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Corso di Aggiornamento CIRCOLO DIDATTICO FRATELLI CERVI MACERATA

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Presentazione sul tema: "Corso di Aggiornamento CIRCOLO DIDATTICO FRATELLI CERVI MACERATA"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Aggiornamento CIRCOLO DIDATTICO FRATELLI CERVI MACERATA
La Facilitazione dell’apprendimento Maria Adelaide Sanna

2 Il problema Gli alunni sordi, pur non avendo ritardi mentali, non conseguono gli stessi risultati degli udenti.

3 L’alunno sordo a scuola
Apprendimento e Integrazione

4 Difficoltà nell’area socio-affettiva
L’alunno sordo è isolato nella classe non fa i compiti non porta il materiale occorrente ha atteggiamenti aggressivi e di rifiuto nei confronti dei compagni e dei docenti dice di aver capito anche quando non è vero è distratto

5 Quindi… Gli studenti sordi possiedono le capacità, ma per comunicare è necessario poter udire e parlare. Come si possono aiutare? .

6 I SEGNI A SCUOLA CONSENTONO
di seguire i ritmi della classe di accedere ai contenuti senza riduzioni di accedere ai libri di testo, affiancandoli ma non sostituendoli con schemi, mappe.. di ampliare il lessico appoggiando il significato delle parole nuove sui segni conosciuti di rafforzare le strutture morfosintattiche con il confronto italiano/LIS una verifica immediata e costante della comprensione da parte del docente

7 È importante ricordare che…
La L.I.S. è un mezzo idoneo, ma l’accesso alle fonti di informazione e di formazione culturale richiede anche la conoscenza della lingua parlata e scritta nel paese di appartenenza.

8 E quindi l’obiettivo finale per tutti i sordi è…
AUTONOMIA di accesso ai contenuti culturali di pensiero (pensiero critico) di comunicazione in L1 e in L2

9 Il raggiungimento dell’obiettivo richiede la conoscenza e l’applicazione di strategie (strategia: ricorso motivato e ragionato a mezzi idonei al raggiungimento di un obiettivo) e tecniche didattiche specifiche (tecnica: complesso di regole e procedimenti basati su conoscenze scientifiche).

10 Accesso ai contenuti culturali
STRATEGIA: passaggio graduale dalla comprensione mediata all’approccio autonomo (dalla rielaborazione del testo originale con brevi incursioni nel documento alla lettura integrale di esso con interventi sempre più limitati di chiarimento e integrazione della comunicazione)

11 Prima fase: studente sordo > MEDIAZIONE > testo rielaborato
TECNICHE: Sintesi introduttiva Spiegazione globale del testo (L.I.S.) Sostituzione del testo originale con schemi, diagrammi di flusso, tavole sinottiche, utilizzando costruzioni sintattiche di tipo prevalentemente paratattico e una terminologia semplice, nel rispetto della qualità dei contenuti. Ampliamento del lessico mediante glossari (uno max due termini nuovi per ogni segmento di U.A., da riutilizzare in più contesti nei giorni successivi) Inserimento, nel prodotto rielaborato, di almeno un concetto da acquisire direttamente sul testo (con indicazione delle coordinate e la dicitura vedi testo)

12 Spiegazione globale del testo (L.I.S.)
Seconda fase: studente sordo > FACILITAZIONE E INTEGRAZIONE > testo originale TECNICHE: Sintesi introduttiva Spiegazione globale del testo (L.I.S.) Sottolineatura ed estrapolazione a margine delle idee-chiave Divisione in sequenze Sostituzione dei vocaboli sconosciuti con sinonimi o spiegazione annotata a margine Schematizzazione di contenuti complessi con indicazione esatta della parte di testo sostituita

13 Terza fase: studente sordo >facilitazione del linguaggio> testo originale
TECNICHE: Sintesi introduttiva Spiegazione globale del testo Sottolineatura dei vocaboli sconosciuti e spiegazione orale del loro significato e/o dei significati possibili Sintesi (essenziale) finale dei contenuti da apprendere

14 REGOLE FONDAMENTALI (valide per tutte e tre le fasi):
Gli studenti sordi devono sempre disporre dei libri di testo (evitare di trasmettere o avallare l’idea che possano farne a meno) A qualsiasi livello di comprensione del testo scritto, va incoraggiato un approccio, anche se minimo, al documento originale (in qualsiasi schema, riassunto, tavola…..deve essere presente un riferimento con relative coordinate) Nella verifica dell’apprendimento deve essere compreso il riferimento al testo, anche solo rispetto al segmento affrontato direttamente Schemi, diagrammi, tavole sinottiche, cd devono essere raccolti e conservati a parte, distinti per disciplina, e portati a scuola insieme al libro di testo della disciplina Dunque rigore e ordine

15 L’assistente alla comunicazione
L’assistente alla comunicazione è l’operatore di elezione nella fase di introduzione e di spiegazione globale del testo (la trasmissione integrale dei contenuti evita che concetti complessi e problematici vengano eliminati per difficoltà di trasmissione, con conseguente banalizzazione del pensiero e penalizzazione delle capacità critiche) La scelta dei percorsi didattici e dei contenuti è frutto della collaborazione del docente della disciplina con il docente specializzato (il programma è lo strumento per raggiungere gli obiettivi e può, pertanto, flettersi a seconda delle caratteristiche della classe)

16 Sinergia Le strategie e le tecniche sono patrimonio professionale del docente specializzato, che ha, però, una sua formazione disciplinare: qualunque percorso alternativo che coinvolga i contenuti proposti va concordato con il docente della disciplina La verifica dell’apprendimento è frutto della collaborazione dei due docenti (il docente specializzato dovrebbe proporre le modalità di somministrazione).

17 La situazione “ideale” nell’istruzione degli studenti sordi
La situazione didattica “ideale” prevede: la collaborazione del docente della disciplina e del docente specializzato nell’ideazione e nella strutturazione del percorso di apprendimento; l’intervento dell’assistente alla comunicazione nella presentazione del percorso agli studenti sordi.

18 I RUOLI E LE COMPETENZE Il docente curricolare si occupa dei contenuti da proporre; Il docente specializzato si occupa della metodologia; L’assistente alla comunicazione si occupa della trasmissione dei contenuti proposti dal docente curricolare secondo la metodologia indicata dal docente specializzato.

19 FASI DEL LAVORO: Fase 1 Il docente della disciplina seleziona in anticipo il testo da proporre alla classe, sottoponendolo, poi, al docente specializzato. Il docente specializzato esamina il testo e ne individua le possibili difficoltà di comprensione da parte dello studente sordo.

20 Fase 2 Il docente specializzato concorda con il docente della disciplina le strategie e le tecniche da adottare per rendere più agevole la comprensione e la successiva rielaborazione da parte degli studenti sordi. Esempi di tecniche adottate nel lavoro quotidiano: sintesi, sequenze, diagrammi di flusso, mappe concettuali, schemi, grafici riportati su lucidi da proiettare in aula; uso di power point per la presentazione dei contenuti; presentazione dei contenuti sotto forma di ipertesti…

21 Fase 3 Il docente curriculare fornisce al docente specializzato le indicazioni disciplinari necessarie Il docente specializzato realizza il percorso concordato (lucido, power point…) Anche il docente curriculare può preparare il percorso concordato

22 Fase 4 Il testo viene presentato all’intera classe, con l’ausilio degli strumenti prescelti (lavagna luminosa, computer…), a integrazione della presentazione orale da parte del docente della disciplina. In questa fase è di fondamentale importanza l’intervento dell’assistente alla comunicazione che si occupa di trasmettere all’alunno sordo i contenuti visualizzati, integrandoli con quelli che il docente della disciplina va esponendo.

23 Funzione dell’assistente alla comunicazione
Oltre a trasmettere i contenuti all’alunno sordo, l’assistente alla comunicazione interviene nelle dinamiche relazionali del gruppo classe: è un efficace elemento di verifica dell’apprendimento di tutta la classe. Ha un punto di vista privilegiato, svolge una funzione preziosa.

24 Il gruppo classe L’allievo in difficoltà non può essere percepito come soggetto separato, ma deve essere inserito nel progetto unitario elaborato per la classe. Teorizzazione e pratica dell’insegnamento si congiungono in un obiettivo di mediazione tra le esigenze individuali del soggetto e il programma didattico rivolto a tutti gli alunni. L’inserimento del sordo anche grave o profondo nella scuola non ha solo lo scopo della socializzazione, ma è un processo di estensione all’alunno in difficoltà di una finalità omogenea di apprendimento che riguarda tutta la progettazione didattica.

25 Progetto educativo Delineare la situazione di partenza
Dichiarare gli obiettivi trasversali Delineare gli obiettivi delle discipline Individuare metodi e strumenti efficaci Coinvolgere lo studente nella programmazione Coinvolgere i genitori nella programmazione

26 Obiettivi delle discipline
Si possono individuare obiettivi minimi e obiettivi massimi Gli obiettivi sono irrinunciabili e comuni a quelli della classe Si possono modificare metodi, strumenti e percorso didattico Mai abbandonare i libri di testo L’accesso ai testi deve essere facilitato con vari strumenti Nel percorso scolastico l’alunno sordo userà il testo, quindi bisogna iniziare subito e non rinunciare!

27 Le risorse professionali
Le figure di appoggio sono una ricchezza di tutto il gruppo classe: interagiscono, monitorano le dinamiche relazionali, costituiscono col docente una sinergia, dunque un’opportunità preziosa per tutti. Quindi mai sterile contrapposizione, ma positiva collaborazione. Consapevolezza che le figure professionali che lavorano col sordo danno un contributo positivo a tutto il gruppo (es. lavori di gruppo, supporto agli stranieri presenti in classe).

28 Risorse tecnologiche Computer, proiettore, lavagna luminosa, LIM
Biblioteca multimediale Queste risorse rendono più chiaro ed efficace il lavoro didattico Danno la possibilità di arricchire i contenuti con immagini Rendono gli studenti partecipi e propositivi Facilitano l’apprendimento di tutti

29 Integrazione degli studenti sordi nella comunità scolastica
Progetti di Istituto I sordi fanno parte della comunità Partecipano a tutte le iniziative scelte dal gruppo classe La partecipazione dello studente sordo deve essere preparata da una serie di informazioni che facilitano la comprensione dell’evento (chi viene, di cosa si parla, perché la scuola ha preso l’iniziativa ecc.) Come gli altri studenti i sordi devono sentirsi protagonisti dell’attività educativa

30 Integrazione degli studenti sordi nella comunità scolastica
Visite a musei, mostre, gite e viaggi di istruzione, gare sportive, progetti di Istituto, interventi di esperti su temi di attualità, assemblea di Istituto ecc. Ogni evento si deve svolgere con un assistente alla comunicazione che in LIS segue tutto quello che viene detto La partecipazione va incoraggiata e supportata E’ importante la verifica dell’apprendimento del senso dell’evento e la valutazione dell’alunno in termini di interesse e curiosità

31 La facilitazione dell’apprendimento Le strategie didattiche
Studiare la Storia La facilitazione dell’apprendimento Le strategie didattiche

32 Obiettivi dello studio della STORIA
Acquisire conoscenze Capire i fenomeni del passato Collocarli nello spazio e nel tempo Comprendere la realtà attuale Utilizzare un lessico specifico La storia e le altre discipline

33 Strumenti Libro di testo Mappe concettuali Diagrammi di flusso
Classificazione dei dati La linea del tempo Power Point

34 Strumenti Carte geografiche Carte topografiche
Visite a musei o siti storici (il territorio è una miniera!) Audiovisivi (documentari, testimonianze ecc.) Navigare su Internet (senza affogare!)

35 Metodologia Una storia plurale ma unitaria
La storia dell’uomo (le nostre radici) La storia degli uomini (non eurocentrica ma globale) Nuclei tematici (tenendo presenti gli interessi degli studenti) Le varie letture di un fenomeno (il punto di vista) La ricerca storica GLOSSARIO apprendimento di linguaggio specifico

36 Verifiche Verifiche in itinere (durante la lezione): verifica costante dell’apprendimento, con brevi domande di controllo (vero/falso). Verifiche sommative (alla fine di un’unità didattica): Tipologia varia (Vero/falso, quiz, riordino di eventi, domande aperte, relazioni ecc.) Giocare con il tempo (l’incubo delle date!)

37 Un fenomeno storico Chi? Che cosa? Dove? Quando? Perché? CAUSE EFFETTI

38 Ieri Oggi Un fenomeno si può studiare anche partendo dal quotidiano.
Es. lo sport, i gladiatori, la scuola, la casa, gli schiavi (antichi e moderni), la moda, la donna, il matrimonio, i soldati, la città, lo sport, i viaggi, le mode, i terremoti, i vulcani ecc.

39 Un esempio di Unità didattica di Storia
L’Europa alla scoperta e alla conquista del Mondo

40 Collocare nel tempo Seconda metà del 1400 ( ) Secolo XV Disegnare la linea del tempo con i punti cronologici che interessano

41 La linea del tempo 1000 1450 1492

42 Collocare nello spazio

43 Navigatori europei ricercano la via delle Indie
L’Europa ha bisogno di spezie e di oro Oro e spezie costano molto perché arrivano da lontano (Africa e India) Caravelle e nuovi strumenti per la navigazione I Portoghesi trovano per primi la via per le Indie

44 Il desiderio di diffondere il Vangelo
Ha bisogno di ORO per battere monete Ha bisogno di SPEZIE per medicinali e per conservare alimenti Perché l’Europa cerca la via delle Indie? Nuovi strumenti nautici rendono la navigazione più facile CARAVELLE BUSSOLA ASTROLABIO CARTE NAUTICHE

45 L’Europa ha bisogno di spezie e di oro
L’oro serviva per battere (fare) monete Le spezie (pepe, cannella, chiodo di garofano, noce moscata) servivano per fare medicinali e per conservare il cibo (non esistevano frigoriferi)

46 Oro e spezie costano cari
L’oro veniva dall’Africa Le spezie dall’India Passaggi delle merci: gli arabi e i musulmani portavano le merci fino al mar Mediterraneo, poi le navi veneziane e genovesi le distribuivano nei paesi europei Questi passaggi rendono molto costose le merci

47 Caravelle e nuovi strumenti per le spedizioni oceaniche
La caravella costruita dai portoghesi (1430) La bussola (indica il nord) L’astrolabio (indica la latitudine) Carte nautiche sempre più esatte

48 I Portoghesi trovano per primi la via delle Indie
Bartolomeo Diaz e Vasco de Gama navigano lungo le coste dell’Africa superano il Capo di Buona Speranza, risalgono lungo le coste e arrivano a Calcutta in India

49 GLOSSARIO Spezie Sostanze naturali di vario tipo, di origine vegetale, usato un tempo in farmacia e ancora oggi per insaporire gli alimenti: pepe, cannella, noce moscata Astrolabio Antico strumento che misurava l'altezza apparente degli astri sull'orizzonte e serviva a trovare la latitudine Bussola È lo strumento fondamentale per la navigazione. È costituita da un elemento sensibile, posto su un piano orizzontale, mobile e con la possibilità di ruotare intorno ad un asse verticale La sua invenzione o almeno il suo perfezionamento viene attribuito al marinaio amalfitano Flavio Gioia (sec. XIII). Caravella Agile e veloce nave a vela usata da spagnoli e portoghesi nei secc. XV-XVI

50 Verifica Oro e spezie costavano molto perché il commercio passava tra molti mercanti (V – F) Le spezie oggi non si usano più (V – F) La caravella era ☐ una grande nave ☐ un’imbarcazione piccola e veloce ☐ un contenitore di merci 4 . Diffondere il Vangelo significa ☐ convertire le popolazioni al cristianesimo ☐ andare a vendere i libri della chiesa ☐ disperdere la parola di Cristo

51 La scoperta dell’America 1492 inizia l’età Moderna
Il progetto di Colombo: navigare verso occidente per raggiungere l’oriente Colombo ottiene l’aiuto della regina spagnola Isabella di Castiglia Il viaggio è rischioso e difficile Colombo sbarca in America ma crede di essere in India Dopo il trionfo arrivano amarezze e delusioni

52 Colombo aveva 2 convinzioni:
Il progetto di Colombo: navigare verso occidente per raggiungere l’oriente Colombo aveva 2 convinzioni: La terra è rotonda (giusto) La distanza dalla Spagna al Giappone è di 3000 miglia (sbagliato sono miglia)

53 Colombo ottiene l’aiuto della regina Isabella di Castiglia (Spagna)
La regina Isabella dà a Colombo 3 caravelle e 90 uomini per realizzare il suo progetto

54 Il viaggio è rischioso e difficile
Il 3 agosto 1492 Colombo parte da Palos con lettere da consegnare e casse di perline e specchietti per fare scambi di merce Nessuno aveva mai fatto un’impresa simile Aveva poca acqua e poco cibo I marinai volevano tornare indietro

55 Colombo sbarca in America ma crede sia l’India
12 ottobre 1492 Colombo sbarca in una piccola isola che crede l’India e chiama indios gli abitanti (nome rimasto ai nativi dell’America latina) Colombo chiama l’isola San Salvador (la salvezza!) oggi è un’isola delle Bahamas

56 Il viaggio di Colombo da Palos a S. Salvador

57 Dopo il trionfo arrivano amarezze e delusioni
Dopo il primo viaggio Colombo ebbe grandi onori Ma dopo gli altri viaggi i re di Spagna furono delusi della merce che portava (poco oro) Non c’erano le ricchezze e i mercanti dell’Asia ma capanne e indigeni poveri Colombo fu accusato di non saper sfruttare la scoperta, morì povero e dimenticato da tutti nel 1506

58 L’America prende il nome di Amerigo Vespucci
Un altro navigatore Amerigo Vespucci capì che la nuova terra era un altro continente e non era l’Asia Questa scoperta cambiò la vita degli europei: nuove abitudini alimentari (cibo) e nuove malattie

59 Nuovi alimenti Mais Patata Cioccolata Caffè Canna da zucchero Tabacco
Anas

60 Gli europei portano in America
Animali da allevamento: buoi, pecore, polli, maiali e cavalli (Il tacchino era invece americano) Malattie contagiose: il vaiolo, il tifo, il morbillo, l’influenza

61 GLOSSARIO Indios è il nome di tutti i popoli indigeni che vivevano in America centrale e America del sud prima della conquista degli europei. Il loro sterminio rappresenta uno dei più gravi genocidi della storia dell'umanità, tanto che oggi sono una minoranza nel continente americano.

62 Verifica Colombo pensava che la terra fosse rotonda (V – F)
Colombo arrivò in America nel (sottolinea) 1430 – 1492 – 1592 Il viaggio di Colombo fu ☐ lungo e molto faticoso ☐ facile e senza pericoli ☐ facile anche se faticoso 4. Colombo pensava ☐ di essere arrivato in una nuova terra ☐ di essere arrivato in America ☐ di essere arrivato in India 5. Il nome AMERICA deriva ☐ da Cristoforo Colombo ☐ dalla regina di Spagna ☐ da Amerigo Vespucci

63 Le civiltà precolombiane (prima di Colombo)
MAYA nella penisola dello Yucatan Costruivano grandi templi e piramidi a gradoni Conoscevano la scrittura e la numerazione Erano agricoltori e mercanti

64 Le civiltà precolombiane (prima di Colombo)
ATZECHI nel Messico Popolo di guerrieri, costringevano i vinti a pagare forti contributi Facevano sacrifici umani alle divinità

65 Le civiltà precolombiane (prima di Colombo)
INCAS nell’America del sud (regione delle Ande) La capitale era Cuzco Costruirono molte strade e usavano il lama come animale da carico Non conoscevano la scrittura

66 Distruzione delle civiltà precolombiane
I conquistatori europei volevano arricchirsi e sfruttare le risorse degli indios Cortés fu il primo a impadronirsi dei territori, massacrò un gran numero di uomini e uccise l’ultimo re azteco Con la conquista degli europei le civiltà degli Indios furono distrutte, le opere d’arte in oro e argento fuse e portate in Europa Libri di valore e documenti furono bruciati

67 Cause della sconfitta dei popoli amerindi (indios)
Atteggiamento ingenuo e arrendevole dei popoli Malcontento delle popolazioni sottomesse dagli Atzechi Speravano di liberarsi aiutando gli Spagnoli Superiorità degli armamenti spagnoli: Cavalli, imbarcazioni, armi da fuoco, armature, cannoni

68 GLOSSARIO Genocidio Metodico sterminio (distruzione) di un intero gruppo etnico o religioso Genocidi nella storia Ottimi spunti di approfondimento, tenendo conto degli interessi e delle conoscenze degli studenti Si può inserire l’oggi

69 Segna con una crocetta sulla tabella le caratteristiche delle varie civiltà
MAYA ATZECHI INCA Il loro impero si estendeva sulle Ande Offrivano agli dei sacrifici umani Avevano addomesticato il lama Conoscevano la scrittura Costruivano piramidi per gli dei Avevano un’estesa rete stradale Costringevano i vinti a pagare forti contributi Non conoscevano la scrittura

70 VERIFICA FINALE Relazioni d’intergruppo (orali, scritte e multimediali) Lettura e analisi di una foto o immagine (elaborato di righe) Questionari a risposta aperta o multipla o vero/falso

71 Bilancio sull’unità didattica
Dopo la consegna dei risultati delle verifiche, organizzare percorsi di recupero (per chi non ha capito tutto) e di sviluppo per gli interessati all’approfondimento.

72 Laboratorio: lavoro di gruppo ora tocca a voi!
Scelta di alcuni testi. Realizzazione su lucido di una presentazione facilitata dell’argomento trattato. Creazione di in glossario Preparazione di domande per la verifica dell’apprendimento.  Buon lavoro 


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