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SUSTAINABLE PROCUREMENT: protecting the green sector market from corruption and fraud GREEN CLEAN MARKET Presentazione del progetto assegnato a Transparency.

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Presentazione sul tema: "SUSTAINABLE PROCUREMENT: protecting the green sector market from corruption and fraud GREEN CLEAN MARKET Presentazione del progetto assegnato a Transparency."— Transcript della presentazione:

1 SUSTAINABLE PROCUREMENT: protecting the green sector market from corruption and fraud GREEN CLEAN MARKET Presentazione del progetto assegnato a Transparency International Italia nellambito della Siemens Integrity Initiative

2 Indice -1: Uno slogan: Green Clean Market -2: Gli obiettivi -3: La centralità del concetto Innovazione -4: Innovazione nel tema individuato: il concetto di Green Economy -5: Innovazione di approccio: focus sulla prevenzione -6: Innovazione di modalità: le metodiche PPP -7: Innovazione di logiche fra ONG: la sinergia fra know-how specialistici -8: Larticolazione del progetto -9: I settori prioritari e i settori ulteriori -10: Il doppio binario e lEducazione -11: La ricerca scientifica: pensare la Green Economy -12: Quando la corruzione uccide -13: Being business friendly -14: Team

3 1. Uno slogan: GREEN CLEAN MARKET Lo slogan per la comunicazione del progetto, GREEN CLEAN MARKET, si propone di veicolare in modo sintetico i tre concetti chiave delliniziativa: -la rilevanza del concetto e della cultura di mercato, ossia la cornice istituzionale economica di riferimento che consente, se regolata in modo appropriato, alle forze economiche (individui, imprese, istituzioni e risorse attivabili) di dispiegare appieno il loro potenziale a favore dei cittadini fruitori di servizi. -La sottolineatura che il vocabolo pulito (clean) compie sulla indispensabile corretta regolazione dei mercati, che vedono inficiata, e talvolta annullata, la loro funzione sociale al servizio degli individui quando vengono distorti da interferenze, abusi, utilizzi impropri, spesso correlati a rapporti opachi con le pubbliche amministrazioni e con gli apparati statali. -Il focus del progetto: il concetto di green. Si tratta di un termine che indica al tempo stesso settori economici specifici ed emergenti, e di un vocabolo/nozione ampio che negli ultimi anni sta assumendo in sé i contenuti teorici e applicativi del dibattito in corso sulle economie di mercato del futuro.

4 2. Gli obiettivi I macro-obiettivi del progetto sono: 1.Accompagnare in Italia nei prossimi tre anni la crescita continua dei settori economici della cosiddetta Green Economy, in particolare nei segmenti delle energie rinnovabili, della mobilità e dellinnovazione tecnologica, al fine di prevenire il più possibile il diffondersi di pratiche illegali (con speciale attenzione ai reati di corruzione e frode), considerato che tutto il settore sarà contraddistinto da una significativa interazione con le pubbliche amministrazioni e con fondi pubblici. 2.Per raggiungere tale obiettivo si intende elaborare, mettere a punto e proporre agli enti pubblici un set/pacchetto di strumentazioni normative e procedure, attraverso modalità di confronto e analisi condivise fra soggetti pubblici e privati, e contemporaneamente elaborare meccanismi culturali ed educativi che vedano attive le articolazioni della società civile. 3.Al contorno di questo percorso, il progetto si propone di fare educazione promuovendo, in particolare tramite il coinvolgimento di scuole, università e luoghi di formazione, una cultura e una mentalità volta alla consapevolezza dei danni inestimabili che la distorsione dei mercati comporta e alla rilevanza di una rigorosa cultura delle regole. 4.Infine, il progetto si propone di sviluppare una buona pratica su scala nazionale che serva da punto di riferimento sui mercati globali, durante e dopo la sua conclusione, per la definizione di legal standard internazionali specifici per i settori della Green Economy.

5 3. La centralità del concetto di innovazione Il concetto di innovazione permea e contraddistingue tutto il progetto. Si tratta della componente distintiva delliniziativa, che è importante mettere in luce ed evidenziare come cifra di fondo. In particolare, linnovazione si manifesta: -Nellindividuazione del tema che è oggetto del lavoro, la Green Economy, ossia illocus oeconomicus innovativo per antonomasia di questa fase storica dei mercati e delle economie globali; -Nella focalizzazione su un approccio basato sulla prevenzione dei fenomeni illegali e non sulla loro persecuzione (quando i buoi sono scappati), contribuendo al progressivo ribaltamento del paradigma della lotta alla corruzione; -Nellutilizzo organico delle metodiche PPP, sulla base della convinzione che le soluzioni efficaci derivano da un rapporto fra pubblico e privato collaborativo; -Nella scelta di fondo di fare sistema anche allinterno del variegato mondo delle ONG e dei luoghi di know-how elaborati dalla società civile, e dunque focalizzando il percorso sulle competenze di merito e non sulle appartenenze.

6 4. Il concetto di Green Economy Se qualche anno fa appariva come una espressione vaga e astratta, la Green Economy è oggi sempre più un concetto chiave, concreto e tangibile, delle economie globali e delle riflessioni Contemporanee sulle teorie economiche e sulle politiche pubbliche e private. Investimenti,regolazioni, standard tecnologici innovativi si stanno misurando sulla traduzione in concreto dopo decenni di incubazione nei laboratori, nei centri di ricerca, nei prototipi sperimentali. Nel campo della economia reale, lespressione indica oggigiorno i settori produttivi che sono caratterizzati dallo sforzo tecnologico di realizzare un equilibrio fra lutilizzo delle risorse naturali e la riduzione dei rischi ambientali. Le definizioni sono molteplici, e includono svariati settori, dalle energie rinnovabili ai trasporti a basso contenuto di carbonio, ledilizia ad alta efficienza energetica, la gestione delle acque, lagricoltura sostenibile, la gestione delle foreste e delle aree di pesca. Molti di questi settori produttivi stanno conoscendo una crescita costante. Alcuni addirittura sostengono che si tratta della strada maestra per uscire dallinstabilità attuale e determinare assetti equilibrati e di reciprocità nel mondo globalizzato. Al tempo stesso, lespressione si riferisce anche ai nuovi modi di concepire, approcciare, regolare e gestire lintero processo economico-sociale in se stesso, al punto che ha trovato spazio la dicitura Green Social Economy, a indicare la crescente consapevolezza di definire leconomia attraverso standard etici condivisi di riferimento.

7 5. Focus sulla prevenzione Prevenire invece di curare. Si tratta di un filo conduttore del dibattito su ogni criticità sociale, da sempre. Nel caso della corruzione, della frode e dei reati economici in genere il tema è particolarmente significativo, poiché prevale ancora - diversamente che in altri ambiti, quale quello mediale ad esempio - la convinzione diffusa che legiferare in modo più puntuale perseguire con maggiore severità sia la chiave di soluzione. I fatti mostrano che non è così. Si tratta di una indispensabile faccia della medaglia, ma da sola non basta; talvolta le leggi addirittura possono - involontariamente - aggravare la problematica. Spesso si riduce la questione alle technicalities giuridico-economiche. Le leggi, la vigilanza e la repressione funzionano se: 5.1 se le norme vengono introdotte per tempo e non ex post, in modo che tutti i soggetti siano consapevoli fin dallinizio di quali sono le regole del gioco; 5.2 se le norme sono, almeno in parte, condivise con gli stessi attori, in modo che non vengano calate dallalto in modo spesso di difficile applicabilità; 5.3 se le norme sono precedute, e accompagnate, da azioni di cultura e mentalità che creano contesti volti alla loro ottemperanza, anche con premialità, non solo penalità. Il progetto focalizza innovativamente le proprie azioni su questi tre aspetti.

8 6. Le metodiche PPP Pubblico e privato, nel XXI secolo, stanno affrontando una fase storica in cui alla contrapposizione forte del Novecento si stanno sostituendo forme di interazione costruttiva, di sinergie e raccordi, con chiare distinzioni di ruoli: il pubblico nella funzione regolativa, il privato quale attore. Ciò sia negli ambiti specificamente dimpresa, sia in quelli dei servizi sociali in genere. In questa cornice, le logiche di sistema e la collaborazione fra enti pubblici e articolazioni della società civile, secondo il principio di sussidiarietà, sono un elemento fondante. In tale contesto, a partire dagli anni Ottanta sono in via di costante e crescente codificazione metodiche che per lappunto proceduralizzano tali ambiti di collaborazione fra pubblico e privato. Si sta affermando lacronimo PPP (Private Public Partnership), che le ricomprende, siano essi aspetti prettamente legislativi e normativi (quali concessioni, project finance, …), oppure strumenti regolativi definiti nel management dimpresa, oppure pratiche consolidate, o ancora le attività di lobbyng riconosciute e le formule che concernono sponsorizzazioni o metodi di raccordo e consultazione fra differenti tipi di soggetti, o infine attività concernenti afferenti il corpus della CSR (Corporate Social Responsibility) come sta venendo configurandosi nellultimo decennio. Il progetto ha individuato nelluso organico e sistematico di queste metodiche la modalità più adeguata per pervenire agli obiettivi prefissati.

9 7. Fare sistema anche fra ONG e nella società civile Infine, è innovativa la scelta del progetto di fare sistema allinterno della società civile stessa, individuando e mettendo in rete i centri di know-how di natura privata, in modo da fare squadra rispetto a un obiettivo condiviso. Tale scelta è fortemente innovativa poiché, non va disconosciuto, troppo spesso allinterno della società civile il sottile confine fra sana concorrenza rispetto alle risorse disponibili e incapacità di metterle a disposizione viene superato a discapito dellesito finale. Transparency International Italia con questo progetto ha aggregato le competenze più funzionali agli obiettivi prefissati e conta su un team di competenze ampio, e in parte già collaudato, oltre che di persone qualificate e motivate.

10 8. Larticolazione del progetto Il progetto si articola in quattro macro-aree di attività: -1) La RICERCA: la realizzazione di uno studio/ricerca sullo stato dellarte della Green Economy in Italia, che ne evidenzi le segmentazioni, le criticità, le buone pratiche; -2) I TAVOLI PPP: lattivazione di tavoli di confronto pubblico/privato, privato/privato, e di sinergie scuole/università, per la condivisione ampia dei processi di analisi, regolazione, implementazione, monitoraggio, vigilanza; -3) Le STRUMENTAZIONI: lo studio, la messa a punto e la proposta di adozione a istituzioni e imprese di un set/pacchetto di strumentazioni ipotizzate e possibili, fra cui Patti dIntegrità su misura, codici etici, norme, DDL, procedure, e altro che verrà individuato; -4) La PIATTAFORMA INTERNAZIONALE: la creazione di una piattaforma per il confronto e ladozione di legal standard internazionali in materia di Green Economy. Tale processo si concluderà con una Conferenza Internazionale.

11 9. I settori prioritari e i settori ulteriori I settori su cui il progetto si focalizzerà in via prioritaria sono: -le energie rinnovabili; -la logistica e la mobilità dei beni e delle persone; -linnovazione tecnologica. I seguenti possibili settori potranno essere oggetto di analisi, anche attraverso ulteriori collaborazioni con imprese e istituzioni: -le tecnologie bio-medicali; -la gestione dei rifiuti; -le tecniche edilizie per lefficienza energetica; -lagricoltura.

12 10. Il doppio binario e lEducazione Coerentemente con le politiche di lotta contro la corruzione e per la trasparenza perseguite da Transparency International Italia dalla sua costituzione (1997), il progetto è strutturato sulla base di un doppio binario: per un verso agevolare la repressione dei fenomeni, e al tempo stesso concorrere a porre le premesse culturali per il loro sradicamento. Strumento e luogo chiave di tale approccio è una forte e continua focalizzazione sul ruolo del leducazione, ancor prima che della formazione/training. In questo senso, il progetto prevede un significativo coinvolgimento, su base macroregionale, delle scuole, delle università e dei luoghi di formazione in genere, anche con riferimento alla formazione dimpresa. Particolare attenzione verrà posta al concetto culturale di: - creazione e rispetto delle regole del gioco.

13 11. La ricerca scientifica: pensare la Green Economy Il rapporto con il mondo della ricerca scientifica, benché non un asse portante del progetto, è considerato comunque un elemento qualificante della filiera della Green Economy, dalla messa a punto delle premesse teoriche alle regolazioni dei mercati, dal venture capital e dalla finanza dimpresa sino alle sperimentazioni prototipali, sino alla diffusione nei mercati. Un aspetto del rapporto con il mondo della scienza e dei saperi che verrà particolarmente curato e sviluppato sarà la trans-disciplinarietà, che è un tratto costitutivo della Green Economy, anche nel raccordo fra saperi scientifici e scienze sociali. La Green Economy, difatti, oltre che ben applicata, va anche ben pensata, per agevolarne una sua diffusione corretta e protetta da reati economici.

14 12. Quando la corruzione uccide Erroneamente la corruzione, e in genere i reati economici, sono in genere associati in prevalenza a danni economici, tuttal più sociali in senso lato. Ciò è vero, ovviamente. E molto va fatto per incrementare la coscienza sugli effetti nefasti che la corruzione genera nella corretta allocazione delle risorse e degli investimenti, sullinnovazione, sulla distribuzione dei redditi e dei risparmi e sul loro utilizzo, nelle politiche industriali pubbliche e private, sulla tutela dei patrimoni e dei beni pubblici quali ambiente, risorse naturali, paesaggio. Ma va tenuto presente che non di rado - talvolta in via diretta, talvolta indiretta - la corruzione provoca la morte delle persone. Il progetto si focalizzerà anche nellevidenziare le potenziali cause di morte dei reati economici, e in particolare la corruzione, che sono presenti nei settori della Green Economy.

15 13. Being Business Friendly Un dato culturale sottostante al progetto è la convinzione di fondo che il mondo dimpresa sia un interlocutore indispensabile per contribuire a determinare contesti e ambienti economici correttamente regolati e caratterizzati da una forte etica comportamentale. Per molti aspetti e in numerosi ambiti il mondo dimpresa non appare solo un interlocutore, bensì un alleato forte in questo percorso. Le imprese sane, o prevalentemente sane, prevalgono nettamente sia fra le grandi corporation che nel variegato mondo delle PMI. Affermare questo non significa avallare supinamente lidea generica che le aziende sono buone: non vi è dubbio che, per molteplici ragioni storiche, il mondo dimpresa è anchesso parte del problema. Ma in larga misura è da esso che possono venire spinte, istanze, mentalità, soluzioni pratiche fortemente rivolte alla creazione di cornici etiche. Con talune condizioni al contorno, talvolta anche in misura maggiore che dal mondo delle istituzioni o della società civile in genere. Questo progetto è dunque caratterizzato da un dichiarato pregiudizio favorevole verso le imprese, sulla base del fatto che le imprese coerenti sono le prime interessate a poter operare focalizzandosi su ricerca, sperimentazione, gestione, vendita, forniture, con la serenità che potranno così affermarsi, in mercati puliti (Clean Markets) le soluzioni più favorevoli ai cittadini fruitori di servizi, senza distorsioni o abusi di mercato.

16 14. Team Supervisione del Progetto: Maria Teresa Brassiolo Direzione di Progetto: Paolo Bertaccini Bonoli Direzione delle attività di ricerca: Lorenzo Segato Progetto sviluppato con il supporto di: SAET - Servizio Anticorruzione e Trasparenza - Ministero della Pubblica Amministrazione Know-How Core-Team Members: RiSSC, ACQUISTI&SOSTENIBILITA, LEGAMBIENTE, PENTAPOLIS/PREMIO ARETE, STEP, TERRITORIA, SYNERGIA, RSE - RICERCA SISTEMA ENERGETICO


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