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SPORT di COMBATTIMENTO

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Presentazione sul tema: "SPORT di COMBATTIMENTO"— Transcript della presentazione:

1 SPORT di COMBATTIMENTO
Emanuela Pierantozzi

2 Sport Dal francese “deporte”, divertimento, ripreso dagli inglesi ed adattato per definire le attività ludiche sistematizzate che con la cultura industriale hanno subito la regolamentazione dei tempi, degli spazi, ecc. Sport: gioco motorio orientato all’agonismo, fondato sull’olimpismo, (P. Bellotti) Lo sport è un valore Lo sport è uno strumento di conoscenza

3 COMBATTIMENTO Il gioco ha origine con l’uomo, uno dei più naturali è il gioco della lotta. Il gioco, in generale, è in fondo una lotta per qualcosa, lottare è combattere, il gioco della lotta allena alla vita adulta. Il combattimento è legato strettamente all’istinto di sopravvivenza dell’uomo. Il combattimento è legato fortemente all’espressione dell’aggressività dell’individuo rivolta direttamente contro l’avversario.

4 AGGRESSIVITA’ L’aggressività, dal latino “adgredior”:camminare in avanti, è un tema complesso dai molti significati a seconda delle discipline che lo affrontano. L’aggressività è una caratteristica specifica del comportamento o del pensiero, diretta all’esterno o all’interno, all’auto distruzione o all’auto affermazione.

5 ARTE MARZIALE ARTE MARZIALE: letteralmente “arte della guerra”. In realtà le arti marziali non si possono definire arti di guerra, anche se sono discipline finalizzate al combattimento, in quanto : sono una ricerca d’auto-perfezionamento fisico e spirituale, in stretta relazione alla natura e all’epoca in cui si sviluppano. in loro, attraverso un’elaborazione tecnica, si arriva al superamento delle fasi più istintive e brutali della lotta. Oggi le arti marziali, soprattutto nella nostra cultura occidentale, pur mantenendo in alcuni casi il loro scopo d’autodifesa, sono finalizzate al confronto sportivo. In questa nuova forma vengono bandite le tecniche pericolose e adottati oggetti protettivi (caschi, guantoni, parastinchi, ecc.)

6 SPORT di COMBATTIMENTO
E’ la definizione che oggi si da a quelle arti marziali che si sono disciplinate con regole molto precise per rendere possibile la competizione sportiva e la partecipazione ad eventi istituzionali come i Giochi Olimpici Le regole servono soprattutto a permettere il confronto tutelando i partecipanti Gli sport di combattimento sono un gruppo molto eterogeneo

7 Sintetizzando le arti marziali:
studiano il combattimento armato e disarmato  sono finalizzate a : Benessere psicofisico Difesa Confronto sportivo

8 ORIGINI DELLE ARTI MARZIALI
Nella preistoria l’uomo addestra il proprio corpo per la sopravvivenza con esercizi spontanei. Dopo i primi insediamenti inizia a stabilire una metodica di gruppo per addestrare alla caccia e alla guerra per rafforzare i giovani. Con la nascita delle grandi civiltà si sviluppano le arti marziali progenitrici di quelle moderne.

9 ORIGINI DELLE ARTI MARZIALI
OCCIDENTE Mesopotania Egitto Grecia < con uso di armi ARTI MARZIALI < miste < solo uso del corpo ORIENTE India Cina

10 ORIGINI DELLE ARTI MARZIALI
Ogni civiltà ha sviluppato il suo stile di a. m. a seconda di:          fattori sociali          f. religiosi          f. filosofici          f. ambientali          f. somatici

11 PERCHE’SONO NATE LE A.M. Occidente: addestramento militare
    fini estetici e salutistici (mens sana in corpore sano)     fini agonistici sportivi La nostra cultura pragmatica e la comparsa precoce delle armi da fuoco ha fatto si che i nostri “stili di combattimento” antichi siano arrivati a noi già trasformati in sport ( lotta, pancrazio, lancio del giavellotto, scherma, ecc.) Oriente:        addestramento militare       fini religiosi   ricerca spirituale       benessere fisico  In oriente vi è stato uno stretto legame tra arte marziale e crescita spirituale. Spesso lo stretto legame tra religione e studio del combattimento ha fatto si che la diffusione di una determinata disciplina religiosa fosse accompagnata da un corrispondente divulgazione di un metodo di difesa-offesa.

12 EVOLUZIONE DEGLI STILI DELLE A. M.
Negli stili di combattimento di ogni paese non è distinguibile la forma originaria della a.m. propria del popolo da quella proveniente da altri stili stranieri. Fattori determinanti l’evoluzione e la contaminazione degli stili:       scambi commerciali con altri popoli       guerre       evoluzione e perfezionamento tecnico

13 LE ARTI MARZIALI NEL MONDO arti marziali più diffuse
Occidente: -         Grecia: lotta, pancrazio -         Italia: lotta greco-romana, strumpa -         Francia: savate, canne, scherma -         Inghilterra: boxe -         Stati Uniti: full contact, kickboxing -         Brasile: capoeira -         Russia: sambo, gorizia Oriente: -         India: gakta (casta guerriera), varmakalay (popolo),kalarypayat -         Cina: tai chi (stile interno,taoismo), kung fu (stile esterno,buddismo) -         Mongolia: boke -         Indocina: thiang (Birmania), muay thai boxing (Tailandia), Vietvodao e quankydo (Vietnam) -         Indonesia: silat -         Filippine: kali, escrima, arnis de mano -         Giappone: bujitsu moderno: judo, karate, aikido, jujitsu, kendo, sumo, iaido, kyudo -         Corea: taekwondo, hapkido I movimenti basilari delle arti marziali sono molto semplici e naturali. Tuttavia gli stili di combattimento possibili sono infiniti. Ogni uomo può sviluppare la sua arte marziale.

14 SPORT di COMBATTIMENTO OLIMPICI
Scherma ( 1886) Lotta (1904) Pugilato (1904) Judo (1964) Tae kwon do (2000)

15 Definizione dei modelli funzionali della prestazione
La definizione del modello funzionale della prestazione è necessaria per definire i presupposti basilari dell’allenamento, cioè: cosa allenare come allenare per la scelta dei metodi e dei mezzi di allenamento per lo sviluppo delle capacità funzionali per la disciplina scelta.

16 Classificazione delle attività sportive Premessa:
Un appropriata classificazione dovrebbe tenere conto di tutti i fattori propri ad ogni sport che possono influenzare la prestazione di gara.(fattori organico-funzionali,coordinativi,antropometrici,anagrafici,psicologici, ambientali,ecc) In genere ciò non è ancora mai avvenuto in quanto maggiore risalto è stato dato da sempre al contributo energetico, che appare di più facile comprensione e immediato riscontro in allenamento. Gli sport di combattimento per la grande quantità di variabili prestazionali presenti in gara non permettono una facile indagine dei fattori di prestazione e la loro classificazione.

17 SPECIALITA’ SPORTIVE CARATTERIZZATE DALLA PREVALENZA DI ABILITA’ MOTORIE NON STEREOTIPATE
OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA TECNICA SPORTIVA MACROFAMIGLIE DI SPORT FAMIGLIE DI SPORT ULTERIORI PARAMETRI ESEMPI Intuire le situazioni tattiche e regolamentari contingenti, adeguando la propria tecnica e strategia organizzativa, individuale e/o collettiva, disorientando quelle dell’avversario o degli avversari Giochi Sportivi Con prevalente invio-rinvio di palla-attrezzo Usando solo attrezzi Tennis Usando mani e/o piedi e/o attrezzi Baseball, Pallavolo Con contesa di palla-attrezzo Hokey su prato Calcio, rugby, basket Sport di Combattimento-Opposizione Diretta Colpendo prevalentemente con mani e piedi pugilato, karate Colpendo solo con attrezzi Fioretto, kendo Caratterizzate dalle prese di mano judo, lotta, tiro fune

18 JUDO DEFINIZIONE ·       Judo dal giapponese “ju” cedevolezza, “do” via, “ via della cedevolezza” Arte marziale e sport olimpico ( 1964\19972 M, 1988\1992 F) Fondato da Jigoro Kano nel 1882: Judo Kodokan, Tokyo Deriva dal Jujitsu, arte marziale giapponese di epoca feudale

19 JUDO DESCRIZIONE ·       Lotta a corpo a corpo, mediata dai kimoni (judoji), che prevede tecniche per atterrare l’avversario sulla schiena, e tecniche a terra (di immobilizzazione, strangolamento e leva articolare al gomito) per farlo arrendere. Gli atleti (judoka) in competizione si suddividono per classi a secondo del: genere, età, grado, peso. ·       La sua classificazione tecnica si è poco modificata nel tempo, mentre la didattica è in costante evoluzione ·       Alcune caratteristiche “orientali”lo distinguono dagli sport occidentali, come: il dojo, il kimono, il rei, i kyu

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22 JUDO CLASSIFICAZIONE 1 (Dal Monte 1969, Lubich 1990) Nella classificazione di Dal Monte (1969), rivista e aggiornata da Lubich (1990), qui di seguito utilizzata, si considerano oltre gli aspetti bioenergetici anche gli aspetti relativi alla meccanica muscolare. Attività sportiva di destrezza a rilevante impegno muscolare. Disciplina ad impegno aerobico anaerobico alternato. Sport di situazione: movimenti imprevedibili complessi, presenza di un avversario, azioni date dalla situazione  Sport che richiede l’esecuzione ottimale dell’azione di gara anche in condizioni di carico elevato o massimo

23 JUDO CLASSIFICAZIONE 2 Sport dove i presupposti della prestazione sono: condizione fisica, capacità di reazione, abilità tecnico tattiche, capacità di anticipazione della situazione, resistenza alla concentrazione, controllo dell’emotività, volontà di raggiungere il successo. ( G. Lehmann) Per l’intensità delle azioni di gara e la notevole rapidità e potenza dei movimenti che la caratterizzano i fattori organico-funzionali prevalenti nella prestazione sono: meccanico-muscolare: la capacità di forza massima, forza esplosiva, forza resistente, forza rapida. metabolici:resistenza aerobica, anaerobica lattacida, anaerobica alattacida Importante presupposto della prestazione e per la preservazione dell’atleta nel tempo è la capacità di mobilità articolare o flessibilità.

24 MODELLI FUNZIONALI DELLA PRESTAZIONE NEL JUDO
?

25 Perché il Judo è meglio del Karate:

26 Lezioni Judo Mercoledì 6 Aprile dalle 10 alle 13 Luogo :….

27 Grazie! Emanuela Pierantozzi:


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