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Comunicazione verbale

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Presentazione sul tema: "Comunicazione verbale"— Transcript della presentazione:

1 Comunicazione verbale
Comunicazione verbale = linguaggio Sistema elettivo di trasmissione di messaggi nella comunicazione umana Approccio psicolinguistico studia i meccanismi di produzione e comprensione del linguaggio Noam Chomsky anni 50-60

2 LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO
Il linguaggio è una facoltà autonoma del sistema mentale umano, che si sviluppa e può essere danneggiata indipendentemente da altre facoltà. Diverse aree del cervello controllano le funzioni linguistiche nell’ emisfero sinistro della corteccia. (nei destrimani) 2

3 Lesioni in specifiche aree provocano deficit del linguaggio (afasie)
Le persone afasiche non hanno difficoltà di pensiero e/o ragionamento. Persone con intelligenza patologicamente bassa posseggono funzioni linguistiche normali (doppia dissociazione) Ciò corrobora l’ipotesi del linguaggio come facoltà autonoma 3

4 Grammatica generativo-trasformazionale
lingua sistema simbolico di comunicazione che permette di esprimere e scambiare idee, informazioni, sentimenti, opinioni ecc… SEMANTICA Significato delle parole FONOLOGIA Suoni corrispondenti a parole e frasi SINTASSI Regole di combinazione delle parole PRAGMATICA Relazioni tra linguaggio e contesto Chomsky (1957, 1965) ipotizza l’esistenza di un meccanismo innato, Language Acquisition Device (LAD). Grammatica generativo-trasformazionale 4

5 riscrivi Sintagma Nominale come Articolo + Nome
GRAMMATICA GENERATIVO - TRASFORMAZIONALE Regole di Riscrittura X Y riscrivi X come Y SN + SV riscrivi Frase come Sintagma Nominale + Sintagma Verbale F SN Art + N riscrivi Sintagma Nominale come Articolo + Nome SV V + SN riscrivi Sintagma Verbale come Verbo + Sintagma Nominale F N bambino, mela, … V mangia, … SN SV Art N V SN Art il, la, ... Art N 5 il bambino mangia la mela

6 Regole Trasformazionali:
Agiscono sulla struttura superficiale e producono una frase diversa dalla frase originale Trasformano frasi in altre frasi con lo stesso significato ma con forma sintattica diversa 6

7 Regole Trasformazionali
V SN SV Art N il bambino mangia la mela Regole Trasformazionali V SP F Art N Prep la mela mangiata dal bambino è Aus SN SV T - PASSIVO 7

8 Struttura Superficiale versus Struttura Profonda
Struttura Profonda significato Struttura Superficiale forma sintattica le frasi che derivano da altre frasi tramite l’applicazione delle regole trasformazionali hanno diversa struttura superficiale ma stessa struttura profonda 8

9 la vecchia porta la sbarra la vecchia legge la regola
Ci sono frasi che hanno identica struttura superficiale ma diversa struttura profonda la vecchia porta la sbarra la vecchia porta / la sbarra la vecchia / porta la sbarra la vecchia legge la regola la vecchia legge / la regola la vecchia / legge la regola 9

10 La vecchia legge la regola
B Vecchia = soggetto Legge = verbo Regola = complemento oggetto Vecchia = aggettivo Legge = soggetto Regola = verbo Secondo Chomsky la frase dichiarativa attiva è la frase più semplice e ogni trasformazione richiede lavoro cognitivo e tempi di lettura più lunghi

11 Quante più sono le trasformazioni compiute su una frase,
tanto maggiore è il tempo necessario per l’elaborazione ATTIVE A. tiene la palla PASSIVE La palla è tenuta da A. INTERROGATIVE A. tiene la palla? NEGATIVE A. non passa la palla PASSIVE NEGATIVE La palla non è passata da A. DOPPIE NEGAZIONI Non è vero che A. non tiene la palla + difficile

12 Slobin (1966) mette in luce il ruolo del significato
FRASE Slobin (1966) mette in luce il ruolo del significato nella comprensione di frasi con la stessa struttura profonda ma diversa struttura superficiale VERO FALSO Compito verificare se ciascun disegno corrisponde al significato di ciascuna frase 12

13 Attiva “Il cane insegue il gatto” Passiva “Il gatto è inseguito dal cane” “La ragazza innaffia i fiori” “I fiori sono innaffiati dalla ragazza”

14 La frase passiva impiega più tempo per essere compresa rispetto alla frase attiva
La frase passiva e la frase attiva impiegano lo stesso tempo per essere comprese. 14

15 Le informazioni semantiche provenienti dalle parole costituiscono indici rilevanti per l’elaborazione della frase 15

16 COMPETENZA SINTATTICA COMPETENZA SEMANTICA COMPETENZA PRAGMATICA
LA COMPETENZA COMUNICATIVA COMPETENZA SINTATTICA aspetto formale aspetto di contenuto contesto comunicativo COMPETENZA SEMANTICA COMPETENZA PRAGMATICA

17 aspetto formale COMPETENZA SINTATTICA Capacità di produrre frasi di forma grammaticale corretta e di giudicarle e comprenderle come tali in base alle regole sintattiche (tale conoscenza è spesso implicita) “La palla brumosa luccicava di verdi sollievi” “La noia gialla sparava farfalle attente”

18 aspetto di contenuto COMPETENZA SEMANTICA CONTESTO
Capacità di collegare le parole (significanti) con gli oggetti/eventi (significati) rispettando le convenzioni culturali e linguistiche della comunità di appartenenza barca “Sono andato a fare una crociera alle isole Incoronate con la barca di Paolo” “Paolo giocava facendo galleggiare una barca nella fontana dei giardini” CONTESTO “La vecchia porta la sbarra” “Il droghiere ha molto riso”

19 contesto comunicativo
COMPETENZA PRAGMATICA contesto comunicativo Capacità di utilizzare il linguaggio tenendo conto: della funzione dell’atto comunicativo delle regole comunicative proprie della situazione (osservatori, luogo, tempo…) del passato comunicativo a livello di comunicazione verbale: che cosa dire, attraverso quali argomentazioni, come … a livello di comunicazione non verbale: “quanta” vicinanza interpersonale, quali gesti, che tono di voce

20 EFFETTI DI FORMULAZIONE delle FRASI
La grammatica generativo- trasformazionale assume che il significato veicolato dalle frasi attive e passive (vere) sia lo stesso attive e passive sono parafrasi? Una frase negativa nega che un certo fatto sia avvenuto come e quando viene elaborata la negazione? Il significato veicolato da una frase dovrebbe perciò essere privo di ambiguità

21 Wegner, Wenzlaff, Kerker e Beattie (1981)
Effetti delle insinuazioni prodotte dai mezzi di comunicazione (Innuendo effect) I partecipanti esprimono giudizi su un candidato politico dopo aver letto i seguenti titoli quattro diversi titoli tratti dal quotidiano Seattle Tribune Bob Talbert linked with mafia AFFERMATIVA Bob Talbert linked with mafia? INTERROGATIVA Bob Talbert not linked with mafia NEGATIVA Bob Talbert celebrates birthday NEUTRA

22 (intelligente-stupido; buono-cattivo; onesto-disonesto)
Per ciascuno dei candidati politici sono state calcolate le medie dei giudizi espressi dai partecipanti tramite una serie di scale a 7 punti (intelligente-stupido; buono-cattivo; onesto-disonesto) esempio: 1 = intelligente 7 = stupido Risultati 4.25 4.33 3.73 3.00 Bob Talbert linked with mafia Bob Talbert linked with mafia? Bob Talbert not linked with mafia Bob Talbert celebrates birthday

23 Comunicazione verbale: insinuazione (Wegner et al., 1981)
negativo positivo

24 Frase interrogativa Frase negativa
Perché mai una notizia dovrebbe essere data se non per il fatto che in essa vi è un fondo di verità? I risultati sono attribuibili al principio di cooperazione: si accetta come vera un’affermazione per il semplice fatto che è stata fatta. Frase negativa Discussione cap. 3 L’effetto indotto dalle insinuazioni si riduce di poco se le persone vengono in seguito a sapere che la notizia era stata data a scopi sensazionalistici

25 LA COMUNICAZIONE VERBALE
La teoria proposta da Chomsky contiene due ulteriori aspetti importanti: Competenza linguistica - riconducibile alla conoscenza implicita delle regole di una lingua Esecuzione - comportamenti linguistici realmente osservati La distinzione fra competenza ed esecuzione ha permesso di spiegare perché il prodotto della fase di esecuzione non sempre corrisponde a quello previsto dal livello di competenza esempio: errori in fase di produzione

26 PSICOLINGUISTICA Modelli in grado di descrivere i processi di comprensione e produzione del linguaggio compatibile con: Limitazioni di Risorse Attentive e Memoria esempi doppie negazioni: “Non è vero che non è possibile entrare dopo le 9” subordinate: “Il cavallo, che aveva scavalcato il recinto, che era stato dipinto di nuovo, che aveva costruito lo zio Toni, che è il fratello di zio Piero, che non è proprio tagliato per i lavori manuali, si procurò una brutta frattura proprio il giorno prima della gara”.

27 REGOLE DI CONVERSAZIONE
La conversazione è un fenomeno di comunicazione a più canali che implica aspetti verbali e non verbali Gli scambi verbali non consistono normalmente di una successione di frasi sconnesse, e sarebbe irragionevole se fosse così. Essi sono tipicamente azioni almeno in parte cooperative, e ciascun partecipante riconosce in essi, entro certi limiti, uno scopo comune o un insieme di scopi comuni o almeno una direzione reciprocamente accettata (Grice, 1975) caratteristiche generali di una conversazione Tre parti: Apertura, Parte centrale, Chiusura Avvicendamento dei turni Massime di cooperazione (Grice, 1975)

28 Due elementi sono fondamentali alla conversazione:
il possesso di uno scopo comune il carattere di attività basata sul principio di cooperazione: accordo di base tra i partecipanti nel dare il proprio contributo allo scambio comunicativo “Dai il tuo contributo al momento opportuno, così com’è richiesto dagli scopi e dall’orientamento della conversazione in cui sei impegnato.”

29 MASSIME CONVERSAZIONALI
Massima di Quantità: dai un contributo che sia informativo quanto basta D: A che ora parte il treno? R1: Parte alle 10.00 R2: Parte alle 10.00, è in ritardo perché c’è stato un incidente D: Hai già restituito il libro in Biblioteca? R1: Sì. R2: Sì, l’ho già fatto! Non potevo aspettare, era l’ultimo giorno

30 è condizione necessaria all’esistenza stessa della conversazione:
Massima di Qualità è condizione necessaria all’esistenza stessa della conversazione: il messaggio deve essere attendibile. Cerca di dare un contributo che sia vero non dire ciò che credi essere falso non dire ciò per cui non hai prove adeguate D: Sei certo che il libro l’abbia preso Giulio? R1: sì R2: Ho visto il libro sul suo tavolo. E a casa non c’era nessun altro

31 prescrive di attenersi al tema della comunicazione:
Massima di Relazione: prescrive di attenersi al tema della comunicazione: sii pertinente D: Dove hai comprato il tuo cellulare? R: Antonio mi ha convinto a prenderlo nello stesso negozio dal quale si serve lui. Ha prezzi molto buoni…. Anche i commessi sono gentili…

32 Massima di Modo: si riferisce a come si dice ciò che si dice
a) Cerca di essere comprensibile, evita espressioni oscure b) Evita le ambiguità c) Sii breve d) Sii ordinato nell’esposizione D: Allora cosa ha deciso, verrai allo stadio? R: Potrei venire, ma non sono sicuro. Potrei venire se proprio alla fine non avessi altri impegni. Già ho dovuto rinunciare ad andare in palestra perché avevo troppo da fare. Se poi non riesco a fare tutto, cosa succederà?

33 IL PROGRAMMA DI GRICE il significato degli atti linguistici non è solo il risultato di processi di codifica e di decodifica messi in atto da parlanti e ascoltatori con riferimento alle proprietà sintattiche e semantiche di un codice, ma è piuttosto il prodotto di un’intenzione complessa dei parlanti di avere un certo effetto sugli ascoltatori tale intenzione è ricostruita dall’ascoltatore stesso attraverso un processo inferenziale di attribuzione di stati mentali al parlante La capacità di eseguire inferenze è la fondamentale perché ci sia comunicazione

34 IMPLICATURE CONVERSAZIONALI
Processo comunicativo spiegato tramite una teoria inferenziale. l’ E fornisce degli indizi al R che, tramite una serie di inferenze, ricostruisce l’informazione che E voleva comunicare.

35 E: “Credo di essere rimasto al verde”
R: “Non preoccuparti, ho soldi a sufficienza per entrambi” Anche in questo caso c’è una parte di lavoro inferenziale La natura degli indizi è diversa (visiva vs. verbale), ma in entrambi i casi il R sceglie tra un certo numero di interpretazioni possibili quella intesa da l’ E


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