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Unità di ricerca Milano Bicocca- Valle d’Aosta

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Presentazione sul tema: "Unità di ricerca Milano Bicocca- Valle d’Aosta"— Transcript della presentazione:

1 Unità di ricerca Milano Bicocca- Valle d’Aosta
Incontro progetto PRIN Skype meeting IDENTITA' DIGITALI E COMUNITA' VIRTUALI, PROFESSIONALI E FORMATIVE 23 settembre settembre 2010 Unità di ricerca Milano Bicocca- Valle d’Aosta

2 sulla partecipazione attiva alla formazione di e-learning.
Membri dell’Unità Ottavia Albanese, Stefano Castelli, Luca Vanin, Barbara De Marco, Eleonora Farina, Caterina Fiorilli, Giovanna Conenna (Università Milano Bicocca) Stefano Cacciamani (Università della Valle d’Aosta) Aggiunti dopo il : Vittore Perrucci e Alessandra Coscarelli, rispettivamente assegnista e tirocinante presso Università della Valle d’Aosta Obiettivi Rilevare le interazioni reciproche e il contributo specifico di tre variabili: -le componenti auto-regolative individuali e motivazionali individuali; -il senso di comunità tra i partecipanti; -lo stile di tutorship sulla partecipazione attiva alla formazione di e-learning.

3 Piano di lavoro Fasi Tempi
Fase uno: predisposizione degli strumenti di indagine e dell'attività on-line (primo anno) Ottobre 2008 –Settembre 2009 1.1. rassegna della letteratura e degli strumenti rilevanti;(tutti)) 1.2. confronto tra le sotto-unità di ricerca e scelta degli strumenti; 1.3. definizione degli strumenti ad hoc (questionari a domande aperte, griglie per la codifica dei dati relativi ai forum di discussione); 1.4. definizione delle caratteristiche distintive degli stili di tutorship; 1.5. costruzione dei contenuti e delle proposte per i forum di discussione; ) Ottobre- Febbraio 2009 1.6. studio pilota per la simulazione dei forum di discussione, degli stili di tutorship e per la messa a punto delle griglie di codifica degli aspetti qualitativi delle interazioni tra e-learners e e-learner/e-tutor; Marzo –Giugno 2009 1.7. analisi dei dati qualitativi ed individuazione di indici quantitativi per la descrizione dei diversi stili di tutorship e dei livelli di partecipazione attiva degli studenti ai forum di discussione (secondo le operazionalizzazioni delle variabile descritte); 1.8. rimessa a punto degli strumenti e delle griglie sulla scorta dei risultati ottenuti dallo studio pilota. Luglio –Settembre 2009

4 Senso di Comunità Per quanto riguarda lo strumento di misurazione del SdC il questionario costruito da Balboni, Cacciamani Coscarelli Perrucci si compone di 60 items ed è basato sul modello di Mc Millan e Chavis a quattro dimensioni: A) appartenenza (definita dalle sotto-dimensioni: confini, sicurezza emotiva, senso di appartenenza e identificazione, investimento personale, sistema simbolico comune); B) influenza reciproca membro-gruppo; C) integrazione e appagamento dei bisogni; D) condivisione emotiva (definita dalle sotto-dimensioni: contatti, qualità d'interazione, esperienza condivisa, condivisione di eventi salienti, investimento emotivo, effetti degli onori e delle umiliazioni, legame spirituale).

5 Senso di Comunità Per l’analisi delle caratteristiche psicometriche di validità ed attendibilità si è deciso di somministrare il Questionario con altri 4 questionari misuranti lo stesso costrutto o costrutti collegati in particolare: -Classroom Community Scale (CCS) tradotta in italiano (Rovai, 2002) -Scala Italiana del Senso di Comunità (SISC) adattata ai corsi on line (Prezza, Costantini, Chiarolanza e Di Marco, 1999) -Questionario sull’Identità sociale (Cameron, 2004) -Scala multidimensionale del sostegno sociale percepito (MSPSS) tradotta in italiano (Zimet e al., 1988) Si è deciso di organizzare la somministrazione on line in due serie somministrate ciascuna a metà campione: Serie A: questionario sul Senso di Comunità  (60 items) + Prezza (21 items) e Zimet (18 items) Serie B: questionario sul Senso di Comunità (60 items) + Rovai (20 items) e Cameron (12 items)

6 Senso di Comunità: campione potenziale
Università e corso di laurea Insegnamento Studenti partecipanti 1. Milano Bicocca: Corso di laurea in Scienze dell’Educazione 1) Corso sul metodo di studio 1 =25 2. Bologna-Cesena: Corso di Laurea in Scienze del Comportamento e delle Relazioni Sociali 2) Introduzione alla letteratura e al linguaggio scientifico 2=230 3. Roma “Sapienza” : Corso di Laurea in Psicologia 3) Pedagogia 3=120 4. Valle d’Aosta: Corsi di laurea in Psicologia Scienze della Formazione Primaria e Scienze dell’Educazione 4) Psicologia dell’Educazione-PSI 5) Psicologia dell’Educazione SFP-SED 6) Metodologia e tecnica per la ricerca quantitativa e qualitativa 4=15 5=15 6=11 Totale 416 Tab. 1 Descrizione del campione potenziale

7 Senso di Comunità: campione effettivo al 1.07.09
Università di appartenenza Studenti che hanno risposto Roma -Bologna 111 Aosta -Milano 64 Totale 175 Serie questionari Studenti che hanno risposto A 70 B 83 Totale 153 Tab 2 Scheda con i dati identitificativi Tab 3 Questionario SdC Fasi successive: Conclusione raccolta dati entro fine luglio Organizzazione dei dati nei files Excel e SPSS entro il 15 settembre Avvio delle analisi sulle caratteristiche psicometriche del questionario dal 16 settembre

8 Autoregolazione Individuazione degli strumenti di valutazione:
Qualitativi (Analisi di diari individuali sul metodo di studio) Quantitativi (Uso di questionari) predisposizione dei moduli online Diario sul metodo di studio Quanto tempo hai dedicato allo studio individuale questa settimana? (C) In quali momenti hai studiato? (C) Cosa hai fatto quando hai studiato? (A) ****************MDS************** A quali sezioni del percorso sul metodo di studio hai partecipato questa settimana? (A) Quali sezioni del percorso sul metodo di studio hai trovato utili? Perché? (A) Quali sezioni del percorso sul metodo di studio hai trovato poco utili? Perché? (A) Categorie di analisi: verifica della frequenza di riferimenti Componente cognitiva: Ripetizione, Elaborazione, Organizzazione del materiale Componente metacognitiva: Pianificazione, Monitoraggio, Autovalutazione Componente motivazionale: Autoefficacia, Riflessione sugli obiettivi di studio, Motivazione intrinseca e interesse, Gestione delle emozioni Componente comportamentale o ambientale Organizzazione dello spazio online, Gestione del tempo, Riflessioni sulle caratteristiche dello strumento

9 Autoregolazione: Questionari
Questionario sulle strategie e le motivazioni allo studio (MSLQ, Pintrich, 1999; Trad. it) Scale motivazionali: Valore/utilità (obiettivi di studio, attribuzione di valore al compito) Aspettative (controllo delle credenze, autoefficacia) Affetti (ansia) Scale sulle strategie di apprendimento Strategie cognitive e metacognitive (ripetizione, elaborazione, organizzazione, pensiero critico, autoregolazione metacognitiva) Strategie di gestione delle risorse (tempo e ambiente di studio, regolazione dello sforzo, apprendimento dai pari, richiesta di aiuto ) Questionario autovalutativo delle emozioni legate allo studio (QAES, Mega, Moè, Pazzaglia, Rizzato, De Beni, 2007) Frequenza di vissuti emotivi: Positivi Negativi (20 emozioni) Contesti: Se stesso Rendimento scolastico Quando studia

10 Attività MdS: studio pilota
Avvio del progetto pilota MdS: Periodo: 29 aprile – 7 luglio Partecipanti: 26 studenti (matricole) Piattaforma docebo, Offerta Formativa: moduli tematici della durata di due settimane, per ciascun modulo 1 o più materiali teorici, 1 o più materiali per esercitazioni, 1 o più forum di discussione Somministrazione in ingresso dei questionari a tutti i partecipanti + somministrazione nella fase finale del questionario sul senso di comunità

11 Evidenze empiriche preliminari
Frequente utilizzo dei materiali a disposizione, in particolare di quelli finalizzati alle esercitazioni Scarso utilizzo dei forum di discussione (DA SUPPORTARE NEL PROGETTO EFFETTIVO) Fasi successive: Analisi delle correlazioni tra gli indici dei tre questionari Analisi sistematica dei punti di forza e degli aspetti da migliorare del percorso MdS (interviste agli studenti)

12 Stili di Tutoring PRECEDENTE PRIN: Analisi interazione Tutor/studente
Frequenze e Dispersione interventi del tutor OBIETTIVO PRIN (MILANO BICOCCA – PSICOLOGIA): Analisi interazione Tutor/Tutor Processo di formazione e Clima tra Tutor Effetti sull’interazione tra Tutor e Studenti e sulla partecipazione

13 Piano di lavoro

14 1. Analisi interazione Tutor/Tutor
Contesto: Stanze riservate alla formazione e all’interazione tra Tutor (circa 2400 messaggi) Periodo: Dall’a.a ad oggi Tipologia di analisi: Analisi quantitativa (frequenze, percentuali, dispersione, ecc.) Social Network Analysis

15 2. Processo Formativo e Clima
Analogo per tutti gli anni, con poche variazioni poco rilevanti. Analisi della partecipazione durante il training: tempi, contributi, scambi con tutor, ecc. Clima: Risultati SNA  leader, centralità, densità e indicatori della qualità della rete dei tutor

16 3. Effetti sull’interazione Tutor-Studenti
Profili di Tutor: Catalogazione per contenuto, relazione, compito, informazione, ecc. Relazione con Partecipazione studenti (tipologia di contributo  partecipazione) Possibile applicazione ad altri contesti

17 Sviluppo del lavoro dell’Unità di ricerca
Fase due: realizzazione dell'attività formativa on-line (primo e secondo anno) Ottobre 2009 - Dicembre 2009 2.1. avvio della formazione tradizionale con il docente presente in aula; 2.2. invito degli studenti alla partecipazione al progetto somministrando gli strumenti self-report; 2.3. individuazione delle modalità di costituzione e di inclusione nei forum di discussione; 2.4. presentazione degli e-tutors agli studenti, costituzione dei gruppi di discussione on-line ed assegnazione dell'e-tutor; 2.5. apertura dei forum di discussione e implementazione dei disegno di ricerca; 2.6. monitoraggio delle attività on-line ed eventuali aggiustamenti del piano implementato. Fase tre: analisi dei dati, verifica dei risultati e pubblicazione (secondo anno) Gennaio 2010 -Settembre 2010 3.1. chiusura della formazione on-line ed espletamento dell'esame di profitto; 3.2. ri-somministrazione dei questionari self-report; 3.3. raccolta e predisposizione per le analisi qualitative e quantitative dei dati relativi ai forum di discussione (impiego del software Tlab per gli aspetti qualitativi delle discussioni); 3.4. raccolta delle informazioni relative alle prestazioni finali degli studenti (voto conseguito nella prova finale); 3.5. scoring dei dati relativi ai questionari; 3.6. costruzione del file dati e del modello di analisi per la verifica del disegno di ricerca; 3.7. analisi dei dati con riferimento alle interazioni reciproche tra le variabili di disegno e alle relazioni specifiche con la variabile dipendente studiata (partecipazione attiva degli studenti ai forum di discussione; livello di inclusione; performance ottenuta nell'esame di profitto) (impiego del software LISREL 8.3); 3.8. confronto tra le sotto-unità di ricerca ed individuazione di un modello di spiegazione degli effetti reciproci delle variabili; 3.9. avvio della procedura di elaborazione e scrittura di un report finale (pubblicazione scientifica).


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