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Quali prospettive di cittadinanza e di umanità?

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Presentazione sul tema: "Quali prospettive di cittadinanza e di umanità?"— Transcript della presentazione:

1 Quali prospettive di cittadinanza e di umanità?
Disabilità adulte, invecchiamento e ciclo di vita (Alain Goussot-Università di Bologna) Quali prospettive di cittadinanza e di umanità?

2 Soggettivazione e umanizzazione Il progetto di vita
Una pedagogia dello sviluppo e del ciclo di vita: si apprende nell’arco di tutta la vita e la società impara (da chi e come?) Una pedagogia dell’eguaglianza e dell’incontro(A.Goussot) Il ciclo di vita e lo sviluppo potenziale (L.Vygotskij) Essere soggetto di bisogno, di diritto e di desiderio(vedi Maslow, Gardou-Nussbaum, Lacan-Goussot) Abbattere le barriere e eliminare i processi socio-culturali produttori di situazioni handicappanti (P.Fougeyrollas, L.Althusser) Essere soggetto significante e risorsa e non solo consumatore di farmaci e oggetto di assistenza e di cura (reificazione, oggettificazione-vedi Malherbe) L’umanizzazione della cura: prendersi cura di (vedi Beranrd Stiegler) I rischi delle nuove forme di istituzionalizzazione e di medicalizzazione L’importanza della comunità: approccio ecologico (Bronfenbrenner , Bateson, Antropologia del dono A.Caillé)

3 Alexandre Jollien dalla riflessione sull’handicap alla meditazione sul senso dell’esistenza
Scrittore, filosofo e docente diagnosticato come ‘insufficiente cerebrale motorio’ Autore di libri di riflessione filosofica sulla condizione umana. L’Elogio della debolezza,Il mestiere dell’uomo, La costruzione di sé. La questione dello sguardo che rinchiude l’Altro dentro una categoria: lo sguardo che vede solo il deficit,il sintomo, la patologia, lo sguardo che etichetta L’incontro con un educatore aperto cambia la vita di Alexandre(l’importanza della relazione e dell’incontro) La fiducia nell’Altro: vederne le potenzialità e andare oltre l’unica dimensione del deficit che incatena ad uno stato di incapacità e inferiorità

4 L’incontro con la filosofia e Spinoza
L’Etica: Mente Corpo: una unica sostanza Come gestire le emozioni, gli affetti e le passioni nella costruzione della propria libertà Dalla diversità alla singolarità che unisce similitudine e differenza Una filosofia della debolezza come punto di forza Etica della gioia, del dono e della liberazione di sé e dell’altro L’importanza del desiderio

5 La filosofia della vulnerabilità come forza Una filosofia della singolarità e della consapevolezza
Epitteto(filosofo greco-stoicismo) "Tra le cose che esistono, le une dipendono da noi, le altre non dipendono da noi. Dipendono da noi: giudizio di valore, impulso ad agire, desiderio, avversione, e in una parola, tutti quelli che sono propriamente fatti nostri. Non dipendono da noi: il corpo, i nostri possedimenti, le opinioni che gli altri hanno di noi, le cariche pubbliche e, in una parola, tutti quelli che non sono propriamente fatti nostri". “Riconciliarsi con il desiderio è paradossalmente sapersi accontentare di ciò che ci è dato” “Per accettare i limiti del proprio potere,è necessario poterlo esercitare pienamente , considerare dove può esercitarsi e crescere. Il fallimento può essere l’occasione di ricordarsi della distinzione di Epitteto tra ciò che dipende da me e ciò che non dipende da me” Epitteto, Seneca e Marco Aurelio c’insegnano cosa è la vera libertà che è una conquista interiore, imparare ad essere se stesso è imparare ad avere il controllo su se stesso (autodeterminarsi)

6 Una pedagogia dell’inclusione e della singolarità
Progrediamo grazie agli altri Riconoscere la debolezza per aprire un sentiero di libertà Spesso si arriva al disprezzo di sé se non si riconosce la debolezza come ‘una scala verso l’altro’, riconoscere il potenziale delle cose possibili senza negare la realtà Superare il concetto di diversità che separa e quello di differenza che implica sempre una logica di comparazione che inferiorizza l’Altro La presenza del disabile come dono per la società che si educa alla varietà, all’incontro con l’alterità e alla solidarietà(mutuo aiuto, rispetto dell’altro) Modificare lo sguardo e fare entrare la varietà cioè la vita nella società che con i suoi luoghi ghetti e artificiali rischia di uccidere l’umanità

7 Disabilità adulta ed inclusione sociale
Anche i disabili diventano adulti Anche i disabili invecchiano Invecchiando si diventa anche disabili Adultità? Vedi le teorie di E.Erikson sul ciclo di vita, l’approccio di Sartre all’esistenza e quello di A.Maslow con la teoria delle motivazioni Si apprende durante tutto l’arco della vita : l’approccio di Duccio Demetrio e il metodo autobiografico Dipendenza, autonomia e diritti di cittadinanza: vedi M.Nussbaum e la teoria delle capacità Accessibilità e soggetto di diritto: esclusione e esclusività (Charles Gardou) Esistere e non solo vivere ; rapporti sociali ed alienazione(handicap): tra la pedagogia dell’autonomia e della speranza di Paulo Freire e la teoria ontologica dell’essere sociale(Adam Schaff e G.Luckacs)

8 Il ciclo di vita e la teoria dei bisogni
Il ciclo di vita:Erik Erikson Sviluppo psico-sociale Continuità e discontinuità Crisi di passaggio Equilibrio e squilibrio La costruzione di una identità competente e flessibile Tutti diventano prima o poi disabili La piramide dei bisogni A.Maslow e la teoria delle motivazioni:

9 Eguaglianza, riconoscimento delle differenze e diritti umani (Charles Gardou, J.Habermas, Marcel Nuss) Dare voce alle persone disabili Soggetti di diritto, cittadini, principio di eguaglianza nell’accesso alle stesse opportunità Jurgen Habermas inclusione dell’altro Equità e giustizia (J.Rawls) Partecipazione , opportunità di vita relazionale L’essere soggetto di desiderio che ha diritto all’affettività, la sessualità Il lavoro, l’attività sociale Essere soggetto di desiderio, di bisogni, di diritti di cittadinanza

10 Il metodo autobiografico e la teoria delle capibilities
La costruzione delle storie di vita La persona un essere in divenire e in continuo cambiamento Il metodo autobiografico Si apprende durante l’arco di tutta la vita L’approccio di Duccio Demetrio Il rischio di un impoverimento della volontà La teoria del funzionamento delle capacità(l’economista e l’antropologo Amartya Sen) La dialettica dipendenza/passività/autonomia/attività Le nuove frontiere della giustizia e la costruzione delle condizioni per una vita dignitosa: i diritti di cittadinanza(Martha Nussbaum)

11 Corpo , sguardo e silenzio: l’enigma e l’emergere della soggettività
Il rapporto con l’altro. Quale sguardo? (vedi P.Ricoeur: me stesso come un altro) La responsablità verso l’altro come responsabilità verso noi stessi(vedi E.Levinas) La relazione dell’io con il proprio corpo e il corpo degli altri: Merleau-Ponty , Basaglia) Per un’antropologia del corpo e del dolore(David le Breton) Il dono come legame sociale: antropologia del dono(Alain Caillé)

12 I disabili adulti ed anziani
Prima e dopo 18 anni: i vuoti del sistema normativo e la legge 328 del 2000 del riordino del sistema socio-sanitario e socio-assistenziale La legge quadro del 1992 sui diritti delle persone disabili Legge 68 del 1999 sull’inserimento lavorativo delle persone disabili Scarsi studi e conoscenze del mondo della disabilità adulta: socialità e produttività Percorsi d’inclusione: il lavoro e le cooperative sociali di tipo A e di tipo B Che fine hanno fatto i disabili passati per i diversi percorsi d’integrazione fin dal 1977? Un modo per misurare l’effettiva inclusione Una società accogliente?

13 Claudio Imprudente Come un geranio diventa un educatore?
Claudio Imprudente: laurea onoris causa in Scienze della formazione, direttore del CDH di Bologna e della rivista Accaparlante. Contesti di fiducia, essere uno scandalo Accoglienza, Accessibilità Inclusione sociale e percorsi di accompagnamento Dici di volere essere uno scandalo per 1) l’operatore che pensa : ‘tanto non capisce niente’ 2) per i genitori che non sanno essere complici dei propri figli 3) per i tecnici e gli esperti che vedono solo le catogorie e non le persone 4) per i politici che ragionano solo in termini quantitativi e mai in termini qualitativi dimenticando i diritti

14 Bibliografia Goussot.A(a cura di) (2009), Il Disabile adulto (anche i disabili diventano adulto e invecchiano), Maggioli editore, Sant’Arcangelo di Romagna Goussot.A ( acura di) (2011), Le disabilità complesse. Sofferenza psichica, presa in carico e relazione di cura, Maggioli editore, Sant’Arcandelo di Romagna Goussot.A (2009), Pedagogie dell’uguaglianza , edizioni del Rosone, Foggia Goussot.A, Zucchi.R (2015), La pedagogia di Lev Vygotskij, Lemonnier Università, Firenze Malherbe.J-F (2014), L’Educazione di fronte alla violenza, edizioni del Rosone, Foggia Gardou.C (2012), la société inclusive. Il n’existe pas de vie minimale, Eres, Toulouse (pubblicazione in italiano presso Mondadori prevista in febbraio 2015) Gardou.C (2006), Diversità, vulnerabilità e handicap, Trento, Erickson Gardou C (2015), Non esiste vita minuscola. Per una società inclusiva, Mondadori, Milano Imprudente.C (2000), Una vita Imprudente, Erickson, trento Jollien.A (2001), Eloggio della debolezza, Qiqajon , Jollien.A (2003), Il mestiere dell’uomo, Qiqajon, Nuss. M (2008), Handicaps et sexualités : le livre blanc, Dunod, Paris Nuss.M (2005), La présence à l’autre : accompagner les personnes en situation de dépendance, Dunod, Paris Pasqualotto.L (2014), La valutazione multidimensionale e il progetto pesonalizzato (prospettive e strumenti per educatori e operatori dei Servizi per la Disabilità adulta), Erickson, Trento


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