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MODELLO DI INTELLIGENZA

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Presentazione sul tema: "MODELLO DI INTELLIGENZA"— Transcript della presentazione:

1 MODELLO DI INTELLIGENZA
COMUNE DI VIAGEGGIO Settore Pubblica Istruzione CENTRO RISORSE EDUCATIVE E DIDATTICHE 22 Ottobre 2010 MODELLO DI INTELLIGENZA IST 2000 Test di Struttura dell’Intelligenza

2 Human cognitive abilities
ABILITÀ MENTALI QUADRO TERICO E APPLICAZIONI PRATICHE John Carroll ha condotto l’analisi fattoriale su 477 serie di dati raccolti in 19 nazioni dal 1925 al 1987 da soggetti di varia età e scolarità con numerose prove. Nel 1993 ha pubblicato la sua opera Human cognitive abilities in cui ha proposto una tassonomia delle attitudini. Egli ha elaborato: una struttura gerarchica delle abilità articolata in tre strati.

3 lo scalogramma multidimensionale
Prima di Carroll, L. Guttman ha proposto lo scalogramma multidimensionale in base al quale molte variabili possono essere disposte in uno spazio bidimensionale. I due procedimenti possono essere combinati in un solo modello che offre dei vantaggi: teorici (spiega vari fenomeni) pratici (costituisce una guida nella prassi) può essere punto di riferimento per altri modelli

4 l’intelligenza fluida (Gf) l’intelligenza cristallizzata (Gc)
1. MODELLO GERARCHICO (Figura 1) GLI STRATI Il 1° (basso) è formato da 66 fattori specifici, come comprensione verbale, conoscenze lessicali, fluidità verbale e numerica, rapidità di esecuzione di compiti semplici, ragionamento sequenziale. Il 2° (medio) è formato da 8 fattori di gruppo tra cui dominano: l’intelligenza fluida (Gf) l’intelligenza cristallizzata (Gc)

5 (Figura 1)

6 La prima (Gf) viene utilizzata in situazioni occasionali, mentre la seconda (Gc) è associata alle istituzioni formative e dipende notevolmente dalla cultura. I rimanenti sei fattori sono: • memoria e capacità di apprendimento • percezione visiva ampia • percezione uditiva ampia • capacità mnemonica ampia • rapidità cognitiva (ampia) • velocità di elaborazione e di decisione

7 Il terzo (alto) è formato dal fattore generale (G)
a cui contribuiscono largamente i due fattori di gruppo (fluido e cristallizzato) ed è unito alla capacità di elaborare informazioni complesse, alla comprensione di contenuti verbali e simbolici complessi e al ragionamento di elevata astrazione. La formazione dei due fattori avviene in sedi e contesti differenti.

8 IL Gf è formato dal ragionamento induttivo e deduttivo, dalla scoperta di rapporti tra elementi grafici; dipende maggiormente dai fattori ereditari; aumenta con le esperienze occasionali e inizia a declinare già nell’età matura. L’estensione di processi (trasferimento) è basata sulle risorse personali.

9 IL Gc è formato da contenuti verbali; è condizionato notevolmente dalla cultura (informazioni, esperienze). Si sviluppa nelle istituzioni formative. Può essere stabile anche nell’età molto avanzata. Il transfer (trasferimento di processi) si effettua in rapporto alle proposte ambientali.

10 Rapporto fra Gc e Gf Gc consiste nei processi cognitivi fondamentali richiesti per l’apprendimento dei contenuti per mezzo dell’esposizione. Il Gc si manifesta nelle abilità verbali, numeriche e nell’assimilazione delle conoscenze che non richiedono processi mentali impegnativi (geografia, storia). Gf viene richiesto nelle prove di ragionamento basate sui contenuti notevolmente differenti da quelli proposti nelle istituzioni formative.

11 Durante la maturazione biologica, che si conclude tra 15 – 20 anni, il Gf e Gc si differenziano in quanto dipendono notevolmente dall'ambiente culturale. Completata la maturazione, negli adulti la differenza tra i due fattori dipende dall'età in quanto con l'età il Gf inizia a calare mentre il Gc continua a salire. Negli adulti la differenza tra i due fattori dipende dalle specifiche esperienze (professioni) e progressivamente dall'età.

12 Il declino del Gf inizia già verso il trentesimo anno e scende in modo piuttosto rapido. La parabola del Gc invece è molto diversa. Può salire fino all'età molto avanzata come può iniziare a declinare verso il sessantesimo anno rapidamente a causa delle malattie involutive.

13 Il rendimento nei test che rilevano il Gf e il Gc dipende dal tempo concesso durante la prova. I due fattori (Gf e Gc) vengono diagnosticati meglio per mezzo di due tipi di prove: prove di“forza” senza limitazione del tempo e “prove di rapidità” con tempo stabilito.

14 Lo sviluppo delle abilità nei due fattori dipende dall'ambiente culturale e dalle occasioni di 'apprendimento. Le differenze tra i due fattori dipendono anche dal progredire dell’età. Il Gf raggiunge il suo massimo tra i 15 e i 20 anni mentre il Gc dipende dalle proposte culturali e può aumentare fino all'età avanzata.

15 In ogni fase dell'età il peso dei fattori genetici (come predisposizione) e dei fattori ambientali è differente. Il peso dei fattori biologici e fisiologici è maggiore nel Gf. La fluttuazione quotidiana è maggiore nel fattore Gc che in quello Gf in quanto il primo è più sensibile all'esercizio e dipende maggiormente dagli interessi.

16 Il rendimento scolastico dipende da entrambi i fattori, ma la correlazione risulta leggermente più alta con il fattore Gc. Tale rapporto dipende anche dalle materie (si tenga presente matematica, filosofia e storia, geografia e letteratura) nonché dal metodo dell'insegnamento.

17 Se nell’insegnamento si stimolano soltanto le categorie inferiori (conoscenza e comprensione) viene formato prevalentemente il fattore Gc. Per formare il fattore Gf l’insegnamento deve essere impostato sule categorie superiori quali sintesi e valutazione.

18 Infine, l'apprendimento dei contenuti dei nuovi ambiti dipende molto di più dal Gf che dal Gc.
Tale fatto assume notevole importanza nella scelta professionale dei settori in trasformazione e in evoluzione rispetto a quelli tradizionali. (Rost, 2009; p. 52).

19 COMPLESSITÀ - SEMPLICITÀ
2. DISPOSIZIONE RADIALE Per mezzo dello scalogramma multidimensionale di Guttman, basato sulle correlazione tra le variabili, è possibile disporre le variabili (prove) in uno spazio bidimensionale in rapporto ai contenuti e ai processi dal centro di una sfera alla periferia. In tal caso le abilità possono essere disposte lungo due dimensioni bipolari: COMPLESSITÀ - SEMPLICITÀ AFFINITÀ - DIVERSITÀ Tale disposizione di variabili va sotto il titolo RADEX di cui l’estensione è il CIRCUMPLESSO

20 3. INTEGRAZIONE DEI DUE MODELLI
Il modello gerarchico e il radex possono essere integrati conservando i propri pregi e i rispettivi limiti. Un esempio offrono Snow e Lehman nella figura 2. (Figura 2) Nel grafico si distinguono: i contenuti: Verbali, Numerici e Figurativi i processi: Operazioni e Ragionamenti I due modelli hanno in comune alcune caratteristiche che ora saranno descritte.

21 (Figura 2)

22 I tre strati sono condizionati dai fattori genetici in grado differente.
Il primo strato, di processi cognitivi semplici, è modificabile con un adatto esercizio. Il secondo pone maggiore resistenza ad un intervento esterno, ma in buona parte è modificabile. Il terzo strato poi è il meno malleabile perché è molto difficile promuovere processi tanto complessi con un intervento necessariamente specifico e parziale.

23 Nel primo strato è relativamente facile operare il transfert da una abilità all’altra (dalla fluidità verbale e quella numerica), ma è molto difficile eseguirlo sul terzo strato (soluzione di problemi). I fattori genetici influiscono sulle abilità in modo differente: geni differenti guidano lo sviluppo di abilità differenti in gradi differenti (le abilità spaziali sono maggiormente condizionate da essi).

24 In quanto ai due grandi fattori di gruppo (Gf e Gc) il transfert avviene in modi e luoghi differenti: Gc nell’ambito scolastico con l’aiuto dei docenti sui contenuti delle discipline; Gf in situazioni occasionali per mezzo delle esperienze e con le risorse del soggetto.

25 4. PREGI DEI DUE MODELLI Sono di due tipi: teorici e pratici (operativi) A - TEORICI a) è il risultato di ricerca e di riflessione di un secolo; b) offre una visione unitaria delle abilità umane; c) contribuisce ad una migliore comprensione di intelligenza con i fattori (Gc e Gf) e dei tre strati; d) spiega l’effetto di interventi per promuovere i processi intellettivi (1° strato); (segue)

26 f) offre un quadro di abilità formative;
(pregi teorici dei due modelli) e) spiega l’accrescimento secolare, l’effetto Flynn (sviluppate le abilità del 1° strato); f) offre un quadro di abilità formative; g) spiega bene la differente traiettoria dei due fattori (Gf e Gc) con il contributo dei fattori biologici alla maturazione (aumento e calo, aumento e stabilità)

27 B - OPERATIVI (PRATICI)
a) il fattore generale (G) e i due fattori del 2° strato (Gf e Gc) e i fattori del 1° strato sono in effettivo rapporto con numerosi criteri (realtà) sociali: • rendimento scolastico; • durata di studi e conseguimento di titoli • successo professionale b) competono efficacemente con altri metodi nella predizione del successo professionale (segue)

28 il fattore generale è correlato con il successo dello 0.51;
(pregi operativi dei due modelli) il fattore generale è correlato con il successo dello 0.51; il campione di lavoro dello 0.54; ol colloquio strutturato dello 0.51; il test di sconoscenza di lavoro dello 0.48; la prova nel lavoro dello 0.44; il training ed esperienza dello 0.45;

29 lavori professionali e manageriali 0.58;
(pregi operativi dei due modelli) Più impegnativo è il lavoro e maggiormente è correlato con il rendimento professionale : lavori professionali e manageriali 0.58; lavori semispecializzati 0.40; lavori manuali 0.23 (segue)

30 (pregi operativi dei due modelli)
offre le informazioni differenziate in vista di una scelta scolastica e professionale; Offre le indicazioni per l’impostazione dell’apprendimento a tutti i livelli di scolarità; dà la possibilità di intravedere quanto delle abilità sia dovuto all’istruzione e quanto alle effettive potenzialità (differenza tra il Gc e Gf).

31 Test di Struttura dell’Intelligenza (Intelligenz-Struktur-Test 2000)
R. Amthauer B. Brocke, D. Liepmann e A. Beauducel IST 2000 Test di Struttura dell’Intelligenza (Intelligenz-Struktur-Test 2000) Descrizione delle prove e dei fattori

32 1. Completamento di frasi La prova indica la ricchezza di informazioni sulle situazioni quotidiane e sulla capacità di cogliere e valutare dati concreti. 2. Analogie La prova valuta la flessibilità mentale nel saper individuare le relazioni naturali o logiche tra cose, situazioni o concetti astratti.

33 3. Somiglianze essenziali La prova rileva la capacità di eseguire le operazioni formali e astratte per distinguere i concetti di ordine superiore da quelli che sono concretamente e vitalmente (non soltanto logicamente) subordinati.

34 4. Operazioni numeriche La prova rileva la capacità di risolvere problemi matematici, eseguendo diverse operazioni (le 4 di base, frazioni, potenze e radici). 5. Serie numeriche La prova mette in risalto l’agilità del pensiero e la capacità del ragionamento induttivo nell’analizzare sequenze numeriche, logicamente preoridinate.

35 6. Identificazione di segni aritmetici La prova valuta la capacità di risolvere i problemi aritmetici concreti individuando le operazioni richieste per il giusto risultato. 7. Ricostruzione di figure La prova indica la capacità di organizzare i dati iconici in strutture significative, completando i parziali dati visivi bidimensionali offerti.

36 8. Riconoscimento di cubi La prova rileva la capacità di visualizzare e riconoscere le figure geometriche solide, ruotandole nello spazio tridimensionale. 9. Individuazione di figure La prova valuta la versatilità di pensiero richiedendo di stabilire le sequenze logiche, in base ai rapporti basati sulla mutua relazione (da identificare).

37 FATTORI Fattore generale (G) Livello dell’intelligenza Fattori di secondo ordine Intelligenza cristallizzata (Gc) e fluida (Gf) Fattori per area (V, N e S) Verbale, Numerico e Spaziale (figurativo)

38 RAGIONAMENTO GENERALE È rappresentato dalla somma del punteggio delle nove prove ed esprime la capacità di un soggetto di ragionare nel modo corrente secondo le categorie logiche. Tale capacità comprende tanto processi induttivi quanto deduttivi. Dato che viene rilevata con tre tipi di contenuti (V, N, F) ne rappresenta una equilibrata sintesi e non dipende da contenuti specifici.

39 AREA VERBALE L’area offre delle indicazioni su come e in che grado un soggetto padroneggia contenuti verbali e li riformula in frasi corrette. Essa informa pure sulla sensibilità e sulla finezza del linguaggio del soggetto come anche sulla sua capacità di stabilire validi rapporti tra concetti verbali.

40 AREA NUMERICA L’area indica la prontezza di un soggetto nell’eseguire operazioni numeriche e la capacità di stabilire o scoprire dei rapporti tra concetti quantitativi.

41 AREA FIGURATIVA (SPAZIALE) L’area indica la capacità del soggetto di un soggetto di trattare materiale che consiste in immagini e in figure. Tale capacità comprende anche la facilità di percepire ed elaborare figure bi-dimensionali e tridimensionali. Essa informa pure sulla sua capacità di stabilire rapporto logici tra concetti rappresentati in simboli o in icone.

42 INTELLIGENZA CRISTALLIZZATA
Il punteggio è formato dalla somma di due prove: Analogie e Operazioni numeriche. Un elevato punteggio riportata da un soggetto indica il grado con cui ha assimilato conoscenze e informazioni del suo ambiente culturale scolastico. A tale intelligenza contribuisce anche la prova di Conoscenze generali del modulo complementare (con le esperienze extra-scolastiche).

43 INTELLIGENZA FLUIDA Un alto punteggio esprime la capacità di ragionare in modo ordinato sui più svariati contenuti culturali e sociali e di stabilire dei rapporti tra essi. Tale capacità supera i confini del sapere consolidato. È formata dalla somma dei punteggi di sei prove: Ricostruzione figure, Riconoscimento cubi, Serie numeriche, Segni aritmetici, Somiglianze essenziali e Individuazione figure.

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