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LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE E I PRIMI IMPERI COLONIALI

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Presentazione sul tema: "LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE E I PRIMI IMPERI COLONIALI"— Transcript della presentazione:

1 LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE E I PRIMI IMPERI COLONIALI
Prof. Geografia Salvatore Liguori

2 La Cartografia La Cartografia ha radici antiche; anche i popoli primitivi cercarono di costruirsi delle mappe per rappresentare lo spazio in cui vivevano, un esempio del genere è presente tra le incisioni rupestri in Val Camonica (BS). Claudio Tolomeo visse ad Alessandria d’Egitto nel II sec. d.C. Fu un grande matematico e geografo. Le sue carte geografiche hanno rappresentato le conoscenze del mondo finchè nel Quattrocento, attraverso le scoperte geografiche, il territorio e il mondo non subirono una grande rivoluzione. Tutto nacque quando l’Uomo pensò che fosse giunto il momento di oltrepassare le colonne d’Ercole, di fare il “folle volo” e di navigare nel “mare tenebroso”, l’Oceano Atlantico, alla ricerca di nuove terre.

3 Prime esplorazioni L’Asia e l’Africa, fuori dai confini dell’Europa, erano poco conosciute all’uomo del Medioevo. Eppure, fra l’Europa e l’Oriente il commercio era grande: oro, merci di grande valore, avorio, arrivano dall’Africa attraverso i mercanti arabi. Fra il 1250 e il 1350 molti esploratori vanno nelle lontane terre d’Oriente e raccontano i loro viaggi, altri navigano lungo dell’Africa alla ricerca di minerali preziosi. Gli esploratori sono ricchi commercianti, uomini coraggiosi o monaci, che sanno leggere e scrivere e che quindi dicono tutto quello che vedono nei loro viaggi. 3 3

4 Esploratori 1245 – GIOVANNI DEL PIAN DI CARPINE 1271-1295- MARCO POLO
I primi esploratori dell’Asia sono quasi tutti missionari cattolici. Il papa Innocenzo IV manda il frate francescano Giovanni Del Pian di Carpine (Perugia) in Asia dai Mongoli. Parte da Lione (Francia) nel 1245 e giunge a Caracorum nel 1246. Racconta quello che ha visto nelle ”Historia Mongolorum”. MARCO POLO Nel 1271 Marco Polo, figlio di un ricco gioielliere veneziano, parte da Venezia, a 15 anni, assieme al padre Nicolò e allo zio Matteo. Dopo un lungo viaggio giunge a Cambaluc (Pechino). Il gruppo deve consegnare all’imperatore della Cina (Gran Kan) una lettera del papa Gregorio X. Marco Polo visita quasi tutto il territorio cinese. Le cronache del suo viaggio sono state trascritte in francese dallo scrittore pisano Rustichello, suo compagno di prigionia a Genova. Furono raccolte in un libro intitolato Deuisament du monde, meglio noto come il Milione.

5 Esploratori 1312 – LANZAROTTO MALOCELLO
Nei secoli XIII e XIV i navigatori genovesi scorazzavano al largo dei mari, acquisendo conoscenze e avviando commerci. Si trattava, infatti, di salvare la Repubblica di Genova dalla rovina perché le vie commerciali fino a quel momento seguite si stavano chiudendo. Furono per primi i fratelli genovesi Vadino e Ugolino Vivaldi a tentare l’impresa: partiti nella primavera del 1291, a bordo di due galee, salparono dal porto di Genova alla volta delle Indie e la loro navigazione fu seguita dai loro concittadini fino a quando si svolse in acque e lungo coste conosciute.  Ad un certo punto, però, non si ebbero più notizie e nulla mai più si seppe di loro. Fu alcuni anni dopo, nel 1312, che un altro intrepido capitano e armatore ligure, Lanzarotto Malocello, partì da Genova alla ricerca e in soccorso dei coraggiosi fratelli Vivaldi. 5 5

6 L’Europa nella prima metà del 1400
Nella prima metà del ‘400 gli Europei conoscono: bene tutta l’Europa e le coste settentrionali dell’Africa (il commercio in quel periodo avveniva sul Mar Mediterraneo) poco ed in modo indiretto l’Asia, dalla quale acquistavano, tramite Venezia, le spezie. Gli Europei non conoscono del tutto: l’America, l’Oceania, l’Antartide. Venezia utilizza mercanti arabi per far arrivare in Europa, dall’Oriente: seta, pietre preziose, spezie (pepe, cannella, noce moscata e chiodi di garofano). Queste ultime costano molto in Europa perchè utili per conservare la carne e rendere saporiti i cibi, insieme al sale.

7 Venezia, la Serenissima
Venezia nel 1400 è la padrona del Mediterraneo, le sue navi girano i mari per riempirsi di merci preziose, per commerciare e difendere i propri territori. Venezia è stata sempre mitizzata nei Paesi nord europei per il suo indiscusso fascino e, fino a quando le rotte commerciali atlantiche e la concorrenza degli armatori inglesi e olandesi nel Mediterraneo non la spodestarono, fu il principale punto di collegamento con il nord europeo per i commerci delle preziose merci provenienti dall'Oriente. MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespeare … una galèa in viaggio per Tripoli; un’altra per le Indie; una terza per il Messico, a quanto ho sentito per Rialto; una quarta partita per l’Inghilterra; altri barchi di qua e di là, per i mari, alla ventura.

8 L’Europa commercia solo nel Mediterraneo
conosce solo l’Africa e l’Asia (non si conoscono ancora: l’America, l’Oceania e l’Antartide); i marinai usano le galee come mezzi di trasporto e queste hanno bisogno di un equipaggio molto numeroso che deve remare e soprattutto fermarsi spesso e prendere viveri e acqua e anche i marinai cercano di non abbandonare le vie di mare conosciute; gli strumenti per la navigazione (la bussola, il quadrante e l’astrolabio) sono imprecisi come anche le carte nautiche; non è ancora scoperta la stampa né la polvere da sparo; è diffusa l’idea che la terra sia piatta, con al centro l’Europa circondata dal grande Oceano; è molto pericoloso arrivare in India via terra a causa dei Turchi.

9 Nuove vie marittime per raggiungere l’Oriente
1 - La caduta di Costantinopoli, avvenuta il 29 maggio 1453, nelle mani dei Turchi, guidati dal sultano Maometto II, che provoca difficoltà nei commerci con l’Oriente. Con la caduta della capitale e la morte in battaglia dell'imperatore Costantino XI Paleologo ( ), l'Impero Romano d'Oriente, dopo oltre 1100 anni, cessò di esistere. 2 - Il monopolio dei commerci con l’Oriente è gestito dai Veneziani, che per queste difficoltà aumentano i prezzi. Nasce così la necessità di trovare una via per mare per le Indie. Spagnoli e Portoghesi tentano così di raggiungere le Indie via mare, utilizzando i grandi navigatori: Bartolomeo Diaz, Cristoforo Colombo, Vasco da Gama, Giovanni Caboto, Amerigo Vespucci e Magellano.

10 La battaglia di Lepanto
La battaglia di Lepanto è uno storico scontro avvenuto il 7 ottobre 1571, nel corso della guerra di Cipro, tra le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane della Lega Santa che riuniva le forze navali di Venezia, della Spagna (con Napoli e Sicilia), di Roma, di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Ducato d'Urbino e del Granducato di Toscana, federate sotto le insegne pontificie di papa Pio V. La battaglia si concluse con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da Don Giovanni d'Austria, su quelle ottomane di Müezzinzade Alì Pascià. 10 10

11 L’Europa nella seconda metà del 1400
Nella seconda metà ‘400, il commercio si sposta sempre più dal Mediterraneo all’Oceano Atlantico. Spagna e Portogallo superano Venezia nel commercio delle spezie con l’Oriente. Nello stesso tempo i marinai cercano altre vie di mare e scoprono i territori ancora “inesplorati”. Usano nuovi tipi di imbarcazione e migliorano gli strumenti nautici (bussola, carte nautiche, quadrante); così gli Europei sono più forti degli Arabi nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico.

12 DELLA SCOPERTA DELL’AMERICA
PORTOGHESI E SPAGNOLI I GRANDI VIAGGIATORI, I VANTAGGI E LE CONSEGUENZE DELLA SCOPERTA DELL’AMERICA

13 Portoghesi e Spagnoli I primi due paesi che percorsero con le loro navi le nuove vie Marittime furono il Portogallo e la Spagna. I Portoghesi sono i primi a navigare sull’Oceano Atlantico. Enrico, re del Portogallo, detto il Navigatore ( ) perché potenzia le spedizioni marittime, favorisce gli studi di perfezionamento delle tecniche di navigazione e quindi di esplorazione, è il primo ad organizzare le spedizioni geografiche. I Portoghesi nel corso del ‘400 conquistano l’arcipelago delle Azzorre e le isole di Capo Verde Nel 1488 il portoghese Bartolomeo Diaz per arrivare nelle Indie, ricche di seta e di spezie, cerca di circumnavigare l’Africa passando per l’Oceano Atlantico. Arriva fino all’estremità meridionale dell’Africa, il Capo di Buona Speranza, ma poi i forti venti contrari lo costringono a tornare indietro. Capo di Buona Speranza

14 Motivi che spinsero Portoghesi e Spagnoli a cercare nuove vie per l’Oriente
I motivi che spinsero Portoghesi e Spagnoli a cercare nuove vie per l’Oriente furono quattro: conoscere terre mai esplorate desiderio di ricchezze eliminare il monopolio di Venezia diffondere la religione cattolica

15 Vasco da Gama Nel 1498 il portoghese Vasco da Gama riesce a circumnavigare l’Africa e a raggiungere le Indie. Il Portogallo ottiene così grandi ricchezze perché le sue navi ritornano dall’Asia cariche di spezie e di prodotti dell’Oriente sconosciuti in Europa.

16 Cristoforo Colombo Cristoforo Colombo, un navigatore genovese, è convinto di poter raggiungere l’Asia attraversando l’Atlantico (“Buscar el levante por el poniente”) e, con l’aiuto della regina di Spagna Isabella di Castiglia, nel 1492 riesce ad organizzare una spedizione di tre caravelle per raggiungere le Indie. Parte da Palos (3 agosto 1492) in Spagna e naviga verso ovest nell’Oceano Atlantico. Dopo due mesi (12 ottobre 1492) arriva in un nuovo continente, ma crede di essere arrivato nelle Indie.

17 Amerigo Vespucci Solo qualche anno più tardi Amerigo Vespucci ritornò negli stessi luoghi dove era arrivato Colombo e capì che quello era un nuovo continente (Mundus Novus). L'intuizione fondamentale di Vespucci risiedette nell'aver compreso che le nuove terre non costituissero porzioni di territorio del continente asiatico, ma facevano parte di una "quarta parte del globo". Egli notò infatti, compiendo un viaggio al servizio del Portogallo nel 1501, che l'estensione delle zone scoperte si spingeva fino al 50º grado di latitudine sud. Da tale notevole grandezza comprese di essere in presenza di un continente fino ad allora sconosciuto. Nelle sue lettere, indirizzate a Lorenzo di Pier Francesco de' Medici, descrive con dovizia di particolari i nuovi territori, i popoli visitati, la fauna e si rende conto che quel nuovo continente non può essere l'Asia. Fu la rapida diffusione delle lettere circolate a suo nome che indusse il cartografo Martin Waldseemüller a usare il genere femminile (America) del suo nome latinizzato (Americus Vespucius), per indicare il nuovo continente in una carta del mondo disegnata nel 1507, contenuta nella Cosmographiae Introductio.

18 Amerigo Vespucci Martin Waldseemüller è stato un cartografo tedesco. Nel 1507 lavorò a St. Dié in Lorena, qui, su incarico di Renato II duca di Lorena, creò un mappamondo e una mappa del mondo di dimensioni 34,2 cm x 18 cm. Su proposta del poeta Matthias Ringmann, suo collaboratore, su questa carta venne usato il nome "America" per il continente scoperto da Cristoforo Colombo ed esplorato e descritto dal navigatore fiorentino Amerigo Vespucci

19 La Raya Spagna e Portogallo, nella seconda metà del 1400, si contendevano la supremazia sulle terre che si andavano man mano scoprendo; a dirimere la contesa dovette intervenire il Papa Alessandro VI Borgia. Egli fissò una linea di demarcazione, la "raya", stabilita presso le isole di Capo verde, che divideva il globo terrestre in due parti; ad Occidente le terre ancora da scoprire toccavano alla Spagna, a Oriente al Portogallo. La bolla Inter Coetera sanziona giuridicamente la nascita del colonialismo internazionale dell'Europa occidentale. Il Portogallo riteneva che in virtù di un precedente trattato, le terre scoperte da Colombo gli appartenessero di diritto e, aveva allestito una flotta da guerra che doveva seguire Colombo nei futuri viaggi per occupare con la forza gli eventuali nuovi territori. La bolla, d'altra parte, non perderà valore neppure dopo tale acquisizione geografica, benché i successivi trattati di Tordesillas (1494) e soprattutto di Saragozza (1529) costituiranno delle notevoli precisazioni che i portoghesi vorranno fare a loro vantaggio. Saranno piuttosto le nuove potenze europee capitalistiche: Olanda, Inghilterra e Francia, a rendere inutile una qualunque mediazione pontificia.

20 Giovanni e Sebastiano Caboto
Giovanni Caboto, famoso per aver continuato l'opera di Cristoforo Colombo iniziando la serie di grandi viaggi di scoperta verso il nord-ovest, in particolare per aver scoperto per ordine degli Inglesi il Canada il 24 giugno Successivamente fu il figlio, Sebastiano Caboto, a continuare le imprese del padre, arrivando nel 1526 fino al Rio della Plata e nel favoloso regno del Perù.

21 Ferdinando Magellano : il portoghese Ferdinando Magellano per la prima volta compie la circumnavigazione dell’intero globo terrestre e dimostra così che la terra ha la forma di una sfera.

22 I vantaggi della scoperta dell’America
I maggiori vantaggi della scoperta dell’America vanno alla Spagna. Gli spagnoli Cortes e Pizzarro (chiamati Conquistadores) conquistano le terre dei Maya, degli Aztechi e degli Incas nell’America Centrale e Meridionale, uccidono molti abitanti, distruggono le loro civiltà (chiamate civiltà precolombiane = prima di Colombo) e portano in Spagna grandi quantità di oro e di argento. I Portoghesi conquistano il Brasile, nell’America Meridionale, col navigatore Pedro Cabral, che toccò terra il 22 aprile 1500.

23 Conseguenze delle scoperte geografiche
La scoperta dell’America porta grandi trasformazioni in Europa ed in Italia ed ha importanti conseguenze economiche, sociali, culturali e politiche

24 CONSEGUENZE ECONOMICHE
Il centro dei commerci per mare si sposta dal Mediterraneo all’Atlantico ed i Paesi europei sull’Atlantico (la Spagna, il Portogallo), poi la Francia e l’Inghilterra, diventano più ricchi, mentre quelli che affacciano sul Mediterraneo, come l’Italia, diventano più poveri. Arrivano in Europa molto oro e argento e piante sconosciute (pomodori, patate, mais, tabacco).

25 CONSEGUENZE SOCIALI Aumenta l’importanza della borghesia che con i commerci diventa sempre più ricca Diminuisce l’importanza della nobiltà che vive della rendita della terra Si inizia a deportare in America schiavi neri dall’Africa per farli lavorare nelle miniere e poi anche nelle piantagioni (soprattutto di canna da zucchero). Vengono distrutte le civiltà precolombiane (Maya, Aztechi, Incas) a causa delle stragi compiute dai conquistadores, delle malattie portate dagli Europei, del duro lavoro nelle miniere e nelle piantagioni.

26 CONSEGUENZE CULTURALI
Le varie esplorazioni portarono al miglioramento delle conoscenze geografiche europee e delle scienze naturali, come si può capire dalle seguenti cartine: Mappa del 1570 Mappa del 1508

27 CONSEGUENZE POLITICHE
I Paesi europei sull’Atlantico formano grandi imperi coloniali e ci sono lotte per la conquista di nuove colonie. Tutti questi cambiamenti, avvenuti in Europa dopo la scoperta dell’ America (12 ottobre 1492) ci fanno capire perché gli Storici hanno scelto il 1492 come data della FINE del MEDIOEVO e dell’ INIZIO dell’ETA’ MODERNA.


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