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Vicenza 27 maggio 2004 Relatori: Ing. Gino Zampieri Avv. Angelo Merlin Sicurezza delle macchine: Aspetti Generali.

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1 Vicenza 27 maggio 2004 Relatori: Ing. Gino Zampieri Avv. Angelo Merlin Sicurezza delle macchine: Aspetti Generali

2 Panorama giuridico “le modifiche future” Tutte e tre le principali Direttive sono in revisione Tutte e tre le principali Direttive sono in revisione Revisione della Direttiva Macchine Revisione della Direttiva Macchine Revisione della Bassa Tensione 73/23/CEE Revisione della Bassa Tensione 73/23/CEE Revisione della Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CE Revisione della Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CE

3 La definizione di macchina non è identica per tutti i paesi membri Strano, ma vero Talvolta anche le definizioni di base possono giocare brutti scherzi:

4 I confronti sono attuati tra: DPR 459/96 DPR 459/96 Direttiva 98/37/CE tradotta in italiano Direttiva 98/37/CE tradotta in italiano Direttiva 98/37/CE originale in inglese Direttiva 98/37/CE originale in inglese

5 Un insieme di pezzi o di organi, di cui uno almeno mobile, collegati tra loro, anche mediante attuatori, con circuiti di comando e di potenza, solidamente per una applicazione ben determinata, segnatamente per la trasformazione, il trattamento, lo spostamento o il condizionamento di materiali. Un insieme di macchine e di apparecchi che per raggiungere un risultato determinato, sono disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale. DPR 459/96 del 24 luglio 1996 che definisce, nell’articolo 1, macchina come:

6 Infatti con riferimento alla direttiva 98/37/CE, del parlamento Europeo del Consiglio del 22 giugno 1998 si definisce macchina: art 1 Un insieme di pezzi o di organi, di cui uno almeno mobile, collegati tra loro, e eventualmente con azionatori, con circuiti di comando e di potenza, ecc..connessi solidamente per una applicazione ben determinata, segnatamente per la trasformazione, il trattamento, lo spostamento o il condizionamento di un materiale. Infatti con riferimento alla direttiva 98/37/CE, del parlamento Europeo del Consiglio del 22 giugno 1998 si definisce macchina: art 1 Un insieme di pezzi o di organi, di cui uno almeno mobile, collegati tra loro, e eventualmente con azionatori, con circuiti di comando e di potenza, ecc..connessi solidamente per una applicazione ben determinata, segnatamente per la trasformazione, il trattamento, lo spostamento o il condizionamento di un materiale.

7 Con riferimento alla direttiva 98/37/CE in inglese: For the purposes of this Directive: (a) ‘machinery’ means: an assembly of linked parts or components, at least one of which moves, with the appropriate actuators, control and power circuits, etc., joined together for a specific application, in particular for the processing, treatment, moving or packaging of a material

8 Principi d'integrazione della sicurezza

9 1.1.2. Principi d'integrazione della sicurezza Per costruzione, le macchine devono essere atte a funzionare, ad essere regolate e a subire la manutenzione senza che tali operazioni, se effettuate nelle condizioni previste dal fabbricante, espongano a rischi le persone. Le misure adottate devono avere lo scopo di eliminare il rischio di infortuni durante l'esistenza prevedibile della macchina, comprese le fasi di montaggio e smontaggio, anche se tale rischio fosse la conseguenza di una situazione anormale prevedibile. a)Per la scelta delle soluzioni più opportune il fabbricante deve applicare i seguenti principi, nell'ordine indicato: - eliminare o ridurre i rischi nel miglior modo possibile (integrazione della sicurezza nella progettazione e nella costruzione della macchina); - adottare le misure di protezione necessarie nei confronti dei rischi che non possono essere eliminati; informare gli utilizzatori dei rischi residui dovuti all'incompleta efficacia delle misure di protezione adottate, indicare se è richiesta una formazione particolare e segnalare se è necessario prevedere un dispositivo di protezione individuale.

10 1.1.2. Principi d'integrazione della sicurezza c)In sede di progettazione e di costruzione della macchina, nonché all'atto della redazione delle istruzioni per l'uso, il fabbricante deve considerare non soltanto l'uso normale della macchina, ma anche l'uso della macchina ragionevolmente prevedibile. La macchina deve essere progettata in modo da evitare che sia utilizzata anormalmente, se ciò può comportare un rischio. Negli altri casi le istruzioni per l'uso devono richiamare l'attenzione dell'utilizzatore sulle controindicazioni nell'uso della macchina che potrebbero, in base all'esperienza, presentarsi. d)Nelle condizioni d'uso previste devono essere ridotti al minimo possibile il disagio, la fatica e le tensioni psichiche (stress) dell'operatore, tenuto conto dei principi dell'ergonomia. e)All'atto della progettazione e della costruzione il fabbricante deve tener conto degli obblighi imposti all'operatore dall'uso necessario o prevedibile delle attrezzature di protezione individuali (ad esempio: calzature, guanti, ecc.). f)La macchina deve essere fornita completa di tutte le attrezzature e gli accessori speciali essenziali per poterla regolare, seguirne la manutenzione e utilizzarla senza alcun rischio.

11 RELAZIONE TRA I COMPITI DEL PROGETTISTA ED I COMPITI DELL’UTILIZZATORE

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13 Art. 6 D.lgs 626/94

14 NUOVO APPROCCIO: Le Norme Armonizzate DIRETTIVA COMUNITARIA LEGGE NAZIONALE DI RECEPIMENTO REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA DEL PRODOTTO NORME ARMONIZZATE EN SOLUZIONI TECNICHE ALTERNATIVE CONFORMITA’ IMPLICITA AI REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA CONFORMITA’ AI REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA DA DIMOSTARARE

15 ATTENZIONE RISPETTARE SEMPRE I REQUISITI DELLE DIRETTIVE LA DIRETTIVA E’ LEGGE

16 Alcune norme armonizzate di prodotto “TIPO C” possono…. Essere dichiarate non conformi e ritirate!!!!

17 Cosa vuol dire: SICURA PERICOLOSA O RISCHIOSA è la stessa cosa?

18 Pericolo: L’evento, la fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Il termine pericolo è generalmente seguito dall’origine o dalla natura del danno : pericolo di elettrocuzione, pericolo di schiacciamento, pericolo di cesoiamento, ecc.. Rischio: Combinazione di probabilità (frequenza) e gravità (lieve, permanente, grave) delle lesioni o danni derivanti da un pericolo. Rischio residuo: Rischio che permane dopo che sono state adottate le appropriate misure di riduzione dello stesso.

19 L’analisi dei rischi

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21 IL PROCESSO DI VALUTAZIONE RICHIEDE COMPETENZE DIVERSE PER SETTORI, TECNOLOGIE ECC, E QUINDI DEVE ESSERE:   Coordinato  Avere Responsabili Settoriali  Basarsi su dati  Adottare strumenti di Valutazione  Fornire soluzioni applicabili e convenienti  Verificare l’efficacia delle azioni e delle soluzioni

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30 ANALISI DEI RISCHI EN 1050 APPENDICE B FMEA METODI PER ANALIZZARE I PERICOLI E PER STIMARE I RISCHI

31 FMEA

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33 FMEA può essere applicata al progetto DFMEA o al processo (PFMEA). La FMEA deve essere intesa come un'azione preventiva e NON un esercizio correttivo. DFMEA si applica a nuovi prodotti, prodotti modificati oppure a prodotti già esistenti, quando ne viene modificato l'impiego. FMEA

34 Le fasi fondamentali sono: 1.Analisi dei rischi 2.Individuazione dei pericoli (trascinamento, cesoiamento, ecc..) 3.Individuazione degli effetti del pericolo o del guasto (nell'ottica della sicurezza dell’operatore) 4.Individuazione delle cause del pericolo o del guasto 5.Priorità di azione (basata su IPR) 6.Azioni correttive 7.Verifica dell'efficacia delle azioni correttive FMEA

35 Il team FMEA dovrebbe essere composto, come minimo, dai responsabili di : progettazione produzione ricerca e sviluppo sviluppo ed industrializzazione garanzia qualità ma é consigliabile che ne facciano parte anche gli Acquisti, Assistenza e Fornitori. FMEA

36 P1 (Probabilità attuale che il pericolo o guasto si verifichi) : Probabilità del verificarsi del guasto - PPossibile frequenza del guasto (indicativo)Indice Molto alta (il pericolo é praticamente inevitabile)Almeno 80% dell’esposizione dell’operatore9-10 ElevataAlmeno in una volta per turno di lavoro7-8 Moderata (Pericolo o guasto occasionale) Manutenzione ordinaria od operazioni di regolazione con frequenza maggiore di 1 turno di lavoro 4-6 BassaManutenzione straordinaria2-3 RemotaSolo in alcune fasi specifiche della macchina1 FMEA

37 G1 ( Valutazione della gravità del pericolo o guasto) Gravità del Pericolo o Guasto - G Indice Pericolo o guasto gravissimo: ha conseguenze sulla sicurezza o sul soddisfacimento di specifiche tecniche, provoca danni irreversibili alle persone 10-7 Pericolo o Guasto medio: ha conseguenze sulla sicurezza o sul soddisfacimento di specifiche tecniche, provoca danni irreversibili ma di lieve entità alle persone 6-4 Pericolo o Guasto Lieve : danno generalmente reversibile che non provoca danni permanenti3-2 Pericolo o Guasto insignificante: il pericolo o guasto ha effetti trascurabili.1

38 FMEA R1 (Rilevabilità ) Possibilità di evitare il pericolo : quando si manifesta un pericolo o un guasto, è importante sapere se esso può essere riconosciuto e se può essere evitato prima che porti ad un infortunio. Rilevabilità del pericolo o guasto - R Frequenza (indicativa) Indi ce Improbabile: il pericolo o il guasto non viene controllato, questo ha effetti irreversibili per la sicurezza. < 80%10 Molto ridotta: il pericolo o guasto non é facilmente riconoscibile, questo ha effetti irreversibili per la sicurezza. > 80%9 Ridotta:guasto e pericolo riconoscibile immediatamente, è possibile rilevarlo con un controllo automatico, posso perdere la funzione di sicurezza tra i due controlli (es. sistemi di comando e controllo in Categoria 2 EN 954-1), e/o ripari regolabili > 90%6-8 Normale: guasto e pericolo riconoscibile immediatamente, la macchina si può arrestare comunque in emergenza, in caso di guasti multipli posso perdere la funzione di sicurezza (es. sistemi di comando e controllo in Categoria 3 EN 954-1), e/o ripari fissi o interbloccati > 99,7%2-5 Elevata: Pericolo gravissimo, guasto funzionale, è rilevato con un controllo automatico, la macchina si può arrestare comunque in emergenza, in caso di guasti multipli non perdo la funzione di sicurezza (es. sistemi di comando e controllo in Categoria 4 EN 954-1) e/o riparto con interblocco con blocco a segregazione totale > 99,99%1

39 FMEA IPR1 (Indice di priorità di rischio) L'indice viene calcolato per ogni causa di guasto, porre attenzione agli IPR più elevati.

40 FMEA IPR1 (Indice di priorità di rischio) L'indice viene calcolato per ogni causa di guasto, porre attenzione agli IPR più elevati. 0 –150 Rischio accettabile non grave 151 - 300 Rischio residuo Maggiore di 300 Necessita azione di intervento e bonifica per riduzione del rischio

41 Obblighi del costruttore e aspetti legali connessi alle Avvertenze per l’uso e la manutenzione

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43 IN DETTAGLIO

44 Perché una macchina con istruzioni carenti o incomplete per l’informazione è difettosa:

45 Per cominciare: un cenno al: DPR 224/88 Attuazione della direttiva CEE n. 85/374 relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri in materia di responsabilità per danno da prodotti difettosi spesso poco preso in considerazione

46 Il fabbricante deve dettare le condizioni d’impiego e la durata di vita del suo prodotto Ha le chiavi di soluzione per i problemi legati all’attribuzione delle responsabilità al produttore o all’utilizzatore Determinazione dell’uso ragionevole o irragionevole della macchina Se l’utilizzo avviene nel rispetto delle condizioni di impiego e ciononostante ne deriva una esposizione a rischio degli utilizzatori, il prodotto sarà sicuramente considerato carente o difettoso con tutte le conseguenze di legge Se invece l’utilizzo avvenisse in contrasto alle condizioni d’impiego previste dal fabbricante, la responsabilità per una irragionevole destinazione non può che trasferirsi sull’utilizzatore per aver creato con il suo comportamento situazioni di rischio

47 La determinazione delle condizioni d’impiego assume quindi valore decisivo : da qui l’interesse del fabbricante, nonché un requisito di legge, di predisporre una documentazione che delimiti le condizioni d’impiego in modo più possibile circostanziato per limitare la propria sfera di responsabilità ed, al tempo stesso, dilatare quella altrui.

48 In questa ottica assume una importanza cruciale “l’esistenza prevedibile della macchina”, ovvero la previsione della durata della sua vita in condizioni di sicurezza. Scelta ponderata tra: Ragioni di tipo commerciale intese come competitività rispetto alla concorrenza Ragioni compatibili con le più importanti ragioni relative alla sicurezza Integrazione della sicurezza nella progettazione in condizioni di sicurezza Valutazioni e scelte tecniche per consentire al prodotto di completare il ciclo di vita previsto in condizioni di sicurezza

49 (DPR 224/88, art. 5, comma 1) Per valutare la difettosità di un prodotto vengono valutate tutte le circostanze e in particolare: Le sue caratteristiche Le istruzioni e le avvertenze forniteLe istruzioni e le avvertenze fornite L’uso a cui è destinato Tempo in cui è messo in circolazione Quindi sarà considerata difettosa ogni macchina che non soddisfi tutti i requisiti essenziali di sicurezza (Allegato I della 98/37/CE)

50 Cosa dice il D.Lgs 626 sulla progettazione dei luoghi di lavoro: ART. 6 - Obblighi dei progettisti, dei fabbricanti, dei fornitori e degli installatori 1. I progettisti dei luoghi o posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di sicurezza e di salute al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono macchine nonché dispositivi di protezione rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza previsti nella legislazione vigente. 1. I progettisti dei luoghi o posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di sicurezza e di salute al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono macchine nonché dispositivi di protezione rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza previsti nella legislazione vigente. 2. Sono vietati la vendita, il noleggio, la concessione in uso e la locazione finanziaria di macchine, attrezzature di lavoro e di impianti non rispondenti alla legislazione vigente. 2. Sono vietati la vendita, il noleggio, la concessione in uso e la locazione finanziaria di macchine, attrezzature di lavoro e di impianti non rispondenti alla legislazione vigente. 3. Gli installatori e montatori di impianti, macchine o altri mezzi tecnici devono attenersi alle norme di sicurezza e di igiene del lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti dei macchinari e degli altri mezzi tecnici per la parte di loro competenza. 3. Gli installatori e montatori di impianti, macchine o altri mezzi tecnici devono attenersi alle norme di sicurezza e di igiene del lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti dei macchinari e degli altri mezzi tecnici per la parte di loro competenza.

51 Se mancano le avvertenze e le istruzioni, oppure se esse sono incomplete, una macchina non rispetta la legge. Per estrema ratio: posso invocare la nullità del contratto sottoscritto ERGO:

52 Da non dimenticare: le avvertenze servono a mantenere la funzione di sicurezza nel tempo QUINDI: ricordarsi di specificare le verifiche periodiche sulle protezioni, sui sistemi di comando e controllo ecc.. (da vedere nel pomeriggio )

53 Alcuni esempi per capire meglio dell’importanza delle Avvertenze ed Istruzioni per l’uso a livello giuridico e di come vengono “ messe sotto accusa ” nelle aule di tribunali durante un processo per infortunio accorso su un macchinario

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59 Anche la formazione diretta del personale rientra nelle Istruzioni per l’uso:

60 Un altro esempio:

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62 È NECESSARIO FORNIRE LE ISTRUZIONI PER : Parti di macchine ai fini della 98/37/CE ?

63 È NECESSARIO FORNIRE LE ISTRUZIONI PER PARTI DI MACCHINE Nell’attuale Direttiva Macchine non è così esplicito, benchè sia un requisito di legge, ma nella proposta di revisione viene chiaramente riportato:

64 A chi compete la redazione delle istruzioni e delle avvertenza Istruzioni ed avvertenze per l’uso

65 Concetto di team Disciplina multispecialistica Non esiste quello che sa tutto

66 CHE COSA SONO LE ISTRUZIONI PER L’USO ?

67 Misure di sicurezza che consistono in un insieme di mezzi di comunicazione, come testi, parole, segni, segnali, simboli o diagrammi, usati separatamente o in combinazione, per trasferire istruzioni all’utilizzatore. Sono dirette agli utilizzatori professionali e/o non professionali. UNI EN 1070 ISTRUZIONI PER L’USO

68 Istruzioni ed Avvertenze non è un sinonimo di Manuale

69 PROGETTIAMO LE AVVERTENZE P.to 3.11 della 292-1 “Concetto fondamentali, principi generali di progettazione”

70 Sommario Tipo generato da Direttiva Macchine 98/37/CE Direttiva Macchine 98/37/CE Proposta di Revisione della Direttiva Macchine Proposta di Revisione della Direttiva Macchine EN 62079 Preparazione di istruzioni – Struttura e contenuto EN 62079 Preparazione di istruzioni – Struttura e contenuto UNI 10893 Articolazione e ordine espositivo del contenuto UNI 10893 Articolazione e ordine espositivo del contenuto UNI 10653 Qualità della documentazione tecnica di prodotto UNI 10653 Qualità della documentazione tecnica di prodotto

71 Sommario 1.Presentazione della macchina 2.Avvertenze generali di sicurezza 3.Dati tecnici 4.Trasporto 5.Installazione 6.Funzionamento ed uso della macchina 7.Manutenzione 8.Diagnostica e ricerca guasti 9.Componenti commerciali e ricambi 10.Demolizione e smantellamento 11.Allegati

72 Leggibilità Il tipo e il corpo delle istruzioni deve essere quanto più chiaro e grande possibile, per garantire la massima leggibilità Il tipo e il corpo delle istruzioni apposte sul prodotto, stampate, e su supporto informatico, deve essere quanto più chiaro e grande possibile, per garantire la massima leggibilità. deve essere utilizzato un corpo non inferiore a 9 punti. Per il testo continuo nelle istruzioni stampate (per esempio foglietti illustrativi, manuali, o altro materiale per le istruzioni) deve essere utilizzato un corpo non inferiore a 9 punti. Per “punto” si intende punto PICA, 1 punto pica = 0,351 mm EN 62079

73 Risalto alle Avvertenze Messa in risalto delle indicazioni di avviso Visibilità del testo Il testo delle istruzioni relative agli aspetti della sicurezza, deve essere messo in risalto Il testo delle istruzioni relative agli aspetti della sicurezza, deve essere messo in risalto utilizzando caratteri più grandi e/o diversi (vedere 6.2), colori (vedere 6.10), segni grafici (vedere 6.4), o altri mezzi di valorizzazione. In caso sia dubbio se alcune istruzioni si riferiscono in primo luogo alla sicurezza o all’adeguatezza allo scopo, le considerazioni relative alla sicurezza devono avere la precedenza. EN 62079

74 Illustrazioni Qualità delle immagini Nella scelta di fotografie, disegni o altri mezzi, è necessario prestare attenzione alla qualità e alla chiarezza. Sequenza delle operazioni Se viene descritta una sequenza di operazioni, il testo e le illustrazioni devono seguire la stessa sequenza. Le illustrazioni devono essere poste più vicino possibile al testo al quale si riferiscono.

75 Illustrazioni Illustrazioni con didascalie Le illustrazioni devono essere integrate da didascalie Le illustrazioni devono essere integrate da didascalie che forniscano dettagli scritti per la localizzazione e l’identificazione dei comandi, dei sottoassiemi, ecc.. Fig. 5.3 Montaggio macchina EN 62079

76 Immagini supplementari per comodità dell’utilizzatore Le illustrazioni, o le sezioni dettagliate di illustrazioni, dovrebbero essere ripetute, se necessario, nella(e) parte(i) relativa(e) del materiale per le istruzioni, per rispondere alle necessità di aiuto dell’utilizzatore.Illustrazioni Dopo un arresto d’emergenza, sbloccare il pulsante a fungo ruotandolo in senso orario. Se l’arresto è avvenuto azionando uno dei pulsanti di emergenza, occorre togliere il blocco ruotando il fungo rosso di pagina 15 figura 3 in senso orario. FORMA DA EVITARE NO ! SI! EN 62079

77 Come si scrive Technical Writing Plain Language Quando le istruzioni si fanno capire…

78 Come si scrive : il Plain language COSA DOBBIAMO EVITARE : Il linguaggio burocratese : parole antiquate, inutili neologismi, sigle indecifrabili, frasi lunghe e verbose, un periodare tortuoso, una cattiva gestione dell'informazione. Per il suo carattere involuto e ampolloso, questo linguaggio si è guadagnato l'appellativo, tra ironico e spregiativo, di burocratese, ed è bersaglio, da secoli, di critiche e parodie.

79 Il plain language è il linguaggio che trasmette al lettore informazioni in possesso dello scrittore nel modo più semplice ed efficace possibile. Privo di complessità non necessarie, è la linea retta che costituisce la via più breve fra due punti : l'emittente e il destinatario del messaggio. Scrivere in plain language significa individuare tutte e solo le informazioni di cui il lettore ha bisogno, per poi organizzarle ed esporle in modo che abbia buone probabilità di comprenderle. Idealmente, il lettore dovrebbe riuscire a capire il testo alla prima lettura. Come si scrive : il Plain language

80 Il plain language è la lingua ordinaria, che si sforza di assomigliare a quella usata nella conversazione quotidiana Il plain language è la lingua ordinaria, che si sforza di assomigliare a quella usata nella conversazione quotidiana (senza, tuttavia, arrivare a coincidere con essa, perché le differenze tra oralità e scrittura non si possono eliminare del tutto, né è desiderabile farlo). È un linguaggio moderno, vicino all'uso, immune da espressioni gergali, dotte, desuete o rare, e coadiuvato da un'impostazione grafica che agevola la lettura.

81 Come si scrive : il Plain language Un processo, non uno stile Molti pensano che il plain language sia un particolare stile di scrittura. Non lo è (anche se di fatto può presentare tratti stilistici abbastanza costanti), perché le sue caratteristiche variano in funzione del lettore. un testo adeguato al destinatario. Va visto più correttamente come un processo, cioè un modo di procedere per approssimazioni successive fino a ottenere il prodotto voluto: un testo adeguato al destinatario.

82 Come si scrive un po’ di storia Stati Uniti a pena di invalidità. Verso la metà degli anni Settanta, compaiono negli Stati Uniti le prime plain language laws: leggi che stabiliscono che alcuni tipi di documenti (ad esempio, certi contratti) devono soddisfare determinati standard di leggibilità, a pena di invalidità. Nel 1978-79 il presidente Carter decreta che i regolamenti federali devono essere più semplici e chiari possibile, e nel 1998 Bill Clinton emana una circolare in cui prescrive agli uffici governativi di usare il plain language nella comunicazione scritti.

83 Unione Europea Nel 1998, il Servizio Traduzioni della Commissione Europea avvia una campagna per contrastare l'euroburocratese. Il nome è significativo: Fight the Fog, dove la nebbia è quella foschia linguistica che aleggia sui documenti rendendoli confusi e oscurandone il significato. Non è un caso che siano i traduttori a promuovere quest’iniziativa: molti documenti dell’Unione sono redatti in inglese e poi tradotti in tutte le altre lingue ufficiali; se il testo originale non è in plain English, è facile immaginare come le operazioni di traduzione si complichino oltre misura. Come si scrive un po’ di storia

84 Come si scrive Put the reader first: il lettore prima di tutto. Questo slogan sintetizza il principio cardine del plain language.

85 Destinatario delle Avvertenze ed Istruzioni per l’uso I destinatari possono essere molteplici … non è detto che sia un operatore UNICO ma: Come si scrive Persona qualificata Persona con una formazione e un’esperienza sufficienti a permetterle di percepire i rischi, ed evitare i pericoli, potenzialmente creati dal funzionamento o dalla manutenzione di un prodotto. Utilizzatore Persona o organizzazione con le capacità di mettere in servizio e/o applicare un prodotto allo scopo di adempiere a una funzione richiesta, inclusa una serie di azioni, dalla pulizia, alla messa fuori servizio alla fine del ciclo di vita del prodotto. EN 62079

86 REGOLA BASI DEL PLAIN LANGUAGE Come si scrive Il plain language dà alle frasi una struttura semplice, che il lettore possa facilmente elaborare: soggetto, verbo, complemento. è coinciso, predilige le frasi brevi (20 – 25 parole) una frase un comando usare i verbi in forma attiva preferire la forma affermativa a quella negativa preferire indicativo al congiuntivo

87 Come si scrive

88 Adozione dei principi di comunicazione "vedere - pensare - usare" con notevole utilizzo delle illustrazioni, corredate da brevi spiegazioni delle azioni da compiere. Le illustrazioni vanno realizzate in forma "gestuale attiva" Come si scrive

89 Controllo del testo Per i documenti destinati a una circolazione non vastissima può bastare anche un test più, diciamo così, casalingo: far leggere il testo prima a qualche collega (è la cosiddetta peer review) a persone digiune della materia a persone digiune della materia Può rivelarsi sorprendentemente illuminante e far emergere incongruenze e punti oscuri che all'autore sono sfuggiti.

90 Come si scrive Le CRITICHE Non è elegante È un linguaggio da scuola elementare, che svilisce la lingua (soprattutto l’italiano).

91 Le avvertenze per l’uso rientrano nelle cosiddetta scrittura funzionale, cioè sono testi con finalità pratiche non estetiche!! Come si scrive

92 Lo scopo del plain language non è quello di ipersemplificare o banalizzare il linguaggio, rifuggendo a tutti i costi la complessità. Il plain language si prefigge solo di eliminare le complessità inutili Il plain language si prefigge solo di eliminare le complessità inutili, generate dalla scarsa competenza comunicativa di chi scrive. Non mira ad abbassare il livello intellettuale dei testi, bensì a rimuovere gli ostacoli linguistici alla comprensione. Come si scrive

93 I sostenitori del plain language citano spesso questo celeberrimo passo della Genesi: E Dio disse: "Sia la luce." E la luce fu. E Dio vide che la luce era buona. Parole comuni, frasi brevi e semplici: un perfetto esempio di plain language. Qualcuno oserebbe chiamarlo infantile? Come si scrive

94 Alcuni esempi in relazione con i punti sopra prendiamo un manuale a caso e verifichiamolo

95 È vietato l’uso di psicofarmaci o droghe…. Basta l’immediatezza: occorre essere in buono stato di salute, altrimenti la macchina può essere pericolosa Basta l’immediatezza: occorre essere in buono stato di salute, altrimenti la macchina può essere pericolosa Altrimenti dovrei elencare tutti i sintomi e le malattie possibili con le loro conseguenze Altrimenti dovrei elencare tutti i sintomi e le malattie possibili con le loro conseguenze

96 Oppure forme contorte piene di virgole Durante qualsiasi operazione di manutenzione o pulizia il sezionatore tripolare posto sull'anta dell'armadio deve essere nella posizione di contatti aperti (pos. 0 o Off). Il costruttore ha previsto allo scopo un sezionatore lucchettabile, in modo da poter mantenere la posizione e consentire l'azione di ripristino solo ed esclusivamente in modo volontario. Il responsabile della manutenzione deve avvalersi di una équipe di persone in modo da garantire un coordinamento assoluto tra le stesse e la massima sicurezza delle persone esposte al pericolo. Tutte le persone che si accingono ad operazioni di manutenzione devono essere in pieno contatto visivo per segnalare eventuali pericoli Operazioni di manutenzione: Posizionare il sezionatore tripolare su 0 o OFF Posizionare il sezionatore tripolare su 0 o OFF lucchettare il sezionatore lucchettare il sezionatore Il responsabile della manutenzione deve operare con persone formate ed informate sui rischi Il responsabile della manutenzione deve operare con persone formate ed informate sui rischi Tutte le persone che effettuano operazioni di manutenzione devono avere la totale visibilità della zona di lavoro e sugli altri componenti la squadra Tutte le persone che effettuano operazioni di manutenzione devono avere la totale visibilità della zona di lavoro e sugli altri componenti la squadra NoSi

97 Utilizzare esempi grafici o fotografie per risultare più immediati Ditta No Si

98 Lingua delle Istruzioni Le istruzioni per l’uso devono essere redatte nella lingua del fabbricante o del suo mandatario. Le istruzioni per l’uso devono essere redatte nella lingua del fabbricante o del suo mandatario. All’atto della messa in servizio, ogni macchina deve essere accompagnata da una traduzione delle istruzioni nella lingua del paese di utilizzazione (se diverso da quello del fabbricante) e dalle istruzioni originali. La traduzione è fatta dal fabbricante o dal suo mandatario, o da chi introduce la macchina nella zona linguistica in questione. All’atto della messa in servizio, ogni macchina deve essere accompagnata da una traduzione delle istruzioni nella lingua del paese di utilizzazione (se diverso da quello del fabbricante) e dalle istruzioni originali. La traduzione è fatta dal fabbricante o dal suo mandatario, o da chi introduce la macchina nella zona linguistica in questione.

99 Lingua delle Istruzioni Proposta di Revisione della Direttiva Macchine 98/37/CE

100 Le istruzioni per la Manutenzione, se destinate ad essere applicate solo da un personale specializzato che dipende dal fabbricante o dal suo mandatario, possono essere redatte in una sola lingua comunitaria compresa da detto personale. Lingua delle Istruzioni per tecnici e manutentori

101 Lingua delle Istruzioni di parti di macchine Proposta di Revisione della Direttiva Macchine 98/37/CE

102 Le informazioni per gli utilizzatori possono essere apposte sul prodotto stesso, sul suo imballaggio, o su materiale a corredo, in funzione delle caratteristiche, della complessità, del rischio, e delle prescrizioni legali relative al prodotto; per esempio, foglietti illustrativi, manuali, nastri audio e video, e presentazioni su supporti informatici possono essere utilizzati separatamente o insieme. IL SUPPORTO DELLE ISTRUZIONI

103 Come avere copia della documentazione in formato PDF: mandare una e-mail a: areatecnica@aceconsulting.it specificando: nome cognome, qualifica, azienda areatecnica@aceconsulting.it


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