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CENTRO PER LE FAMIGLIE DI SASSUOLO PEDIATRI LIBERA SCELTA

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Presentazione sul tema: "CENTRO PER LE FAMIGLIE DI SASSUOLO PEDIATRI LIBERA SCELTA"— Transcript della presentazione:

1 CENTRO PER LE FAMIGLIE DI SASSUOLO PEDIATRI LIBERA SCELTA
04 febbraio 2015 BAMBINI MALATI: LE COSE IMPORTANTI DA SAPERE, per affrontare con tranquillita’ la malattia, tra le braccia di mamma e papa’. CENTRO PER LE FAMIGLIE DI SASSUOLO PEDIATRI LIBERA SCELTA Dott. R. Cionini Dott. ssa S. Denti

2 PERCHE’ IL BAMBINO SI AMMALA PIU’ FREQUENTEMENTE DELL’ADULTO DI INFEZIONI RESPIRATORIE
BAMBINI SANI TRANSITORIA ALTERAZIONE INTEGRITA’ APPARATO RESPIRATORIO E/O DEL SISTEMA IMMUNITARIO AMBIENTE SFAVOREVOLE FATTORI PATOGENETICI FAVORENTI RIDOTTO CALIBRO VIE AEREE RIFLESSO TUSSIGENO POCO VALIDO BASSI LIVELLI ANTICORPI RIDOTTA RISPOSTA AC

3 CENTINAIA VIRUS RESPONSABILI INFEZIONI VIE RESPIRATORIE
Sono necessari diversi anni perche’ si raggiunga una esperienza immunologica adeguata

4 INFEZIONI RESPIRATORIE RICORRENTI

5 INCIDENZA IRR FASCE D’ETA’
Lancet 2003

6 FATTORI AMBIENTALI FAVORENTI
PRECOCE SOCIALIZZAZIONE (aumenta del 50% le infezioni attese per eta’) ESPOSIZIONE FUMO PASSIVO ELEVATO NUMERO CONVIVENTI INQUINAMENTO AMBIENTALE E DOMESTICO L’aria calda e secca si contrappone alla rapida caduta delle goccioline di saliva cariche agenti infettanti RISCALDAMENTO I bambini che vivono in citta’ densamente popolate e alto grado industrializzazione si ammalano piu’ spesso rispetto ai coetanei che abitano in zone rurali URBANIZZAZIONE

7 COSA SUCCEDE AL NS S. IMMUNITARIO QUANDO IL BAMBINO SI AMMALA?
MOLTI VIRUS SONO IN GRADO DI PROVOCARE MODIFICAZIONI TRANSITORIE DELLE FUNZIONI DIFENSIVE QUESTI DIFETTI IMMUNITARI SI EVIDENZIANO DURANTE IL PERIODO DI CONVALESCENZA MA SCOMPAIONO NEL PERIODO DI TOTALE BENESSERE

8 COSA SUCCEDE AL NS S. IMMUNITARIO QUANDO IL BAMBINO SI AMMALA?
INFEZIONE IMMUNODEPRESSIONE TRANSITORIA REINGRESSO IN COMUNITA’ PRECOCE IRR IMPORTANTE ALLUNGARE TEMPO DELLA CONVALESCENZA DOPO INFEZIONE RIMANDANDO REINGRESSO COMUNITA’

9 INFEZIONI RESPIRATORIE RICORRENTI
BAMBINO CON PIU’ DI 6 INF. RESP. ANNO BAMBINO PIU’ 1 INF. ALTA MESE DA SETT.-APR. BAMBINO PIU’ 3 INF. RESP BASSE ANNO QUANDO PREOCCUPARSI? Occorre valorizzare non tanto criterio numerico ma effettuare valutazione clinica integrata La non gravita’ clinica e il benessere intercritico depongono per IRR “fisiologica”. IMPORTANTE LA VALUTAZIONE DA PARTE DEL VS PEDIATRA DI FIDUCIA

10 FEBBRE DEFINIZIONE La febbre è una condizione determinata dalla elevazione della temperatura centrale che generalmente è parte di una risposta difensiva di organismi multicellulari (uomo, …) nei confronti di microrganismi riconosciuti come patogeni o estranei.

11 SET POINT IPOTALAMO Pirogeni esogeni (parete cellulare batteri) Inducono la produzione di sostanze (PGE2), attivazione centro ipotalamico deputato alla termoregolazione; nuovo set point di produzione e perdita del calore. Con una serie di complessi meccanismi vengono successivamente prodotte alcune sostanze (citochine) che producono le comuni sensazioni di malessere che accompagnano comunemente la febbre.

12 Aiuto ns FIGLIO ha la FEBBRE
La febbre è uno dei più frequenti motivi di richiesta di visita pediatrica (Ann Emerg Med 2003) Agenzia del farmaco … numerosi episodi di esposizione a sovradosaggio a farmaci antipiretici, spt bambini sotto 5 anni (Pediatrics 2001) Segnalazioni di “fever phobia” inutili 2° 3° visite

13 Definizione e misurazione
OMS Temperatura centrale 36,5-37,5°C La misurazione rettale gold standard … ascellare Termometro elettronico o a liquido (galinsteno)

14 Quando e come trattare I FARMACI vanno usati solo quando alla febbre si associ un quadro di MALESSERE GENERALE PARACETAMOLO (Tachipirina) IBUPROFENE (Nurofen, Antalfebal) 6 m-6 anni hanno analoga efficacia e sicurezza NO Uso alternato, scarse evidenze in termini di efficacia e sicurezza NO Ibuprofene in caso di varicella, diarrea e/o vomito – disidratazione. Meglio via orale: assorbimento più costante e maggior precisione dosaggio rispetto al peso

15 Quando e come trattare L’USO DI MEZZI FISICI NON E’ CONSIGLIATO

16 Convulsioni febbrili Incidenza 2-5%
< 12 mesi (1° episodio) 50% probabilità che si ripresenti > 12 mesi 30 % probabilità di recidiva CFS minimo rischio aggiuntivo di presentare epilessia 2%  1% CFS nessun danno strutturale al cervello o abbassamento funzioni cognitive Non esiste nessuna evidenza che la somministrazione di antipiretici anche a temperature basse prevenga un eventuale episodio convulsivo In caso di CFS non sono indicati farmaci antiepilettici preventivi

17 CONVULSIONI FEBBRILI COSA FARE
Se possibile sorreggere e sdraiare il b. in modo he non si ferisca cadendo Disporre supino o sul fianco Allontanare oggetti con cui potrebbe farsi male Allentare abiti stretti Terminata la crisi preferibile PLS prestando attenzione al vomito

18 COSA FARE TERMINATA LA CRISI
CONVULSIONI FEBBRILI COSA FARE TERMINATA LA CRISI TERMINATA LA CRISI SEGUIRA’ PERIODO DI SOPORE E SUCCESSIVA GRADUALE RIPRESA CONTATTA IL TUO PEDIATRA QUANDO ANDARE PS CRISI PROLUNGATA E/O CHE NON RISPONDE SOMMINISTRAZIONE DIAZEPAM RETTALE MANCATA RIPRESA DEL BAMBINO DOPO LA CRISI SINTOMI ASSOCIATI ALLARME (VOMITO-CEFALEA) BAMBINO SOTTO 6 MESI-1ANNO

19 CONVULSIONI FEBBRILI COSA NON FARE Non mettere dita o oggetti in bocca
Non contenere le convulsioni Non somministrare niente per os Non schiaffeggiare per far riprendre coscienza Non rialzare il b. subito dopo la crisi Non muovere il b. a meno di luogo pericoloso

20 Come utilizzare diazepam rettale
Togliere il tappo di chiusura ruotando delicatamente Inserire il cappuccio della siringa delicatamente nell’ano Durante la somministrazione il microclistere va tenuto sempre con il beccuccio inclinato verso il basso rispetto all’ampolla Una volta inserito il beccuccio nell’ano, vuotare il microclistere premendolo tra il pollice e l’indice Estrarre il beccuccio dall’ano continuando a far pressione sull’ampolla del microclistere Tenere accostate le natiche per qualche decina di secondi evitando che il liquido fuoriesca

21 TRAUMA CRANICO UN PO’ DI NUMERI IL TRAUMA CRANICO RAPPRESENTA UNA DELLE CAUSE MAGGIORI DI MORBILITA’ E MORTALITA’ IN ETA’ PEDIATRICA 1-5 aa INCIDENTI STRADALI 9% MORTALITA’ 5-14 aa 22% MORTALITA’ TRAI PIU’ FREQUENTI MOTIVI DI ACCESSO IN PS MA…! SOLO 3% NECESSITANO RICOVERO 80% TRAUMI MINORI

22 TRAUMA CRANICO PREVENZIONE

23 TRAUMA CRANICO DOTTORE MIO FIGLIO HA IL BERNOCCOLO!!! COME DISTINGUERE IL TRAUMA MINORE GUARDA COME SI COMPORTA VOMITO SONNOLENZA AGITAZIONE SANGUE DALL’ORECCHIO NASO DIMENSIONI TIPO EMATOMA RICORDA DI OSSERVARE IL TUO BAMBINO NELLE SUCCESSIVE 48 ORE

24 Grazie per l’attenzione!
Dott. ssa S. Denti


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