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Valutazione del lavoro svolto a livello regionale l’esperienza della Sicilia 25 Marzo 2010.

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Presentazione sul tema: "Valutazione del lavoro svolto a livello regionale l’esperienza della Sicilia 25 Marzo 2010."— Transcript della presentazione:

1 Valutazione del lavoro svolto a livello regionale l’esperienza della Sicilia 25 Marzo 2010

2 Introduzione L’OER in Sicilia Promozione di adeguati strumenti di osservazione epidemiologica periferica per la conoscenza delle condizioni di salute della popolazione e dei relativi determinanti (*) Supporto alla Regione nell'attività di programmazione sanitaria, di valutazione dell'efficacia e dell'efficienza in materia sanitaria, di controllo di qualità del prodotto sanitario (*) OER (1981) DOE (2001) DASOE (2009) (*) L.R. 6/81; (**) LL.RR. 30/93; 33/94; 10/00

3 Contesto istituzionale regionale Partecipazione a PASSI 2005 Adesione (6 settembre 2006) OER: coordinamento regionale –(art. 18 della L.R. 6/81) fra i vari compiti anche l’istituzione di strumenti di osservazione epidemiologica periferica per la conoscenza dello stato di salute della popolazione e dei relativi determinanti (tra cui devono anche farsi rientrare gli stili di vita e i fattori di rischio comportamentali nonché l’adesione agli interventi di sanità pubblica). Referente regionale: in genere DG Coordinatori: S. Scondotto Vice: P. Miceli; G. Dardanoni

4 Richiesta adesione ASL (4/12/06) tutte le Direzioni Generali hanno provveduto a designare un coordinatore aziendale e la rete degli intervistatori. –La rete di rilevazione è basata sui Servizi di Epidemiologia dei Dipartimenti di Prevenzione attraverso un Coordinatore Aziendale e Intervistatori appositamente individuati e formati. Campionamento misto: –rappresentatività provinciale (25 interviste mensili) in ogni ASL con l’eccezione in atto delle ASL di Caltanissetta, Enna e Siracusa che partecipano al campione regionale (10 interviste mese). Avvio rilevazione: Marzo 2007 Descrizione del sistema

5 *Nel 2008 nell’ AUSL di Siracusa, la dott.ssa M. L. Contrino ha sostituito la dott.ssa M.C.Bandiera come coordinatrice aziendale e Antonino Ziino, Giuseppina Aromato e Angela Muni hanno sostituito le intervistatrici Gina Rossito, Giuseppina Ambrogio. **Nel 2008 nell’AUSL di Trapani, Giovanni Pio Gucciardi ha sostituito l’intervistatore Francesco Daidone.

6 Formazione Nazionale (CNESPS ) –(5-7 febbraio 2007) Gruppo coordinamento regionale Altre riunioni nazionali in fase d’avvio –24/5/07-20/9/07- –13/12/07 bilancio del primo anno del sistema prendendo in considerazione i principali aspetti quali: andamento delle interviste, andamento del percorso di formazione a cascata a livello regionale, monitoraggio del sistema a livello regionale e nazionale e piano di comunicazione Regionale –28 febbraio-2 marzo 2007 Workshop finale –4 luglio 2007 Analisi delle criticità rilevate in fase di avvio

7 Valutazione primo anno

8 Rapporto regionale di valutazione conclusivo (14/12/07) –Per DG ed Assessore –Conclusioni Quadro eterogeneo tra ASL “Il principale problema rilevato è il numero complessivo di interviste, inoltre una valutazione preliminare delle criticità emerse dai referenti sono: la mancanza di incentivazione, la mancanza di linee telefoniche abilitate per i cellulari, poche risorse umane, le telefonate in orari fuori dall’orario di lavoro e il collegamento con fastweb.” Raccomandazioni e proposte –riunione con referenti per discutere i risultati e l’andamento dell’indagine prevedendo sulle singole AUSL, eventuali interventi mirati; –destinare una minima quota del Fondo Sanitario vincolandola al sistema PASSI nel 2008, –inserire fra gli obiettivi dei DDGG 2008 e/o criteri di ripartizione del Fondo Sanitario Regionale; –Utilizzare l’Anagrafe Sanitaria Regionale per il campionamento. –migliorare l’informazione e la comunicazione sul sistema attraverso i MMG.

9 Supporto istituzionale Programma regionale PASSI Adempimenti delle direzioni generali 1) funzionamento dei collegamenti telefonici con linea in uscita abilitata almeno per l'intero territorio provinciale e per la telefonia mobile, anche attraverso scheda telefonica prepagata ovvero telefono cellulare aziendale; 2) adeguata dotazione informatica per il data entry e un collegamento ad internet; 3) gli strumenti ritenuti più idonei e coerenti con l'organizzazione delle rispettive aziende e compatibili con le vigenti disposizioni contrattuali per l'incentivazione e motivazione del personale coinvolto in qualità di coordinatore e intervistatore per l'esecuzione del numero minimo di interviste mensili.

10 Supporto istituzionale Programma regionale PASSI piano di comunicazione locale (istituzionale e non) Indicatori di monitoraggio del sistema Ipotesi di proposta di inclusione della materia tra gli obiettivi del D.G

11 Supporto istituzionale Campionamento da Anagrafe Sanitaria Regionale per le ASL richiedenti Dal 2008 è disponibile la nuova NAR regionale

12 Supporto istituzionale Finanziamento anni 2008-2009 –Finalità garantire il funzionamento del sistema di sorveglianza PASSI e per il necessario coinvolgimento del personale, che deve essere impegnato anche in orari serali e festivi come previsto dal protocollo nonché il finanziamento ad hoc per il sostenimento dei costi diretti e indiretti derivanti dallo svolgimento delle interviste, –Allocazione risorse di Fondo sanitario regionale 2008, negoziate con le Aziende Sanitarie, disposta una quota di Fondo vincolata da destinare ai Servizi di Epidemiologia dei Dipartimenti di Prevenzione per lo svolgimento delle attività –Ammontare: euro 20000/anno, per le AUSL Palermo, Catania, Ragusa e Messina euro 10000/anno per le restanti aziende USL di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Siracusa, Trapani.

13 Utilizzo I dati del Sistema PASSI sono ormai di uso comune in tutti i documenti ufficiali di programmazione regionale Piano di rientro dal deficit sanitario regionale Piano Sanitario Regionale (ultima bozza esitata il 14/12/09) Profili di salute regionali e locali Analisi di contesto o documenti di supporto a progetti regionali Implementazione programmi regionali “Guadagnare Salute”

14 Comunicazione Istituzionale –Gruppi di interesse –Dipartimenti, Distretti –Operatori e intervistatori –Rappresentanti associazioni cittadini –Presentazione pubblica Workshop 16/4/10 –Siti www.doesicilia.itwww.doesicilia.it

15 Comunicazione Istituzionale –Gruppi di interesse –Dipartimenti, Distretti –Operatori e intervistatori –Rappresentanti associazioni cittadini –Presentazione pubblica Workshop 16/4/10 –Siti www.doesicilia.itwww.doesicilia.it

16 Comunicazione Istituzionale –Gruppi di interesse –Dipartimenti, Distretti –Operatori e intervistatori –Rappresentanti associazioni cittadini –Presentazione pubblica Workshop 16/4/10 –Siti www.doesicilia.itwww.doesicilia.it

17 Comunicazione Istituzionale –Gruppi di interesse –Dipartimenti, Distretti –Operatori e intervistatori –Rappresentanti associazioni cittadini –Presentazione pubblica Workshop 16/4/10 –Siti www.doesicilia.itwww.doesicilia.it

18 Comunicazione Istituzionale –Gruppi di interesse –Dipartimenti, Distretti –Operatori e intervistatori –Rappresentanti associazioni cittadini –Presentazione pubblica Workshop 16/4/10 –Siti www.doesicilia.itwww.doesicilia.it

19 Monitoraggio Fonte: dati servizio sorveglianza PASSI (www.passidati.it) ultimo accesso 22/03/2010

20 Monitoraggio Fonte: dati servizio sorveglianza PASSI (www.passidati.it) ultimo accesso 22/03/2010

21 Monitoraggio Fonte: dati servizio sorveglianza PASSI (www.passidati.it) ultimo accesso 22/03/2010

22 Conclusioni Il sistema ha registrato una ottima adesione da parte degli operatori Nonostante le aspettative gli indicatori di monitoraggio mostrano tuttavia dei ritardi in diverse ASL (specie in quelle con campionamento aziendale) Il motivo principale è ascrivibile, in generale, a scarsa consapevolezza e conseguente mancato supporto da parte delle Direzioni Aziendali (sebbene siano stati forniti anche precisi indirizzi regionali e strumenti finanziari) Opportuno rafforzamento di committenza istituzionale in documenti nazionali (es. accordi stato-regione, piano sanitario, DPCM LEA, ecc.) che rendano più pressanti per le Regioni (e conseguentemente per le Direzioni Aziendali) gli obblighi di sorveglianza sui fattori di rischio modificabili


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