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Lo sviluppo della competenza pragmatica nella didattica delle lingue Daniela Zorzi SSLiMIT - Università di Bologna.

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Presentazione sul tema: "Lo sviluppo della competenza pragmatica nella didattica delle lingue Daniela Zorzi SSLiMIT - Università di Bologna."— Transcript della presentazione:

1 Lo sviluppo della competenza pragmatica nella didattica delle lingue Daniela Zorzi SSLiMIT - Università di Bologna

2 competenza comunicativa  Competenza organizzativa (grammaticale e testuale)  Competenza pragmatica (sociolinguistica e illocutiva) (Bachman 1990)

3 Prospettive della pragmatica Atti linguistici Come il significato è comunicato dai parlanti e interpretato dagli ascoltatori. Mettono a fuoco il significato inteso, gli assunti e le azioni prodotte quando si parla Sequenze discorsive/conversazionali Come il significato è co-costruito dai partecipanti all’interazione

4 Esempio Al termine di Via col Vento 1) A: è sempre un bel filmone! 2) B: è un capolavoro! A: è sempre un bel filmone!

5 Prospettive didattiche Basate su Atti linguistici Basate Analisi della Conversazione

6 Tipi di Attività Finalizzate allo sviluppo della consapevolezza sociopragmatica e pragmalinguistica Finalizzate a offrire occasioni per la pratica comunicativa

7 Compiti didattici basati su Atti linguistici Discourse Completion Task (DCT) mira a elicitare un comportamento discorsivo adeguato al contesto Discourse Rating Task (DRT) mira a rendere consapevoli gli studenti della forza degli enunciati e delle sfumature di significato

8 Costruzione di DCT e di DRT Esplicitazione e variazione di:  Fattori connessi al contenuto (quale azione sociale intendo compiere: richiedere, rimproverare, lamentarmi ecc.)  Fattori connessi alla relazione fra i partecipanti (familiarità, distanza sociale, potere)

9 Discourse Completion Task (DCT) fasi 1.Esposizione dello studente a una pluralità di scenari in L1 e in L2 2.Riflessione sulle variabili in gioco (potere/solidarietà; distanza sociale; gravità della situazione; ecc.) 3.Riflessione sulle forme linguistiche adeguate allo scenario. 4.Occasioni di produzione

10 Discourse Completion Task (DCT) Giustificarsi Che cosa direste in questa situazione? Per la seconda volta consecutiva ti sei dimenticato di un appuntamento con un amico. Alla sera ti telefona e dice:“Ti ho aspettato mezz’ora. Che cos’è successo?” Tu ……………………………………………………………………………………………

11 Discourse Completion Task (DCT) Rispondere a un complimento Avete invitato alcuni amici per una cena improvvisata. Alla fine della serata, uno di loro dice: “E’ stata una serata piacevolissima”. Che cosa potete rispondere? 1.……………………. 2.……………………… 3.………………………. 4. ………………………

12 Discourse Rating Task (DRT) Grado di assertività Attribuite un punteggio da 0 a 6 sul grado di assertività degli enunciati. 0= non assertivo 6= assertivo Responsabile ufficio/tirocinante. Odore di fumo in ufficio. R.: posso parlarti un momento? T.:Certo, dimmi 1.Sarebbe meglio che tu fumassi in terrazza. 2.Ricordati che qui non è permesso. Per favore vai fuori a fumare. 3.Quante volte devo dirti che qui è proibito fumare? ………

13 Problemi relativi a DCT e DRT Reperire Selezionare Graduare le forme a cui esporre lo studente Materiali didattici -> parlanti nativi-> corpora

14 Didattica e prospettiva discorsiva conversazionale Atti linguistici Struttura conversazionale Implicatura conversazionale Gestione dell’interazione Organizzazione tematica del discorso

15 Gestione dell’interazione Ad esempio: Aperture e chiusure degli incontri Segnalare interesse Esprimere solidarietà e attenzione Introdurre e chiudere un argomento Mostrare cortesia/distacco/ coinvolgimento

16 Interazione verbale Finalizzata alla costruzione di rapporti sociali coproduzione (e non scambio) di significati fra i partecipanti (An. della conversazione) attività cooperativa (Grice) attività relazionale –‘ gioco di faccia’ (Goffman) –soggetta a una ‘logica della cortesia’ (R. Lakoff, Leech )

17 Regolarità discorsive (1) Indipendenti dal tipo di discorso –alternanza dei turni di parola –coppie adiacente (saluti/saluti; domanda/risposta) –preferenza (maggior lavoro discorsivo per le situazioni negative) –correzioni

18 Regolarità discorsive (2) Dipendenti dal tipo di discorso Identificate attraverso il confronto con la conversazione comune –caratteristiche del discorso dialogico (ad es. specificità dell’alternanza dei turni in tribunale o nelle interazione in classe; barzellette) –caratteristiche del discorso ‘prevalentemente’ monologico (ad es. struttura complessiva di lezioni ex-cathedra, conferenze, comizi, prediche )

19 Aree di applicazione all’insegnamento delle lingue (auto) formazione insegnanti –riflettere sui meccanismi della comunicazione interpersonale –analizzare l’interazione in classe attività didattiche in classe

20 (auto) formazione insegnanti (1) strumenti per riflettere sui meccanismi della comunicazione interpersonale in termini di educazione linguistica in senso lato, a livello –intralinguistico –cross-culturale –interculturale

21 (auto) formazione insegnanti (2) analizzare l’interazione in classe –il parlato dell’insegnante (in particolare le domande, le spiegazioni, il feedback e le correzioni) –il parlato degli studenti (risposte, domande, introduzione di nuovi argomenti) per vedere in che modo le diverse impostazioni didattiche portano a diverse attività verbali da parte degli studenti.

22 Attività didattiche in classe attenzione didattica agli aspetti linguistici che regolano l’interazione verbale attività contrastiva inter e cross-culturale

23 Livello di gestione dei contenuti (1) Attività per –introdurre un argomento e adeguarsi a quello proposto dal parlante –attivare regole di interpretazione (ad es. riformulare il discorso dell'interlocutore per manifestare la propria in/comprensione)

24 Livello di gestione dei contenuti (2) coordinare gli scopi del discorso (lamentarsi per avere conforto; per avere soluzioni; per chiarirsi le idee ecc) riparare i punti problematici del discorso (incomprensioni, interpretazioni errate degli scopi del parlante ecc.)

25 Comportamenti trasversali da esercitare (1) annunciare o indicare il proprio scopo all'inizio indicare di aver capito verificare se l'altro ha capito chiedere all'altro informazioni, chiarimenti, precisazioni chiedere l'opinione dell'altro rispondere a richieste di chiarimenti

26 Comportamenti trasversali da esercitare (2) cercare un terreno comune (argomenti e punti di vista) adattarsi ai punti suggeriti dall'interlocutore riassumere per chiarire significati e intenzioni indicare incertezza chiedere chiarimenti esprimere accordo /apprezzamento / riserva

27 Materiali e progetti Spagnolo http://www.carla.umn.edu/speechacts/sp_pragma tics/home.html Inglese http://exchanges.state.gov/education/engteaching /pragmatics.htm


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