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LE DOMANDE RISARCITORIE DEI DIPENDENTI:

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Presentazione sul tema: "LE DOMANDE RISARCITORIE DEI DIPENDENTI:"— Transcript della presentazione:

1 LE DOMANDE RISARCITORIE DEI DIPENDENTI:
QUALE DIFESA PER IL DATORE DI LAVORO? Marco Zanon

2 LA VERA PARTE DEBOLE E’ IL DATORE DI LAVORO
Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

3 In tali momenti sono essenziali:
le fasi che precedono la vertenza giudiziaria sono quasi sempre decisive per l’esito della lite. In tali momenti sono essenziali: 1°) L’ASSISTENZA DI CONSULENTI (interni o esterni) COMPETENTI; 2°) LA CONOSCENZA DELLE FATTISPECIE (i casi nei quali ci può essere la richiesta risarcitoria del lavoratore) Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

4 COMUNICAZIONI AL DIPENDENTE
Problemi: INCERTEZZA SUL TERMINE DI RICEZIONE BUSTA VUOTA Metodi preferibili (rispetto alla raccomandata a.r.): consegna a mani (in azienda e in orario lavorativo) notifica a mani tramite ufficiale giudiziario Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

5 MALATTIA “DIPLOMATICA” E PROCEDIMENTO DISCIPLINARE
1) DILEMMA GENERALE: se si attende la guarigione la sanzione potrebbe essere reputata tardiva; se si procede potrebbe essere affermata la lesione del diritto di difesa. POSSIBILI SOLUZIONI: A. tentare di ricorrere ad informatori/investigatori per appurare se lo stato di malattia abbia compromesso o meno la capacità d’intendere e volere del dipendente. INCONVENIENTI: costi elevati; rischio di fallimento B. chiedere un accertamento tecnico preventivo al fine di valutare la capacità di intendere e di volere. LIMITI: il lavoratore potrebbe rifiutarsi 2) ULTERIORE PROBLEMA SE SI ATTENDE LA GUARIGIONE: la malattia potrebbe non essere coperta dagli istituti previdenziali (es: dirigenti) SOLUZIONE: assicurazione privata Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

6 L’aliunde perceptum CASO: condanna a corrispondere la retribuzione tra un determinato evento (es: il licenziamento) e la sentenza che, a distanza di anni, condanni il datore di lavoro alla reintegra RIMEDIO: sarà possibile detrarre il guadagno che il lavoratore ha percepito (o avrebbe potutto percepire) con un'altra occupazione. Eccepirlo e chiedere informazioni alla Guardia di Finanza circa i redditi percepiti. CONTROMOSSA DEL LAVORATORE: il dipendente lavora “in nero”, o comunque in maniera occulta POSSIBILE RIMEDIO: ricorrere a degli informatori, periodicamente. Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

7 MALATTIE DIPLOMATICHE E RICHIESTE RISARCITORIE
PROBLEMI: trova sponda nel frequente lassismo dei medici; è vietato al datore di lavoro effettuare, personalmente o attraverso medici di sua fiducia, accertamenti sanitari sui propri dipendenti (è reato ex art. 38 della l. n. 300/1970). i controlli sullo stato di infermità potranno essere compiuti attraverso i competenti servizi ispettivi pubblici. Poco severi Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

8 (segue) MALATTIA DIPLOMATICA E RICHIESTE RISARCITORIE: le soluzioni
a. consulenza tecnica in giudizio LIMITE: è un controllo sanitario ex post, limitato per patologie non accertabili con esami strumentali, ma esclusivamente attraverso l’anamnesi del paziente (che potrebbe aver tratto in inganno il medico accentuando la sintomatologia o sottacendogli l’anticipata remissione) b. raccogliere prove (purché non consistenti in accertamenti sanitari) in via preventiva anche all'insaputa del lavoratore e attraverso agenzie investigative o personale appositamente incaricato (il trattamento di dati personali effettuato per far valere un diritto in sede giudiziaria è lecito anche senza il consenso dell'interessato) c. la simulazione della malattia potrebbe integrare l’ipotesi di truffa (per il lavoratore ed, eventualmente, per il medico): le indagini potrebbero essere condotte in sede di proc. penale (ma non vi è molta attenzione per il problema) Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

9 INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI: i fronti che si possono aprire e gli accorgimenti da adottare
a. RESPONSABILITÀ PENALE PER OMICIDIO COLPOSO O LESIONI COLPOSE 1° delega di funzioni 2° adozione di un modello organizzativo ex art. 6 d.lgs 231/01 b. RESPONSABILITÀ PER VIOLAZIONI DELLA DISCIPLINA PREVENTIVA SPECIALE N.B. l’adempimento delle prescrizioni va posto in essere con cautela per evitare riconoscimenti impliciti di responsabilità c. RESPONSABILITÀ DELL’ENTE AI SENSI DELLA L. 231/2001 adozione di un modello organizzativo ex art. 6 d.lgs 231/01 d. RESPONSABILITÀ CIVILE NEI CONFRONTI DEL LAVORATORE PER IL DANNO DIFFERENZIALE O COMUNQUE NON COPERTO DALL’INAIL adeguata copertura assicurativa e. RESPONSABILITÀ VERSO L’INAIL CHE AGISCE IN REGRESSO Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

10 Segue: I modelli organizzativi ex art. 6 D.Lgs. 231/2001
RESPONSABILITÀ DELL’ENTE. l’infortunio espone al rischio di sospensione dell’attività imprenditoriale e a sanzioni economiche pesantissime SOLUZIONE: adottare un modello di prevenzione ex D.Lgs. 231/01 (individuazione delle aree soggette al rischio + adozione di protocolli + garantirne il rispetto con un sistema sanzionatorio disciplinare applicato). ULTERIORE VANTAGGIO: la migliore difesa anche nei processi penali che coinvolgono personalmente i responsabili aziendali nonché nei giudizi civili di risarcimento. Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

11 Adeguata copertura assicurativa
dovrà comprendere anche: danno differenziale rivalsa INAIL spese legali (che sono un’ulteriore voce di danno per l’azienda) N.B. molto importante anche perchè un pronto intervento risarcitorio da parte dell’azienda nei confronti del lavoratore può essere ciò che consente una gestione adeguata del procedimento penale contro i responsabili dell’azienda. Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

12 MOBBING comportamenti del datore di lavoro o dei superiori oppure dei colleghi, illeciti o leciti: 1°) sistematici, ripetitivi (si ritiene: almeno sei mesi) 2°) finalizzati a vessare, perseguitare o espellere il lavoratore N.B. I comportamenti posso essere anche leciti (es. reiterata richiesta di quotidiane visite mediche di controllo; asfissiante controllo; collocazione del lavoratore in spazi angusti o in locali isolati, dai quali è ostacolato il contatto con il resto dell’ambiente aziendale, per lunghi periodi). Il datore può essere chiamato a rispondere per i comportamento mobbizzante posto in essere dai colleghi. Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

13 DANNI RICONOSCIUTI a. DANNO BIOLOGICO PERMANENTE
b. DANNO PSICHICO TEMPORANEO c. DANNO ESISTENZIALE d. può assumere anche rilevanza penale, così da fondare il risarcimento del DANNO MORALE ex art c.c. ed esporre l’azienda a rilevanti PROBLEMI DI IMMAGINE verso l’esterno Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

14 Usura psico-fisica pregiudizio determinato dall’eccessivo impegno lavorativo (mancati riposi, ritmi di lavoro eccessivamente gravosi). Riducono il risarcimento (secondo un orientamento): – le pregresse condizioni di salute del lavoratore – l’accettazione della prestazione lavorativa usurante Consigliabile: a. acquisire una conoscenza delle condizioni psico-fisiche del lavoratore e del contesto sociale e familiare nel quale si muove; b. precostituire la prova dell’accettazione spontanea dei compiti assegnati. Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

15 LICENZIAMENTI (anche legittimi) INGIURIOSI E OFFENSIVI
-> ONERI ULTERIORI PER IL DATORE DI LAVORO A TITOLO RISARCITORIO CONSIGLIABILE 1°) dare al recesso e al procedimento disciplinare che lo precede la minore visibilità possibile 2°) procedere con atti asettici e fondamentalmente oggettivi 3°) le comunicazioni devono essere indirizzate avendo cura di evitare ogni forma di pubblicità e notorietà agli atti che si pongono in essere e questo non solo sulla stampa, ma anche a livello aziendale Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

16 mansioni inferiori, impedimento della prestazione
Vietato: assegnare mansioni non equivalenti a quelle originariamente attribuite o alle ultime effettivamente svolte o la mancata attribuzione di mansioni (eccezioni: casi in cui ricorrano esigenze peculiari espressamente previste dalla legge; secondo un orientamento, in caso di fungibilità stabilita dalla contrattazione collettiva; nel pubblico impiego) Non rileva la descrizione astratta della contrattazione collettiva. Tenere invece conto della professionalità concreta, già acquisita e potenzialmente acquisibile in ragione della propria formazione culturale di base e dell’abilità tecnica acquisita attraverso l’esperienza Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

17 SEGUE 1°) evitare i comportamenti che contribuiscono non solo a produrre il danno, ma anche ad appesantirne l’entità: – durata (meno dannoso un demansionamento contenuto nel tempo o frazionato in periodi distinti) – mansioni comunque vicine a quelle ritenute “corrette” (meno grave rispetto al relegare in uno spazio angusto senza compiti). 2°) dimostrare – anche documentalmente (es: verbali del C.d.A.) – le varie fasi in cui si è formata la volontà aziendale ed è stata decisa l’operazione di mutamento delle mansioni. Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

18 Rifiuto del mutamento di mansioni/trasferimento
Quesito: è un’insubordinazione talmente grave da giustificare il licenziamento? Risposta: Una recentissima pronuncia della Cassazione sostiene di sì, ma non mancano precedenti – altrettanto recenti – in senso contrario. Consiglio: tenere conto dei rischi che si corrono se si vuole fare un passo così grave. Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

19 Mancata partecipazione a concorsi e mancate promozioni: il danno da perdita di chance
perdita della possibilità di conseguire un risultato (es: una promozione; una selezione interna) Consigli: 1°) NON regolamentare/procedimentalizzare i concorsi, le selezioni, le progressioni 2°) meno comunicazioni e meno trasparenza c’è, minore è il rischio che vi sia la possibilità di sindacare l’operato del datore di lavoro. Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon

20 responsabilità per fatti di colleghi del lavoratore
es. mobbing orizzontale SOLUZIONI 1° adottare e – soprattutto – applicare un efficace regolamento aziendale; 2° adeguata copertura assicurativa (per i comportamenti incontrollabili ma comunque fonte di responsabilità – artt. 2087, 2049, 1228 c.c. –) Richieste di risarcimento in ambito di lavoro subordinato (EPL) – 27 maggio 2008 – avv. Marco Zanon


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