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LOGICA DI ARISTOTELE.

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Presentazione sul tema: "LOGICA DI ARISTOTELE."— Transcript della presentazione:

1 LOGICA DI ARISTOTELE

2 ARGOMENTO Considera la forma del discorso che voglia essere probante, cioè quello scientifico Mostra come procede il pensiero quando pensa ORGANON (Alessandro di Afrodisia): vuole fornire gli strumenti mentali necessari per affrontare qualsiasi tipo di indagine (propedeutica generale a tutte le scienze)

3 ARGOMENTO È scienza essa stessa
Aristotele la chiamava “analitica”, nel senso che spiega il metodo con cui noi, partendo da una data conclusione, la “risolviamo” negli elementi da cui deriva (le premesse da cui scaturisce)

4 GLI SCRITTI DELL’ORGANON
Analitici primi (strutt del sillogismo in gen) Analitici secondi (sillogismo scientifico) Topici (sillogismo dialettico) Confutazioni sofistiche (le argomentazioni sofistiche) Categorie e De interpretatione (concetti, proposizioni, giudizi)

5 LE PARTI Dal semplice al complesso: I CONCETTI La DEFINIZIONE
La PROPOSIZIONE e il GIUDIZIO Il RAGIONAMENTO (SILLOGISMO) La DIALETTICA È tutta polarizzata intorno al sillogismo

6 I CONCETTI Possono essere disposti in una scala di > o < universalità e classificati mediante un rapporto di genere e specie Ogni concetto è specie rispetto ad un concetto più universale, e genere rispetto ad un concetto meno universale Es quadrilatero: è specie rispetto a poligono, è genere rispetto a quadrato

7 SPECIE Concetto che ospita un maggior numero di caratteristiche ma che può essere riferito ad un minor numero di individui Es quadrilatero (rispetto a poligono)

8 GENERE Concetto che ospita un minor numero di caratteristiche ma che può essere riferito ad un maggior numero di individui Es poligono (rispetto a quadrilatero)

9 GENERI E SPECIE Comprensione: insieme delle note caratteristiche di un concetto Estensione: numero degli esseri cui un concetto fa da riferimento

10 LA SCALA DEI CONCETTI IN FONDO ALLA SCALA: max comprensione e minima estensione, sostanza prima, il soggetto individuale (specie infima) IN CIMA ALLA SCALA: max estensione e minima comprensione, le dieci categorie (generi sommi)

11 LE CATEGORIE Significati fondamentali dell’essere (ont)
Supremi generi ai quali deve riportarsi qualsiasi termine della proposizione (gnos) “cose che si dicono senza connessione” 10 amplissime “classi”: sostanza, qualità, quantità, relazione, luogo, tempo, avere, giacere, agire, patire

12 LA SOSTANZA Sostrato cui ineriscono tutte le altre categorie, individua le proprietà essenziali Sost. Seconda: sono i generi e le specie, esprime il “che cos’è” di un oggetto (soggetto e predicato) Sost. Prima: è l’individuo singolo, concreto, il soggetto di cui la sostanza seconda esprime la natura (sempre soggetto)

13 SOSTANZA Solo le sostanze prime, cioè gli individui concreti e impredicabili, sono sostanze nel senso proprio Esse sono ciò che primariamente esiste In questo Aristotele è antiplatonico Le sostanze seconde servono per classificare le sostanze prime

14 LA DEFINIZIONE Definire = determinare che cos’è l’oggetto che la parola indica, la sua natura, l’essenza Per poter definire occorrono il GENERE PROSSIMO e la DIFFERENZA SPECIFICA Es uomo: animale razionale Categorie (universali) e individui (particolari) non sono definibili

15 LA PROPOSIZIONE Combinazione di termini che si chiama enunciato apofantico o dichiarativo: afferma o nega qualcosa Frase che costituisce asserzione (e non preghiera, esclamazione, comando…) La sola che può essere oggetto della logica

16 LA PROPOSIZIONE È l’espressione verbale di un giudizio (= atto mentale con cui neghiamo o affermiamo qualcosa di qualcos’ altro) VERA: congiunge o disgiunge come la realtà (la lavagna è bianca) FALSA: congiunge o disgiunge in modo diverso dalla realtà (la lavagna è nera) È la forma più elementare di conoscenza

17 I TIPI DI PROPOSIZIONE QUALITA’: Affermative (attribuisce qlc a qlc) Negative (separa qlc da qlc) QUANTITA’: Universali (soggetto è universale, tutti) Particolari (soggetto è particolare, alcuni) Individuali o singolari (il soggetto è un ente singolo)

18 RAPPORTI TRA LE PROPOSIZIONI
Contrarietà Subcontrarietà Contraddittorietà Subalternità (quadrato degli opposti)

19 IL RAGIONAMENTO È un collegamento di giudizi e proposizioni
SILLOGISMO= è il ragionamento perfetto, in cui la conclusione scaturisce effettivamente dalle antecedenti (premesse) PREMESSE: sono due, mai singolari CONCLUSIONE: ha due termini collegati a un terzo termine (medio)

20 IL SILLOGISMO Es tutti gli uomini sono mortali (PR MAGG)
Gli alunni di ID sono uomini (PR MIN) Gli alunni di ID sono mortali (CONCL) Il termine medio è quello che funziona da cerniera tra le due premesse e che non troviamo nella conclusione A seconda della posizione del termine medio il sillogismo ha 3 diverse figure

21 IL SILLOGISMO VALIDO: l’inferenza è svolta correttamente, ma la conclusione può essere anche falsa. SCIENTIFICO o dimostrativo: è l’unico che fornisce scienza = le premesse sono VERE, così anche la conclusione è VERA

22 IL SILLOGISMO DIALETTICO: parte da premesse probabili fondate sull’opinione ERISTICO: parte da premesse che sembrano probabili ma non lo sono

23 LE PREMESSE DEL SILLOGISMO SCIENTIFICO
Oltre che vere, devono essere PRIME (non han bisogno di alcuna dimostrazione) Le ricaviamo: Per INDUZIONE: dall’osservazione del particolare all’universale, processo astrattivo (generalizzazione dell’esperienza) Per INTUIZIONE: sapere immediato, coglimento puro dei principi primi con l’int

24 INDUZIONE Forma di ragionamento che dall’esame di uno o più casi particolari giunge ad una conclusione la cui portata si estende aldilà dei casi esaminati Muove dai casi particolari per giungere alla determinazione dei principi

25 INTUIZIONE È il principio della scienza
Capacità particolare dell’intelletto di apprendere in modo immediato l’essenza delle cose Non è una facoltà innata ma si forma gradualmente attraverso l’esercizio e l’osservazione dei casi particolari L’induzione e l’esperienza sono la scintilla che mette in moto l’intuizione

26 (DEDUZIONE) È il rapporto di derivazione che lega, in un ragionamento, la conclusione alle premesse Aristotele la identifica col sillogismo: da verità universali si ricavano verità particolari

27 (ABDUZIONE) Ragionamento sillogistico che si differenzia dall’induzione e dalla deduzione per la sua minore capacità dimostrativa Per Aristotele: premessa maggiore certa, premessa minore incerta, conclusione incerta

28 I PRINCIPI DELLE SCIENZE
Ogni scienza ha i suoi principi primi (autonomia dei singoli comparti disciplinari) Esistono però principi comuni a più scienze o a TUTTE le scienze: IDENTITA’ (A = A) NON CONTRADDIZIONE (A non è nonA) TERZO ESCLUSO (non c’è termine medio tra 2 contraddittori, es o vivo o morto)

29 LA DIALETTICA Metodo che consente di sostenere vittoriosamente la discussione con un avversario Padronanza delle regole del discorso… e del significato dei termini: SINONIMI (un solo significato) es OMONIMI (più significati) es cane Conoscenza dei criteri con cui i termini si combinano nella proposizione

30 LOGICA E ONTOLOGIA Dunque per A. piano del pensiero e piano della realtà si rimandano necessariamente Tra le forme del pensiero studiate dalla logica e le forme della realtà studiate dalla metafisica esiste un rapporto necessario

31 REALISMO GNOSEOLOGICO
Il vero è nel pensiero e nel discorso La cosa è misura del vero Vero = congiungere ciò che è congiunto, disgiungere ciò che è disgiunto nella realtà Falso = congiungere ciò che è disgiunto, disgiungere ciò che è congiunto nella realtà


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