La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

2003. Sorveglianza epidemiologica della sindrome del tunnel carpale

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "2003. Sorveglianza epidemiologica della sindrome del tunnel carpale"— Transcript della presentazione:

1 2003. Sorveglianza epidemiologica della sindrome del tunnel carpale
Il progetto MODS Concluso lo studio pilota multicentrico caso-controllo di popolazione. Casi di STC selezionati dalle SDO (cod. ICD IX 354). Questionario standardizzato Avviato lo studio multicentrico caso-controllo con casi selezionati dalle SDO

2 Che cosa: malattie professionali e lavoro-correlate
La sorveglianza delle malattie professionali e lavoro-correlate. Gestione flussi informativi e recupero delle malattie sottonotificate Argomenti proposti Che cosa: malattie professionali e lavoro-correlate Come, quando, dove, perchè: esperienze di sorveglianza Esperienze realizzate dal Servizio PSAL di Brescia

3 Malattie muscolo-scheletriche arti superiori
LA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLE MALATTIE DA LAVORO IN PROVINCIA DI BRESCIA: ESPERIENZE Tumori professionali A frazione eziologica professionale medio-alta: mesoteliomi e tumori naso-sinusali A frazione eziologica medio-bassa: tumori polmonari Malattie muscolo-scheletriche arti superiori Razionale: recupero di patologie sotto-notificate Alla ricerca dei tumori professionali perduti, a partire dai t. sentinella Alla ricerca di patologie molto frequenti e prevenibili

4 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEI TUMORI PROFESSIONALI E LAVORO-CORRELATI (1)
MOTIVAZIONI Documentare gli effetti dell’esposizione a cancerogeni, anche individuando fonti di rischio ignote Introdurre ulteriori misure preventive e valutare l’efficacia di quelle già adottate Rimediare alla persistente sottonotifica dei tumori professionali, malgrado i previgenti obblighi e la previsione normativa di cui all’art. 71 DLgs 626/’94 Agevolare il riconoscimento dell’origine professionale di alcuni tumori maligni PRESUPPOSTI Sorveglianza epidemiologica non disgiunta da interventi di prevenzione Tendenziale omogeneità nel recupero di casi di tumore da lavoro: per tipo di tumore per fonte della diagnosi

5 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEI TUMORI PROFESSIONALI E LAVORO-CORRELATI (2)
TUMORI DI INTERESSE POTENZIALE PER LA SORVEGLIANZA A frazione eziologica professionale medio-alta Mesoteliomi maligni (40-90%) Neoplasie naso-sinusali (25-50%) Angiosarcomi epatici (70-90%) A frazione eziologica professionale medio-bassa Neoplasie polmonari (15-25%) Neoplasie vescicali (10-20%) Neoplasie app.emolinfopoietico (?) Neoplasie della laringe (?) Neoplasie della cute (?)

6 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEI TUMORI PROFESSIONALI E LAVORO-CORRELATI (3)
NECESSITÀ PER LA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA Valutazione di fattibilità e connessi aspetti etici Metodologie standardizzate per il recupero dei casi Standardizzazione degli strumenti per la raccolta dati e protocolli tecnici per la valutazione del nesso di causa Protocolli operativi per gli adempimenti medico-legali OUTPUT DELLA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA Adempimenti medico-legali, misure di prevenzione e protezione Attività di approfondimento e ricerca Notifica allo ISPESL dei casi valutati (art. 71 DLgs 6267’94)

7 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA PER TIPOLOGIA DI TUMORE
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEI TUMORI PROFESSIONALI E LAVORO-CORRELATI. L’ESPERIENZA DELLA ASL DI BRESCIA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA PER TIPOLOGIA DI TUMORE Mesoteliomi maligni: registro provinciale su base di popolazione dal casi raccolti dal 1978 al 2004 Neoplasie naso-sinusali: registro provinciale su base di popolazione dal casi raccolti dal 1980 al 2004 Neoplasie polmonari: raccolta non sistematica da fonti ospedaliere e da MMG. (Nell’ospedale civile di Brescia: raccolta concordata con UOOML) SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA PER TIPOLOGIA DI RISCHIO realizzate indagini di morbilità e mortalità in alcune industrie a rischio cancerogeno pregresso ed attuale: elettrodi in grafite con pece, refrattari in dolomite con pece, cemento-amianto, Pcb, gomma

8 Progetto OCCAM nella realtà di Brescia
2005. Nell’ambito del PAL Tumori metallurgia applicato il metodo OCCAM. 2005. Sperimentato su tumori vescicali e leucemie in campione casuale di casi da SDO , appartenenti ai settori metalmeccanico, chimico, legno, tessile, calzature: risultati sostanzialmente negativi 2006. Successiva selezione dai casi dalle SDO di tumori polmonari del settore siderurgico/metallurgico (circa 60 totali) dei casi (circa 20) con storie lavorative trascorse nelle 33 imprese coinvolte nel pal tumori, per indagini di sospetto tumore professionale

9 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA PER TIPOLOGIA DI RISCHIO (1)
Un esempio: studio di morbilità e mortalità per pneumoconiosi e per tumore maligno in una coorte di lavoratori esposti a silice cristallina (basse dosi) e idrocarburi policiclici aromatici.

10 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA PER TIPOLOGIA DI RISCHIO (2)
Un esempio: studio di morbilità e mortalità per tumore maligno in una coorte di lavoratori addetti alla produzione di mescole, semilavorati ed antivibranti in gomma

11 Notifica dei tumori professionali allo ISPESL (art. 71 Dlgs 626/’94)
2002: il Servizio PSAL ASL di Brescia concorda con ISPESL la trasmissione di tutti i casi di tumore professionale noti (fatta eccezione per i mesoteliomi m. già segnalati in precedenza e dal 2000 attraverso il COR) notificati 221 tumori, osservati dal gennaio al novembre 2002 All’ottobre 2005 trasmessi altri 149 casi Totale casi trasmessi per circa 10 anni = 370

12 LA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEI TUMORI PROFESSIONALI NELL’ESPERIENZA DI UN SERVIZIO PSAL Osservazioni (semi) conclusive L’ATTIVITA’DI RECUPERO DI TUMORI PROFESSIONALI E’ ANCORA OPPORTUNA E RISULTA DIFFICILE SENZA UN RUOLO ATTIVO DEI SERVIZI TERRITORIALI DI MEDICINA DEL LAVORO SONO DA EVITARE EVIDENTI DISOMOGENEITA’ DI APPROCCIO PER TIPO DI TUMORE, MODALITA’ DI RILEVAZIONE, AREA GEOGRAFICA L’ATTIVITA’ DEVE, NEI LIMITI DEL POSSIBILE, ESSERE PARALLELA A INIZIATIVE DI PREVENZIONE PRIMARIA E’ AUSPICABILE LA DEFINIZIONE DI CRITERI CONDIVISI (MEDICINA DEL LAVORO E MEDICINA LEGALE) PER LA VALUTAZIONE DEL NESSO DI CAUSA E CONCAUSA NEI TUMORI PROFESSIONALI E LAVORO-CORRELATI

13 1990. Lavoratrici del CdF segnalano diverse compagne di lavoro operate per sindrome del Tunnel Carpale. Sospettano che il lavoro in catena di montaggio sia la causa di queste malattie

14 Si estendono altre indagini in aziende note per la presenza di lavoro altamente ripetitivo e posture incongrue per gli arti superiori

15 Provincia di Brescia, Indagini epidemiologiche trasversali effettuate in alcuni comparti produttivi a rischio di WMSDs

16 Stime casi osservati e attesi in provincia di BS.
WMSDs. Stime casi osservati e attesi in provincia di BS. NB: nel periodo circa 2000 nuovi casi/anno di STC sottoposti a intervento chirurgico, secondo fonte SDO codificate ICD-IX 354

17 ASL BRESCIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO
PROGETTO SO.PRE.MM (SORVEGLIANZA E PREVENZIONE MALATTIE MUSCOLOSCHELETRICHE) DELIBERAZIONE N. 592 DEL In coerenza con quanto indicato dalla DDG 17 aprile 2002 N. 7056 Intervento conoscitivo e di vigilanza (a campione) su imprese industriali (> 50 dipendenti) di settori e comparti produttivi predefiniti (vedi elenco Delibera regionale) Intervento conoscitivo e di vigilanza (sistematico) su imprese di macellazione e lavorazione carni (> di 4 dipendenti) e su imprese da cui è pervenuto un significativo numero di referti/denunce di WMSDs Sorveglianza epidemiologica della STC (a partire dalle SDO) per l’individuazione di cluster di origine occupazionale

18 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE
PROGETTO SO.PRE.MM SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE STC come evento “sentinella”e patologia “tracciante” del gruppo delle malattie muscolo-scheletriche dell’arto superiore da movimenti e sforzi ripetuti. SDO come fonte principale di recupero dei casi, clinicamente certi, diagnosticati in residenti e potenzialmente esposti a rischio occupazionale Somministrazione di (validato) questionario postale ai casi selezionati (età >18 e <65) ed analisi delle storie lavorative per valutazione della probabilità di esposizione a rischio, con conseguenti provvedimenti medico-legali “Referenziazione” aziendale dei casi per l’individuazione di possibili cluster e relative occupazioni su cui indirizzare interventi di prevenzione

19 PROGETTO SO.PRE.MM 2004-2006 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE
Priorità delle SDO per la sorveglianza in quanto: la ricerca delle patologie nei reparti di ortopedia e neurochirurgia risulta impegnativa; la collaborazione dei medici dei reparti nella segnalazione dei casi con apposita scheda (e sezione compilata dal paziente in attesa di intervento in DH) risulta problematica NB. Stante la persistente sottonotifica dei casi da parte dei medici competenti

20 OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO MALATTIE DA LAVORO PROVINCIA DI BRESCIA.
PATOLOGIE ATTUALMENTE OGGETTO DI PROGRAMMI DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA: Mesoteliomi maligni Tumori naso-sinusali Tumori polmonari Patologie asbesto-correlate non neoplastiche Pneumoconiosi WMSDs

21 OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO MALATTIE DA LAVORO PROVINCIA DI BRESCIA
Raccolta semestrale dei dati nominativi tratti dalle SDO codificate ICD IX come segue, con esclusioni: 160 (eccetto 160.1, orecchio) per tumori nasali e seni p. 163 tumori maligni pleura 158 t. peritoneo, 164 t. pericardio, 187 t. testicolo: esclusi 354 mononeuriti dell’arto superiore e mononeuriti multiple 726 entesopatie periferiche e sindromi similari esclusi 727 altri disturbi delle sinovie, dei tendini e delle borse idem 500 antracosilicosi, 501 asbestosi, 502 altre pneumoconiosi da silice e silicati, 503 pneumoc. da altre polveri organiche, 505 pneumoconiosi non specificata


Scaricare ppt "2003. Sorveglianza epidemiologica della sindrome del tunnel carpale"

Presentazioni simili


Annunci Google