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Laboratorio informatico I

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Presentazione sul tema: "Laboratorio informatico I"— Transcript della presentazione:

1 Laboratorio informatico I
HARDWARE Francesco Tura © F. Tura

2 Lo strumento dell’informatico: ELABORATORE ELETTRONICO [= calcolatore = computer]
Macchina multifunzionale Macchina per l’elaborazione dell’informazione © F. Tura

3 Elaborazione dell’informazione
Attività semplice o complessa che si articola in 3 fasi: (1) acquisizione dei dati (2) esecuzione di istruzioni (3) emissione dei risultati © F. Tura

4 ISTRUZIONI, ALGORITMI, PROGRAMMI
ALGORITMO  sequenza di passi (istruzioni) da compiere per risolvere un certo problema a partire da una determinata situazione Esempi di algoritmo istruzioni di montaggio di un elettrodomestico operazioni per il prelievo di contante da Bancomat ricerca di un numero telefonico in elenco ecc. © F. Tura

5 ISTRUZIONI, ALGORITMI, PROGRAMMI
PROGRAMMA  formulazione di un algoritmo in un linguaggio di programmazione PROGRAMMA <=> SERIE DI ISTRUZIONI INTERPRETABILI ED ESEGUIBILI DAL COMPUTER Partendo da determinate informazioni, le istruzioni di un programma costituiscono i passi necessari al computer per giungere al risultato voluto (= informazione elaborata e/o memorizzata e/o rappresentata e/o diffusa ecc.) © F. Tura

6 Linguaggi di Programmazione
Programmatore Computer Linguaggio di alto livello Programma Compilatore o Interprete Linguaggio Macchina © F. Tura

7 Linguaggi di programmazione Linguaggio di alto livello
È quello in cui l’utente programmatore scrive il programma Usa termini comprensibili dall’uomo Esempi: Pascal Fortran Basic C Prolog HTML CODICE SORGENTE  Programma [= serie di istruzioni] scritto in linguaggio di alto livello © F. Tura

8 Linguaggi di programmazione Linguaggio macchina
È quello interpretabile da parte della CPU del computer È costituito da una serie di cifre binarie (bit) suddivise in gruppi di 8 cifre (byte) Varia a seconda del tipo di computer, ovvero è tipico di uno specifico processore (CPU) CODICE OGGETTO  Programma [= serie di istruzioni] scritto in linguaggio macchina © F. Tura

9 Codice sorgente e codice oggetto
Un file contenente codice oggetto si dice anche file eseguibile Un file contenente codice oggetto è direttamente eseguibile su comando dato dall’utente e non è leggibile (contiene cifre binarie) Nel caso di software di proprietà, solo i file contenenti il codice oggetto vengono venduti all’utente, mentre quelli contenenti il codice sorgente vengono trattenuti dall’autore e su di essi si applica il diritto d’autore (copyright). Nel caso di software open source, invece, vengono resi disponibili all’utente anche i file contenente codice sorgente, cosicché l’utente è in grado di può modificare il programma © F. Tura

10 ESECUZIONE DI UN PROGRAMMA MODELLO DELLA MACCHINA DI VON NEUMANN
Durante l’esecuzione di un programma le istruzioni vengono acquisite, interpretate ed eseguite SEQUENZIALMENTE (una dopo l’altra) A B istruzione esecuzione L’architettura della maggior parte dei calcolatori elettronici è organizzata secondo il modello della Macchina di Von Neumann © F. Tura

11 CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEL COMPUTER
Funzionamento per algoritmi Codifica e memorizzazione binaria dell’informazione © F. Tura

12 CODIFICA BINARIA DELL’INFORMAZIONE
In un calcolatore tutta l’informazione viene codificata e memorizzata in forma binaria, cioè in sequenze di cifre 0 e 1 Tale codifica corrisponde al fatto che i dispositivi del calcolatore possono assumere solamente 2 stati © F. Tura

13 Nei dispositivi elettronici dell’unità centrale. del
Nei dispositivi elettronici dell’unità centrale del computer (es: RAM, ROM, CPU, Bus, ecc.) 0 e 1 corrispondono a due diversi livelli di tensione ai capi dei transistori, i dispositivi elettronici di cui sono costituiti i circuiti del calcolatore, in particolare le memorie e i registri Vo Vo Vi Vt Vt Vi © F. Tura

14 Nei dispositivi di memorizzazione ottici (es. CD, DVD, ecc.)
Nei dispositivi di memorizzazione magnetici (es. disco rigido, dischetti, ecc.) 0 e 1 corrispondono a due differenti stati di polarizzazione magnetica (positiva o negativa) del materiale ferromagnetico di cui i dispositivi sono costituiti Nei dispositivi di memorizzazione ottici (es. CD, DVD, ecc.) 0 e 1 corrispondono a due differenti livelli di luce riflessa del materiale ottico di cui i dispositivi sono costituiti quando questi ultimi sono investiti dal raggio laser © F. Tura

15 Unità di misura delle informazioni
bit (binary digit=cifra binaria) Unità di informazione minima (0 o 1) byte (= 8 bit) Unità di memoria generalmente contenente una informazione elementare [es. carattere] Kb KILOBYTE = ~ MILLE (1.024) BYTE Mb MEGABYTE = ~ 1 MILIONE ( ) BYTE Gb GIGABYTE = ~ 1 MILIARDO ( ) BYTE © F. Tura

16 Per minimizzare la possibilità di errore
Perché due soli stati? Per minimizzare la possibilità di errore Vo Vo 0,9 = 9 0,8 = 8 0,8 = 1 0,7 = 7 0,6 = 6 0,5 = 5 Vt 0,5 TENSIONE DI SOGLIA 0,4 = 4 0,3 = 3 0,2 = 2 0,2 = 0 0,1 = 1 Vi Vi © F. Tura

17 CODIFICA / MEMORIZZAZIONE DI NUMERI (=QUANTITÀ NUMERICHE)
A differenza del sistema decimale, si utilizzano solamente due cifre, ossia “0” e “1” Sistema decimale Sistema binario 10 cifre 2 cifre 0,1,2,3,4,5,6,7,8,9 0,1 base 2 base 10 Esempio: Esempio: 954 = 9 * * * 100 101 = 1 * * * 20 = 5 (nel s.d.) Successione iniziale nel sistema decimale: 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, ... Successione iniziale nel sistema binario: 0, 1, 10, 11, 100, 101, 110, 111, 1000, 1001, ... © F. Tura

18 CODIFICA / MEMORIZZAZIONE DI CARATTERI
Esistono vari tipi di codifiche: la più diffusa è la ASCII (American Standard Code for Information Interchange) Ogni carattere viene rappresentato con 8 cifre binarie (bit), ossia con 1 byte, con le si possono rappresentare 256 (=28) caratteri diversi, ossia: le 25 lettere minuscole le 25 lettere maiuscole le 10 dieci cifre i caratteri accentati (è, é, å, ô, ü, ñ, ß, ecc.) presenti nelle lingue dell’Europa continentale i caratteri di punteggiatura (punto, virgola, ecc.) alcuni caratteri di controllo (spazio, ritorno a capo, ecc.) © F. Tura

19 CODIFICA DI IMMAGINI Le immagini sono suddivise in punti (pixel) ad ognuno dei quali è associato un colore, espresso da un numero (espresso in cifre binarie La disposizione dei diversi punti, che contribuisce a formare l’immagine, è anch’essa codificata da determinate combinazioni di cifre binarie. Le immagini vengono pertanto codificate con un numero molto superiore di cifre binarie (bit) rispetto ai caratteri di un testo (= maggiore occupazione di memoria) © F. Tura

20 CODIFICA DELLE ISTRUZIONI
Oltre all’informazione, anche le istruzioni dei programmi vengono rappresentate all’interno del computer con cifre binarie (bit) A seconda del linguaggio macchina proprio di ogni tipo di computer, ad ogni byte o gruppo di byte può corrispondere una determinata istruzione elementare Esempio: ADD A B © F. Tura

21 TIPI DI COMPUTER Supercalcolatori Mainframe Minicomputer Workstation
Personal Computer Notebook Palmare © F. Tura

22 Supercalcolatore Esegue calcoli complessi in poco tempo
Costo di acquisto elevato (M€) Costi di gestione elevati (programmi, personale) Es. di uso: campo militare, meteo, decifrazione, ecc. © F. Tura

23 Mainframe Elevata capacità di gestione periferiche
Buona velocità di calcolo Vi si collegano terminali “stupidi” Es. di uso: centri elaborazione dati (CED) di banche o assicurazioni © F. Tura

24 Minicalcolatore Mainframe in miniatura
Gestione di archivi e programmi amministrativi Vi si collegano terminali “stupidi” Es. di uso: filiale di banca, imprese medio-piccole. © F. Tura

25 Workstation Computer da tavolo per uso professionale
Schermi grandi (>20”) Costo più elevato del PC (~10 K€) Svolge elaborazioni (non è “stupido”) Es. di uso: CAD in studi professionali ingegneristici e di progettazione © F. Tura

26 Personal Computer (PC)
Destinati all’uso personale (da tavolo) Può essere stand alone o in rete Può svolgere anche funzioni di server Svolge elaborazioni (non è “stupido”) Costo contenuto (pochi K€) Es. di uso: laboratori, scrivanie di casa o ufficio, ecc. © F. Tura

27 Notebook Personal Computer portatile Può essere collegato ad una rete
Non svolge funzioni di server Svolge elaborazioni (non è “stupido”) Costo superiore al PC (diversi K€) Es. di uso: lavoro durante viaggi, lezioni e conferenze fuori sede, ecc. © F. Tura

28 Palmare Dimensioni tascabili
Può essere collegato ad una rete via radio Può svolgere elaborazioni ma anche essere usato come terminale Es. di uso: personale che opera fuori dagli uffici per invio/scambio di dati © F. Tura

29 Le componenti del calcolatore: HARDWARE E SOFTWARE
parti che compongono fisicamente il calcolatore componente multifunzionale SOFTWARE programmi funzioni specifiche volute dall’utente © F. Tura

30 COMPONENTI DELL’HARDWARE
CASE (computer propriamente detto) di INPUT di OUTPUT di INPUT/OUTPUT UNITÀ PERIFERICHE © F. Tura

31 COMPONENTI DELL’HARDWARE
Periferiche di INPUT TASTIERA MOUSE SCANNER MICROFONO Periferiche di INPUT/OUTPUT CASE MODEM Periferiche di OUTPUT MONITOR STAMPANTE CASSE © F. Tura

32 ARCHITETTURA GENERALE DEL COMPUTER (modello Von Neumann)
unità centrale di elaborazione (CPU-Central Processing Unit) memoria centrale dispositivi di collegamento tra le varie componenti (Bus) memoria di massa (o secondaria) unità periferiche © F. Tura

33 ARCHITETTURA GENERALE DEL COMPUTER (modello Von Neumann)
Scheda madre CPU ALU CU UNITÀ DI MEMORIA CENTRALE RAM ROM UNITÀ DI MEMORIA DI MASSA UNITÀ PERIFERICHE © F. Tura

34 Scheda madre del calcolatore
È una scheda di circuito stampato, ovvero di materiale isolante su cui sono incastrati dispositivi elettronici collegati tra loro per mezzo di piste elettriche (Bus) È situata all’interno del case I dispositivi elettronici incastrati sulla scheda madre sono: Unità Centrale di Elaborazione (CPU) Unità di Memoria Centrale (RAM e ROM) Dispositivi di collegamento tra le varie componenti (BUS DI SISTEMA) © F. Tura

35 CPU (Unità Centrale di Elaborazione)
Dispositivi presenti sulla scheda madre CPU (Unità Centrale di Elaborazione) È un dispositivo elettronico (= composto da circuiti elettronici È detta anche microprocessore È il “cervello” della macchina, ossia è il dispositivo che esegue una dopo l’altra le istruzioni dei programmi dopo averle reperite dalla memoria centrale © F. Tura

36 CPU Central Processing Unit
CU Control Unit + CPU Central Processing Unit ALU Arithmetical Logical Unit La CU preleva le istruzioni dalla memoria centrale, le interpreta e ne gestisce l’esecuzione eventualmente trasferendole alla ALU La ALU esegue le operazioni aritmetiche e logiche eventualmente richieste per l’esecuzione dell’istruzione: a tal fine si serve di un certo numero di registri. Tutti i trasferimenti interni alla CPU sono effettuati su connessioni elettriche denominate Bus interno e sono sincronizzati da un oscillatore al quarzo detto CLOCK della CPU © F. Tura

37 Unità di Memoria Centrale
Dispositivi presenti sulla scheda madre Unità di Memoria Centrale È l’insieme di due dispositivi elettronici denominati RAM (Random Access Memory) e ROM (Read Only Memory) Si tratta di memorie elettroniche, ossia memorie che utilizzano per la memorizzazione una serie di circuiti elettronici (transistori) opportunamente disposti Sono memorie di dimensioni ridotte rispetto alla memoria di massa © F. Tura

38 RAM (Random Access Memory)
Memoria volatile (= non conserva il contenuto quando il computer viene spento o se manca l’energia elettrica) È il “piano di lavoro” del computer: tutte le istruzioni di un programma da eseguire e tutta l’informazione da elaborare debbono essere precedentemente temporaneamente su di essa, da dove la CPU andrà a reperirle Su di essa si possono eseguire operazioni sia di lettura sia di scrittura © F. Tura

39 ROM (Read Only Memory) Memoria permanente (= il contenuto non si cancella quando il computer viene spento o se manca l’energia elettrica) Contiene alcune istruzioni (BIOS=Basic Input/Output System) necessarie in fase di avviamento del computer: in quella fase, infatti, la CPU non può reperire le istruzioni che deve eseguire dalla RAM in quanto quest’ultima, a computer spento, è “vuota” È una memoria di sola lettura: la memorizzazione delle istruzioni su di essa viene fatta dal costruttore e non è modificabile dall’utente (FIRMWARE) © F. Tura

40 Bus Piste di materiale metallico (rame) tracciate sulla scheda madre che permettono la comunicazione ( = scambio di segnali elettrici alti o bassi con cui è codificata l’informazione) tra i vari dispositivi incastrati su di essa Il Bus che collega la CPU alla RAM si dice anche System Bus (Bus di sistema): ad esso sono connessi tutti i bus che collegano la CPU con gli altri dispositivi © F. Tura

41 Memoria di massa (memoria secondaria)
Memoria permanente, su cui vengono salvate stabilmente informazioni e programmi Capienza molto maggiore rispetto alla memoria centrale Costituita da uno o più dispositivi: dispositivi magnetici (memorie magnetiche), dispositivi ottici (memorie ottiche), dispositivi elettronici (memorie elettroniche) © F. Tura

42 Memorie (di massa) magnetiche
Sono costituite da materiale ferromagnetico La memorizzazione avviene polarizzando il materiale ferromagnetico nei due modi possibili (+ e -), ad uno dei quali corrisponde la cifra “1” e all’altro la cifra “0” © F. Tura

43 Memorie (di massa) magnetiche
Disco fisso (disco rigido, hard disk [HD]) Dischetti (floppy disk) Zip disk Nastri magnetici (data cartridge) © F. Tura

44 Memorie (di massa) magnetiche Disco fisso (hard disk)
Situato all’interno del case Capacità elevata (alcuni Gb) Cancellabile e riscrivibile dall’utente Costituito in realtà da più dischi magnetici sovrapposti che ruotano a velocità elevata, tra i quali si inserisce la testina di lettura/scrittura Ciascuno dei dischi sovrapposti è suddiviso in settori e ciascun settore in tracce FORMATTAZIONE  Suddivisione dei dischi magnetici in tracce e settori © F. Tura

45 Memorie (di massa) magnetiche Dischetti (floppy disk)
Dischi magnetici rimovibili, ricoperti di custodia di plastica, che vanno inseriti nella apposita unità (drive) presente sul case. Suddivisione in tracce e settori (tramite formattazione) Capacità limitata (1,44 Mb) Cancellabile e riscrivibile dall’utente Possibilità di protezione dalla scrittura e/o cancellazione Utilizzati per il trasferimento dei dati © F. Tura

46 Memorie (di massa) magnetiche Zip disk
Disco rigido esterno, collegabile al case tramite connettore Cancellabile e riscrivibile dall’utente Capacità buona (200/300 Mb) Utilizzati per il trasferimento o per la copia (backup) dei dati © F. Tura

47 Memorie (di massa) magnetiche Nastri magnetici (data cartridge)
Nastri di materiale ferromagnetico riavvolgibili Cancellabile e riscrivibile dall’utente Capacità elevata (120 Mb) Ricerca sequenziale dei dati Utilizzato unicamente per le copie di backup © F. Tura

48 Memorie (di massa) ottiche
Costituite da materiale fotosensibile La memorizzazione avviene tramite un raggio laser che incide la superficie fotosensibile del disco ottico (compact disc), creando delle fossette (pit) di lunghezza variabile a seconda che si voglia scrivere la cifra “0” o la cifra “1” La lettura avviene investendo la superficie del disco con un raggio laser di intensità minore di quella del raggio scrivente e misurando l’intensità con cui viene riflesso, quest’ultima dipendente dalla lunghezza del pit. © F. Tura

49 Memorie (di massa) ottiche Compact Disc (CD)
Dischi ottici rimovibili, che vanno inseriti nella apposita unità (drive) presente sul case. Capacità elevata (~ Mb) I CD-ROM (Compact Disc Read Only Memory) non sono cancellabili né riscrivibili dall’utente UTILIZZO  es. installazione di software nel computer I CD-R (Compact Disc Recordable) sono vergini e vi si possono memorizzare dati o programmi UNA SOLA VOLTA tramite il masterizzatore., Dopodiché non sono cancellabili né riscrivibili Esistono anche dei CD-RW (Compact Disc Rewritable) che sono cancellabili e riscrivibili: essi utilizzano un materiale particolare che, opportunamente scaldato, può tornare alla situazione iniziale. © F. Tura

50 Memorie (di massa) ottiche Digital Versatile Disc (DVD)
CD che utilizzano una particolare tecnologia di compressione dati (Mpeg-2). Capacità elevatissima (diversi Gb) I DVD-ROM (Digital Versatile Disc Read Only Memory) non sono cancellabili né riscrivibili dall’utente UTILIZZO  lo stesso dei CD-ROM ma con maggiore capacità I DVD-VIDEO sono utilizzati per le applicazioni multimediali © F. Tura

51 Memorie (di massa) elettroniche
Sono costituite da circuiti elettronici, ovvero da una serie di transistori opportunamente disposti  stesso principio delle memorie elettroniche che costituiscono la memoria centrale La memorizzazione avviene applicando in ingresso una determinata sequenza di valori di tensione (alti o bassi) La lettura avviene attraverso la verifica dei valori di tensione (alti o bassi) presenti in uscita Si utilizza una particolare tecnologia elettronica tale che le informazioni memorizzate restano tali anche in assenza di alimentazione elettrica (a differenza che nella RAM) le informazioni possono essere cancellate/riscritte dall’utente (a differenza che nella ROM) © F. Tura

52 Memorie (di massa) elettroniche
Pen drive © F. Tura

53 Memorie (di massa) elettroniche Pen drive
Dimensioni tascabili e peso minimo, collegabile al case tramite connettore USB (Universal Serial Bus) Collegabile esternamente al case tramite connettore USB Cancellabile e riscrivibile dall’utente Capacità elevata (da 128 Mb a 1 Gb) Utilizzato per trasferimento dei dati o archiviazione © F. Tura

54 Unità Periferiche Componenti hardware esterni al case che si collegano ad esso tramite porte o connettori, ossia particolari tipi di prese elettriche presenti sul case Le porte (connettori) si possono distinguere in: PORTE SERIALI  Consentono il collegamento con mezzi di trasmissione seriali, cioè che non consentono di mantenere la trasmissione contemporanea dei bit ma solo quella sequenziale (un bit dopo l’altro) es: collegamento per mouse, modem, ecc. PORTE PARALLELE  Consentono il collegamento con mezzi di trasmissione in parallelo, cioè che consentono di mantenere la trasmissione contemporanea dei bit. es: collegamento per tastiera PORTE USB (Universal Serial Bus)  Porte seriali universali, ossia non specifiche per determinate periferiche © F. Tura

55 Schede di interfacciamento
Sono schede di circuito stampato (in tutto simili alla scheda madre)  materiale isolante su cui sono incastrati dispositivi elettronici [processori, RAM, ROM] collegati tra loro per mezzo di piste elettriche Si trovano all’interno dal case e sono collegate alle porte delle periferiche Servono all’interfacciamento con alcune periferiche, ossia ad elaborare le informazioni complesse (grafiche, suoni, ecc.) da inviare/ricevere dalla periferica © F. Tura

56 Esempi di schede di interfacciamento
SCHEDA VIDEO è indispensabile per il buon funzionamento del monitor per quanto riguarda l’interfaccia grafica del software e le applicazioni multimediali SCHEDA AUDIO è indispensabile per la riproduzione dei suoni da parte degli altoparlanti SCHEDA DI RETE è indispensabile per la messa in rete del calcolatore © F. Tura

57 Tipi di unità periferiche
Unità periferiche di input FLUSSO DELLE INFORMAZIONI: PERIFERICA  COMPUTER Unità periferiche di output FLUSSO DELLE INFORMAZIONI: COMPUTER  PERIFERICA Unità periferiche di input/output FLUSSO DELLE INFORMAZIONI BIDIREZIONALE © F. Tura

58 Unità periferiche di input
Tastiera Mouse Scanner Trackball Lettori di codici a barre Touchpad Microfono Joystick ecc. © F. Tura

59 Unità periferiche di output
Video (monitor) Stampanti Altoparlanti Masterizzatore di CD-R Registratori di tessere magnetiche Cuffie ecc. © F. Tura

60 Unità periferiche di input/output
Modem Dispositivi di memorizzazione esterna ecc. © F. Tura

61 Unità periferiche di input
Tastiera Permette di inviare al calcolatore comandi o dati impostati manualmente dall’utente (mediante stringhe alfanumeriche) Premendo un tasto si generano i segnali elettrici che formano il numero binario di otto cifre (byte) che corrisponde al carattere visualizzato sul tasto (secondo la codifica adottata) La disposizione dei tasti è simile a quella di una macchina da scrivere È dotata anche di alcuni tasti speciali per funzioni particolari © F. Tura

62 Unità periferiche di input
Mouse Permette di inviare comandi o dati utilizzando un puntatore alle entità grafiche presenti sul video L’utente sposta il mouse su di un piano portando il puntatore (freccia o altro simbolo) visibile sul video nella posizione corrispondente al comando o al dato da inviare, dopodiché conferma l’ordine schiacciando un tasto (clic, doppio clic) e in alcuni casi spostando contemporaneamente il mouse stesso (trascinamento) Può avere da uno a tre tasti e una rotellina per lo scorrimento © F. Tura

63 Unità periferiche di input
Scanner Permette di acquisire immagini o testi su supporto cartaceo e trasferirli su supporto informatico (byte), così da poterli elaborare con il computer Nel caso di riconoscimento testuale, lo scanner traduce i singoli caratteri nei byte corrispondenti secondo la codifica binaria del computer cui è collegato Nel caso di acquisizione di immagini, lo scanner traduce l’immagine stessa in codifica binaria © F. Tura

64 Unità periferiche di output
Video (monitor) Dispositivo simile allo schermo di un televisore Si basa piccoli punti luminosi (pixel) di 3 diversi colori (rosso, verde, blu) che, accesi in particolari combinazioni, formano un carattere od un’immagine La tecnologia utilizzata può essere: - a tubo catodico (CRT – Cathodic Ray Tube) - a cristalli liquidi (LCD – Liquid Cristal Display) La risoluzione di un video è data dal numero di pixel visualizzati per unità di misura © F. Tura

65 Unità periferiche di output
Stampanti Permettono di ottenere su carta il risultato delle elaborazioni di dati effettuate dal computer TIPI DI STAMPANTI Stampanti a getto d’inchiostro (ink jet) Stampanti laser © F. Tura

66 Stampanti a getto d’inchiostro
- Vengono spruzzate sulla carta minuscole gocce di inchiostro liquido che, a contatto con l’aria, si asciuga formando i punti e, quindi, i caratteri Stampanti laser - Un raggio laser pilotato dal computer illumina un rullo sensibile alla luce, sul quale si formano i caratteri - Nelle parti sensibilizzate dal laser il rullo attira poi una polvere nera (toner) - Il rullo passa sulla carta imprimendovi il toner ad alta temperatura © F. Tura

67 Unità periferiche di input/output
MODEM (MOdulator/DEModulator) È un dispositivo per il collegamento in rete di un computer Serve a trasformare i segnali elettrici digitali [= tensione alta o bassa (0 o 1)  variazione a gradino] che codificano l’informazione all’interno del computer computer in segnali elettrici analogici [= ampio spettro di valori di tensione  variazione continua] che possano essere trasportati sulle linee telefoniche (progettate per la trasmissione vocale e non per l’informatica) Può essere incluso all’interno del case o collegato dall’esterno © F. Tura

68 adatto per essere trasportato sulle linee telefoniche
Modulazione trasformazione il segnale numerico (successione di bit) in segnale analogico, adatto per essere trasportato sulle linee telefoniche Demodulazione trasformazione del segnale analogico in segnale numerico per essere elaborato dal computer © F. Tura


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