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In età prescolare il bambino impara a

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Presentazione sul tema: "In età prescolare il bambino impara a"— Transcript della presentazione:

1 In età prescolare il bambino impara a
Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche Acquisizione del linguaggio: uno dei fenomeni di sviluppo più rilevanti del periodo prescolare In età prescolare il bambino impara a rivestire di una forma linguistica i propri obiettivi comunicativi a produrre frasi sintatticamente e semanticamente corrette a utilizzare il registro linguistico più opportuno nelle varie situazioni (familiare, informale, colloquiale, formale, ufficiale, tecnico, ambiguo, generico, specialistico, gergale, burocratico ) Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 93

2 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche Nei primi sei mesi i bambini comunicano attraverso segnali vocali e gestuali che debbono essere interpretati da colui che li riceve All’inizio è l’adulto che attribuisce significati e intenzioni a vocalizzazioni e gesti del bambino piccolo; verso la fine del primo anno il bambino mostra di avere imparato l’uso appropriato di alcune parole e di alcuni gesti convenzionali Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 93

3 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche con il gesto di indicazione, che permette al bambino di attrarre l’attenzione dell’adulto su un oggetto, il bambino contribuisce a creare situazioni interattive particolari che sono molto importanti: quando il bambino indica, l’adulto da un nome all’oggetti indicato e, cosi facendo, crea un legame di significato fra una data sequenza di suoni e un referente oggettuale Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 94

4 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche alla fine del primo anno di vita compaiono le prime parole, tali più per la loro forma fonetica che per il loro significato; il bambino è ancora legato all’esperienza diretta, per lui: cane non ha ancora il significato che ha per noi, è ancora un qualcosa che si muove, che fa rumori strani, che ha visto in qualche parte, con la macchina si va da qualche parte (dalla nonna), …. Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 94

5 Da questo momento in poi il vocabolario aumenta in modo sensibile:
Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche Da questo momento in poi il vocabolario aumenta in modo sensibile: Da una ricerca1 circa la metà dei bambini, di 24 mesi, che hanno partecipato possiede un vocabolario di circa 300 parole 1.(M. Cristina e Paola Casadio con il questionario MacArthur per la valutazione della comunicazione e del linguaggio nei primi anni di vita) Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 94

6 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche In questo periodo cominciano a manifestarsi le prime differenze individuali; a due anni si possono osservare bambini con vocabolario di oltre 500 parole bambini che sanno utilizzare a scopo comunicativo meno di cento parole vari studi hanno dimostrato che al di sotto di 50 parole, all’età di due anni, possa essere un indice di rischio per eventuali futuri ritardi non tutti in bambini con questo “ritardo” avranno uno sviluppo linguistico problematico, però è bene tenere sotto osservazione il caso, provando a incrementare le occasioni di gioco interattivo che possano favorire lo sviluppo del vocabolario Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 94

7 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche nel corso del secondo anno il bambino comincia ad articolare embrioni di frasi, combinando fra loro parole sono frasi molto diverse da quelle pronunciate da un adulto, hanno una cosiddetta “forma telegrafica”: il bambino dice “cane pappa” che significa il cane mangia la pappa, “no latte” per dire che non vuole il latte, … Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 95

8 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche a circa quattro anni il bambino comunica in modo molto simile a quello di un adulto, tuttavia lo sviluppo del linguaggio, per quanto riguarda la capacità di articolare frasi sintatticamente complesse e/o tutte le forme presenti nella lingua continuerà ancora per molti anni Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 95

9 i genitori riferiscono che a casa non si comporta così;
Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche sono molteplici le situazioni ed occasioni che spiegano cosa stia vivendo il bambino attraverso il linguaggio (quindi occorre essere attenti nell’osservare); ad esempio, è possibile, soprattutto all’inizio dell’inserimento, che il bambino si mostri silenzioso; i genitori riferiscono che a casa non si comporta così; il problema potrebbe essere causato da insicurezza provocata da un ambiente nuovo e dalla mancanza dei genitori. Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 95

10 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche In questi casi una stimolazione specificamente linguistica con ripetute sollecitazioni a parlare può essere controproducente mentre è opportuno che l’educatore lavori per far sentire il bambino più a suo agio nel gruppo. Raggiunto questo scopo, probabilmente ne scaturirà una maggiore espressività verbale. Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 95

11 Le situazioni di osservazione previste possono essere utili:
sia per una prima valutazione del livello di competenza del singolo bambino, sia per la creazione di situazioni adatte a favorire lo sviluppo linguistico.

12 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo valutazione nei primi tre anni di vita
Uno strumento per rilevare lo sviluppo del linguaggio è una intervista (checklist) (traduzione effettuata da Laura D’Odorico e Valentina Jacob di REEE Receptive-Espressive Emergent Language), rivolta ai genitori sui comportamenti dei propri figli. Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 96

13 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo valutazione nei primi tre anni di vita
i comportamenti da osservare sono relativi alla comprensione e alla produzione e sono organizzati per fasce di età entro le quali questi dovrebbero svilupparsi. va comunque ricordato che nei primi anni di vita esiste una grande variabilità sulla possibile comparsa di componenti comunicative e linguistiche. Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 96

14 Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 97

15 Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 98,99

16 Strumenti per osservazione del comportamento comunicativo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche Attenzione: molti studi concordano sul fatto che le caratteristiche dell’ambiente in cui il bambino vive possono facilitare o rallentare il processo di acquisizione del linguaggio è importante quindi che, all’interno delle istituzioni educative, una particolare attenzione sia riservata ai fenomeni linguistici le modalità interattive internamente alle istituzioni educative offrono ai bambini una esposizione al linguaggio abbastanza diversa, anche minore, di quella offerta dai genitori occorre allora valutare i possibili effetti negativi di tale ridotta esposizione al linguaggio. Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 93


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