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1 Osservatorio Permanente sul RFId del Politecnico di Milano Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione Progetto di Collaborazione.

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Presentazione sul tema: "1 Osservatorio Permanente sul RFId del Politecnico di Milano Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione Progetto di Collaborazione."— Transcript della presentazione:

1 1 Osservatorio Permanente sul RFId del Politecnico di Milano Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione Progetto di Collaborazione “Le tecnologie RFId per la Pubblica Amministrazione” Deliverable Fase 2 (conclusione della ricerca) Roma, 21 Febbraio 2007

2 2 Agenda Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti”Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologia di valutazioneLa metodologia di valutazione Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

3 3 Gli ambiti applicativi “più promettenti” Analisi degli ambiti applicativi dell’RFId nella PA:Analisi degli ambiti applicativi dell’RFId nella PA: Italia: “Osservatorio RFId ed. 2005-06”: evidenze casi nella PAItalia: “Osservatorio RFId ed. 2005-06”: evidenze casi nella PA Estero: Ricerca su fonti indiretteEstero: Ricerca su fonti indirette Visione d’assieme documentata nel 1° deliverable, “2006-07-31 - Presentazione intermedia CNIPA v1.6”Visione d’assieme documentata nel 1° deliverable, “2006-07-31 - Presentazione intermedia CNIPA v1.6” Valutazione qualitativa (e dove possibile quantitativa) dei benefici attesi e dei costi negli ambiti applicativi giudicati di maggiore interesse:Valutazione qualitativa (e dove possibile quantitativa) dei benefici attesi e dei costi negli ambiti applicativi giudicati di maggiore interesse: La gestione degli assetLa gestione degli asset Il supporto operationsIl supporto operations

4 4 Le applicazioni sugli oggetti nella PA italiana: il supporto operations e l’asset management Sanità Gestione ambiente infrastrutture e beni culturali Giustizia Istruzione Difesa e Forze Armate Processo Supporto Operations Logistica di magazzino Trasporti Asset managem. Esecutiva Pilota Primi approcci alla tecnologia 4411 44 11 44 33 6644 33 77 44 77 66 22 22 5522 22 4411 33 11 22 Supporto alle attività ospedaliere (es.preparazione farmaci) Attività a supporto delle attività logistiche (es. depositi di dispositivi medici o di reperti archeologici) 11 Gestione di oggetti di valore (es. libri, documenti, beni aziendali, …) 11 Supporto alle attività dell’organizzazione. Es: Tariffazione puntuale Localizzazione veicoli Gestione manutenzione Ricerca documenti Gestione biblioteche 11 11 Attività amministrative di diretta interazione col cittadino Attività amministrative interne

5 5 Il supporto operations e l’asset management: le realtà oggetto di studio Sanità Gestione ambiente infrastrutture e beni culturali Giustizia Istruzione Difesa e Forze Armate Processo Supporto Operations Logistica di magazzino Trasporti Asset managem. Esecutiva Pilota Primi approcci alla tecnologia 11 6644 33 77 44 77 66 22 22 5522 22 4411 33 11 22 11 11 11 11 Attività amministrative di diretta interazione col cittadino Attività amministrative interne Gestione delle biblioteche – Biblioteca di Economia Univ.degli Studi di Torino Gestione dei beni mobili – Ufficio del Consegnatario PoliMI Identificazione dei container – Agenzia delle Dogane Controllo dei reperti archeologici - MiBAC

6 6 Agenda Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti”Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologia di valutazioneLa metodologia di valutazione Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

7 7 La metodologia d’analisi Mappatura dei processiMappatura dei processi Scenario tecnologico attuale (AS IS)Scenario tecnologico attuale (AS IS) Nuovi scenari tecnologici con impiego di RFId o di un’altra tecnologia di identificazione automatica (TO BE)Nuovi scenari tecnologici con impiego di RFId o di un’altra tecnologia di identificazione automatica (TO BE) Per ogni attività si individuano le risorse coinvolte (es. materiali, manodopera)Per ogni attività si individuano le risorse coinvolte (es. materiali, manodopera) Per ogni risorsa si valuta il “consumo” nella specifica attività mediante l’individuazione di opportuni driver (es. tempo per eseguire un’attività)Per ogni risorsa si valuta il “consumo” nella specifica attività mediante l’individuazione di opportuni driver (es. tempo per eseguire un’attività) Sulla base del consumo si alloca il costo delle risorse alle attività ed al processo complessivoSulla base del consumo si alloca il costo delle risorse alle attività ed al processo complessivo Acquisizione dei dati necessari per parametrizzare il modello alla specifica realtà considerataAcquisizione dei dati necessari per parametrizzare il modello alla specifica realtà considerata Utilizzo del modello: analisi dei risultatiUtilizzo del modello: analisi dei risultati Analisi di sensitività su alcuni parametri rilevanti per l’analisi (es. dati di struttura e di flusso)Analisi di sensitività su alcuni parametri rilevanti per l’analisi (es. dati di struttura e di flusso) I modelli costruiti in excel sono:I modelli costruiti in excel sono: Generali: è possibile cambiare i dati in input e applicarli a nuove realtà oggetto di studio, purché condividano la struttura dei processi di base;Generali: è possibile cambiare i dati in input e applicarli a nuove realtà oggetto di studio, purché condividano la struttura dei processi di base; Completi: sono stati considerati tutti i principali costi e benefici associati a ciascun nuovo scenario tecnologicoCompleti: sono stati considerati tutti i principali costi e benefici associati a ciascun nuovo scenario tecnologico Costruzione del modello di valutazione dei costi e dei benefici secondo un approccio del tipo Activity Based Costing (ABC)Costruzione del modello di valutazione dei costi e dei benefici secondo un approccio del tipo Activity Based Costing (ABC)

8 8 I benefici ed i costi analizzati Sono stati analizzati in modo completo i benefici associati alle applicazioni RFId Benefici Intangibili Tangibili Δ Efficienza Δ ImmagineΔ Informazioni Δ Soddisfazione utenti Δ Capacità di pianificazione e controllo Δ Flessibilità (gestione dei cambiamenti) Δ Conformità a leggi Δ Costi (stessi volumi) Δ Ricavi (+ volumi a pari risorse) Δ Efficacia Δ Produttività Δ Qualità interna Δ Qualità esterna Δ Tempestività Δ Ricavi (Δ volumi) Δ Margini (Δ prezzo) Analisi del Workload necessario per eseguire le attività oggetto di studio. Si traduce nella valutazione economica del ritorno dell’investimento mediante opportuni indicatori (NPV, Tempo di pay back) Mediante opportuni KPI (Key Performance Indicators) si è provveduto, ove possibile, ad un’analisi quantitativa dei benefici di efficacia (es. livello di servizio, tempo dedicabile allo studio del reperto) Benefici per loro natura difficilmente quantificabili: si è effettuata una valutazione qualitativa mediante opportuni KPI (es. migliore controllo) Sono stati considerati i costi:Sono stati considerati i costi: Di investimento nella nuova infrastruttura tecnologica (es. HW, SW, manodopera per taggatura del pregresso, etc.);Di investimento nella nuova infrastruttura tecnologica (es. HW, SW, manodopera per taggatura del pregresso, etc.); Di esercizio (materiali di consumo, manodopera).Di esercizio (materiali di consumo, manodopera).

9 9 Agenda Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti”Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologia di valutazioneLa metodologia di valutazione Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

10 10 La presentazione del lavoro eseguito Si riassumono i risultati relativi all’analisi della Biblioteca Centrale di Economia – Univ degli Studi di Torino. Il dettaglio nell’allegato “2007-1-1 – Biblio Economia definitivo.zip”Si riassumono i risultati relativi all’analisi della Biblioteca Centrale di Economia – Univ degli Studi di Torino. Il dettaglio nell’allegato “2007-1-1 – Biblio Economia definitivo.zip” Si introduce il lavoro eseguito per i restanti tre ambiti di analisi:Si introduce il lavoro eseguito per i restanti tre ambiti di analisi: Gestione dei reperti archeologici (Caso MiBAC – Santuario Ercole Vincitore)Gestione dei reperti archeologici (Caso MiBAC – Santuario Ercole Vincitore) Gestione dei beni mobili nella PA (Caso Ufficio del Consegnatario PoliMI)Gestione dei beni mobili nella PA (Caso Ufficio del Consegnatario PoliMI) Identificazione dei container (Caso Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia)Identificazione dei container (Caso Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia) Il dettaglio del lavoro eseguito per queste tre realtà è presentato nell’allegato “Tesi Francesco Adamo.doc”, che illustra la costruzione del modello e discute i risultati ottenuti;Il dettaglio del lavoro eseguito per queste tre realtà è presentato nell’allegato “Tesi Francesco Adamo.doc”, che illustra la costruzione del modello e discute i risultati ottenuti; Si rimanda altresì ai modelli excel costruiti, e circolati in allegato:Si rimanda altresì ai modelli excel costruiti, e circolati in allegato: “Modello MiBAC - Santuario.zip”“Modello MiBAC - Santuario.zip” “Modello Consegnatario PoliMI.zip”“Modello Consegnatario PoliMI.zip” “Modello dogane – Porto Venezia.zip”“Modello dogane – Porto Venezia.zip”

11 11 Agenda Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti”Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologia di valutazioneLa metodologia di valutazione Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

12 12 Il modello per la gestione delle biblioteche Il modello PoliMI per la valutazione dell’investimento RFId nel comparto bibliotecario è stato applicato alla Biblioteca Centrale di Economia dell’Università degli Studi di TorinoIl modello PoliMI per la valutazione dell’investimento RFId nel comparto bibliotecario è stato applicato alla Biblioteca Centrale di Economia dell’Università degli Studi di Torino I maggiori benefici di efficienza si ottengono:I maggiori benefici di efficienza si ottengono: Durante la revisione inventarialeDurante la revisione inventariale Nelle attività di front-office (soprattutto durante il prestito e il riordino)Nelle attività di front-office (soprattutto durante il prestito e il riordino) Per quanto riguarda i benefici di efficacia:Per quanto riguarda i benefici di efficacia: Diminuiscono i tempi di attesa per l’utenteDiminuiscono i tempi di attesa per l’utente Si incrementa il livello di servizio (es. reference) offerto dal personale bibliotecarioSi incrementa il livello di servizio (es. reference) offerto dal personale bibliotecario Si incrementa il controllo del patrimonio (revisione inventariale più frequente)Si incrementa il controllo del patrimonio (revisione inventariale più frequente) Si rimanda all’allegato “2007-1-1 – Biblio Economia definitivo.zip” per un’analisi di dettaglio del lavoro eseguitoSi rimanda all’allegato “2007-1-1 – Biblio Economia definitivo.zip” per un’analisi di dettaglio del lavoro eseguito

13 13 Agenda Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti”Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologia di valutazioneLa metodologia di valutazione Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

14 14 Il modello per la gestione dei reperti archeologici (1/7) Il modello di valutazione sviluppato è stato applicato al Santuario d’Ercole Vincitore presso Tivoli (Roma) che ospita, al suo interno, uno dei più importanti magazzini per la raccolta dei reperti archeologici tutelati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del LazioIl modello di valutazione sviluppato è stato applicato al Santuario d’Ercole Vincitore presso Tivoli (Roma) che ospita, al suo interno, uno dei più importanti magazzini per la raccolta dei reperti archeologici tutelati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Sulla base delle soluzioni RFId proposte, i risultati si riferiscono a due scenari tecnologici che sono stati analizzati:Sulla base delle soluzioni RFId proposte, i risultati si riferiscono a due scenari tecnologici che sono stati analizzati: Scenario RFId su cassette: prevede l’apposizione di tag RFId per identificare i contenitori di plastica che conservano i repertiScenario RFId su cassette: prevede l’apposizione di tag RFId per identificare i contenitori di plastica che conservano i reperti Scenario RFId su cassette e su reperti: prevede l’apposizione di tag RFId per identificare sia i contenitori di plastica sia i singoli reperti archeologiciScenario RFId su cassette e su reperti: prevede l’apposizione di tag RFId per identificare sia i contenitori di plastica sia i singoli reperti archeologici Per la costruzione dello strumento di valutazione sono valse le seguenti considerazioni:Per la costruzione dello strumento di valutazione sono valse le seguenti considerazioni: L’analisi avviene sulle sole attività differenzialiL’analisi avviene sulle sole attività differenziali Valgono le seguenti ipotesi di struttura:Valgono le seguenti ipotesi di struttura: Il personale interno è riallocabile ad altre mansioniIl personale interno è riallocabile ad altre mansioni L’accesso a ciascun magazzino avviene attraverso un unico varco. Non è possibile, cioè, entrare, uscire o prelevare un reperto dalla struttura passando per un ingresso non controllatoL’accesso a ciascun magazzino avviene attraverso un unico varco. Non è possibile, cioè, entrare, uscire o prelevare un reperto dalla struttura passando per un ingresso non controllato

15 15 Il modello per la gestione dei reperti archeologici (2/7) Attività preliminari alla catalogazione Catalogazione Conservazione del reperto Prelievo di un reperto dal magazzino Restituzione del reperto Visita al deposito per lo studio di un reperto Ricognizione inventariale Attività per la gestione del reperto Analisi dei processi per l’amministrazione ordinaria dei reperti archeologici. Include le attività preliminari di studio e restauro degli oggetti fino alla loro inventariazione e conservazione nei depositi Analisi delle attività legate al prelievo e alla successiva restituzione di un reperto archeologico ceduto in prestito ad altre amministrazioni pubbliche o ad enti privati Analisi delle attività legate alla presenza di visitatori interessati allo studio di alcuni reperti conservati presso la struttura Analisi delle attività elementari costituenti il processo di revisione e aggiornamento dell’inventario che si ipotizza avvenga con cadenza annuale e sulla totalità del patrimonio iscritto nell’inventario Il modello analizza dettagliatamente le seguenti attività:Il modello analizza dettagliatamente le seguenti attività: Si rimanda all’allegato “Modello MiBAC definitivo.zip” per il dettaglio della mappatura dei processiSi rimanda all’allegato “Modello MiBAC definitivo.zip” per il dettaglio della mappatura dei processi

16 16 Il modello per la gestione dei reperti archeologici (3/7) Il modello di valutazione è alimentato da una serie di dati in input suddivisi nelle seguenti categorie:Il modello di valutazione è alimentato da una serie di dati in input suddivisi nelle seguenti categorie: Dati di flusso e di patrimonioDati di flusso e di patrimonio Dati relativi alla strutturaDati relativi alla struttura Tempi elementari delle principali attività modellizzateTempi elementari delle principali attività modellizzate Altri dati operativiAltri dati operativi Parametri ricavatiParametri ricavati I più significativi dati di flusso e di patrimonio sono:I più significativi dati di flusso e di patrimonio sono: Numero totale reperti in inventario: numero di reperti opportunamente classificati e presenti nell’inventario della struttura [reperti]Numero totale reperti in inventario: numero di reperti opportunamente classificati e presenti nell’inventario della struttura [reperti] Numero totale cassette presenti in inventario: numero complessivo di contenitori adibiti alla conservazione dei reperti inventariati attualmente utilizzati [cassette]Numero totale cassette presenti in inventario: numero complessivo di contenitori adibiti alla conservazione dei reperti inventariati attualmente utilizzati [cassette] Numero medio reperti inventariati: rappresenta il numero medio degli oggetti che annualmente vengono aggiunti annualmente al magazzino [reperti/anno]Numero medio reperti inventariati: rappresenta il numero medio degli oggetti che annualmente vengono aggiunti annualmente al magazzino [reperti/anno] Numero medio reperti in prestito: quantità media dei beni archeologici concessi in prestito ad altri enti per studio, eventi,… [reperti/anno]Numero medio reperti in prestito: quantità media dei beni archeologici concessi in prestito ad altri enti per studio, eventi,… [reperti/anno] …

17 17 Il modello per la gestione dei reperti archeologici (4/7) Agli scenari RFId sono associati benefici legati all’efficienza, in particolare per le attività di ricognizione inventarialeAgli scenari RFId sono associati benefici legati all’efficienza, in particolare per le attività di ricognizione inventariale Se rapportati all’investimento per la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica, tali benefici non sono sufficienti a generare ritorni economici positiviSe rapportati all’investimento per la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica, tali benefici non sono sufficienti a generare ritorni economici positivi In entrambi gli scenari RFId si ottengono NPV negativi, e valori del tempo di pay-back attualizzato (*) incompatibili con qualsiasi pratica gestionale (*) Nel foglio Excel il PBT è calcolato nelle due versioni attualizzato e non attualizzato

18 18 Il modello per la gestione dei reperti archeologici (5/7) Scenario NPV [€] PBT [anni] RFId su cassette -22.783 L’investimento non è ripagato se non in tempi molto lunghi RFId su cassette e reperti -24.915 L’investimento non è ripagato se non in tempi molto lunghi La valutazione economica fornisce i seguenti risultati:La valutazione economica fornisce i seguenti risultati: E’ stata eseguita analisi di sensitività lungo le seguenti direzioni:E’ stata eseguita analisi di sensitività lungo le seguenti direzioni: Tempi della ricognizione inventariale: incremento dei tempi nello scenario attualeTempi della ricognizione inventariale: incremento dei tempi nello scenario attuale Patrimonio dei beni inventariati e flussi annui (inventariazione, prestiti,…): incremento di tali datiPatrimonio dei beni inventariati e flussi annui (inventariazione, prestiti,…): incremento di tali dati Costo del tag RFId: riduzione del 40%Costo del tag RFId: riduzione del 40% Anche negli scenari RFId creati per sensitività si ottengono NPV negativi e tempi di payback molto elevatiAnche negli scenari RFId creati per sensitività si ottengono NPV negativi e tempi di payback molto elevati (*) Pay Back Time

19 19 Il modello per la gestione dei reperti archeologici (6/7) AltaAlta MediaMedia BassoMedio Numero di operazioni per reperto registrate Alto Risoluzione tracking utente Attuale RFId su cassette RFId su cassette e su reperti È stato definito un indicatore denominato grado di conoscenza delle responsabilità rappresentato nel seguente schema di analisi:È stato definito un indicatore denominato grado di conoscenza delle responsabilità rappresentato nel seguente schema di analisi: Quantità di informazioni a disposizione per bene archeologico riguardo alle operazioni che lo stesso ha subito durante il suo ciclo di vita all’interno della struttura Grado di controllo che viene effettuato sugli accessi degli utenti autorizzati (personale interno, personale esterno, visitatori) ai depositi Il numero di operazioni per reperto registrate:Il numero di operazioni per reperto registrate: Nello scenario RFId su cassette aumenta rispetto alla situazione attuale perché è registrato qualsiasi movimento che la cassetta contenente il reperto ha subitoNello scenario RFId su cassette aumenta rispetto alla situazione attuale perché è registrato qualsiasi movimento che la cassetta contenente il reperto ha subito Nello scenario RFId su cassette e su reperti aumenta rispetto ad entrambi gli scenari grazie alla possibilità di seguire tutti gli spostamenti che un bene ha subito durante il periodo di permanenza nella strutturaNello scenario RFId su cassette e su reperti aumenta rispetto ad entrambi gli scenari grazie alla possibilità di seguire tutti gli spostamenti che un bene ha subito durante il periodo di permanenza nella struttura La risoluzione del tracking utente:La risoluzione del tracking utente: In entrambi gli scenari RFId il controllo accessi è migliorato dalla presenza di un sistema costituito da badge in dotazione agli utenti e varchi di rilevamento istallati presso gli ingressiIn entrambi gli scenari RFId il controllo accessi è migliorato dalla presenza di un sistema costituito da badge in dotazione agli utenti e varchi di rilevamento istallati presso gli ingressi

20 20 Il modello per la gestione dei reperti archeologici (7/7) Le tecnologie RFId comportano una riduzione dei costi operativi annui del Santuario d’Ercole Vincitore. L’impatto assume, però, un ruolo marginale a causa delle dimensioni piuttosto ridotte dei flussi (oggetti inventariati ogni anno e numero visitatori che hanno accesso alla struttura). Tali benefici non sono, dunque, sufficienti a giustificare l’investimento come dimostrato dai valori assunti dall’NPV e dal tempo di pay-backLe tecnologie RFId comportano una riduzione dei costi operativi annui del Santuario d’Ercole Vincitore. L’impatto assume, però, un ruolo marginale a causa delle dimensioni piuttosto ridotte dei flussi (oggetti inventariati ogni anno e numero visitatori che hanno accesso alla struttura). Tali benefici non sono, dunque, sufficienti a giustificare l’investimento come dimostrato dai valori assunti dall’NPV e dal tempo di pay-back È fondamentale rilevare l’importanza assunta dai benefici che la radiofrequenza apporta ad altri parametri di valutazione come la conoscenza aggiornata del proprio inventario oppure il controllo delle responsabilità che rappresentano elementi critici in un contesto dove la priorità è la tutela del patrimonio archeologico. Ad entrambi gli scenari RFId è, infatti, associato un aumento delle informazioni memorizzate per reperto e la possibilità di associare una determinata azione su un oggetto ad un utenteÈ fondamentale rilevare l’importanza assunta dai benefici che la radiofrequenza apporta ad altri parametri di valutazione come la conoscenza aggiornata del proprio inventario oppure il controllo delle responsabilità che rappresentano elementi critici in un contesto dove la priorità è la tutela del patrimonio archeologico. Ad entrambi gli scenari RFId è, infatti, associato un aumento delle informazioni memorizzate per reperto e la possibilità di associare una determinata azione su un oggetto ad un utente

21 21 Agenda Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti”Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologia di valutazioneLa metodologia di valutazione Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

22 22 Il modello per la gestione dei beni mobili (1/7) Il modello di valutazione sviluppato è stato applicato all’Ufficio del Patrimonio del Politecnico di MilanoIl modello di valutazione sviluppato è stato applicato all’Ufficio del Patrimonio del Politecnico di Milano La definizione degli scenari tecnologici è finalizzata al confronto tra due differenti tecnologie di identificazione automatica:La definizione degli scenari tecnologici è finalizzata al confronto tra due differenti tecnologie di identificazione automatica: Scenario codice a barre: prevede l’associazione di etichette barcode ai beni che rientrano nel patrimonio dell’ente pubblicoScenario codice a barre: prevede l’associazione di etichette barcode ai beni che rientrano nel patrimonio dell’ente pubblico Scenario RFId: prevede che ciascun oggetto venga univocamente identificato da un transponder RFId riscrivibileScenario RFId: prevede che ciascun oggetto venga univocamente identificato da un transponder RFId riscrivibile Lo strumento di valutazione è stato costruito tenendo conto delle seguenti considerazioni:Lo strumento di valutazione è stato costruito tenendo conto delle seguenti considerazioni: L’analisi avviene sulle sole attività differenzialiL’analisi avviene sulle sole attività differenziali Valgono le seguenti ipotesi di struttura:Valgono le seguenti ipotesi di struttura: Il personale dell’ufficio del consegnatario è riallocabile ad altre mansioniIl personale dell’ufficio del consegnatario è riallocabile ad altre mansioni Vengono considerati esclusivamente i beni che hanno valore contabile superiore ai 500 euro, iscritti dunque nel “registro dei beni mobili” dell’ente pubblicoVengono considerati esclusivamente i beni che hanno valore contabile superiore ai 500 euro, iscritti dunque nel “registro dei beni mobili” dell’ente pubblico

23 23 Attività per la gestione ordinaria dei beni mobili Il modello per la gestione dei beni mobili (2/7) Inventariazione Modifiche all’inventario Dismissione di un bene Gestione della manutenzione Ricognizione inventariale Analisi dei processi per l’amministrazione ordinaria dei beni mobili. Comprende l’insieme delle attività che spazia dall’iscrizione del bene nel registro inventariale fino alla sua dismissione attraverso l’emissione di un “buono di scarico” Il modello analizza dettagliatamente le seguenti attività:Il modello analizza dettagliatamente le seguenti attività: Si rimanda all’allegato “Modello Consegnatario definitivo.zip” per il dettaglio della mappatura dei processiSi rimanda all’allegato “Modello Consegnatario definitivo.zip” per il dettaglio della mappatura dei processi Analisi delle attività per la revisione inventariale e il rinnovo del registro contabile che, per legge, deve essere svolta con cadenza almeno quinquennale Esame delle attività legate alla gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria di strumenti tecnici, di dispositivi che necessitano di un controllo o di un aggiornamento periodico (PC, condizionatori,….) e dei beni regolati dal decreto 626

24 24 Il modello per la gestione dei beni mobili (3/7) Il modello di valutazione è alimentato da una serie di dati in input suddivisi nelle seguenti categorie:Il modello di valutazione è alimentato da una serie di dati in input suddivisi nelle seguenti categorie: Dati di flusso e di patrimonioDati di flusso e di patrimonio Dati relativi alla strutturaDati relativi alla struttura Tempi elementari delle principali attività modellizzateTempi elementari delle principali attività modellizzate Altri dati operativiAltri dati operativi Parametri ricavatiParametri ricavati I più significativi dati di flusso e di patrimonio sono :I più significativi dati di flusso e di patrimonio sono : Patrimonio totale di beni mobili: numero oggetti gestiti dalla struttura iscritti nell’inventario dei beni mobili (aventi valore superiore ai 500 euro) [beni]Patrimonio totale di beni mobili: numero oggetti gestiti dalla struttura iscritti nell’inventario dei beni mobili (aventi valore superiore ai 500 euro) [beni] Numero medio nuovi carichi nell’inventario: numero medio di nuovi beni che annualmente sono iscritti nel registro dei beni mobili gestito dal consegnatario [beni/anno]Numero medio nuovi carichi nell’inventario: numero medio di nuovi beni che annualmente sono iscritti nel registro dei beni mobili gestito dal consegnatario [beni/anno] % beni mancanti dal processo di ricognizione: valore percentuale dei beni iscritti nel registro risultati in media mancanti a seguito di un processo di ricognizione inventariale% beni mancanti dal processo di ricognizione: valore percentuale dei beni iscritti nel registro risultati in media mancanti a seguito di un processo di ricognizione inventariale Valore medio di un bene del patrimonio: valore economico medio, espresso in euro, di un bene facente parte del patrimonio della struttura [€/bene]Valore medio di un bene del patrimonio: valore economico medio, espresso in euro, di un bene facente parte del patrimonio della struttura [€/bene] …

25 25 Il modello per la gestione dei beni mobili (4/7) Il contributo apportato da entrambe le tecnologie di identificazione automatica alle attività di gestione ordinaria e di gestione della manutenzione risulta marginale visti i valori ridotti che caratterizzano il flusso dei beni annuoIl contributo apportato da entrambe le tecnologie di identificazione automatica alle attività di gestione ordinaria e di gestione della manutenzione risulta marginale visti i valori ridotti che caratterizzano il flusso dei beni annuo I maggiori benefici di efficienza si ottengono sulla ricognizione inventariale. Anche rapportato alla tecnologica con codice a barre, l’RFId permette una maggiore riduzione dei tempi e proporzionalmente dei costi necessari alla realizzazione del processoI maggiori benefici di efficienza si ottengono sulla ricognizione inventariale. Anche rapportato alla tecnologica con codice a barre, l’RFId permette una maggiore riduzione dei tempi e proporzionalmente dei costi necessari alla realizzazione del processo Se rapportati all’investimento, i benefici ottenibili non sono, in entrambi gli scenari tecnologici, sufficienti a generare valore economico. Si ottengono NPV negativi e tempi di pay-back attualizzato molto elevati

26 26 Il modello per la gestione dei beni mobili (4/7) Scenario NPV [€] PBT [anni] Bar code -3.3199 RFId-10.74022 La valutazione economica fornisce i seguenti risultati:La valutazione economica fornisce i seguenti risultati: E’ stata eseguita analisi di sensitività lungo le seguenti direzioni:E’ stata eseguita analisi di sensitività lungo le seguenti direzioni: Gli scenari RFId non presentano indicatori economici positivi, a meno di forti decrementi del costo del tag e di patrimoni di grandi dimensioni (100.000+ beni)Gli scenari RFId non presentano indicatori economici positivi, a meno di forti decrementi del costo del tag e di patrimoni di grandi dimensioni (100.000+ beni) Caso “dimensione patrimonio media” Caso “Dimensione patrimonio alta” Scenario NPV [€] PBT [anni] NPV [€] PBT [anni] Bar code 3.526317.1273 RFId-16.14312-21.8928 Patrimonio dei beni inventariati e flussi annui (nventariazione, modifiche all’inventario,…): incremento di tali datiPatrimonio dei beni inventariati e flussi annui (nventariazione, modifiche all’inventario,…): incremento di tali dati Costo del tag RFId: riduzione del 40%Costo del tag RFId: riduzione del 40% Caso “Ufficio patrimonio PoliMI” Caso “dimensione patrimonio media” Caso “Dimensione patrimonio alta” Scenario NPV [€] PBT [anni] NPV [€] PBT [anni] NPV [€] PBT [anni] RFId-6.38012-4.84583053 (*) Pay Back Time

27 27 Il modello di valutazione, sulla base di alcune considerazioni qualitative, include il calcolo dei seguenti due indicatori di performance:Il modello di valutazione, sulla base di alcune considerazioni qualitative, include il calcolo dei seguenti due indicatori di performance: Numero ricognizioni a parità di workload: valuta quante volte è possibile effettuare la revisione inventariale nel rispetto dei vincoli di risorse (tempo per la realizzazione dell’intero processo) che la struttura in esame è disposta a dedicareNumero ricognizioni a parità di workload: valuta quante volte è possibile effettuare la revisione inventariale nel rispetto dei vincoli di risorse (tempo per la realizzazione dell’intero processo) che la struttura in esame è disposta a dedicare Grazie alla possibilità di effettuare una ricognizione inventariale in più, si ritiene che ad entrambi gli scenari tecnologici (BarCode, RFId) si possa associare una diminuzione dei furti sul patrimonio gestito. La stima di questo valore può essere fatta in modo soggettivo: il modello fornito nel foglio Excel aiuta a calcolare con rapidità il corrispettivo risparmio economico legato all’ipotizzata diminuzione dei furtiGrazie alla possibilità di effettuare una ricognizione inventariale in più, si ritiene che ad entrambi gli scenari tecnologici (BarCode, RFId) si possa associare una diminuzione dei furti sul patrimonio gestito. La stima di questo valore può essere fatta in modo soggettivo: il modello fornito nel foglio Excel aiuta a calcolare con rapidità il corrispettivo risparmio economico legato all’ipotizzata diminuzione dei furti Il modello per la gestione dei beni mobili (6/7) Attuale Codice a barre RFId Soglia max accettabilità (ore/uomo) 1920:00:00 Totale per la ricognizione inventariale (ore/uomo) 1483:48:20925:41:40707:05:00 Numero di ricognizioni a parità di workload 1(1,3)2(2,07)2(2,71) Sia la soluzione con codice a barre che quella RFId offrono la possibilità di effettuare, a parità di risorse messe a disposizione, una ricognizione inventariale completa in più nell’arco dei cinque anni previsti dalla normativa

28 28 Il modello per la gestione dei beni mobili (7/7) L’entità dei benefici economici sulle attività di gestione ordinaria e di gestione della manutenzione legati all’introduzione delle tecnologie RFId riveste un ruolo marginale a causa dei valori molto bassi che caratterizzano il flusso di beni annuoL’entità dei benefici economici sulle attività di gestione ordinaria e di gestione della manutenzione legati all’introduzione delle tecnologie RFId riveste un ruolo marginale a causa dei valori molto bassi che caratterizzano il flusso di beni annuo L’impatto dell’RFId sui tempi e sui costi della ricognizione inventariale è rilevante, ma tali benefici non contribuiscono in maniera decisiva al risultato offerto dagli indicatori di valutazione economica (NPV e tempo di pay-back) vista la cadenza quinquennale con la quale tale processo viene eseguitoL’impatto dell’RFId sui tempi e sui costi della ricognizione inventariale è rilevante, ma tali benefici non contribuiscono in maniera decisiva al risultato offerto dagli indicatori di valutazione economica (NPV e tempo di pay-back) vista la cadenza quinquennale con la quale tale processo viene eseguito Grazie ad un controllo più puntuale e frequente, le tecnologie basate sulla radiofrequenza permettono di incrementare l’affidabilità e la credibilità del registro di beni che l’Ufficio del Patrimonio gestisce. A parità di risorse dedicate, rispetto allo scenario attuale è possibile, infatti, eseguire una volta in più la ricognizione inventariale o in alternativa eseguire più frequentemente revisioni parziali sugli ambienti giudicati più criticiGrazie ad un controllo più puntuale e frequente, le tecnologie basate sulla radiofrequenza permettono di incrementare l’affidabilità e la credibilità del registro di beni che l’Ufficio del Patrimonio gestisce. A parità di risorse dedicate, rispetto allo scenario attuale è possibile, infatti, eseguire una volta in più la ricognizione inventariale o in alternativa eseguire più frequentemente revisioni parziali sugli ambienti giudicati più critici

29 29 Agenda Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti”Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologia di valutazioneLa metodologia di valutazione Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

30 30 Il modello per la gestione doganale dei container (1/8) Il modello di valutazione sviluppato è stato applicato al Porto di VeneziaIl modello di valutazione sviluppato è stato applicato al Porto di Venezia I risultati fanno riferimento a due differenti scenari tecnologici analizzati nel dettaglio:I risultati fanno riferimento a due differenti scenari tecnologici analizzati nel dettaglio: Scenario sigillo elettronico – progetto pilota: progetto di collaborazione tra Agenzia delle Dogane e gestore del terminal (terminalista) che prevede l’uso di sigilli elettronici RFId riutilizzabili apposti sui container al momento dello sbarco e prelevati all’atto dello sdoganamentoScenario sigillo elettronico – progetto pilota: progetto di collaborazione tra Agenzia delle Dogane e gestore del terminal (terminalista) che prevede l’uso di sigilli elettronici RFId riutilizzabili apposti sui container al momento dello sbarco e prelevati all’atto dello sdoganamento Scenario sigillo elettronico – integrazione di filiera: si ipotizza che ciascun container giunga nel porto già dotato di sigillo elettronico perché istallato a monte della filieraScenario sigillo elettronico – integrazione di filiera: si ipotizza che ciascun container giunga nel porto già dotato di sigillo elettronico perché istallato a monte della filiera Per la costruzione dello strumento di valutazione sono valse le seguenti considerazioni:Per la costruzione dello strumento di valutazione sono valse le seguenti considerazioni: L’analisi avviene per le sole attività di importL’analisi avviene per le sole attività di import L’analisi avviene sulle sole attività differenzialiL’analisi avviene sulle sole attività differenziali Valgono le seguenti ipotesi di struttura:Valgono le seguenti ipotesi di struttura: Il personale del porto e del retroporto è riallocabile ad altre mansioniIl personale del porto e del retroporto è riallocabile ad altre mansioni Non viene fatta alcuna distinzione tra le tipologie di containerNon viene fatta alcuna distinzione tra le tipologie di container

31 31 Il modello per la gestione doganale dei container (2/8) Attività di sbarco – Visto sbarcare Attori: Agenzia delle Dogane Terminalista Il modello analizza dettagliatamente le seguenti attività:Il modello analizza dettagliatamente le seguenti attività: Si rimanda all’allegato “Modello dogane definitivo.zip” per il dettaglio della mappatura dei processiSi rimanda all’allegato “Modello dogane definitivo.zip” per il dettaglio della mappatura dei processi Sdoganamento in linea Attori: Agenzia delle Dogane Terminalista Uscita dal terminal – Visto uscire Attori: Agenzia delle Dogane Analisi delle attività svolte all’interno del terminal portuale dagli attori dell’Agenzia delle Dogane e in parte di quelle del terminalista che spaziano dallo sbarco del container dalla nave fino ai controlli svolti presso i gate di uscita per lo sdoganamento definitivo o il trasferimento al retroporto Gestione del retroporto Attori: Agenzia delle Dogane Terminalista Circuito doganale di controllo Attori: Agenzia delle Dogane Sdoganamento non in linea Attori: Agenzia delle Dogane Terminalista Merci a “groupage” Attori: Agenzia delle Dogane Analisi dei processi per la gestione dei container all’interno della struttura del retroporto eseguiti dagli attori dell’Agenzia delle Dogane e in parte da quelli del terminalista Esame delle attività di controllo (CDC) sulle merci che può essere eseguita in qualsiasi momento del ciclo di vita di un container all’interno del porto o del retroporto Analisi dei processi per la gestione dei container a “groupage”, contenenti, cioè, al loro interno piccole partite provenienti da mittenti diversi

32 32 Il modello per la gestione doganale dei container (3/8) Il modello di valutazione è alimentato da una serie di dati in input suddivisi nelle seguenti categorie:Il modello di valutazione è alimentato da una serie di dati in input suddivisi nelle seguenti categorie: Dati di flusso dei containerDati di flusso dei container Dati relativi alla strutturaDati relativi alla struttura Dati del costo della manodoperaDati del costo della manodopera Tempi elementari delle principali attività modellizzateTempi elementari delle principali attività modellizzate Altri dati operativiAltri dati operativi I più significativi dati di flusso dei container sono:I più significativi dati di flusso dei container sono: Numero medio container sbarcati: valore medio su base annua del numero di container provenienti via mare e sbarcati nel terminal [container/anno]Numero medio container sbarcati: valore medio su base annua del numero di container provenienti via mare e sbarcati nel terminal [container/anno] % container sdoganati in linea% container sdoganati in linea % container sdoganati non in linea% container sdoganati non in linea % container destinati al magazzino del terminal% container destinati al magazzino del terminal % container destinati al retroporto% container destinati al retroporto % container ritirati su gomma% container ritirati su gomma % container ritirati su ferro% container ritirati su ferro % controllo fisico sui container% controllo fisico sui container % container sbarcati del tipo a “groupage”% container sbarcati del tipo a “groupage” …

33 33 Il modello per la gestione doganale dei container (4/8) La realizzazione dello scenario sigillo elettronico – progetto pilota non risulta economicamente conveniente in quanto provoca un aumento dei costi operativi annui per le attività esaminate. Questo aumento è dovuto a: La realizzazione dello scenario sigillo elettronico – progetto pilota non risulta economicamente conveniente in quanto provoca un aumento dei costi operativi annui per le attività esaminate. Questo aumento è dovuto a: Perdita di valore per le attività interne a causa dell’aumento dei tempi per svolgere le principali operazioni (visto sbarcare, controlli sulle merci,…) Perdita di valore per le attività interne a causa dell’aumento dei tempi per svolgere le principali operazioni (visto sbarcare, controlli sulle merci,…) Aumento della manodopera ai varchi di uscita per il prelievo del sigillo elettronico Aumento della manodopera ai varchi di uscita per il prelievo del sigillo elettronico Costo annuo per l’acquisto dei materiali per il rinnovo del parco sigilli Costo annuo per l’acquisto dei materiali per il rinnovo del parco sigilli L’analisi dell’investimento per l’Agenzia delle Dogane mostra che: Nello scenario sigillo elettronico – integrazione di filiera, grazie al minor investimento necessario alla realizzazione dell’architettura RFId e i notevoli vantaggi sui costi operativi annui in tutte le attività esaminate, si ottiene una profittabilità elevata e un tempo di payback attualizzato molto basso Nello scenario sigillo elettronico – integrazione di filiera, grazie al minor investimento necessario alla realizzazione dell’architettura RFId e i notevoli vantaggi sui costi operativi annui in tutte le attività esaminate, si ottiene una profittabilità elevata e un tempo di payback attualizzato molto bassoScenarioNPV[€] Tempo di PayBack [anni] Sigillo elettronico – progetto pilota -341811- Sigillo elettronico – integrazione di filiera 1741671

34 34 Il modello per la gestione doganale dei container (5/8) In entrambi gli scenari tecnologici il costo delle attività esaminate si riduce a zero perché completamente automatizzate dalla tecnologia RFId In entrambi gli scenari tecnologici il costo delle attività esaminate si riduce a zero perché completamente automatizzate dalla tecnologia RFId A fronte di tale beneficio e considerato l’investimento che anche il terminalista deve sostenere per l’infrastruttura tecnologica si ottengono i seguenti risultati: A fronte di tale beneficio e considerato l’investimento che anche il terminalista deve sostenere per l’infrastruttura tecnologica si ottengono i seguenti risultati: L’analisi dell’investimento per il gestore del terminal mostra che: ScenarioNPV[€] Tempo di PayBack [anni] Sigillo elettronico – progetto pilota 1072691 Sigillo elettronico – integrazione di filiera 1072691 L’analisi si è concentrata su quei processi che sono totalmente automatizzati dall’infrastruttura RFId riducendo a zero i tempi e i costi operativi ad essi associati

35 35 Il modello per la gestione doganale dei container (6/8) E’ stata eseguita analisi di sensitività lungo le seguenti direzioni:E’ stata eseguita analisi di sensitività lungo le seguenti direzioni: Flussi di container in import e sulla presenza di retroporto: incremento dei flussi e introduzione di un retroporto (non presente a Venezia)Flussi di container in import e sulla presenza di retroporto: incremento dei flussi e introduzione di un retroporto (non presente a Venezia) Analisi investimento per Agenzia delle Dogane Analisi investimento per Terminalista ScenarioNPV[€] PBT (*) [anni] NPV[€] PBT [anni] Sigillo elettronico – progetto pilota -912.910-556.5531 Sigillo elettronico – integrazione di filiera 2.753.1851556.5531 (*) Pay Back Time Modalità di trasporto dei container (ferro, gomma): variazioni delle percentuali relative alle due modalitàModalità di trasporto dei container (ferro, gomma): variazioni delle percentuali relative alle due modalità Incrementando la percentuale di trasporto su ferro, i risultati economici per l’Agenzia delle Dogane permangono negativi nello scenario “Progetto Pilota” e positivi nello scenario “Integrazione di filiera”, mentre i benefici per il terminalista permangono positiviIncrementando la percentuale di trasporto su ferro, i risultati economici per l’Agenzia delle Dogane permangono negativi nello scenario “Progetto Pilota” e positivi nello scenario “Integrazione di filiera”, mentre i benefici per il terminalista permangono positivi

36 36 Il modello di valutazione include anche il calcolo dei seguenti indicatori di performance:Il modello di valutazione include anche il calcolo dei seguenti indicatori di performance: Riduzione del tempo di rework: diminuzione del tempo dedicato alle attività di ripetizione delle operazioni svolte sul sistema informativo (doganale o del terminalista) provocate da un’immissione errata dei datiRiduzione del tempo di rework: diminuzione del tempo dedicato alle attività di ripetizione delle operazioni svolte sul sistema informativo (doganale o del terminalista) provocate da un’immissione errata dei dati Livello di servizio: riduzione del tempo di processamento da parte del personale ai varchi (Guardia di Finanza) e la conseguente stima, attraverso la teoria delle code, del tempo trascorso dagli autotrasportatori in attesa ai gate di uscita via gommaLivello di servizio: riduzione del tempo di processamento da parte del personale ai varchi (Guardia di Finanza) e la conseguente stima, attraverso la teoria delle code, del tempo trascorso dagli autotrasportatori in attesa ai gate di uscita via gomma Il modello per la gestione doganale dei container (7/8) Grazie alle operazioni di identificazione automatica, che avvengono attraverso i reader posti sui varchi o con l’ausilio di PDA, gli scenari RFId riducono a zero il tempo di rework In percentuale, entrambi gli scenari tecnologici contribuiscono ad una notevole riduzione del tempo in coda degli autotrasportatori  % sul tempo di rework  % sul tempo speso in coda dagli autotrasportatori Scenario Sigillo elettronico – Progetto pilota -100% - 72% Scenario Sigillo elettronico – Integrazione di filiera -100%-96%

37 37 Il modello per la gestione doganale dei container (8/8) Il valore economico generato dal progetto pilota è negativo. Il risultato insoddisfacente è condizionato dall’impatto subito dalle principali attività conseguente all’ipotesi di partenza che prevede l’apposizione del sigillo elettronico al momento dello sbarco e la sua successiva rimozione all’atto dello sdoganamentoIl valore economico generato dal progetto pilota è negativo. Il risultato insoddisfacente è condizionato dall’impatto subito dalle principali attività conseguente all’ipotesi di partenza che prevede l’apposizione del sigillo elettronico al momento dello sbarco e la sua successiva rimozione all’atto dello sdoganamento Nell’ipotesi di integrazione di filiera, il minor investimento necessario alla realizzazione dell’infrastruttura tecnologica e i notevoli vantaggi sui costi operativi annui contribuiscono al raggiungimento di una profittabilità molto elevataNell’ipotesi di integrazione di filiera, il minor investimento necessario alla realizzazione dell’infrastruttura tecnologica e i notevoli vantaggi sui costi operativi annui contribuiscono al raggiungimento di una profittabilità molto elevata Sono soddisfacenti i benefici di costo che ottiene il terminalista grazie alla completa automazione delle attività esaminate. Andrebbe esplorata un’opzione di condivisione dei costi e dei benefici dell’investimento nello scenario “Pilota”Sono soddisfacenti i benefici di costo che ottiene il terminalista grazie alla completa automazione delle attività esaminate. Andrebbe esplorata un’opzione di condivisione dei costi e dei benefici dell’investimento nello scenario “Pilota” Agli scenari con sigillo elettronico è associata una riduzione del tempo dedicato al rework e del tempo speso in coda dagli autotrasportatori per le operazioni di controllo e di accettazione all’uscita dal portoAgli scenari con sigillo elettronico è associata una riduzione del tempo dedicato al rework e del tempo speso in coda dagli autotrasportatori per le operazioni di controllo e di accettazione all’uscita dal porto È necessario interpretare la realizzazione dell’infrastruttura RFId come un’importante opzione strategica per il futuro il cui valore è tanto più elevato quanto più diverrà concreta in tempi brevi l’ipotesi di utilizzare i sigilli elettronici a monte

38 38 Agenda Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti”Ripresa: gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologia di valutazioneLa metodologia di valutazione Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

39 39 Conclusioni (1/4) Le applicazioni RFId dimostrano un elevato potenziale per il miglioramento delle attività di gestione delle biblioteche e per un maggior controllo del patrimonio librarioLe applicazioni RFId dimostrano un elevato potenziale per il miglioramento delle attività di gestione delle biblioteche e per un maggior controllo del patrimonio librario Nelle restanti realtà analizzate (gestione reperti archeologici, gestione beni mobili ed identificazione container) la loro adozione sembra essere piuttosto “prematura”, soprattutto se si considera il ritorno di investimentoNelle restanti realtà analizzate (gestione reperti archeologici, gestione beni mobili ed identificazione container) la loro adozione sembra essere piuttosto “prematura”, soprattutto se si considera il ritorno di investimento I motivi di questa affermazione sono da ricercarsi in:I motivi di questa affermazione sono da ricercarsi in: (1/3) Condizioni strutturali(1/3) Condizioni strutturali (2/3) Problemi congiunturali(2/3) Problemi congiunturali (3/3) Non criticità dei processi impattati dall’RFId(3/3) Non criticità dei processi impattati dall’RFId continua

40 40 Conclusioni (2/4) Perché “premature”? (1/3) Condizioni strutturali: è pressoché impossibile ottenere ritorni economici dalla realizzazione in locale di un’applicazione con una chiara vocazione globale. E’ necessaria un’azione integrata di filiera, ad es.:(1/3) Condizioni strutturali: è pressoché impossibile ottenere ritorni economici dalla realizzazione in locale di un’applicazione con una chiara vocazione globale. E’ necessaria un’azione integrata di filiera, ad es.: –Tag applicato dal produttore del container prima dell’utilizzo presso il porto –Tag applicato dal produttore del farmaco prima dell’utilizzo in ospedale –Tag applicato dal produttore / rivenditore del bene per abilitare l’asset management Messaggio: non ha senso fare delle “fughe solitarie” (2/3) Problemi congiunturali: il costo dell’infrastruttura tecnologica può diventare “insostenibile” in realtà caratterizzate da una piccola scala dei processi impattati, ad es.:(2/3) Problemi congiunturali: il costo dell’infrastruttura tecnologica può diventare “insostenibile” in realtà caratterizzate da una piccola scala dei processi impattati, ad es.: –Pochi beni archeologici movimentati –Pochi nuovi asset inventariati Allo stesso modo, eventuali ristrettezze di budget tipicamente spostano l’enfasi sul fattore ritorno economico, rendendo non desiderabili quelle applicazioni il cui impatto si concentri, principalmente, sulle prestazioni di efficacia. Messaggio: se il focus è l’efficienza, focalizzarsi su processi di larga scala continua

41 41 Conclusioni (3/4) (segue) (3/3) Non centralità dei processi impattati dall’RFId: è più difficile trovare giustificazione all’investimento in RFId tutte quelle volte che l’applicazione non si concentra su attività core della PA in esame (come è il caso del processo di gestione dei beni mobili). Nelle applicazioni su attività non core è più difficile individuare il cui prodest:(3/3) Non centralità dei processi impattati dall’RFId: è più difficile trovare giustificazione all’investimento in RFId tutte quelle volte che l’applicazione non si concentra su attività core della PA in esame (come è il caso del processo di gestione dei beni mobili). Nelle applicazioni su attività non core è più difficile individuare il cui prodest: –Talvolta sono attività già date in outsourcing, come le ricognizioni inventariali; –Il “cliente“ della PA non percepisce un servizio / valore aggiunto Concentrandosi sulle attività core è più facile raggiungere il giusto mix di incremento prestazionale (efficienza + efficacia) che porta a giustificare l’adozione del RFId. Messaggio: cercare applicazioni nella tecnologia, partendo dalle attività core

42 42 Conclusioni (4/4) Nel proporre un investimento in tecnologia RFId nelle PA è quindi necessario:Nel proporre un investimento in tecnologia RFId nelle PA è quindi necessario: valutare con precisione se vi siano le condizioni di ostacolo richiamate ai punti precedenti, ed in caso come sia possibile aggirarle/rimuoverlevalutare con precisione se vi siano le condizioni di ostacolo richiamate ai punti precedenti, ed in caso come sia possibile aggirarle/rimuoverle realizzare che i benefici vanno individuati sia nelle aree di efficienza che di efficacia. Laddove si lavori su attività core, è più facile trovare il giusto bilanciamento di miglioramento di efficienza e di efficacia. E’ questa la chiave di introduzione delle tecnologie RFId (es. sanità)realizzare che i benefici vanno individuati sia nelle aree di efficienza che di efficacia. Laddove si lavori su attività core, è più facile trovare il giusto bilanciamento di miglioramento di efficienza e di efficacia. E’ questa la chiave di introduzione delle tecnologie RFId (es. sanità) per queste due classi di benefici, tentare sempre una valutazione quantitativa o, in seconda battuta, qualitativa mediante opportuni KPIper queste due classi di benefici, tentare sempre una valutazione quantitativa o, in seconda battuta, qualitativa mediante opportuni KPI

43 43 Agenda Gli ambiti applicativi “più promettenti”Gli ambiti applicativi “più promettenti” La metodologiaLa metodologia Le analisi di dettaglioLe analisi di dettaglio La gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di TorinoLa gestione delle biblioteche: Biblioteca Centrale di Economia Università degli Studi di Torino La gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole VincitoreLa gestione dei reperti archeologici: MiBAC – Santuario d’Ercole Vincitore La gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMILa gestione dei beni mobili nella PA: Consegnatario PoliMI L’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di VeneziaL’identificazione dei container: Agenzia delle Dogane – Porto di Venezia ConclusioniConclusioni AllegatiAllegati

44 44 Allegati “Tesi Francesco Adamo.doc” contiene la descrizione delle evidenze consegnate durante la fase intermedia dell’accordo di collaborazione e la descrizione dettagliata del lavoro eseguito per i tre ambiti di analisi. Per ciascuno di essi si analizzano: il contesto, gli scenari tecnologici, la mappatura dei processi, il modello costruito e i KPI analizzati, i risultati e i messaggi.“Tesi Francesco Adamo.doc” contiene la descrizione delle evidenze consegnate durante la fase intermedia dell’accordo di collaborazione e la descrizione dettagliata del lavoro eseguito per i tre ambiti di analisi. Per ciascuno di essi si analizzano: il contesto, gli scenari tecnologici, la mappatura dei processi, il modello costruito e i KPI analizzati, i risultati e i messaggi. “2007-1-1 – Biblio Economia definitivo.zip” è il documento preparato durante lo studio della Biblioteca Centrale di Economia – Univ. degli Studi di Torino. Evidenzia le caratteristiche della struttura, i risultati del modello ed i messaggi emersi dall’analisi“2007-1-1 – Biblio Economia definitivo.zip” è il documento preparato durante lo studio della Biblioteca Centrale di Economia – Univ. degli Studi di Torino. Evidenzia le caratteristiche della struttura, i risultati del modello ed i messaggi emersi dall’analisi “Modello MiBAC definitivo.zip” è il modello excel costruito per l’analisi della gestione dei reperti, e parametrizzato al caso del Santuario d’Ercole Vincitore.“Modello MiBAC definitivo.zip” è il modello excel costruito per l’analisi della gestione dei reperti, e parametrizzato al caso del Santuario d’Ercole Vincitore. “Modello Consegnatario definitivo.zip” è il modello excel costruito per l’analisi della gestione dei beni mobili per l’Ufficio del Consegnatario, e parametrizzato sulla realtà del Politecnico di Milano.“Modello Consegnatario definitivo.zip” è il modello excel costruito per l’analisi della gestione dei beni mobili per l’Ufficio del Consegnatario, e parametrizzato sulla realtà del Politecnico di Milano. “Modello dogane definitivo.zip” è il modello excel costruito per l’analisi dell’identificazione dei container presso una dogana portuale, e parametrizzato sui dati del Porto di Venezia in base ai requisiti evidenziati dall’Agenzia delle Dogane.“Modello dogane definitivo.zip” è il modello excel costruito per l’analisi dell’identificazione dei container presso una dogana portuale, e parametrizzato sui dati del Porto di Venezia in base ai requisiti evidenziati dall’Agenzia delle Dogane.


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