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LA GUERRA FREDDA L’Europa divisa (Nato e Patto di Varsavia)

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Presentazione sul tema: "LA GUERRA FREDDA L’Europa divisa (Nato e Patto di Varsavia)"— Transcript della presentazione:

1 LA GUERRA FREDDA L’Europa divisa (Nato e Patto di Varsavia)
Il bipolarismo La guerra in Corea La Cina di Mao I fatti d’Ungheria Il muro di Berlino La crisi di Cuba La guerra del Vietnam

2 LE DUE SUPERPOTENZE USA e URSS principali potenze mondiali dopo la guerra. Inghilterra e Francia molto indebolite. USA e URSS passano dall’alleanza alla contrapposizione  due zone di influenza. Stalin non rispetta i patti di Yalta, che prevedevano libere elezioni in tutti gli stati, e impone regimi comunisti in Europa Orientale. L’Europa Occidentale, comprese Italia, Austria, Grecia e parte della Germania, entra nell’orbita degli USA.

3 IL PIANO MARSHALL E LA NATO
FMI (Fondo Monetario Internazionale): gestisce il denaro destinato alla ricostruzione postbellica. Ruolo dominante degli USA, il paese più ricco. Obiettivo del presidente americano Truman: contenere il comunismo (“dottrina Truman”) 1947: Piano Marshall  13 milioni di dollari, prelevati dal FMI, destinati solo ai paesi europei schierati contro il comunismo  ricostruzione veloce. 1949: Patto Atlantico  creata una alleanza difensiva, la Nato. Basi militari USA in tutti i paesi aderenti.

4 IL PATTO DI VARSAVIA Ungheria, Romania, Bulgaria, Polonia, Cecoslovacchia, Repubblica Democratica Tedesca: stati “satellite” dell’URSS. L’unico stato comunista indipendente dall’URSS è la Iugoslavia del maresciallo Tito. 1949: Comecon  piano per coordinare l’economia dei paesi comunisti. I paesi dell’Est Europa subiscono le imposizioni sovietiche. 1955: Patto di Varsavia  accordo militare tra i paesi dell’Est.

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6 IL BIPOLARISMO Mondo diviso in due poli socio-economici:
- Blocco Occidentale = economia capitalista - Blocco Orientale = economia collettivista Cortina di ferro (definizione di Churchill): linea ideale di divisione tra i due blocchi. Inizia un periodo di forte tensione tra i due blocchi, in cui la guerra sembra sempre sul punto di esplodere  guerra “fredda”. Corsa al riarmo (nucleare), nuovo terrore staliniano in URSS e repressione contro i comunisti in USA (“maccartismo”, poi condannato dal Senato americano).  “equilibrio del terrore”

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8 BERLINO E COREA 1948: i sovietici bloccano per un anno i rifornimenti a Berlino Ovest, controllata dagli occidentali ponte aereo organizzato dagli americani per rifornire la città. : guerra in Corea  la Corea del Nord, comunista e rifornita dall’URSS, attacca la Corea del Sud, sostenuta dagli USA. Gli USA giungono quasi ad usare l’atomica contro la Cina, intervenuta a fianco della Corea del Nord. La guerra si risolve senza né vincitori né vinti.

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10 LA CINA DI MAO TZE-TUNG Anni ‘30: guerra civile tra partito nazionalista e partito comunista, guidato da Mao Tse Tung. 1937: invasione giapponese in Manciuria  interruzione della guerra civile per combattere il comune nemico. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, ripresa della guerra civile  Mao costringe i nazionalisti a ritirarsi a Taiwan, sotto la protezione americana. 1949: Repubblica Popolare Cinese (comunista). “Rivoluzione culturale”: rieducazione forzata di tutto il popolo alle idee maoiste. Migliaia di studenti e docenti inviati ai lavori agricoli forzati.

11 Il libretto rosso Nel 1966 venne pubblicato un piccolo volume contenente una raccolta di citazioni di Mao, che in occidente divenne noto come il “libretto rosso”, per il colore della sua copertina. Il culto fanatico della personalità di Mao fu un tratto distintivo della rivoluzione cinese: lo studio del libretto divenne materia scolastica e copie del testo vennero distribuite in tutti i luoghi di lavoro e nell’esercito.

12 LA “DESTALINIZZAZIONE”
1953: muore Stalin, gli succede Kruscëv. Denunciati gli eccessi del regime staliniano durante il 20°congresso del Partito Comunista sovietico (“destalinizzazione”). Tentativo di rinnovamento politico ed economico. Ripresa dei rapporti diplomatici tra URSS e Occidente (“disgelo”). Ma tutti i tentativi di ottenere maggiori libertà negli stati-satellite sono soffocati nel sangue (vedi Ungheria, 1956).

13 La rivolta antisovietica in Ungheria
Nell’autunno del 1956, attirati dalle false speranze suscitate dalla “destalinizzazione”, gli ungheresi protestarono contro il regime imposto dall’URSS, chiedendo libere elezione e l’uscita dal Patto di Varsavia. Quando l’attenzione internazionale si spostò sull’Egitto, a causa della crisi di Suez, l’URSS inviò i propri carri armati contro la folla, soffocando la rivolta. Un servizio fotografico della rivista Life Un carro armato sovietico a Budapest

14 LA CRISI DI SUEZ 1956: Nasser, presidente egiziano, decide di nazionalizzare il Canale di Suez, estromettendo Francia e Inghilterra  Francia, Inghilterra e Isreale attaccano l’Egitto Intervento degli USA, che obbliga i suoi alleati a ritirarsi. Motivi: non alterare i rapporti con l’URSS, schierata con l’Egitto, e ostacolare il predominio inglese sul Mediterraneo  fine del colonialismo europeo: Francia e Inghilterra non sono più potenze mondiali.

15 UNA COESISTENZA PACIFICA?
Anni ‘60: speranza di una coesistenza pacifica tra le due superpotenze Kennedy, presidente USA, favorisce il disarmo e l’integrazione dei neri. Ma la pace è fragile, perché gli USA controllano ancora l’atomica. 1963: enciclica Pacem in terris di san Giovanni XXIII (papa dal ‘58), che aveva già evitato il degenerare della crisi di Cuba. Molti fattori di crisi: Berlino, Cuba, Vietnam.

16 IL MURO DI BERLINO 1961: Kruscëv fa costruire tra Berlino Est e Berlino Ovest un muro sorvegliato da sentinelle, per evitare la fuga dalla Germania dell’Est a quella dell’Ovest. Per 28 anni (fino al suo abbattimento nel 1989) il muro fu simbolo della divisione dell’Europa in due blocchi.

17 Le finestre dei palazzi a ridosso del muro verranno presto murate
Una donna tenta la fuga calandosi da una finestra di un palazzo posto a cavallo tra i due settori della città

18 Potsdamer Plazt ieri e oggi
Potsdamer Plazt, che era attraversata dal muro, si presenta oggi come una piazza modernissima, grazie alla ricostruzione seguita alla riunificazione tedesca.

19 LA CRISI DI CUBA 1959: Fidel Castro al potere a Cuba. Nazionalizza le industrie dello zucchero, prima in mano a multinazionali statunitensi  gli USA decretano l’embargo contro Cuba. 1961: Castro proclama Cuba Repubblica Socialista e si allea all’URSS L’Urss istalla basi a Cuba, puntando missili nucleari contro gli USA. 1962: rischio di una nuova guerra mondiale nucleare Anche grazie all’intervento di san Giovanni XXIII, Kennedy e Kruscëv giungono ad un accordo e la guerra è sventata. 1963: Kennedy ucciso a Dallas.

20 La dittatura castrista
Come la rivoluzione russa, anche quella cubana era partita con l’intento di migliorare le condizioni di vita della popolazione. In breve però si trasformò in una dittatura comunista, con tutte le caratteristiche già viste all’opera in URSS: repressione dei culti religiosi, polizia politica, repressione di ogni opposizione. Nonostante i proclami rivoluzione cubana non ha migliorato in modo significativo l’economia del paese, che è ancora in gravi difficoltà. Fidel Castro e il rivoluzionario Ernesto “Che” Guevara

21 LA GUERRA DEL VIETNAM Guerra nel Vietnam diviso: nord comunista (Ho Chi Minh) contro sud filoamericano. 1965: gli Usa intervengono a sostegno del sud e si scontrano con i vietcong, partigiani comunisti appoggiati da sovietici e cinesi. Proteste in tutto il mondo contro la guerra. 1975: resa del sud. Il Vietnam è unificato sotto un regime comunista. L’oppressione del regime provocò ondate di profughi (“boat people”)

22 Profughi vietnamesi (boat people)


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