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Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” FACOLTA’ DI ECONOMIA

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Presentazione sul tema: "Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” FACOLTA’ DI ECONOMIA"— Transcript della presentazione:

1 Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” FACOLTA’ DI ECONOMIA
GLI EFFETTI DELLE ICT SULLA GESTIONE AZIENDALE NELLE PMI Marco Cioppi Urbino – 15 Marzo 2006 Urbino - 17 settembre 2003

2 PRIME RIFLESSIONI L’interesse scientifico verso le ICT
- complessità del fenomeno - rilevanza economica del fenomeno (nuovo settore e nuova economia?) - ripercussioni sui livelli di efficacia/efficienza L’interesse scientifico verso le PMI: - caratterizzazione del tessuto imprenditoriale italiano - opportunità e limiti per le PMI - limitate verifiche empiriche sul rapporto ICT/PMI

3 PRIME RIFLESSIONI Fattori interni influenzanti il rapporto ICT/PMI:
- aspettative/atteggiamenti dell’imprenditore - limitate risorse finanziarie - caratteristiche strutturali - natura del processo decisionale - legame con il contesto sociale di riferimento Fattori esterni influenzanti il rapporto ICT/PMI: - globalizzazione e dinamiche competitive - soluzioni user-friendly; down princing dei sistemi ICT

4 OBIETTIVI DELLA RICERCA
1 - conoscere livello di utilizzo delle ICT da parte delle PMI con connesse motivazioni, problematiche e difficoltà 2 - capire in che misura le PMI hanno compreso e sfruttato le potenzialità legate all’utilizzo delle ICT

5 ARTICOLAZIONE DEL LAVORO
1) Inquadramento teorico dell’argomento 2) Indagine empirica: - estensiva - interviste di approfondimento

6 INQUADRAMENTO TEORICO DELL’ARGOMENTO
Camussone: 1) ICT = supporto per il miglioramento dell’efficienza del processo strategico decisionale 2) ICT = elemento determinante per il successo di una strategia aziendale 3) ICT = variabile innovativa (in grado di modificare i prodotti/servizi offerti e la natura dei processi aziendali) 4) ICT = risorsa aziendale su cui basare il perseguimento di un vantaggio competitivo

7 L’INDAGINE EMPIRICA Scelta del campione:
Individuare un campione che riproducesse la complessità del tessuto industriale locale e la varietà di situazioni riscontrabile nelle PMI Parametri di campionamento: - numero di addetti - settore di attività

8 L’INDAGINE EMPIRICA Composizione del campione: N° imprese: 61
Settori: - meccanico - mobile/arredamento - tessile/abbigliamento Dimensione Organico Fatturato [ 30 – 90 ] [ 5 – 15 mln €] Investimento ICT medio annuale : [ – €]

9 LE TIPOLOGIE DI IMPRESE
Parametri di classificazione: il livello di informatizzazione - grado di utilizzo dei nuovi strumenti ICT - numero di soluzioni tecnologiche presenti all’interno dell’azienda - numero di aree aziendali informatizzate 2) la qualità dell’informatizzazione - tipo di tecnologie utilizzate - informatizzazione delle aree aziendali ritenute strategicamente più rilevanti

10 LE TIPOLOGIE DI IMPRESE
Livello di informatizzazione PRINCIPIANTI DINAMICHE ESEMPLARI PIONIERE A B A B Qualità dell’informatizzazione Urbino - 17 settembre 2003

11 LE TIPOLOGIE DI IMPRESE
Livello di informatizzazione PRINCIPIANTI (32,8%) DINAMICHE (47,5%) ESEMPLARI (19,7%) PIONIERE (0) A B A B Qualità dell’informatizzazione Urbino - 17 settembre 2003

12 CARATTERISTICHE DELLE TIPOLOGIE DI IMPRESE
Non costituiscono variabili discriminanti: - La dimensione (in termini di organico) - Settore di attività Si rileva una maggiore influenza della variabile fatturato

13 MOTIVAZIONI ALL'INTRODUZIONE DELLE ICT

14 TECNOLOGIE ADOTTATE DALLE TRE TIPOLOGIE DI IMPRESE

15 IMPATTO STRATEGICO DELLE ICT: AREE INFORMATIZZATE

16 GLI APPROCCI ALL’INTRODUZIONE E SVILUPPO DELLE ICT
OCCASIONALE = utilizzo sporadico dei nuovi strumenti, per la soluzione di problemi ad hoc GRADUALE = utilizzo guidato da una crescente consapevolezza acquisita dall’utilizzo dei diversi strumenti PIANIFICATO = utilizzo programmato delle ICT finalizzato al supporto dello svolgimento di tutti i principali processi operativi e strategici dell’azienda

17 GLI APPROCCI ALL’INTRODUZIONE E SVILUPPO DELLE ICT
PRINCIPIANTI OCCASIONALE DINAMICHE ESEMPLARI GRADUALE ESEMPLARI PIANIFICATO

18 IMPATTO STRATEGICO DELLE ICT: Sintesi
LE IMPRESE ESEMPLARI PUNTANO MAGGIORMENTE AD UN UTILIZZO STRATEGICO DELLE ICT FINALIZZANDOLO A OBIETTIVI DI CRESCITA E SVILUPPO DI LUNGO TERMINE DELL’AZIENDA

19 FINALITA’ DI UTILIZZO DELLE ICT (MATRICE E-E)
EFFICACIA A B (39%) Imprese che puntano all’efficacia (7%) Imprese che puntano all’efficienza  (46%) (8%) A B EFFICIENZA

20 IMPATTO ORGANIZZATIVO DELLE ICT

21 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
1) Esistono diversi modelli di comportamento delle PMI.

22 2) prevalente impiego delle ICT per lo svolgimento delle attività
2) prevalente impiego delle ICT per lo svolgimento delle attività operative e concentrato solo su alcune attività aziendali: - ridurre tempi di consegna - migliorare la gestione delle scorte, del magazzino e degli ordini - supportare l’attività dei venditori - migliorare la gestione del rapporto con gli intermediari - realizzare una comunicazione più diretta con i clienti finali Scarsa consapevolezza circa l’utilizzo delle ICT a supporto delle attività strategiche Le piccole imprese non sembrano ancora in grado di valutare i rapporti di causa-effetto legati all’utilizzo dei nuovi strumenti, sebbene alcune di esse intravedano nelle nuove tecnologie delle opportunità di impiego strategico molto interessanti

23 3) Le carenze professionali sono il vero problema per la diffusione delle ICT nelle PMI.
NECESSITA’ DI QUALIFICARE MEGLIO L’INVESTIMENTO IN ICT DA PARTE DELLE PMI

24 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Interventi suggeriti Diretti Crediti di imposta Finanziamenti a fondo perduto Altre agevolazioni fiscali Indiretti Ruolo delle imprese fornitrici di servizi (SH, W.A, System Integrator) Ruolo degli operatori istituzionali/facilitatori (Associazioni imprenditoriali, commercialisti, banche…) Passerelle tecnologiche (imprese d’eccellenza, CRTT, stages formativi….)

25 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
CONTESTO ESTERNO ASPETTO SOGGETTIVO ASPETTI STRUTTURALI


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