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Movimentazione manuale dei carichi

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Presentazione sul tema: "Movimentazione manuale dei carichi"— Transcript della presentazione:

1 Movimentazione manuale dei carichi
Azione Pegaso 2015

2 La Movimentazione Manuale dei Carichi non è caratteristica di uno specifico comparto, ma riguarda la quasi totalità delle attività lavorative, assume quindi molta importanza per tutti i lavoratori. Il D. Lgs. N. 81/08 dedica all'argomento un intero titolo, il VI (artt ) oltre all'Allegato XXXIII Azione Pegaso 2015

3 Definizione Per Movimentazione Manuale dei Carichi il D.Lgs. 81/08 intende le operazioni di: Trasporto e sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del: Sollevare; Deporre; Spingere; Tirare, portare o spostare un carico. Qualora tali azioni, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportino fra l'altro rischi di lesioni dorsolombari. Azione Pegaso 2015

4 Limiti Il D.Lgs. N. 81/08 prevede che, nelle attività che possono comportare la movimentazione manuale dei carichi si verifichi se esiste la possibilità di eliminare queste operazioni, o di renderle meno faticose con l'uso di mezzi adatti, e si adoperi quindi per ridurre il rischio. Azione Pegaso 2015

5 Questo rischio deve essere valutato tenendo conto delle indicazioni riportate nell'allegato XXXII. Il D. L.vo n. 81/08 non definisce un valore limite del peso sollevabile dal singolo lavoratore (Nel D. L.vo 626/94 si indicava unicamente il valore che, se superato, creava le condizioni di rischio. Tale valore, era di 30kg) Azione Pegaso 2015

6 la forma e le caratteristiche;
Per valutare l'insorgere di un rischio per la salute dei lavoratori è comunque necessario prendere in considerazione, oltre al peso del carico, anche i seguenti dati: le dimensioni; la forma e le caratteristiche; Azione Pegaso 2015

7 l'altezza di sollevamento; la distanza da percorrere;
la possibilità o meno di ripartire il carico; le caratteristiche dell'ambiente di lavoro (quanto spazio si ha a disposizione, dove spostare i carichi, il percorso da fare. ...); il tipo di mansione svolta dal lavoratore: (se è temporanea, oppure ripetitiva con pause più o meno previste, oppure se è un lavoro normale e continuo). Azione Pegaso 2015

8 Il D. Lvo n. 81/08 rinvia alle norme tecniche ISO 11228
Sono state perciò elaborate delle tecniche per determinare il cosiddetto "Peso Limite Raccomandato". In particolare, per ogni azione di sollevamento si può fare uso del metodo proposto dal NIOSH nel 1993 Il D. Lvo n. 81/08 rinvia alle norme tecniche ISO 11228 Azione Pegaso 2015

9 Per le azioni di trasporto in piano si può invece utilizzare un'altra tabella che dà il massimo peso raccomandato in funzione del sesso, della distanza e frequenza di percorso, dell'altezza delle mani da terra. Azione Pegaso 2015

10 Si ritiene generalmente che il rischio per la schiena delle persone adulte sia trascurabile se il peso del carico è inferiore ai 3 Kg. Azione Pegaso 2015

11 Rischi Una non corretta Movimentazione Manuale può provocare:
distorsioni, lombalgie (il comune mal di schiena), lombalgie acute o "colpo della strega", ernie del disco (che come conseguenza può portare la sciatica), strappi muscolari, fino alle lesioni dorso-lombari gravi. Azione Pegaso 2015

12 A questi rischi, strettamente legati all'attività, si collegano altri possibili rischi dovuti al trasporto di un carico: esso può cadere, provocando contusioni o fratture; può essere caldo o tagliente, con possibilità di ustioni o lesioni; può non far vedere scalini o oggetti che si trovano per terra, facendo inciampare. Azione Pegaso 2015

13 Obblighi del datore di lavoro
Al fine di eliminare i rischi connessi alla Movimentazione Manuale dei Carichi il datore di lavoro deve in primo luogo: adottare le misure necessarie ad evitarla. Nel caso in cui la Movimentazione Manuale sia inevitabile, egli deve adottare le misure necessarie: per ridurre il più possibile i rischi, procedendo nel modo seguente: Azione Pegaso 2015

14 (peso, forma, dimensioni)
valuta le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione, tenendo particolarmente conto delle caratteristiche del carico: (peso, forma, dimensioni) fornendo ai lavoratori informazioni al riguardo; Azione Pegaso 2015

15 sottopone i lavoratori a sorveglianza sanitaria
fornisce ai lavoratori adeguata formazione (relativa alle corrette modalità di Movimentazione Manuale, per esempio), mezzi ausiliari appropriati e dispositivi di protezione individuali (DPI) adeguati; sottopone i lavoratori a sorveglianza sanitaria Azione Pegaso 2015

16 Norme generali di comportamento
Non esistono normative specifiche che riguardino le corrette modalità per operare la Movimentazione Manuale dei Carichi Da studi di medicina del lavoro, di ergonomia e da esperienza acquisita, è possibile individuare il modo corretto di operare Questo bagaglio di conoscenze deve essere dato dal datore di lavoro come informazione e come formazione, mentre il lavoratore è tenuto a metterlo in pratica Azione Pegaso 2015

17 Vediamo ora come deve comportarsi il lavoratore al fine di evitare i rischi
Si deve assicurare che i piani di lavoro e le vie da percorrere siano sgombre; deve verificare che il pavimento non presenti pericoli di scivolamento, buche, corpi sporgenti, macchie d'olio, ... deve sincerarsi che l'ingombro del carico non sia tale da impedire la visuale; Azione Pegaso 2015

18 Per quel che riguarda invece i movimenti del corpo, possiamo dire che il lavoratore: deve rimanere in posizione eretta durante gli spostamenti (fig. 1); Azione Pegaso 2015

19 non deve sollevarsi sulla punta dei piedi;
non deve estendere al massimo le braccia al di sopra della testa, nè deve inarcare la schiena; deve evitare movimenti bruschi, come per esempio sollevarsi di colpo. Azione Pegaso 2015

20 deve sempre evitare le torsioni (fig. 2).
Azione Pegaso 2015

21 Per quanto riguarda il carico, esso va:
tenuto il più vicino possibile al corpo durante il trasporto; afferrato con il palmo delle mani; Azione Pegaso 2015

22 sollevato e deposto a terra con la schiena in posizione diritta, il tronco eretto, il corpo accoccolato e in posizione ben equilibrata (fig. 3); Azione Pegaso 2015

23 distribuito in modo simmetrico ed equilibrato (fig. 4);
movimentato possibilmente ad un'altezza compresa tra quella della testa e quella delle ginocchia (meglio ancora se disponibile per essere afferrato già a 60 cm da terra). Azione Pegaso 2015

24 Quando due o più persone intervengono insieme per sollevare, trasportare, posare a terra un unico carico, occorre che tutti i loro movimenti siano coordinati e vengano eseguiti contemporaneamente (fig. 5). Azione Pegaso 2015

25 Uso di attrezzi ausiliari
Per il trasporto o lo spostamento di carichi particolari o in posti particolari come le scale, è a volte necessario, altre consigliabile, fare uso di appositi strumenti ausiliari; occorre però informazione e formazione sull'uso di tali strumenti, che devono inoltre essere a norma di legge, ovvero in molti casi possedere la marcatura CE. Azione Pegaso 2015

26 Il trasporto di carichi a spalla è sconsigliato perché fa assumere al tronco una posizione obliqua, dunque scorretta; nel caso in cui non si possa fare altrimenti, perché tale maniera di trasportare le cose è comunque molto diffusa specie tra i lavoratori edili, si deve almeno non incurvare la schiena Azione Pegaso 2015

27 Uno dei mezzi ausiliari più diffusi sono le carriole;
quando se ne fa uso, bisogna posizionare il carico in modo tale da evitare il ribaltamento; durante il trasporto si deve prestare la massima attenzione per evitare urti o scontri con persone o cose, evitando anche di percorrere assi di legno troppo strette e sottili. Azione Pegaso 2015

28 Per il trasporto di gas compresso in bombole si devono usare gli appositi carrelli dotati di catenelle di staffaggio; il trasporto di materiale pericoloso o nocivo deve avvenire facendo uso degli adeguati DPI. Azione Pegaso 2015

29 Nel caso in cui sia necessario spostare macchine o attrezzature di grandi dimensioni, esse devono essere spinte o trascinate appoggiandole su tappeti scorrevoli o rulli appositi, prestando la massima attenzione al percorso e alle persone (fig. 7). Azione Pegaso 2015

30 quelli a quattro ruote per mantenere il carico in piano,
Quando occorre spostarsi su scale, si può far uso di diversi mezzi come i: carrelli con cingoli, quelli a quattro ruote per mantenere il carico in piano, quelli appositi per le scale a pioli. Azione Pegaso 2015

31 Altri mezzi molto usati sono i carrelli a mano:
essi non vanno caricati con un peso eccessivo oppure in modo che il carico sia instabile, per evitare che si rovesci durante il trasporto; è bene usare quelli regolabili in altezza; anche in tal caso bisogna prestare la massima attenzione per non urtare niente e nessuno. Azione Pegaso 2015

32 le portantine a bretelle, le pinze magnetiche, ...
Esistono anche numerosi attrezzi che aiutano il lavoratore nella presa di carichi con superfici lisce, o con spigoli particolarmente taglienti o con temperatura elevata sono: le ventose, le cinghie, le portantine a bretelle, le pinze magnetiche, ... Azione Pegaso 2015

33 Ovviamente bisogna usarli correttamente, tenendo conto di quanto detto prima (fig. 8).
Azione Pegaso 2015

34 Per evitare di arrampicarsi su banconi o scaffali o cataste di prodotti immagazzinati, si può far uso di appositi attrezzi "tirapacchi". Azione Pegaso 2015

35 Uso dei DPI Per evitare infortuni agli arti inferiori dovuti alla caduta accidentale degli oggetti movimentati, è necessario fare uso delle scarpe antinfortunistiche se la valutazione del rischio ha individuato questa possibilità. Azione Pegaso 2015

36 Allo stesso modo, per evitare contusioni e tagli alle mani, è necessario fare uso di guanti protettivi appropriati. Nel caso in cui si spostino oggetti ad elevata temperatura oppure sostanze corrosive, oltre ai guanti, è necessario anche l'uso di appositi grembiuli pettorali o protezioni specifiche. Spesso si rende necessario anche l'uso del caschetto o degli occhiali di protezione. Azione Pegaso 2015

37 I PRINCIPI DELLA PREVENZIONE
Partendo dal presupposto che occorre evitare la movimentazione manuale dei carichi adottando a livello aziendale misure organizzative e mezzi appropriati, quali le attrezzature meccaniche, occorre tener presente che in alcuni casi non è possibile fare a meno della MVC. Azione Pegaso 2015

38 Caratteristiche del carico:
è troppo pesante 30 Kg per gli uomini adulti 20 Kg per le donne adulte le donne in gravidanza non possono essere adibite al trasporto e al sollevamento di pesi, nonché ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri durante la gestazione fino a sette mesi dopo il parto (legge 1204/71); Azione Pegaso 2015

39 è ingombrante o difficile da afferrare; non permette la visuale;
è di difficile presa o poco maneggevole; è con spigoli acuti o taglienti; è troppo caldo o troppo freddo; contiene sostanze o materiali pericolosi; è di peso sconosciuto o frequentemente variabile; Azione Pegaso 2015

40 è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;
è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto. Azione Pegaso 2015

41 Sforzo fisico richiesto:
è eccessivo può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco è compiuto con il corpo in posizione instabile può comportare un movimento brusco del corpo Azione Pegaso 2015

42 Caratteristiche dell'ambiente di lavoro:
lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell'attività richiesta il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per le scarpe calzate del lavoratore il posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale dei carichi a un'altezza di sicurezza o in buona posizione Azione Pegaso 2015

43 il pavimento o il punto di appoggio sono instabili
il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi il pavimento o il punto di appoggio sono instabili la temperatura, l'umidità o la circolazione dell'aria sono inadeguate. Azione Pegaso 2015

44 Esigenze connesse all'attività:
sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore. Azione Pegaso 2015

45 Inoltre il lavoratore può correre un rischio nei seguenti casi:
inidoneità fisica a svolgere il compito in questione indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione Azione Pegaso 2015

46 Esempio di come si deve sollevare in maniera corretta un carico da terra
Azione Pegaso 2015

47 Principali patologie Becchi artrosici (artrosi): sono piccole protuberanze ossee che si formano sul bordo della vertebra. Possono provocare dolore locale; inoltre, se comprimono un nervo, determinano la comparsa di formicolii e dolori alle braccia ed alle gambe Azione Pegaso 2015

48 Lombalgia acuta (colpo della strega):
dolore acutissimo per la reazione immediata di muscoli ed altre strutture della schiena, a gesti di movimentazione scorretti o sovraccaricanti. Compare nel giro di poche ore e va considerata infortunio se avviene in occasione di lavoro. Azione Pegaso 2015

49 È spesso conseguenza di movimentazioni sovraccaricanti.
Ernia del disco: la parte centrale del disco intervertebrale (nucleo polposo) attraversa l’anello fibroso che lo racchiude e fuoriesce dal disco, andando a comprimere il nervo. È spesso conseguenza di movimentazioni sovraccaricanti. Azione Pegaso 2015

50 Alterazioni della colonna (ex lavoro): 1 – scoliosi;
2 - schiena appiattita; 3 - dorso curvo o ipercifosi 4 - iperlordosi Aumentano la probabilità di tecnopatie Azione Pegaso 2015

51 Valori limite Per azioni di sollevamento viene utilizzato comunemente il metodo NIOSH, che attraverso il calcolo dell’indice di sollevamento permette di valutare la situazione. Azione Pegaso 2015

52 In quest'ultima situazione, oltre ad alcuni accorgimenti che il datore di lavoro adotterà dal punto di vista organizzativo: (es. suddivisione del carico, riduzione della frequenza di sollevamento e movimentazione, miglioramento delle caratteristiche ergonomiche del posto di lavoro), è opportuno che il lavoratore sia a conoscenza che la MVC può costituire un rischio per la colonna vertebrale in relazione a: Azione Pegaso 2015

53 Misure di prevenzione primaria
Misure ergonomiche: 􀀹 meccanizzazione delle operazioni per ridurre i rischi connessi alla movimentazione; 􀀹 utilizzo di mezzi adeguati per la movimentazione corretta dei carichi; 􀀹 pianificare ed ottimizzare i tempi e le modalità operative; 􀀹 attenzione alla progettazione dei posti di lavoro per evitare movimenti inutili e posture incongrue Azione Pegaso 2015

54 Misure di prevenzione primaria
Misure di informazione e formazione: fornire ai lavoratori informazioni sul carico (peso, lato più pesante, ecc.) indicare movimentazione corretta e rischi conseguenti a quella errata; formazione periodica sulle corrette tecniche di movimentazione; controllo posture e movimenti errati; insegnamento esercizi di rilassamento (con il coinvolgimento del Medico Competente) Azione Pegaso 2015

55 Misure di prevenzione secondaria
sottoporre gli addetti a tale movimentazione a sorveglianza sanitaria, basata su accertamenti preventivi (verifica se il lavoratore potrà svolgere determinata mansione) e periodici (verifica se lavoratore può continuare a svolgere la mansione).; identificare lavoratori con aumentato rischio di sviluppare patologie a carico del rachide; allontanare dal rischio (o ridurre l’esposizione) i lavoratori suddetti. Sfruttare al meglio l’occasione dei sopralluoghi periodici degli ambienti di lavoro congiuntamente al Medico Competente per valutare tale rischio. Azione Pegaso 2015


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