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LA CONTRORIFORMA Quando? Nella seconda metà del Cinquecento Cosa?

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Presentazione sul tema: "LA CONTRORIFORMA Quando? Nella seconda metà del Cinquecento Cosa?"— Transcript della presentazione:

1 LA CONTRORIFORMA Quando? Nella seconda metà del Cinquecento Cosa?
La Chiesa organizza un Concilio a Trento Perché? Per contrastare il diffondersi delle idee protestanti Per riaffermare l'unità della Chiesa di Roma Paolo III e Ignazio idi Loyola

2 I territori “perduti” dalla Chiesa

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5 Tutto ciò fu possibile grazie alla nascita (nel 1542) del Sant’Uffizio, un tribunale ecclesiastico composto di sei cardinali inquisitori, con il compito di vigilare, indagare e condannare i casi di eresia e di devianza dalla ortodossia cattolica.

6 Nel 1545 a Trento i vertici della Chiesa (papa, cardinali, vescovi e sacerdoti) si riuniscono a Trento per ristabilire i principi della Chiesa che arano stati così duramente messi in discussione.

7 Perché era stato indetto il Concilio?
Per trovare una soluzione ai problemi derivanti dallo scisma e a reinterrogarsi sui principi del Cristianesimo. Sperando che esso fosse la grande occasione della riunificazione, fu scelta una sede prossima ai confini del mondo germanico, culla della Riforma: la città di Trento. Indetto nel novembre 1542, il Concilio ebbe inizio il 13 dicembre Fu interrotto diverse volte, anche per lunghi periodi. I lavori si conclusero nel Durante la più lunga interruzione si svolse il pontificato di Paolo IV, la cui intransigenza e intolleranza diedero il colpo definitivo alle residue tendenze riformatrici in seno alla Chiesa e dispersero gli ultimi nuclei protestanti ancora presenti nella penisola. Furono allora sottoposti a processo anche i cardinali Pole e Morone e l’organismo ecclesiastico fu spinto ad irrigidirsi nei onfronti delle istanze che venivano dal mondo protestante e dalla cultura rinascimentale. Tra le altre decisioni di questo papa intransigente, ci fu quella di aprire il ghetto per gli ebrei, a Roma

8 Il papa ha il primato assoluto
I sacerdoti sono gli intermediari necessari tra Dio e il suo gregge Sacerdoti, monache e monaci non possono sposarsi I 7 sacramenti sono validi L'unica interpretazione valida delle Sacre Scritture è quella della Chiesa E' doveroso venerare la Madonna e i Santi Oltre al Paradiso e all'inferno esistono il Purgatorio e il Limbo Per ottenere il Paradiso oltre alla fede sono necessarie anche le buone opere Viene pubblicato un catechismo contenente tutte le norme della fede. Viene ribadita la necessità di esibire nelle cerimonie religiose fasto, magnificenza e spettacolarità

9 Fu potenziato un organismo – il Tribunale dell'Inquisiaizone – che aveva l'incarico di sorveglaire che le menti non fossero turbate da idee contrarie all'ortodossia cattolica. Il Sant'Uffizio venne istituito nella curia romana nel 1542 con il compito di sostenere l'offensiva antiprotestante e coordinare l'attività degli inquisitori di nomina pontificia. È usato anche come sinonimo di Inquisizione.

10 Il concilio finì nel 1569 e alla fine il risultato fu di inasprire la divisione.
Infatti il Concilio riafferma categoricamente alcuni principi, ignorando le richieste che provenivano Anche dal proprio interno di una vera Riforma.

11 I nuovi ordini religiosi: i Gesuiti o Compagnia di Gesù
L'Ordine fu fondato da sant'Ignazio di Loyola nel 1534 e approvato ufficialmente da papa Paolo III nel Scopo dell'ordine è l'evangelizzazione, infatti fondarono moltissime missioni nei diversi continenti Ebbe un ruolo importante nella Controriforma anche perché si dedicarono all'istruzione del clero e dei figli della nobiltà, fondando seminari e collegi.

12 L'Indice dei libri proibiti (in latino Index librorum prohibitorum) era un elenco di pubblicazioni proibite dalla Chiesa Cattolica, creato sotto Paolo IV nel 1559 per opera della Congregazione della Sacra Romana e Universale Inquisizione (o Sant'Uffizio). Ebbe diverse versioni e fu soppresso solo nel 1966 con la fine dell'inquisizione Romana, sostituita dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.

13 Tolleranza e censura Nell'epoca della Riforma, che era anche quella delle scoperte geografiche, si ha la scoperta della diversità religiosa o etnica e della possibilità di reciproco rispetto. Tra cattolici e protestanti che si trovarono a vivere su uno stesso territorio spesso prevalsero incomprensione e odio. Infatti l'Europa, dopo la Riforma, vide anni di lotte e scontri religiosi. Nel 1550 si affacciò l'ipotesi della TOLLERANZA, per opera di alcuni pensatori. Una riflessione sull'esperienza delle colonie americane aveva portato l'idea della tolleranza, a contatto con popoli diversi per usi e abitudini, che non conoscevano il Cristianesimo venivano costretti con la forza a “diventare cristiani e europei” L'Europa aveva già conosciuto divisioni religiose con Ebrei, Turchi e i Musulmani. La censura invece veniva applicata severamente per proibire che si diffondessero idee , viene esercitata sugli scritti, sugli spettacoli, su opere d'arte. Oggi viene esercitata su giornali, film e televisione. Nell'epoca della controriforma con l'Indice dei Libri venne applicata duramente una censura su repressiva su ciò che le autorità giudicavano dannoso o sconveniente.

14 L'intolleranza Si intensificano i processi a coloro che in qualche modo si mostravano “diversi”: streghe, eretici, pensatori. Il Sant'Uffizio indagava e processava per consegnare i condannati al braccio secolare, cioè alle autorità dello Stato.

15 Le guerre di religione In Francia, dove si era radicata era vivace un comunità di calvinista, detti Ugonotti. Tra la Spagna, dove regnava l'intransigente cattolico Filippo II, e l'Inghilterra, dove regnava Elisabetta I, che aveva riaffermato l'autonomia della Chiesa anglicana.

16 Per l’Inquisizione l’errore e l’eresia possono infiltrarsi dappertutto, anche nelle opere d’arte. Alla fine del Concilio, si affronta la normativa del culto delle immagini, con i suoi riflessi sui caratteri dell’arte sacra, Ben noto è il caso del Giudizio universale di Michelangelo scoperto nel 1541, tacciato di luteranesimo da libretti anonimi e di offesa al decoro da Pietro Aretino, ma sgradito anche sul piano spirituale ad alcuni cardinali. Paolo III ne impedì la distruzione invocata dall’Aretino, ma non gli risparmiò i “braghettoni” imposti ai nudi.


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