con l'Algeria, interrotte da oltre cinquant'anni. Il 23 luglio 1999 muore il sultano Hassan II e il giorno 30 gli succede il figlio Mohammed VI. Nel 2000 il Marocco impedì lo svolgimento del referendum per l'autodeterminazione del Sahara Occidentale, inimicandosi l'Algeria sostenitrice del Fronte Polisario. Nello stesso anno, come forma di sostegno alla lotta del popolo palestinese, il Marocco rompe le relazioni diplomatiche con Israele. Il 30 luglio 2001 Mohammed VI ha annunciato la creazione di un Istituto Reale per la Cultura Berbera, il berbero è parlato da circa 6 milioni di persone il 40% della popolazione. Le elezioni del 2002 sono vinte ancora dall'unione socialista, anche se il quadro politico si complica vista la presenza in parlamento di ben 22 partiti Il 21 marzo 2002 Mohammed VI sposa Salma Bennani, che viene insignita del titolo ufficiale di principessa (per la prima volta nella storia della monarchia alawita) col nome di Lalla Salma. Nel 2003 il Marocco si esprime contro l'intevento anglo-americano in Iraq, segnando in questo modo un raffredamento nelle relazioni con i suoi tradizionali alleati occidentali.

11 Ordinamento dello stato
Secondo la costituzione promulgata da Hassan II nel dicembre 1962, il Marocco è uno stato sovrano retto da una monarchia costituzionale, sociale e democratica. Dal luglio 1999 il monarca è Mohammed VI che è successo al padre Hassan II, a sua volta preceduto dal padre Mohammed V, padre dell'indipendenza. La dinastia alaouita, a cui appartiene il sovrano, è originaria del sud e vanta un'origine sceriffale, ossia una discendenza diretta dal Profeta. Il sovrano è capo religioso del paese ("difensore della fede" e "comandante dei credenti"), capo politico e capo delle forze armate. In quanto capo politico può a sua discrezione sospendere la costituzione, sciogliere il parlamento e convocare nuove elezioni; inoltre, ha poteri esecutivi. Il potere esecutivo è detenuto dal palazzo (cioè dal re e dai suoi consiglieri) e dal governo. Il re presiede il consiglio dei ministri, nomina il primo ministro dopo le elezioni legilslative e sentita la maggioranza parlamentare, nomina i ministri sentito il primo ministro, revoca i ministri a sua discrezione, e può, sempre a sua discrezione, dirigere per Dahir (regio decreto). Il primo ministro dirige il governo e coordina l'attività dei ministri, anche arbitrandone le divergenze; controfirma i dahir ed esercita il potere regolamentare (i regolamenti sono controfirmati dai ministri incaricati dell'attuazione); può emanare decreti-legge su delega del parlamento per oggetti determinati e durata limitata. Il potere legislativo, è prerogativa della Camera dei rappresentanti (Majlis al-Nuwab), composta da 325 deputati eletti ogni 5 anni a suffragio universale, e dalla Camera dei consiglieri (Majlis al-Mustacharin), composta da 270 seggi rinnovati a elezione indiretta per un terzo ogni 3 anni. Il parlamento ha visto progressivamente aumentare i suoi poteri di controllo, fino alle ultime revisioni costituzionali del 1992 e 1996: oltre alla funzione legislativa, infatti, vota il bilancio del regno, può costituire commissioni d'inchiesta sull'operato del governo e può far cadere il governo con una mozione di sfiducia. L'ordine giudiziario è indipendente. I giudici della corte suprema sono nominati dal sovrano. Negli ultimi anni sono state create diverse magistrature specializzate, di ispirazione codicistica e non coranica.

12 Le città principali

13 Economia Basi tradizionali dell’economia sono l’agricoltura e l’attività mineraria, che però non sono in grado di procurare al paese un sufficiente benessere: il livello di vita della maggior parte della popolazione resta basso . I principali prodotti agricoli sono costituiti da cereali, canna da zucchero, agrumi, legumi, pomodori, olive (il Marocco è uno dei maggiori esportatori di olio di oliva), e dai prodotti dell'allevamento. Il paese, con i suoi 17 porti, è tra i maggiori produttori di pesce nel mondo. L'estrazione mineraria è dominata dai fosfati rocciosi, di cui il Marocco è tra i maggiori produttori e il principale esportatore al mondo. I principali siti si trovano nel Sahara occidentale. Oltre ai fosfati, nella stessa zona sono presenti riserve minerarie di ferro e, in misura minore, di rame. Nel paese sono presenti inoltre miniere di piombo e argento, di cui il Marocco è al 10° posto per produzione mondiale, di carbone (al 15° posto), oltre a oro, zinco, rame, cobalto, manganese, antimonio, ferro. Il settore industriale, che attualmente rappresenta più di un quarto del prodotto interno lordo, è stato a lungo dominato dalle industrie agro-alimentari, tessili e del cuoio. Negli ultimi decenni il settore si è molto diversificato, con lo sviluppo in particolare dell'industria chimica e petrolchimica, ma anche in altri campi, dall'industria automobilistica all' informatica. Il terziario consiste in commercio interno, finanza, servizi alle imprese, servizi alle persone. Il Marocco si sta affermando come una delle maggiori mete turistiche dell'Africa settentrionale. Le offerte dei tour operator si concetrano su:Tour delle città imperiali (così chiamate perché proclamate capitali, in epoche diverse, dalle diverse dinastie che hanno regnato in Marocco); Viaggi in fuoristrada con meta nelle regioni meridionali; Weekend a Marrakech: con il primario obiettivo di visitare la piazza Jamaa el Fna.

14 La cultura Letteratura
Poesia: Muhammad Awzal fu un poeta religioso berbero nato intorno al 1670 nel villaggio di al-Qasaba nella regione del Sous e qui morto nel 1748 o nel Romanzo: Tra gli scrittori di romanzi la cui fama è giunta fino in europa possiamo ricordare: Tahar Ben Jellouh è uno scrittore franco-marocchino, impegnato nella lotta contro il razzismo. Riporta nei suoi romanzi i racconti, le leggende, i riti dell'area del Maghreb africano e gli antichi miti ancestrali. Mohamed Choukri è stato uno scrittore marocchino d'origine berbera, per due volte candidato al Premio Nobel per la letteratura. A volte viene indicato come Muhammad Shukri. Fatema Merhissi è nata a Fez in Marocco nel 1940 e oltre che scrittrice è docente di sociologia all'università di Rabat Mohammed e studiosa del Corano. Musica: In Marocco la musica classica, sia che sia strumentale o vocale, è chiamata andalusa a causa del suo sviluppo attorno all'anno 1000 nel sud della Spagna. Oggi le composizioni, in buona parte, sono organizzate in cinque movimenti dal diverso metro. Nella sua composizione l'orchestra presenta strumenti a corda come il rebab, uno strumento ad arco che viene considerato parte della famiglia dei liuti, l'oud, uno strumento cordofono a manico corto anche questo membro della famiglia dei liuti, il qanun, cetra trapezoidale con numerosi cori di corde tesi su un piano armonico di pergamena, il violino e vari strumenti a percussione. Gastronomia La cucina marocchina ha come base il cibo tipico dei nomadi (pecora, verdure e datteri) con contaminazioni arabe e francesi. I piatti che ne derivano sono un concentrato di vari sapori che vanno dal dolce al salato. In un piatto unico è possibile trovare carne, frutta e verdura, condita anche con dello zucchero. Piatti tipici sono il tajine, il cuscus, la bastilla, il m'choui, l'harira, le brochette e i merguez. Lungo la costa è possibile gustare sia crostacei come l'astice, l'aragosta e i gamberoni sia altri tipi di pesce quali sardine e sogliole. In ogni strada è facile imbattersi in venditori di fichi d'India e datteri. Mandorle, miele e zucchero sono la base dei dolci marocchini, tipici dolcetti sono le "corna di gazzella" dove la pasta di mandorle si mescola con il profumo dei fiori d'arancio. La contaminazione di culture si nota anche nelle bevande. Nel rispetto della religione mussulmana ci si aspetterebbe di non trovare grandi produzioni di alcolici. In realtà in Marocco, nella zona di Fès e Meknes, ci sono grandi distese di vigne che producono un discreto vino. È presente anche la produzione di birra anche se di gradazione leggera. La bevanda tipica del Marocco è il tè alla menta che ha anche un suo tipico rito di preparazione.

15 Le Festività 1º gennaio: capodanno 1º maggio: festa del lavoro
30 luglio: incoronazione Mohammed VI 20 agosto: Rivoluzione 21 agosto: festa della gioventù 6 novembre: anniversario marcia verde 18 novembre: festa dell'indipendenza

16 Grazie


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