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TECNICHE DI COLTIVAZIONE

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Presentazione sul tema: "TECNICHE DI COLTIVAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 TECNICHE DI COLTIVAZIONE
Prima lezione 10/04/2017 STORIA DELLA ROSA E TECNICHE DI COLTIVAZIONE Manola Carollo, Agronomo

2 Storia e specie principali
Le sue origini sono antichissime, le rose erano conosciute da Assiri, Egizi, Babilonesi …. e coltivate per il fiore, per estrarne il profumo e per le qualità commestibili (frutto ricco vitamina C) Anche i greci e i romani apprezzarono molto la rosa; utilizzavano i petali allo stato naturale come una specie di confetti e ne ottenevano profumi sotto forma di essenza e di acqua di rosa. Le rose si svilupparono in prevalenza nel clima del lontano oriente e nelle fertili aree dell’Asia Minore. Un primo gradino evolutivo ha dotato questa specie di spine, favorendone la sopravvivenza contro i predatori e lo sviluppo del profumo e del colore costituì un’attrazione per gli insetti, importanti per l’impollinazione 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

3 STORIA E SPECIE PRINCIPALI
10/04/2017 Le rose antiche (fioritura unica estiva) Gallica, Damascena, Alba, Centifolia e Moscata. Le rose gallica e damascena sono state trasportate in Europa dai crociati e coltivate nei giardini dei ricchi mercanti che utilizzavano i petali per fare profumi; rose rustiche e resistenti La gallica ha un portamento fitto, molto ramificato, produce fiori profumati sui getti del legno del secondo anno, adatta come siepe La damascena è una rosa arbustiva aperta, fusti spinosi, fiori profumati prodotti sui getti del legno del secondo anno, a volte in autunno sui getti dell’anno, ideale per una bordura Le rose Alba: Esistevano già nell’Europa medievale Discendenti della R. Canina o Gallica Rose di forte costituzione e buon profumo Tutte di tonalità pastello, dal bianco al rosa chiaro Grandi rose arbustive, molto ramificate con fusti poco spinosi, fiori profumati prodotti sui getti del legno del secondo anno Molto rustiche, adatta per bordura, siepe o esemplare isolato Manola Carollo, Agronomo

4 La Centifolia è nata tra il XV ed il XVI sec in Europa
È un ibrido, fiori grandi a forma di coppa o di rosetta e quasi sempre possiedonouna ricca fragranza La Muscosa è una variazione gemmaria della Centifolia, nata nel XVIII sec Rose lasse e spinose, fioriscono sui getti del legno del secondo anno Le Rose Portland apparvero in Francia a fine XVIII sec Origini oscure Fioritura continua Incrocio R. damascena (rifiorenza) e R. gallica o. (portamento compatto e ordinato) Rose arbustive compatte ed erette, fioritura ripetuta principalmente sui getti del legno del secondo anno Ideale per bordura o aiuola 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

5 Esempi di rose gallica e damasco
Gallica Officinalis Gallica Versicolor Celsiana Quatre Saison Blanc Mousseux 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

6 Esempi di Rosa Alba Regina di Danimarca Alba Maxima 10/04/2017
Manola Carollo, Agronomo

7 Esempi di rose gallica e damasco
Rose de Rescht Conte de Chambord 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

8 Esempi di rose centifolie
Muscosa Fantin Latour Chapeau de Napoleon 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

9 Le Rose Bourbon Originarie dell’isola di Bourbon
10/04/2017 Originarie dell’isola di Bourbon Incrocio tra Old Blush (cinese) e Quatre Saison (damasco) Poche spine, rami fini e sottili (der. Cinesi) Rami spinescenti e rigidi (der. Damasco) I fiori sono portati su corti getti del legno del secondo anno e sul legno nuovo Allevate anche come rampicanti Manola Carollo, Agronomo

10 Souvenir de la Malmaison Louise Odier
Variegata di Bologna 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

11 Le Rose Noisette Originarie dell’America
10/04/2017 Originarie dell’America Incrocio tra rosa cinese e rosa Moschata Rose di forte natura Crescita libera e infiorescenze portate su corimbi Fioriscono tardi nella stagione e molte ripetono la fioritura Fiori portati sui getti del legno del secondo anno, talvolta anche sul legno nuovo Coltivare in un posto riparato Manola Carollo, Agronomo

12 Crepuscule Allister Stella Gray 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

13 Ibridi Perpetui Unione tra R. Bourbon e altre Fortissima ibridazione
10/04/2017 Unione tra R. Bourbon e altre Fortissima ibridazione Rose arbustive molto ramificate Fioritura ripetuta e fiori portati sui getti del legno del secondo anno e sul legno nuovo Ideali per aiuola o bordura Manola Carollo, Agronomo

14 Baroness Rotschild Baronne Prevost Paul Neyron Baron Girod De L’Ain
10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

15 Le Rose Cinesi Giunte in Europa dal Bengala
Continua rifiorenza e grande ricchezza di colori che aumentano d’intensità quando il fiore invecchia Cespugli di aspetto leggero con rami sottili Hermosa Chinesis Mutabilis 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

16 Le rose dal profumo di tè
Origine in Oriente, prodotto di lunghe ibridazioni Arrivarono in Europa agli inizi dell’Ottocento Introdussero il colore giallo Rose arbustive e rampicanti, fioritura continua 10/04/2017 Le rose Ibride di tea Derivano da un incrocio tra una Tea ed un Ibrido Perpetuo Portamento eretto o cespuglioso Adatte per siepi, aiuole oppure per fiori recisi Manola Carollo, Agronomo

17 Le Floribunda 10/04/2017 Derivano da incroci tra R. Multiflora, Ibridi cinesi e ibridi di Tea Si originarono negli anni venti Abbondanti infiorescenze a grappolo prodotte sui getti corti del legno del secondo anno e sul legno nuovo Adatte per un’aiuola, bordura, siepi o vasi Manola Carollo, Agronomo

18 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

19 Le ibride Moschata 10/04/2017 Incrocio del XX secolo tra R. Moschata e R. Multiflora con selezioni di Tea, ibridi di Tea e Ibridi Perpetui Rose ad arbusto dalla lunga fioritura Manola Carollo, Agronomo

20 10/04/2017 R. Moschata Manola Carollo, Agronomo

21 Felicia Ballerina Buff Beauty Pax 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

22 Rose inglesi di David Austin
Incrocio di varietà antiche e moderne Forme e profumi delle rose antiche Rifiorenza Ampia gamma di colori 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

23 Le rose nel paesaggio No rose antiche con eriche o conifere
10/04/2017 No rose antiche con eriche o conifere Coabitano bene con piante erbacee perenni, meglio se le rose si fondono con il bordo (colore, forma) Utilizzare arbusti dalla crescita eretta nelle zone più alte e quelle pendule nelle zone più basse Colori rosa chiaro, porpora e bianco, ok con piante dal fogliame grigio Colori giallo opaco, crema e magenta, ok con piante dal fogliame verde scuro Colori rosso e giallo brillante, ok piante con foglie verde brillante e variegato Gruppi minimo di tre/cinque per varietà, la densità dipende dalle dimensioni finali di ogni specie Manola Carollo, Agronomo

24 Le piante di rosa, in base alla forma vegetativa, si distinguono in due classi
In base alla loro attitudine vegetativa possono essere rifiorenti e non rifiorenti classi sarmentose rampicanti climbing cespugliose Nane – medie –alte 3 categorie 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

25 Le rose nel paesaggio No rose antiche con eriche o conifere
10/04/2017 No rose antiche con eriche o conifere Coabitano bene con piante erbacee perenni, meglio se le rose si fondono con il bordo (colore, forma) Utilizzare arbusti dalla crescita eretta nelle zone più alte e quelle pendule nelle zone più basse Colori rosa chiaro, porpora e bianco, ok con piante dal fogliame grigio Colori giallo opaco, crema e magenta, ok con piante dal fogliame verde scuro Colori rosso e giallo brillante, ok piante con foglie verde brillante e variegato Gruppi minimo di tre/cinque per varietà, la densità d’impianto dipende dalle dimensioni finali di ogni specie Manola Carollo, Agronomo

26 Le rose anche per creare siepi
10/04/2017 Eccellenti allo scopo, per siepi regolari, sono le floribunde Utilizzare varietà dalla crescita eretta Se filare singolo, intrafila di 60/80 cm Se filare doppio, piante alterne, intrafila di 80 cm e interfila di 40 cm Per rose antiche, distanza da 80 a 100 cm Potare molto il primo anno per stimolare crescita basale Manola Carollo, Agronomo

27 Utilizzo delle rose rampicanti
10/04/2017 Necessitano di sostegni (strutture singole, reti, muri, pergolati) Per i muri è consigliato tirare dei fili di ferro paralleli al terreno a circa 30 cm tra loro, tenuto a circa 2, cm dal muro e le viti distanziate tra loro di circa 90 cm Utilizzare un cordino morbido per fissare i rami al muro Ideali sono i muri rivolti a est e ovest con minimo 4/6 ore di sole al giorno Per muri a nord, rose bianche ed appositamente indicate (Felicitè et Perpetuè) Manola Carollo, Agronomo

28 Utilizzo delle rose rampicanti
Affinchè i rami possano fiorire per tutta la loro lunghezza, la linfa deve essere distribuita con uniformità e non correre velocemente verso l’apice della pianta. Far assumere una posizione orizzontale od arcuata, a zig zag o avvolgerli a spirale attorno ad una supporto destinato alla decorazione Su reti o recinzioni i rami vanno legati a ventaglio, tagliare alla base i rami che hanno fiorito più di due anni 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

29 Le rose non amano entrare nelle scarpe degli altri
Messa a dimora di piante di rosa Per qualsiasi impianto è importante preparare bene il terreno 10/04/2017 Scelta luogo: soleggiato, aperto e leggermente ventilato Rivoltare bene il terreno (vangatura) Concimare con sostanza organica (letame matura o stallatico) Eventuale pulizia da malerbe o radici di vecchie rose (attenzione gramigna, equisetum) Terreno ben drenato, fresco, no fenomeni di ristagno, leggermente acido (6 - 6,5) Mai piantare rose su rose, tenere a riposo il terreno per un anno o cambiare il terreno per 50 – 80 cm Le rose non amano entrare nelle scarpe degli altri Manola Carollo, Agronomo

30 L’impianto rose a radice nuda
I rosai a radice nuda possono essere piantati da novembre a febbraio Immergere le rose per 24 ore in acqua Preparare una buca profonda almeno 40 cm Porre sul fondo del concime minerale organico e ricoprire con un fine strato di terra Ridurre leggermente le estremità delle radici Posizionare la pianta nella buca in modo che la base dei rami (colletto) sia a livello del suolo 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

31 L’impianto rose a radice nuda
Riempire la buca con terra e ammendante compostato misto A metà riempimento scrollare leggermente la pianta così che la terra s’infili bene tra le radici Pigiare alla base della pianta ed innaffiare abbondantemente Ricoprire la base dei rami per almeno 15 cm con della terra umida, in primavera scoprire i rami e innaffiare abbondantemente (accorgimento per luoghi con inverni rigidi) 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

32 L’impianto rose in vaso
10/04/2017 I rosai in vaso possono essere piantati tutto l’anno, tranne quando il terreno è gelato Preparare una buca di almeno 40 cm di profondità e interrare sul fondo lo stallatico Bagnare la pianta prima dell’impianto, togliere il vaso tenendo la pianta capovolta Posizionare la zolla in modo che il punto d’innesto sia sopra il livello del terreno Riempite la buca con terra fine, pressatela e bagnate abbondantemente Occorre innaffiare con regolarità nei periodi siccitosi, evitando ristagni di acqua e di bagnare le foglie Manola Carollo, Agronomo

33 La concimazione delle rose Macro NPK e microelementi
10/04/2017 AZOTO N: elemento più importante – proteine acidi nucleici e altro assorbito dalle piante prevalentemente sotto forma di ione nitrato facilmente dilavabile Ciclo azoto : gassoso (aria 78%) – ammonio – nitrito – nitrato – piante – animali – decomposizione o denitrificazione quindi ritorno al terreno o nell’aria La carenza si manifesta con un lento accrescimento dei germogli, sviluppo stentato della pianta e colorazione verde pallido delle foglie Manola Carollo, Agronomo

34 La concimazione delle rose Macro NPK e microelementi
10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

35 La concimazione delle rose Macro NPK e microelementi
10/04/2017 FOSFORO P: elemento basilare legato alla formazione dei fiori, sviluppo delle radici e struttura dei germogli, assorbito sotto forma di ione fosforico Nel suolo è presente come minerale (ione fosfato) o nella componente organica Facilmente è intrappolato da altri elementi e si formano dei sali insolubili (es. retrogradazione: fosfato e calcio →fosfato tricalcico ) Attenzione suoli argillosi e alcalini Carenza: scarso sviluppo vegetativo, rami poco lignificati, foglie piccole con colorazione bronzea, fioriture scarse e tardive Manola Carollo, Agronomo

36 La concimazione delle rose Macro NPK e microelementi
10/04/2017 POTASSIO K: contribuisce ad aumentare la consistenza dei tessuti, la sostanza dei fiori e a fissarne le tinte, nel terreno poco mobile MAGNESIO: esso costituisce l'atomo centrale della clorofilla ed assume pertanto un ruolo importante nella fotosintesi. I sintomi che si manifestano, in caso di carenza dell'elemento, sulle nostre piante sono un iniziale ingiallimento internervale delle foglie più vecchie, successivamente tali tessuti diventano necrotici e la foglia cade anticipatamente, i fiori si presentano piccoli e poco colorati. I sintomi possono comunque variare secondo la specie. FERRO: La carenza di ferro induce nella pianta una tipica sintomatologia denominata clorosi ferrica. La clorosi si manifesta con ingiallimento internervale delle foglie, con svolgimento basipeto, avente cioè progressione dall'apice (foglie più giovani) alla base (foglie più vecchie). Nei casi più gravi si ha anche sbiancamento fogliare, necrosi apicale e marginale delle foglie fino al totale indebolimento della pianta con scarsa o nulla produzione. Manola Carollo, Agronomo

37 La concimazione delle rose ATTENERSI SEMPRE ALLE DOSI INDICATE
10/04/2017 Inizia al momento dell’impianto con concimi organici Dopo la potura, concimazione organica In aprile concimare con concimi di sintesi specifici Ripetere all’inizio dell’estate (rosa rifiorente) Se la rosa non è rifiorente no Le rose coltivate in vaso vanno concimate anche in settembre Utilizzare concimi specifici formulati per rose Alghe sciolte in acqua e cenere di legno (K) Manola Carollo, Agronomo

38 L’irrigazione Le rose moderne sono più esigenti rispetto le antiche
10/04/2017 Le rose moderne sono più esigenti rispetto le antiche Se non piove nel periodo primaverile, iniziare ad irrigare in aprile ogni giorni e ogni 2-3 giorni nelle settimane più calde Non bagnare mai le foglie Quando le foglie tendono ad ingiallire dal margine è il primo sintomo di un’eccessiva irrigazione Manola Carollo, Agronomo

39 Il controllo delle malerbe
10/04/2017 Le malerbe sono dannose perché entrano in competizione con la pianta sia per le sostanze nutritive che per la disponibilità idrica Liberare bene il terreno prima dell’impianto con diserbo chimico o manuale, cercando di asportare tutte le radici Durante il periodo colturale, tenere sempre il terreno libero (zappatura) Si possono utilizzare erbicidi specifici solo per le malerbe Utilizzo telo pacciamante o altri materiali es. corteccia etc. Manola Carollo, Agronomo

40 Propagazione della rosa
10/04/2017 Innesto a gemma La pianta che fornisce l’apparato radicale è definita portinnesto, mentre la pianta che si vuole riprodurre è definita nesto Effettuato da giugno ad agosto La gemma prelevata viene inserita tra la corteccia del portinnesto, facendo in modo che il cambio dei due soggetti combaci Legare la ferita ed attendere che le due porzioni si uniscano Manola Carollo, Agronomo

41 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

42 Le talee vanno prese in inverno, quando il legno è duro e maturo
Talea Prelevare un pezzo di ramo dalla pianta che si vuole riprodurre, piantarlo nel terreno ed attendere che emetta radici Le talee vanno prese in inverno, quando il legno è duro e maturo La talea dovrebbe essere lunga circa 15 cm con le estremità tagliate vicino ad una gemma Le foglie devono essere rimosse Piantare la talea a metà della sua altezza 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

43 Si possono prendere talee da fine giugno in poi
Mantenere una lunghezza di 10 cm Rimuovere tutte le foglie tranne due foglioline all’estremità superiore Mettere le talee in vaso, bagnare abbondantemente e coprirle con un sacchetto di plastica In seguito bagnare poco dato che si forma umidità all’interno del sacchetto 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo

44 10/04/2017 Manola Carollo, Agronomo


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