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Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita.

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Presentazione sul tema: "Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita."— Transcript della presentazione:

1 Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita del welfare del primo novecento è collegata alla tutela dell’ordine pubblico e ad assicurare ai lavoratori i diritti primari (disoccupazione, malattia, inabilità);  Nella seconda metà del novecento il welfare assume finalità assistenziali (monetizzazione in riparazione del danno)  Terzo millennio, il welfare dei servizi con finalità promozionali: è il welfare della sussidiarietà e delle responsabilità PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

2 Il welfare del terzo millennio: i provvedimenti di social policy:  La legge 328/2000 “Sistema integrato di interventi e servizi sociali” legge quadro: reimposta e riorganizza i servizi sociali sul piano locale (PdZ);  Legge costituzionale 3/2001: sancisce la sussidiarietà e i LEP, ridisegnando le competenze istituzionali  Programma sulle politiche di inclusione sociale novembre 2003, aggiornato nel luglio 2005  Leggi regionali di recepimento della legge 328/2000: in Liguria approvata dalla Giunta regionale il 18/11/2005  Il regolamento della Liguria per le strutture a favore dei minori e la promozione delle reti familiari PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

3 I suggerimenti dell’OCSE (marzo 2005):  Insostenibile un continuo incremento della spesa sociale, quindi:  Promuovere politiche sociali attive (prvenzione del bisogno)  Concretizzare la sussidiarietà orizzontale integrando con interventi pubblici i fornitori di servizi “informali”  Incentivare politiche sociali d parte delle aziende (bilancio sociale)  Agire con politiche di sostegno a favore delle famiglie (conciliazione lavoro/cura, politiche di esenzione fiscale, sviluppo dei servizi edutivi e a favore della non autosufficienza ) PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

4 Gli aspetti di maggior rilievo delle norme regionali :  Universalità nell’accesso ai servizi, con priorità di risposta a favore delle fasce deboli (art. 2 legge 328/2000);  Federalismo, sussidiarietà, responsabilità e auto- organizzazione come circuito per l’uscita dal bisogno  Servizi sociali come occasione di sviluppo locale  Il Distretto sociosanitario per concretizzare le politiche sociosanitarie  Famiglia come risorsa, sostenendo le responsabilità familiari (minori, anziani, reti familiari) PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

5 In particolare le legge regionale prevede  La valorizzazione delle Famiglie come soggetto sociale del sistema dei servizi  La Consulta Regionale della Famiglia per collaborare alla programmazione regionale e formulare pareri e proposte in ordine a Piani e programmi  Politiche di sostegno alla nascita, alle responsabilità familiari, alle relazioni lavoro/famiglia  Politiche di sostegno agli anziani e disabili non autosufficienti, con l’istituzione del Fondo per la Non Autosufficienza PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

6 POLITICHE INTEGRATE:  SOCIOSANITARIE: interventi per maternità coppia e minori, assessment integrato per disabili, anziani, dipendenze, salute mentale tramite Unità di Valutazione Multisciplinari  PER LA SCUOLA E LA FORMAZIONE: programmi a favore dei disabili e fasce del disagio  DI SVILUPPO OCCUPAZIONALE (E USCITA DALLA POVERTA’): reddito minimo e percorsi facilitati per il reingresso nel lavoro dei giovani e delle fasce deboli PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

7 Strumento per l’offerta locale: Il Piano di Distretto Sociosanitario: Strumento per l’offerta locale: Il Piano di Distretto Sociosanitario:  Favorisce le associazioni intercomunali e la formazione di sistemi locali integrati (superamento piccole municipalità)  Promuove la “governance” con altri enti  Attua la sussidiarietà orizzontale respondabilizzando cittadini famiglie e organismi del terzo settore  Provvede all’integrazione con l’ASL tramite l’Unità Distrettuale  Promuove esperienze innovative e azioni formative e di riqualificazione per il personale  Qualifica la spesa sociale e socisoanitaria PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

8 DIRITTI E OFFERTA SOCIALE:  Per problemi di spesa e dimensione della domanda i servizi non riescono a coprire i bisogni  Il sistema attuale richiede una rilettura di tipo organizzativo e un approccio differenziato  Vanno perseguite politiche di sviluppo locale e politiche di inclusione  Deve essere sviluppato un welfare del “coordinamento” delle azioni sociali: forme di partnership, di concertazione, di relazioni  Finalizzazione di risorse economiche a programmi che sviluppano le relazioni tra famiglie, con i datori di lavoro, con la scuola, etc. (L.53/01) PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

9 DAI DIRITTI ALLA TUTELA:  In attesa dei LEP, la legge regionale individua “sistemi di tutela” degli interessi legittimi  I SISTEMI DI TUTELA sono finalizzati alla protezione della famiglia e della persona e sono composti da diverse prestazioni della rete sociosanitaria  I sistemi di tutela si fondano anche sullo sviluppo della “cittadinanza attiva verso la welfare community PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

10 I Sistemi di tutela individuati dalla legge regionale:  Servizi di informazione e consulenza per l’accesso alla rete integrata  Servizio Sociale Professionale  Servizi sociali di Pronto intervento per situazioni di emergenza personali e familiari  Servizi educativo assistenziali e di promozione della socialità  Interventi per contrastare vecchie e nuove povertà e favorire l’inclusione sociale  Servizi di aiuto e sostegno familiare per favorire la permanenza a domicilio  Strutture e centri di assistenza e accoglienza a ciclo diurno  Strutture di assistenza e accoglienza residenziali o a ciclo continuativo. PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

11 Azioni innovative per favorire relazionalità e inclusione: Azioni innovative per favorire relazionalità e inclusione:  Titoli di acquisto dei servizi: per incentivare occasioni di lavoro e personalizzazione delle prestazioni sociali;  Microcredito: prestiti sull’onore e azioni di garanzia per favorire l’uscita da situazioni di povertà e la formazione di impresa  Azioni per migliorare le condizioni di lavoro della famiglia PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

12 La rete di famiglie:  Provvede ad affidi e al sostegno di criticità genitore/bambino  Avvia e sostiene piccole comunità per l’accoglienza di minori in difficolta (anche minori stranieri)  Può coadiuvare anche reti di supporto alla non autosufficienza  Nelle esperienze di scambio (“banca del tempo”) si propone come facilitatore di relazioni e prestatore di servizi informali PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE


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