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Noi siamo ciò che mangiamo:

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Presentazione sul tema: "Noi siamo ciò che mangiamo:"— Transcript della presentazione:

1 Noi siamo ciò che mangiamo:
evidenze biochimiche ad un assunto filosofico Prof. Laura Mazzanti Dipartimento Scienze Cliniche, Specialistiche ed Odontostomatologiche

2 Feuerbach afferma “Noi siamo ciò che mangiamo”, il cibo che introduciamo, le sostanze di cui è fatto e il modo in cui è cucinato, andranno a formare nuove cellule nel nostro organismo che rigenereranno i tessuti, gli organi e gli apparati.

3 Pitagora  (Samo 570 – Metaponto 495) “Smettetela, uomini, di profanare i vostri corpi con cibi empi! Ci sono le messi, ci sono alberi stracarichi di frutti, ci sono turgidi grappoli d'uva sulle viti! Socrate: (Atene 470/469 – 399)“I cattivi vivono per mangiare e bere, mentre i buoni mangiano e bevono per vivere.”  Platone: (Atene 428/427 – 347)  “Il primo dovere di chi dà consigli a un uomo infermo che segue una dieta nociva alla salute è quello di cambiar sistema di vita ” Epicuro (Samo a.C) " l’uomo è quel che mangia" Lucrezio (Campania, 98 /96 a.C. – Roma 55 /53 a.C.) Quod ali cibus est aliis fuat acre venenum. Quello che è cibo per un uomo è veleno per un altro. 

4 La storia del cibo e dell’alimentazione, è una storia ricca di sorprese e di significati:
Significati sociali (soprattutto in passato, la qualità e la quantità del cibo erano in stretto rapporto con l’appartenenza a un certo gradino della scala gerarchica) Identità economiche (offrire cibi preziosi significa denotare la propria ricchezza) Identità religiosa: il pane e il vino dei Cristiani ha un significato ben profondo, la dieta dei monaci ha le sue regole, la quaresima si segnala con l’astinenza da certi cibi; in altri contesti religiosi, certe esclusioni o tabù alimentari ( il maiale e l’alcol dell’Islam, la complessa casistica di cibi leciti e illeciti dell’ebraismo) hanno il ruolo prevalente di segnalare un’appartenenza.

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6 Geni “paleolitici” e nuovi stili alimentari
Paleolithic era Modern Times Generations between feast en famine 2-3 Generations in energy abundance % Energy % Energy 100 100 Grain Milk/-products Isolated Carbohydrates Isolated Fat/Oil Alcohol Low-fat meat Chicken Eggs Fish 50 50 Meat Chicken Fish Fruit Vegetables (carrots) Nuts Honey Fruit Vegetables Beans

7 WÖHLER (1800-1882) TEORIA DEL VITALISMO, NASCITA DELLA BIOCHIMICA
BERZELIUS ( ) DEFINIZIONE DI BIOCHIMICA; DISTINZIONE CHIMICA ORGANICA-INORGANICA; SCOPERTA CATALASI, CATALIZZATORI, FERMENTAZIONE, DIGESTIONE PASTEUR e BUCHNER ( ) SCOPRONO CHE ESTRATTI NON VIVENTI DI CELLULE CATALIZZANO REAZIONI BIOCHIMICHE; SCOPERTA ZIMASI WÖHLER ( ) TEORIA DEL VITALISMO, NASCITA DELLA BIOCHIMICA IBN AL-NAFIS ( ) BASI del METABOLISMO SHARPEY-SCHAFFER E OLIVER (1894) SCOPERTA DELL’ADRENALINA LAVOISIER ( ) ASSOCIAZIONE RESPIRAZIONE-ALIMENTAZIONE PAYNE (1833) SCOPERTA DEL PRIMO ENZIMA: LA DIASTASI MULDER (1838) ISOLAMENTO PROTEINE

8 SCHRODINGHER (1944) INTRODUCE IL SIGNIFICATO FISICO DEL METABOLISMO
MINKOWSKI E VON MERING (1889) RELAZIONE MALFUNZIONAMENTO PANCREAS-DIABETE WATSON E CRICK (1953) DEFINISCONO LA STRUTTURA TRIDIMENSIONALE DEL DNA HOPKINS E FUNK (1912) CONCETTO DI “VITAMINA” STARTLING (1905) DEFINISCE IL CONCETTO DI ORMONE BANTING E BEST (1921) E SANGER (1955) SCOPERTA E DETERMINAZIONE SEQUENZA DELL’INSULINA KREBS (1953) CICLO DI KREBS BIOLOGIA MOLECOLARE (1958)

9 Questa mappa costituirà la trama del METABOLISMO.
La Biochimica ha interesse non solo a disegnare un’ "anatomia” molecolare del vivente, ma anche una fisiologia, ovvero una mappa delle relazioni funzionali e dinamiche che legano tra loro le strutture molecolari. Essa s’impegna a decifrare le centinaia di reazioni chimiche che avvengono a tappe in ogni cellula, prima distruggendo l’unità di quest’ultima e poi ricostruendola a ritroso, anche grazie al confronto fra le reazioni in vitro e il comportamento degli organismi integri. Questa mappa costituirà la trama del METABOLISMO.

10 Autotrofi Eterotrofi Organismi che sintetizzano sostanze organiche da
elementi semplici (es. piante e alcuni protozoi fotosintetici). Usano l’energia ricavata da una fonte esterna (es. sole). Eterotrofi Organismi che si alimentano a spese di altri per ricavare sostanze organiche (es. altri protozoi e animali). L’alimentazione è una funzione caratteristica degli organismi eterotrofi (l’uomo ).

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12 E’ importante ricordare che: Nessun alimento, preso singolarmente, è in grado di soddisfare tutte le esigenze del nostro corpo. Ci sono delle molecole che l’uomo è incapace di sintetizzare e che devono essere introdotte con la dieta: le vitamine, i sali minerali o aminoacidi e acidi grassi essenziali.

13 AGGIUNGERE VITAMINE

14 APPARATO DIGERENTE – RESPIRAZIONE CELLULARE
Il corpo umano ricava le sostanze nutritive dal cibo che deve essere scomposto in molecole semplici; questo processo di suddivisione avviene nell’APPARATO DIGERENTE ed è detto DIGESTIONE. L’acqua e i sali minerali non subiscono trasformazioni. Il corpo ricava energia soprattutto dal GLUCOSIO che rappresenta una specie di “combustibile” per le cellule. Il glucosio reagisce con l’ossigeno e le molecole vengono gradualmente demolite. Questo processo è detto RESPIRAZIONE CELLULARE ed avviene in particolari strutture chiamate MITOCONDRI che si trovano nel citoplasma di tutte le cellule.

15 Per procurarsi energia bisogna spendere energia!

16 Sequenza generale dell’alimentazione.
Bilancio energetico Sequenza generale dell’alimentazione. Spesa energetica in ogni tappa della sequenza. Il costo energetico dell’alimentazione fa parte del costo di mantenimento dell’animale. Per sopravvivere e riprodursi l’animale deve procurarsi nell’alimento più energia di quanta ne spende nel mantenimento. L’energia accumulata permette un’alimentazione discontinua.

17 Sistemi coinvolti nel controllo dell’assunzione di cibo

18 Neurotrasmettitori periferici e centrali che regolano l’assunzione di cibo ed il dispendio energetico Sistema nervoso periferico Sistema nervoso centrale Noradrenalina (effetto alfa-adren) Galanina, oppioidi, NA e A (alfa),GABA 2 2 Intake di cibo Noradrenalina (effetto beta-adren) 1 Dopamina, Serotonina, CCK, NA e A (beta) 1 Consumo di energia 1 Inibiscono l’intake di cibo e aumentano il consumo energetico 2 Stimolano l’intake di cibo e diminuiscono il consumo energetico

19 IL GUSTO Il gusto è una qualità sensoriale piuttosto complessa ed è il risultato, fra l'altro, della percezione dei sapori fondamentali e degli aromi percepiti per via retro nasale. Il senso del gusto coinvolge pertanto anche l'olfatto e senza il suo ausilio è praticamente impossibile riconoscere, per esempio, un'aranciata da una limonata. Non a caso quando si è raffreddati si ritiene spesso di non essere capaci di percepire il gusto. Le qualità gustative vere e proprie del cibo sono generalmente riconducibili, secondo una teoria di oltre un secolo fa, a quattro sapori fondamentali

20 L’essere umano è nato e si è sviluppato carnivoro, e la lingua ama ciò di cui il corpo ha bisogno.
Pomodoro e parmigiano La lingua non è una brava solista nel concerto del piacere Ha bisogno della collaborazione del naso.

21 L’ODORATO Il naso è un organo estremamente sensibile. Esso può classificare migliaia di odori diversi e individuare le particelle anche minuscole che vi si introducono. Quando respiriamo, l'aria passa direttamente in gola e solo una minima parte arriva alle cellule olfattive, ecco perchè se vogliamo sentire meglio un odore dobbiamo inspirare con forza. L'olfatto, come il gusto, è un senso chimico; noi avvertiamo l'odore di una sostanza solo quando le sue molecole raggiungono e stimolano le cellule olfattive, le quali trasmettono l'eccitamento ai centri cerebrali, che hanno il compito di decodificare i vari odori e di interpretarli, cioè dar loro un significato. Bisogna quindi che la sostanza sia volatile, cioè che disperda molecole. In genere basta una parte infinitesimale di materia perchè una cellula olfattiva venga stimolata. Si pensi che il nostro naso è capace di avvertire l'odore di muschio emanato da un milionesimo di milligrammo di sostanza.

22 Senza acqua non si sopravvive
SETE: la sensazione di sete serve a regolare i livelli di liquidi tissutali Senza acqua non si sopravvive

23 FAME

24 SAZIETA’

25 IMPORTANZA DEL CIBO PER IL NOSTRO CORPO
Se ci si alimenta correttamente il corpo ne trae un grande beneficio e così aumentano notevolmente le possibilità che si mantenga a lungo sano ed efficiente. Una dieta adeguata è detta EQUILIBRATA. Possiamo realizzarla con un'alimentazione varia, ma è importante non solo la QUALITA’dei cibi, ma anche la loro QUANTITA’. Se la dieta non è ben bilanciata si espone più facilmente alle malattie. Un eccesso nell’alimentazione può portare a gravi conseguenze per la salute. E’ molto importante quindi alimentarsi in modo opportuno e rispettando l’esigenza del proprio corpo, così da consentirgli di svolgere le sue attività nel migliore dei modi.

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29 2 Meals a day, work as long as possible & embrace challenge
Walter Breuning ( )

30 "E' preferibile un cibo anche un po‘ nocivo ma gradevole,
a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole." (Ippocrate, ca a.C, medico greco)

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